CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 gennaio 2011
427.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 20 gennaio 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 9.45.

DL 196/10: Disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
C. 3909-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Fulvio FOLLEGOT, presidente e relatore, rileva che la Commissione Giustizia è chiamata ad esprimere il parere sulle parti di competenza del disegno di legge di conversione del decreto-legge 26 novembre 2010, n. 196, recante disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
La competenza della Commissione giustizia si limita ad una modica introdotta dal Senato al testo approvato dalla Camera.
Prima di passare all'illustrazione della disposizione in esame, ricorda che il testo è stato approvato nella tarda serata di ieri

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e che già questa mattina sarà esaminato dall'Assemblea della Camera.
Il decreto-legge è stato emanato considerato che il permanere di una situazione di elevata criticità dello smaltimento dei rifiuti nel territorio della regione Campania impone di definire con urgenza misure atte ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti urbani senza soluzione di continuità nonché ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per accelerare le realizzazione di impianti di termovalorizzazione dei rifiuti ed incrementare i livelli della raccolta differenziata.
Per tali ragioni al comma 7 dell'articolo 1 si prevede il ricorso ad apposito accordo interregionale per lo smaltimento dei rifiuti campani anche in altre regioni nel caso di non autosufficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani non pericolosi prodotti in Campania, tale da non poter essere risolta con le strutture e dotazioni esistenti nella stessa Regione. Lo stesso comma precisa che si tratta di una disposizione transitoria, dettata nelle more della completa realizzazione degli impianti necessari per la chiusura del ciclo integrato di gestione dei rifiuti nella regione Campania previsti dal decreto-legge n. 90 del 2008. Viene altresì previsto che tale accordo sia promosso dal Governo, nell'ambito di una seduta della Conferenza Stato-regioni appositamente convocata anche in via d'urgenza, su richiesta della regione.
Il Senato ha approvato un emendamento rientrante nella competenza della commissione giustizia che in relazione all'intervenuta attuazione di quanto previsto dal predetto comma 7, stante l'accertata insufficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani nella regione Campania, fino alla data del 31 dicembre 2011 si applica la disciplina di cui all'articolo 6 del decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, convertito, con modificazioni dalla legge 30 dicembre 2008, n. 210. Si tratta di una norma di natura penale emanata in riferimento ai territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti la cui applicabilità si vuole estendere fino al 31 dicembre 2011 in relazione alla Campania stante l'accertata insufficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani.
In particolare la predetta disposizione, tra l'altro, punisce con la reclusione fino a tre anni e sei mesi chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo o immette nelle acque superficiali o sotterranee ovvero incendia rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, di volume pari ad almeno 0,5 metri cubi e con almeno due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri. Se l'abbandono, lo sversamento, il deposito o l'immissione nelle acque superficiali o sotterranee riguarda rifiuti diversi, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da cento euro a seicento euro.
I titolari di imprese ed i responsabili di enti che abbandonano, scaricano o depositano sul suolo o nel sottosuolo in modo incontrollato e presso siti non autorizzati o incendiano i rifiuti, ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee, sono puniti con la reclusione da tre mesi a quattro anni se si tratta di rifiuti non pericolosi e con la reclusione da sei mesi a cinque anni se si tratta di rifiuti pericolosi, Se ciò è posto in essere con colpa, il responsabile è punito con l'arresto da un mese ad otto mesi se si tratta di rifiuti non pericolosi e con l'arresto da sei mesi a un anno se si tratta di rifiuti pericolosi.
Sono poi previste sanzioni penali fino a quattro anni di reclusione per chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza dell'autorizzazione, iscrizione o comunicazione prescritte dalla normativa vigente. È punito con la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni e con la multa da ventimila euro a sessantamila euro chiunque realizza o gestisce una discarica non

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autorizzata. Si applica la pena della reclusione da due a sette anni e della multa da cinquantamila euro a centomila euro se la discarica è destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi.
Appare condivisibile la scelta del Senato in quanto ha inteso estendere delle norme sanzionatorie emanate in relazione allo stato di emergenza rifiuti ad una situazione come quella attuale che presenta le medesime criticità ed esigenze di tutela penale.
Propone quindi di esprimere parere favorevole.

Marilena SAMPERI (PD) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, ritenendo non condivisibili le disposizioni penali in questione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 9.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Giovedì 20 gennaio 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 9.55.

Iniziativa per una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'ordine di protezione europeo.
17513/09 COPEN 247, COR 1 e PE-CONS 2/10.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 12 gennaio 2011.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, avverte che la prossima settimana sarà presentata una proposta di documento finale. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.

SEDE REFERENTE

Giovedì 20 gennaio 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 10.

Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.
C. 668 Lussana e C. 657 D'Antona.
(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 18 gennaio 2011.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, in sostituzione del relatore, onorevole Lussana, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna propone di adottare quale testo base la proposta di legge C. 668 Lussana.

La Commissione adotta quale testo base la proposta di legge C. 668 Lussana.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, dichiara concluso l'esame preliminare e fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 14 di mercoledì 2 febbraio 2011. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di remissione tacita della querela.
C. 1640 Contento.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 12 gennaio 2011.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, ricorda che nella seduta odierna si era previsto che la Commissione procedesse all'esame degli emendamenti. Invita quindi il relatore ed il Governo ad esprimere il parere sugli emendamenti.

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Marilena SAMPERI (PD) chiede, a nome del proprio gruppo, che si possa rinviare alla prossima settimana l'esame degli emendamenti. Sottolinea infatti come il provvedimento in esame non sia iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea e come in questa settimana molti commissari del PD siano stati impegnati presso la Giunta delle autorizzazioni, non avendo quindi la possibilità di approfondire l'analisi del provvedimento e dei relativi emendamenti. Ricorda, inoltre, che nel corso della precedente seduta, era emersa la necessità di riformulare taluni emendamenti.

Enrico COSTA (PdL) sottolinea come il provvedimento in esame appaia largamente condiviso, sussistendo quindi la possibilità di esaminare subito gli emendamenti ed apportare eventualmente ulteriori modifiche. Non si oppone comunque alla richiesta dell'onorevole Samperi.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO ritiene che si possa fissare un nuovo, breve termine per la eventuale presentazione di nuovi emendamenti e procedere all'esame degli emendamenti nel corso della prossima settimana.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, preso atto di quanto emerso dal dibattito fissa un nuovo termina per la presentazione di emendamenti alle ore 18 di lunedì 24 gennaio 2011 e avverte che la prossima settimana avrà luogo l'esame degli emendamenti. Rinvia quindi di seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.10.

INTERROGAZIONI

Giovedì 20 gennaio 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 10.15.

5-03399 Vannucci: Sulle condizioni del carcere di Fossombrone.

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Massimo VANNUCCI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita, che appare completa ma non del tutto soddisfacente per rispondere con immediatezza alle esigenze del carcere di Fossombrone. Si dichiara quindi parzialmente soddisfatto, auspicando che quanto emerge dal testo della risposta si traduca in fatti concreti, in grado di valorizzare il predetto istituto penitenziario.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 10.20.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Norme per il contrasto dell'omofobia e transfobia.
C. 2802 Soro e C. 2807 Di Pietro.

Misure di sostegno e di incentivo per lo sviluppo delle libere professioni, nonché delega al Governo in materia di estensione della disciplina del concordato preventivo e per l'istituzione di una procedura di esdebitazione in favore dei professionisti.
C. 3480 Lo Presti.