CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 novembre 2010
404.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 23 novembre 2010.

Audizione di rappresentanti di Legacoop Servizi, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1971 Bosi e abbinata C. 3694 Garofalo recanti «Disciplina del servizio di noleggio di autoveicoli con conducente».

L'audizione informale è stata svolta dalle 10.40 alle 11.20.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 23 novembre 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 11.20.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 460/2004 che istituisce l'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione per quanto riguarda la durata dell'Agenzia.
(COM(2010)520 definitivo).

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA) e relativo documento di accompagnamento.
(COM(2010)521 definitivo).

(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

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Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che, secondo quanto disposto dall'articolo 127 del Regolamento della Camera dei deputati, le Commissioni possono esaminare atti preparatori della normativa comunitaria. L'esame si conclude con la votazione di un documento finale che è trasmesso, oltre che al Governo, anche al Parlamento europeo e alla Commissione europea.

Jonny CROSIO, relatore, ricorda che l'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA), con sede a Heraklion, nell'isola di Creta, è stata istituita con il regolamento (CE) n. 460/2004 del 10 marzo 2004, per un periodo iniziale di cinque anni, successivamente prorogato fino a marzo 2012 dal regolamento (CE) n. 1007/2008 al fine di assicurare un alto ed efficace livello di sicurezza delle reti e dell'informazione nell'ambito dell'Unione e di sviluppare una cultura in materia di sicurezza delle reti e dell'informazione a vantaggio dei cittadini, dei consumatori, delle imprese e delle organizzazioni del settore pubblico dell'Unione europea, contribuendo in tal modo al corretto funzionamento del mercato interno.
In particolare, fa presente che è compito dell'ENISA: fornire pareri tecnici alle autorità nazionali e alle istituzioni dell'UE; promuovere lo scambio di buone pratiche; facilitare i contatti tra le istituzioni dell'Unione europea, le autorità nazionali e il mondo delle imprenditoria privata.
Ricorda altresì che l'Agenda digitale europea (COM(2010)245) - una delle sette «iniziative faro» prevista dalla Strategia UE 2020 per la crescita e l'occupazione - per quanto riguarda gli aspetti relativi alla sicurezza delle infrastrutture informatiche, prevede l'adozione di: iniziative legislative per combattere i cyber-attacchi contro i sistemi informatici norme in materia di giurisdizione nel cyberspazio a livello europeo e internazionale nonché misure volte a istituire un sistema di risposta immediata contro gli attacchi informatici, attraverso la creazione di una rete di squadre di pronto intervento informatico (CERT) e il rafforzamento del ruolo dell'ENISA.
Rileva che, in questa prospettiva, in linea con le indicazioni dell'Agenda digitale per l'Europa, il 30 settembre 2010 la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento recante integrazioni e modifiche alla disciplina dell'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA) (COM(2010)521).
Sottolinea che la proposta di regolamento intende rafforzare e modernizzare l'ENISA nonché stabilire un nuovo mandato della durata di 5 anni (fino al 2017). In particolare, la proposta intende perseguire i seguenti obiettivi specifici: attribuire all'Agenzia un ruolo di interfaccia nella lotta contro la criminalità informatica, in linea con le indicazioni del programma di Stoccolma per lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia (2010-2014), adottato dal Consiglio europeo del dicembre 2009; ampliare l'ambito di intervento dell'Agenzia, consolidandone il ruolo di sostegno all'attuazione delle politiche dell'Unione; permettere all'Agenzia di affiancarsi al processo normativo dell'Unione europea, fornendo assistenza e pareri a Stati membri e istituzioni UE; rafforzare la governance interna all'Agenzia, attribuendo un più forte ruolo di supervisione al suo consiglio di amministrazione, nel quale sono rappresentati sia gli Stati membri che la Commissione europea; aumentare con gradualità le risorse umane e finanziare dell'Agenzia.
Osserva che, come risulta dalla valutazione di impatto che accompagna la proposta, i compiti dell'Agenzia dovrebbero richiedere circa 120-140 unità di personale a tempo pieno e le entrate dell'Agenzia dovrebbero essere costituite, oltre che da un contributo proveniente dal bilancio dell'Unione e dai contributi dei Paesi terzi che partecipano alle sue attività, anche da contributi degli Stati membri. Nel 2013 il budget dell'Agenzia

