CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 gennaio 2011
423.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.30.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 12 gennaio 2011. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 14.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

Paolo RUSSO, presidente comunica che l'onorevole Giuseppe VEGAS, già membro della Commissione, è cessato dal mandato parlamentare, essendo stato nominato Presidente della CONSOB. Al suo posto è subentrato, anche in Commissione, il deputato Valerio CATTANEO, a sua volta oggi sostituito dal collega NASTRI, che torna quindi a fare parte della Commissione.
Formula i migliori auguri ai colleghi, per i compiti che ciascuno di essi è chiamato a svolgere.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Atto n. 302.

(Rilievi alle Commissioni riunite VIII e X).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2010.

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Paolo RUSSO, presidente, ricorda che le Commissioni VIII e X hanno convenuto con il Governo di esprimere il parere entro gennaio, anche considerato che la Conferenza unificata è convocata sull'argomento per il prossimo 20 gennaio.
Ricorda che l'esame del provvedimento è iniziato nella seduta del 21 dicembre scorso, nel corso della quale è emersa l'esigenza di un confronto con il Governo, e in particolare con il Ministero dello sviluppo economico, sugli aspetti concernenti il ruolo delle agroenergie nello sviluppo delle energie rinnovabili e del raggiungimento degli obiettivi fissati dalla normativa comunitaria e dal provvedimento in esame; si tratta infatti di questioni che condizioneranno in misura significativa il mondo agricolo e forestale.

Il Sottosegretario Stefano SAGLIA ricorda che il settore delle fonti rinnovabili riveste una particolare importanza non solo perché svolge una funzione anticiclica, essendo significativamente sussidiato con risorse pubbliche, ma anche perché rappresenta una possibilità di integrazione dei redditi di altre attività produttive, tra le quali l'agricoltura.
Ricorda inoltre che il Ministero ha presentato regolarmente il piano di azione nazionale per le energie rinnovabili ed ha individuato in quella sede la politica da perseguire per il raggiungimento della quota del 20 per cento (per l'Italia del 17 per cento) di energia prodotta da fonti rinnovabili, in mancanza del quale l'Italia sarebbe oggetto di sanzioni da parte dell'Unione europea. Ricorda altresì i grandi benefici che deriveranno all'ambiente dal raggiungimento di tale obiettivo, al di là dei benefici economici e produttivi.
Per quanto riguarda il settore agricolo, osserva che in Italia esiste un significativo spazio di crescita del settore delle biomasse, solide e non, e che, in tale ottica, il Ministero è alla ricerca di un punto di equilibrio che tenga conto delle attività agricole e di quelle industriali, in collaborazione con le associazioni di settore.
In relazione a tale aspetto, ritiene che la Commissione Agricoltura potrà offrire - se lo riterrà opportuno - importanti rilievi, che il Ministero terrà nella massima considerazione nel definire il quadro di riferimento di lungo periodo per lo sviluppo del settore delle fonti rinnovabili.
Ricorda inoltre che per il settore la tariffa per le biomasse è fissata, fino al 31 dicembre 2012, in euro 0,28 per kilowattora e in euro 1,8 e 1,3 per i certificati verdi. Tale misura è stata apprezzata anche al di fuori del circuito istituzionale ed ha consentito di dare il via ad importanti impianti di biomasse.
Ritiene poi che la Commissione Agricoltura potrebbe fornire un contributo significativo sul tema dell'equilibrio tra produzione di energia fotovoltaica e produzione agricola, su cui sussistono opinioni differenti. Lo schema di decreto stabilisce, in accordo con il mondo agricolo, che per gli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole, l'accesso agli incentivi statali è consentito a condizione che, in aggiunta ai requisiti previsti in allegato 2, la potenza nominale dell'impianto non sia superiore a 1 megawatt e che il rapporto tra la potenza nominale dell'impianto e la superficie del terreno nella disponibilità del proponente non sia superiore a 50 chilowattora per ogni ettaro di terreno. Altri ritengono che potrebbero essere sfruttati a tale scopo i terreni non utilizzati per l'agricoltura. D'altra parte, il Ministero delle attività produttive dovrà tenere conto della necessità di raggiungere la soglia di energia da fonti rinnovabili stabilita dall'Unione europea, evitando pertanto all'Italia di incorrere nelle relative sanzioni.
Per quanto riguarda i regimi autorizzativi, che hanno finora costituito un fattore di rallentamento, fa presente che sono state dettate le linee guida cui le regioni dovranno uniformarsi e che il decreto legislativo in esame e i successivi decreti attuativi comporranno un quadro di insieme stabile, in grado di offrire certezze agli investitori. In quest'ambito,

