CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1° febbraio 2011
432.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 135

INTERROGAZIONI

Martedì 1o febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Angelo ZUCCHI. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 14.55.

5-03766 Di Biagio: Iniziative a tutela della concorrenza e del mercato nel settore della panificazione, con particolare riferimento alla disciplina del confezionamento del pane.

Il Sottosegretario di Stato Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Aldo DI BIAGIO (FLI), ricorda che con la sua interrogazione intendeva richiamare l'attenzione su una questione che rivela la completa anarchia e non autonomia normativa ed amministrativa in cui talvolta operano le regioni, senza osservare i principi cogenti della normativa nazionale oltre che il dettato comunitario.
Si riferisce, in particolare, determinatasi con la legge regionale della Campania n. 2 del 1o febbraio 2005, avente ad oggetto «Disposizioni in materia di confezionamento e commercializzazione del pane», che ha previsto l'obbligo di confezionamento dei singoli pezzi di pane

Pag. 136

con carta trasparente per alimenti sigillata con etichettatura che riporta i dati di confezionamento. Tale legge, fortemente voluta da un'associazione che raggruppa i panificatori industriali della Campania, si pone in aperta violazione del decreto legislativo n. 109 del 1992, emanato in attuazione della direttiva 89/395/CEE e della direttiva 89/396/CEE, oltre che della legge 4 luglio 1967, n. 580, e degli articoli 28 e 30 del Trattato istitutivo della Comunità europea, in materia di concorrenza e di mercato, materia riservata alla competenza esclusiva dello Stato.
Fa presente inoltre che tale legge non raggiunge lo scopo dichiarato di combattere l'abusivismo, che continua ad affliggere la Campania e che si combatte con le leggi esistenti, ma produce un incremento di plastiche tossiche. Inoltre, i macchinari per il confezionamento hanno un costo elevato e richiede professionalità che non tutti gli artigiani possono permettersi; il pane dovrebbe poi essere imbustato almeno 6 ore dopo essere sfornato, per evitare che il calore fonda la plastica, con un evidente aggravio per l'attività dei panettieri, che infatti risultano non osservare tale criterio. La conseguenza di tutto ciò è che migliaia di piccole botteghe artigiane a gestione familiare - il cui lavoro ha reso famoso il tradizionale pane «cafone» - hanno chiuso o stanno per chiudere, mentre i grandi colossi della panificazione campana stanno invadendo il mercato, collocandosi in quei segmenti lasciati liberi dagli artigiani.
Ricorda infine che negli ultimi mesi del 2009, l'allora ministro Zaia, su sua sollecitazione, si interessò della vicenda avviando un tavolo tecnico-legislativo per studiare il fenomeno, senza però alcun tipo di riscontro o evoluzione.
Per quanto riguarda poi la risposta del Governo, ringrazia per la relazione dettagliata che il Sottosegretario ha inteso fornire e soprattutto perché il Ministero dello sviluppo economico, che egli conosce dal punto di vista professionale, ha sempre mostrato una sensibilità reale nei confronti della materia.
Si rende conto che esistono vincoli costituzionali che limitano l'azione dello Stato nei confronti delle regioni, ma ritiene che dinanzi a scelte normative apertamente illegittime, che portano al tracollo di un'economia consolidata, lo Stato non possa rimanere inerte. In particolare, ritiene che l'artigianato della panificazione campana, invece di essere considerato sinonimo di abusivismo, dovrebbe essere un comparto economico tutelato se non incentivato, e non costretto a piegarsi alle regole della grande distribuzione standardizzata. La legge regionale infatti sta impoverendo migliaia di famiglie, costrette a chiudere l'azienda e magari a offrirsi come dipendenti di quelle stesse realtà che li hanno costretti a chiudere, e sta dando vita ad una diffusa protesta dei consumatori, che a volte sono costretti a fare chilometri pur di trovare un forno, magari nascosto nelle campagne, pur di portare in tavola un pane decente.
Ritiene peraltro che l'aspetto più aberrante di questa vicenda sia l'utilizzazione dell'argomento dell'abusivismo per legittimare le lobby, considerato che gli stessi abusivi si sono dotati dei macchinari necessari per il confezionamento. Suggerisce pertanto di consentire l'applicazione delle leggi esistenti e consolidate a livello europeo per tutelare l'economia anche dalla piaga della camorra.
Si augura infine che possano essere predisposte quanto prima iniziative valide a tutela della legalità, della salute e della buona economia in una regione che ne ha realmente bisogno.
Per i motivi esposto, si dichiara conclusivamente parzialmente soddisfatto della risposta del Governo.

Angelo ZUCCHI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell'interrogazione all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.05.

Pag. 137

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 1o febbraio 2011.

Audizione dei rappresentanti dell'Associazione nazionale città delle ciliegie sulle problematiche del comparto della ciliegicoltura.

L'audizione si è svolta dalle 15.05 alle 16.

Nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2744 Cenni «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare».
Audizione del professor Pier Luigi Rossi, medico specialista in scienza dell'alimentazione, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2744 Cenni: «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare».

L'audizione si è svolta dalle 16 alle 17.10.