CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 gennaio 2011
430.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 26 gennaio 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto.

La seduta comincia alle 14.50.

5-03379 Gnecchi: Ricongiunzione delle posizioni assicurative dei lavoratori elettrici e telefonici.
5-03405 Velo: Ricongiunzione delle posizioni assicurative dei lavoratori elettrici e telefonici.
5-04044 Gnecchi: Ricongiunzione delle posizioni assicurative dei lavoratori elettrici e telefonici.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sul medesimo argomento, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Marialuisa GNECCHI (PD), pur essendo consapevole degli impegni assunti sulla materia, di fronte alla Commissione, dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ritiene necessario che la disponibilità manifestata dall'Esecutivo si traduca, a breve termine, in azioni concrete, giudicando fortemente penalizzanti per i lavoratori interessati i più recenti interventi legislativi adottati in tema di ricongiunzione contributiva, fortemente criticati, peraltro, dai rappresentanti delle categorie dei lavoratori elettrici e telefonici, incontrati in via informale da una delegazione della

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Commissione stessa. Giudica grave che i lavoratori in questione siano costretti a forme di ricongiungimento onerose per poter accedere a trattamenti pensionistici che dovrebbero spettargli di diritto, dal momento che non si tratta di ottenere il semplice riconoscimento di una prestazione di maggior favore, per la quale sarebbe comprensibile, in linea teorica, richiedere un contributo economico, bensì di salvaguardare il rispetto di prerogative fondamentali. Ricorda che il suo gruppo ha già provveduto a presentare numerosi emendamenti al decreto-legge cosiddetto «milleproroghe», attualmente all'esame del Senato, affinché si possa quantomeno posticipare di un anno l'applicazione delle disposizioni citate, in attesa di individuare una soluzione definitiva alla problematica in esame, da conseguire anche attraverso l'avvio di talune proposte di legge presentate sull'argomento, di cui auspica la sollecita calendarizzazione.
Ritiene, inoltre, che il rappresentante del Governo abbia eluso totalmente il quesito, contenuto nell'interrogazione, che si riferisce all'esigenza di valutare attentamente la situazione del personale dipendente delle imprese del settore telefonico, oggetto di accordi aziendali che prevedevano l'inserimento in mobilità o l'esodo incentivato, i cui effetti rischiano di essere travolti dalla normativa introdotta dal Governo, con conseguente pregiudizio delle prerogative di tali lavoratori.
In conclusione, nel ricordare che sull'argomento sono stati presentati anche diversi atti di indirizzo, auspica che il Governo affronti concretamente le questioni testé sollevate, ponendo rimedio ad una situazione di grave discriminazione tra lavoratori e tornando a consentire la ricongiunzione a titolo gratuito della contribuzione versata presso fondi previdenziali differenti, in modo da andare incontro ad un'esigenza fortemente avvertita dai lavoratori, attesa la natura sempre più flessibile del mercato del lavoro.

Silvia VELO (PD), nell'associarsi alle considerazioni testé svolte dal deputato Gnecchi, fa presente che intende formulare anche talune osservazioni di carattere più generale e politico. Fa notare, infatti, che sull'argomento in discussione il Governo non ha fatto altro che reiterare un'azione legislativa già portata avanti, con le medesime caratteristiche di disomogeneità e incoerenza, anche per disciplinare altri settori della vita pubblica - cita, in proposito, la materia del trasporto pubblico locale - laddove si è intervenuti con provvedimenti «omnibus» totalmente sbagliati, adottati con la forma della decretazione d'urgenza e approvati in tutta fretta: a seguito di tali interventi, si è stati spesso costretti ad annunciare ulteriori misure legislative correttive, che tuttavia sono rimaste, in molti casi, soltanto sulla carta. Ritiene che ciò, oltre a provocare un indubbio «caos normativo», fortemente lesivo dell'organicità dell'ordinamento vigente, abbia anche contribuito a generare un senso di disorientamento dei cittadini, prima discriminati ingiustamente - come dimostrano le disposizioni in esame, in materia di ricongiunzione contributiva - e poi illusi con la promessa di impegni mai portati a compimento. Riguardo alla questione specifica, oggetto delle interrogazioni in titolo, ritiene che il Parlamento sia ancora in tempo per far sentire la propria voce, dal momento che è in corso presso il Senato l'esame del decreto-legge cosiddetto «milleproroghe», nell'ambito del quale ritiene possibile introdurre misure legislative risolutive delle questioni testé sollevate. Auspica, da ultimo, che una positiva interlocuzione con il Parlamento possa condurre finalmente il Governo ad elaborare testi legislativi organici ed efficaci, che possano rimediare, seppur parzialmente, ai danni provocati dai provvedimenti assunti nel corso della corrente legislatura.

5-03232 Schirru: Esiti delle verifiche sui cosiddetti «falsi invalidi».

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Amalia SCHIRRU (PD), replicando, fa notare che i dati indicati nella risposta del

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Governo, sui quali si riserva di svolgere un adeguato approfondimento, non sembrano corrispondere a quelli acquisiti in via informale per il tramite degli istituti di patronato, secondo i quali, diversamente da quanto annunciato dall'Esecutivo, sembrerebbero ricorrere modalità di accertamento dello stato di invalidità non pienamente rispondenti a principi di coerenza ed equità sociale. Manifesta forti perplessità, in particolare, su talune pratiche di controllo aventi ad oggetto soggetti invalidi dalla nascita o comunque affetti da disabilità permanente, che, a suo avviso, andrebbero esclusi - una volta accertato il loro stato - da eventuali, ulteriori, visite, al fine di scongiurare un aggravio di oneri a loro carico. Ritiene, da ultimo, che il Governo abbia il dovere di rivalutare il proprio programma di interventi sulla materia, avendo cura di evitare un inutile moltiplicarsi delle attività di controllo, suscettibile solamente di produrre un surplus di costi amministrativi e di aggravare ulteriormente la posizione di soggetti già duramente colpiti dallo stato di disabilità.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.10.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 26 gennaio 2011.

Norme per la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia.
C. 2671 Cazzola, C. 3343 Santagata, C. 3549 Fedriga, C. 3582 Paladini.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 26 gennaio 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 429, del 25 gennaio 2011, a pagina 75, seconda colonna, trentacinquesima riga, la parola: «degenza» deve intendersi sostituita dalla seguente: «indigenza».