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il sistema dei certificati verdi sarà gradualmente superato fino ad arrivare alla creazione di un sistema misto. Particolare attenzione sarà riservata agli impianti più piccoli.
In tema di biocombustibili, si dovrà trovare un equilibrio tra le esigenze dell'agricoltura e dell'industria, trattandosi di un argomento molto delicato. Ricorda infine che la quota di energia da fonti rinnovabili in tutte le forme di trasporto dovrà essere nel 2020 pari al 10 per cento del consumo finale di energia nel settore dei trasporti; l'inosservanza di tale limite tuttavia non darà luogo a sanzioni. Il problema è decidere se incrementare la quota obbligatoria, oggi pari al 3,5 per cento; le compagnie petrolifere non sarebbero favorevoli, ma l'alternativa sarebbe ricorrere alle importazioni.

Giuseppina SERVODIO (PD) esprime preliminarmente apprezzamento per la partecipazione del sottosegretario Saglia alla seduta e per il tono e per il profilo del suo intervento. Ricordato poi che la Commissione esprimerà rilievi, anche se avrebbe voluto essere assegnataria in via principale del provvedimento, prende atto delle assicurazioni fornite dal Governo circa la sua volontà di tenere nella massima considerazione i rilievi formulati.
Ricorda che la Commissione da tempo ha affrontato il tema delle agroenergie, attraverso l'esame di specifiche proposte di legge. Tuttavia, gli interventi legislativi effettivamente varati sono stati disorganici, per lo più collocati nei provvedimenti finanziari e spesso anche sotto la pressione di alcune lobby. Osserva inoltre che la politica sulle energie alternative ha relegato ai margini il mondo agricolo, nonostante l'importanza che esso assume, privilegiando gli apparati industriali,. Ritiene pertanto che il Governo dovrebbe individuare un punto di equilibrio tra gli interessi del mondo agricolo e quelli del mondo industriale, anche tenendo conto del fatto che la funzione primaria dell'agricoltura è quella di produrre alimenti, mentre l'attività agroenergetica deve essere di carattere integrativo.
Riconosce quindi che il provvedimento in esame costruisce un quadro normativo unitario per tutte le energie rinnovabili, che dà certezze agli operatori, che sinora hanno dovuto subire continue variazioni, che spesso hanno dato luogo a iniziative potenzialmente dannose per il territorio. Ricorda infatti, ad esempio, che la costruzione di impianti fotovoltaici spesso non ha rappresentato un reale vantaggio per l'agricoltura, sottraendo superfici utili alla coltivazione invece di destinarvi aree marginali sottoutilizzate. Tuttavia, vista la preoccupazione comune per la predisposizione di un quadro normativo compatibile con gli obiettivi del mondo agricolo, ha ritenuto di sottoporre in via informale al relatore alcune ipotesi correttive del testo.
In primo luogo, ravvisa la necessità di un'accelerazione dei tempi di adozione dei decreti ministeriali attuativi, riguardando attività che devono operare sollecitamente.
Ritiene inoltre importante garantire seriamente la tracciabilità delle biomasse, che garantisce benefici ambientali e opportunità economiche per il mondo agricolo; al riguardo, le norme vigenti devono essere rese più rigorose.
Rileva inoltre l'importanza di sostenere a livello nazionale gli impianti con potenza fino a 1 megawatt, in quanto i piccoli impianti meglio consentono di utilizzare le biomasse prodotte nel territorio, mentre i grandi impianti sono più facilmente orientati ad importarle dall'estero.
Infine, ritiene che la produzione di energia termica mediante fonti bioenergetiche dovrebbe essere maggiormente incentivata; a tal fine, il provvedimento in esame costituisce un'occasione da non sprecare.