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dovrebbe passare dagli attuali 8,113 milioni di euro a 9,032 milioni di euro. Sottolinea, a tale proposito, che degli attuali 8,1 milioni di euro, 5,1 milioni di euro sono destinati a spese relative al personale, 600 mila euro ad altre spese amministrative e 2,35 milioni di euro a spese collegate all'attuazione del Programma di lavoro 2010.
Per quanto riguarda i profili di sussidiarietà e proporzionalità, fa presente che nella relazione di accompagnamento alla proposta, la Commissione rileva come il carattere globale di interconnessione e interdipendenza delle tecnologie dell'informazione e comunicazione (TIC), ormai parti integranti dell'economia e della società dell'Unione europea, renda impossibile garantirne la sicurezza e la resilienza con un approccio esclusivamente nazionale e non coordinato; l'adozione di una misura a livello UE che garantisca il coordinamento tra gli Stati membri, al fine di affrontare i rischi legati alla sicurezza delle reti informatiche nel contesto transfrontaliero in cui si presentano, sarebbe pertanto, a giudizio della Commissione, conforme al principio di sussidiarietà e avrebbe il merito ulteriore di aumentare l'efficacia delle politiche nazionali esistenti, con positive ripercussioni anche in riferimento alla tutela dei diritti fondamentali, in particolare il diritto alla protezione dei dati personali e della privacy.
Evidenzia che, ai fini dell'elaborazione della proposta in esame, sono state svolte due consultazioni pubbliche rispettivamente nel 2007 e tra il 2008 e il 2009. Al riguardo, si segnala che nel suo contributo alla consultazione svoltasi nel 2007, il Ministero delle comunicazioni italiano, ribadendo l'importanza del ruolo svolto dall'Agenzia, aveva sottolineato l'opportunità di sviluppare l'azione di coordinamento svolta dall'ENISA a livello UE.
Giudica opportuno rammentare, peraltro, che il 18 dicembre 2009 il Consiglio ha approvato una risoluzione su un approccio europeo cooperativo in materia di sicurezza delle reti e dell'informazione, nella quale si sottolinea l'esigenza di valorizzare il ruolo dell'ENISA, e, il 15 giugno 2010, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulla governance di internet in cui si accoglie favorevolmente l'intenzione di aggiornare il mandato dell'ENISA, evidenziando la necessità di aumentare l'efficacia dell'Agenzia.
Segnala inoltre che, per evitare il rischio che si crei un vuoto legislativo qualora il nuovo mandato dell'Agenzia non fosse adottato prima della scadenza del mandato attuale (marzo 2012), la Commissione europea ha presentato, contestualmente alla proposta in esame, un'ulteriore proposta di regolamento che prolunga il mandato attuale dell'Agenzia per altri 18 mesi (fino a settembre 2013) (COM(2010)520).
Nel sottolineare che si tratta di due atti assai rilevanti che dimostrano la forte sensibilità dell'Unione europea su questi temi, ricorda che le Commissioni riunite I e IX hanno avviato l'esame delle proposte di legge C. 3736 e C. 3787, volte ad abrogare l'articolo 7 del cosiddetto «decreto Pisanu» e a superare la rigidità normativa nella regolamentazione dell'accesso alle reti wi-fi aperte, sul cui contenuto manifesta la condivisione propria e del proprio gruppo. Ritiene che la rete costituisca uno straordinario strumento che deve essere senz'altro valorizzato e potenziato, ma contestualmente tutelato. Al riguardo giudica pertanto opportuna una seria e attenta riflessione sulla necessità che l'esigenza di disporre di una rete informatica più dinamica e flessibile si coniughi con quella di individuare adeguati strumenti di protezione e tutela della rete medesima.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.30.

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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 23 novembre 2010.

Audizione dei vertici della Rete ferroviaria italiana SpA, nell'ambito dell'esame dello schema di aggiornamento 2009 del contratto di programma 2007-2011 per la gestione degli investimenti ferroviari (atto n. 284).

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 15.