Luca BELLOTTI (FLI), nel ringraziare il sottosegretario per il lavoro svolto, richiama l'attenzione sul piano generale sulla questione della sostenibilità economica nel futuro degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Infatti, fa presente che, per quanto riguarda gli impianti a biogas, si registra il

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blocco di molti impianti a causa della limitazione temporale degli incentivi al 2012. Occorre invece consentire agli operatori del settore di effettuare valutazioni su un arco temporale più lungo, anche perché si tratta di attività spesso finanziate con il ricorso al credito.
Altro elemento di criticità riguarda i rapporti con gli enti locali che spesso decidono in maniera diversa con riferimento alle autorizzazioni. Ciò costituisce un fattore che impedisce un corretto sviluppo del settore. Analogo discorso può essere fatto per quanto riguarda i rapporti con il GSE, spesso estremamente burocratico e caratterizzato da tempi lunghi, incompatibili con le esigenze delle imprese.
Osserva poi che il tema delle biomasse è stato sviluppato per creare un interesse dell'agricoltura italiana, prima inesistente. Tuttavia, gli attuali protagonisti del settore spesso non hanno un'estrazione agricola e la normativa non garantisce regimi differenziati in base alla vera natura dell'imprenditore. Pertanto, mentre gli agricoltori creano piccoli impianti, i soggetti non agricoli realizzano gli impianti maggiori, spesso utilizzando terreni agricoli in modo improprio. Prende atto che il Ministro Galan ha assunto una posizione sull'argomento schierandosi dalla parte del mondo agricolo, ma ritiene che tale presa di posizione sia stata tardiva.
Invita poi a precisare quale sarà il destino degli impianti di potenza superiore ad un megawatt, per i quali sono state già avviate le procedure autorizzative.
Sottolinea quindi che, nell'interesse del mondo agricolo e tenuto conto delle differenze territoriali, sarebbe necessario definire la sostenibilità degli impianti regione per regione e provincia per provincia, nel rapporto tra aree agricole utilizzate per l'agricoltura e aree non utilizzabili a tale scopo, dando certezza agli operatori del settore.
Sul tema dei biocombustibili, ricordando l'impegno assunto dal Governo, di fronte alla chiusura degli zuccherifici, per la riconversione a favore della produzione di bioetanolo, sottolinea che il bioetanolo, utilizzabile quale additivo per le benzine, costituisce un tema che dovrebbe essere caro al Ministero dello sviluppo economico, in quanto si tratta di una produzione strategica.
Da ultimo esprime rammarico per il fatto che la Commissione Agricoltura non abbia potuto partecipare in via primaria all'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, trattandosi di argomento che riguarda in modo specifico lo sfruttamento dei terreni.

Corrado CALLEGARI (LNP), relatore, dopo aver ringraziato il sottosegretario Saglia, di cui ha avuto modo di apprezzare l'attività anche in altre occasioni, sottolinea il disagio derivante alla Commissione dal non essere stata interessata in via primaria nell'assegnazione dello schema di decreto legislativo, nonostante il peso prevalente della fonte biomasse nell'ambito dell'energia prodotta da fonti rinnovabili.
Giudica positivamente il provvedimento, che riordina il quadro normativo della materia e costituisce un'importante opportunità per il mondo agricolo. Richiama tuttavia l'esigenza di approfondire le modifiche richieste dalle organizzazioni agricole. Chiede pertanto chiarimenti sulla disponibilità, da parte del Governo e delle Commissioni riunite VIII e X, a modificare il provvedimento nel senso richiesto da tali organizzazioni, anche accogliendo i rilievi che la Commissione Agricoltura riterrà di formulare.

Sabrina DE CAMILLIS (PdL), nell'associarsi all'apprezzamento manifestato dai colleghi per l'intervento del sottosegretario, segnala che in alcune zone si sta verificando il grave problema dell'utilizzo, per la produzione di energie alternative, di territori interessati da investimenti sostenuti da risorse pubbliche per la realizzazione di infrastrutture destinate all'attività agricola, come le infrastrutture irrigue. Ciò è determinato dal fatto che l'attività energetica appare spesso più redditizia dell'attività agricola. Tuttavia, occorre valutare gli strumenti da mettere in campo per

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evitare il fenomeno, per esempio escludendo le aree in questione, soprattutto in presenza di investimenti infrastrutturali di particolare rilevanza.

Anita DI GIUSEPPE (IdV), nel dare atto al rappresentante del Governo di aver riconosciuto il ruolo dell'agricoltura nello sviluppo delle energie rinnovabili e nel raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Unione europea, sottolinea che non vi deve essere competizione tra la produzione di alimenti e la produzione di energia. Ricorda in proposito che la Commissione Agricoltura ha dimostrato sempre particolare attenzione sul tema delle agroenergie, anche attraverso l'esame di specifiche proposte di legge e l'elaborazione di una bozza di testo unificato, il cui contenuto è stato via via assorbito o superato dai numerosi e disorganici interventi legislativi succedutisi in questi anni.
Ricordando che le organizzazioni agricole e alcuni colleghi hanno già avanzato numerose opportune proposte di modifica al provvedimento in esame, auspica che le Commissioni di merito e il Governo prenderanno in considerazione i rilievi che la Commissione Agricoltura si accinge ad esprimere.

Teresio DELFINO (UdC), ricordando che l'Italia è in ritardo nella produzione di energia da fonti rinnovabili e che, conseguentemente, parte da una condizione di svantaggio relativo per raggiungere gli obiettivi fissati dall'Unione europea, giudica positivamente l'impostazione del provvedimento in esame.
Desidera tuttavia richiamare l'attenzione su alcuni aspetti critici, soprattutto per quanto riguarda i profili di competenza della Commissione Agricoltura, quali quelli segnalati dalle organizzazioni agricole e da alcuni colleghi. Al riguardo, al di là delle questioni di competenza, invita il Governo a farsi globalmente carico degli obiettivi assegnati negli anni alle agroenergie, riguardanti le finalità ambientali, quelle di integrazione del reddito agricolo e quelle connesse alla multifunzionalità delle aziende agricole. In questo senso, le proposte di modifica che verranno dalla Commissione Agricoltura dovranno essere considerate come esigenze prioritarie per il mondo agricolo e la sfera di interessi che la Commissione stessa è chiamata a tutelare.

Paolo RUSSO, presidente, nell'associarsi all'apprezzamento dei colleghi per l'attività del sottosegretario, si sofferma su alcune questioni che appaiono nevralgiche.
In primo luogo, ricorda che la produzione di energia fotovoltaica e da biomasse costituisce un'opportunità per il mondo agricolo nella misura in cui è espressione della multifunzionalità dell'azienda agricola; diventa tuttavia altra cosa se sottrae territori ubertosi alla produzione agricola. In questo senso, invita a valutare meccanismi che consentano di parametrare gli incentivi concessi per la produzione di energia al valore produttivo dei terreni utilizzati per impianti fotovoltaici e a biomasse.
Inoltre, per quanto riguarda gli impianti a biomasse, ritiene rilevante non tanto la dimensione dell'impianto, quanto quello della filiera interessata, a partire dalla raccolta delle biomasse. Infatti, premesso che la normativa tende ad agevolare i piccoli impianti in quanto generalmente collegati ad una «filiera corta», deve essere chiaro che si intende soprattutto proteggere il sistema agricolo del territorio, in quanto capace di fornire la materia prima necessaria al funzionamento dell'impianto. In questo senso, pur comprendendo le difficoltà rappresentate dal sottosegretario, ritiene che il Ministero dello sviluppo economico debba rappresentare le esigenze di tutto il sistema delle imprese, comprese quelle agricole.
Quanto all'assegnazione dello schema di decreto legislativo, ricorda che il parere al Governo è espresso dalla sola Commissione competente per materia, individuata sulla base di una valutazione di prevalenza; essendo stata individuata la competenza in questo caso nelle Commissioni

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riunite VIII e X, appariva difficile il coinvolgimento anche della Commissione Agricoltura, sullo stesso piano delle altre. La Commissione Agricoltura ha pertanto chiesto e ottenuto di esprimere rilievi, nella certezza che le sue proposte saranno prese in considerazione dalle competenti Commissioni e dal Governo.

Il Sottosegretario Stefano SAGLIA desidera assicurare che i rilievi della Commissione Agricoltura saranno tenuti nel debito conto, anche perché vi sono aspetti del provvedimento sui quali l'apporto della medesima Commissione è anzi auspicato.
Osserva quindi che il Ministero dello sviluppo economico, pur avendo una visione evidentemente più orientata alla produzione energetica, non è certamente insensibile, anche sul piano politico, agli effetti delle sue scelte sul territorio. Pertanto, le richieste di modifica che saranno avanzate saranno attentamente valutate, sulla base del principio che l'attività energetica deve essere integrativa e non sostitutiva del reddito.
Per quanto riguarda i problemi posti dai grandi impianti, ricorda che il regime del conto energia è stato obiettivamente sovraincentivante, impostato in tal modo dal precedente Governo probabilmente al fine di recuperare i ritardi maturati dall'Italia in tale settore. Di fatto, tuttavia, gli investimenti hanno determinato grandi variazioni nei valori dei terreni. Per questi motivi, il Governo ha ritenuto di prevedere dal 2011 incentivi via via meno generosi, anche tenuto conto del contemporaneo calo nei costi di realizzazione degli impianti. Non si può invece prevedere un divieto di realizzazione di grandi impianti, probabilmente incompatibile con l'ordinamento europeo, ma si possono tuttavia prevedere maggiori incentivi per i piccoli impianti.
Analogo meccanismo dovrebbe essere individuato in relazione alle esigenze segnalate dal presidente Russo, in merito alle dimensioni della filiera. Infatti, non avrebbe alcun senso incentivare l'uso di materie prime di importazione, che devono viaggiare per migliaia di chilometri, se si vogliono perseguire obiettivi di tutela ambientale. Pertanto, i meccanismi da mettere in campo dovrebbero far perno sui benefici ambientali, come il bilancio della CO2, che sono meglio accettati in sede europea e consentirebbero di raggiungere lo stesso risultato.
Per quanto riguarda i tempi di adozione dei provvedimenti di attuazione del decreto legislativo, concorda con l'onorevole Servodio sull'opportunità di accelerare le fasi di attuazione, dichiarandosi disponibile ad accogliere le proposte di modifica che saranno formulate.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia infine il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.20.

RISOLUZIONI

Mercoledì 12 gennaio 2011. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 15.20.

7-00199 Marco Carra: Iniziative in materia di applicazione della direttiva «nitrati».
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 22 dicembre 2010.

Paolo RUSSO, presidente, considerato che il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali interverrà in Commissione la prossima settimana, ritiene che il seguito della discussione possa essere conseguentemente rinviato.

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Fa presente inoltre che nella seduta del 22 dicembre scorso il presentatore, onorevole Marco Carra, ha presentato una nuova formulazione della risoluzione e che è stata presentata anche la risoluzione dei deputati Beccalossi ed altri n. 7-00463, vertente sulla medesima materia.

Teresio DELFINO (UdC) segnala l'opportunità di predisporre una risoluzione unitaria, che assorba le risoluzioni presentate, in quanto del tutto analoghe.

Paolo RUSSO, presidente, precisa che è consuetudine della Commissione pervenire a decisioni unitarie, ove possibile.
Rinvia infine il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare.
C. 2744 Cenni.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 22 dicembre 2010, a pagina 146, seconda colonna, alla trentesima riga, dopo la parola «Trappolino» si intende aggiunta la parola «, Pizzetti».