CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 novembre 2010
401.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 18 novembre 2010. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA, indi del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto.

La seduta comincia alle 14.35.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-03839 Damiano: Richiesta di modifica dell'articolo 32 del cosiddetto «Collegato lavoro».

Giuseppe BERRETTA (PD), nell'illustrare l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, fa notare che le disposizioni del provvedimento collegato alla manovra finanziaria in materia lavoro riguardanti l'impugnativa del licenziamento a pena di decadenza determinano una ingiustificata compressione dei diritti processuali dei lavoratori, in particolare di quelli precari, che risultano essere i più deboli nel mercato del lavoro. Chiede pertanto al Governo se non intenda modificare la normativa in materia, al fine di evitare di operare una discriminazione grave nei confronti di tali lavoratori, i quali, per le

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caratteristiche proprie del contratto di cui sono titolari, incontrerebbero serie difficoltà ad agire in giudizio a difesa dei propri interessi.

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Giuseppe BERRETTA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, atteso che essa - nel limitarsi a ricostruire il contenuto dell'articolo 32 del cosiddetto «collegato lavoro» - fa riferimento ad un'interpretazione inesatta del principio di eguaglianza, sancito dalla Costituzione: una corretta lettura di esso, a suo avviso, imporrebbe di trattare in modo differente situazioni diverse, con la conseguenza di prevedere una disciplina in materia di impugnazione del licenziamento specifica e differenziata per i lavoratori flessibili. Ritiene, pertanto, urgente intervenire al più presto sulla materia, anche al fine di scongiurare un inutile contenzioso su una disposizione che non potrà che incontrare una censura nel giudizio di legittimità costituzionale.

5-03840 Fedriga: Sicurezza del lavoro nelle aziende di trattamento di rifiuti speciali e pericolosi.

Marco RONDINI (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, rinuncia ad illustrarne il contenuto.

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Marco RONDINI (LNP), nel dichiararsi soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, ritiene tuttavia importante ribadire la necessità di una puntuale verifica circa la formazione e la competenza degli operatori di tutte le aziende che agiscono in condizioni di rischio elevato.

5-03841 Poli: Vicende occupazionali dei lavoratori delle società di pulizia nelle scuole del territorio toscano.

Nedo Lorenzo POLI (UdC), illustrando la propria interrogazione, chiede al Governo quali urgenti iniziative intenda assumere al fine di tutelare l'occupazione delle lavoratrici addette ai servizi di sorveglianza e pulizia dell'intero territorio toscano, considerati i tagli lineari operati dall'Esecutivo in tale settore.

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Nedo Lorenzo POLI (UdC), preso atto positivamente delle buone intenzioni del Governo, si riserva di valutare se esse si tradurranno al più presto in atti concreti, affinché vengano adottati provvedimenti urgenti in favore di operatrici scolastiche che svolgono un servizio essenziale per la tutela della sicurezza dei bambini nell'intero territorio toscano.

5-03842 Paladini: Problematiche relative alla stabilità del sistema pensionistico INPS.

Giovanni PALADINI (IdV), nell'illustrare la sua interrogazione, manifesta forte preoccupazione circa la situazione dei conti dell'INPS, che teme possa ricadere sulla tenuta del sistema pensionistico a detrimento dei lavoratori, evidenziando, in particolare, che il trend negativo del bilancio dell'Istituto è già stato sottolineato a più riprese dalla stessa Corte dei conti.

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Giovanni PALADINI (IdV), nel replicare, prende atto di una risposta che, allo stato, sembrerebbe indicare come non vi sia alcun disavanzo nel bilancio dell'INPS, quanto meno sotto il profilo del rapporto percentuale tra le riscossioni dei primi

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dieci mesi di quest'anno e dell'anno scorso, che indica un aumento percentuale dell'1,2 per cento, nonché del risultato finanziario previsto per il 2011. Si riserva, in ogni caso, di svolgere ulteriori approfondimenti sull'argomento, atteso che i dati riportati nella propria interrogazione, non contraddetti formalmente da quelli forniti dal rappresentante del Governo, riguardano elementi di bilancio diversi ed impongono una maggiore chiarezza sulla gestione finanziaria dell'Istituto.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

Giovedì 18 novembre 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto.

La seduta comincia alle 14.50.

7-00403 Antonino Foti: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
7-00428 Damiano: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
(Rinvio del seguito della discussione congiunta).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta dell'11 novembre 2010.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che il deputato Fedriga ha preannunciato di avere appena presentato una propria risoluzione sul medesimo oggetto di cui agli atti di indirizzo in titolo; per tale ragione, giudica opportuno rinviare il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni nn. 7-00403 e 7-00428, in attesa dell'assegnazione della predetta risoluzione.

La Commissione conviene.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00418 Moffa: Liberalizzazione del lavoro subordinato per i cittadini romeni.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Silvano MOFFA, presidente, considerato il contenuto molto specifico della propria risoluzione, rinuncia ad illustrarla, ritenendo preferibile acquisire sin dalla seduta odierna l'orientamento del Governo sui relativi impegni, in modo da consentire alla Commissione di svolgere, nella prossima seduta, un dibattito più consapevole, in quanto basato sulle determinazioni che lo stesso Esecutivo intende assumere sull'argomento.

Il sottosegretario Laura RAVETTO, in relazione alla risoluzione in discussione, fa presente che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha ricordato che, a seguito del pieno ingresso, nel 2007, della Romania e della Bulgaria nell'Unione Europa, il Governo italiano, analogamente a quello di altri Paesi dell'UE, ha deciso di avvalersi di un regime transitorio (prorogabile, come data ultima, fino a tutto il 2011) prima di liberalizzare completamente l'accesso al lavoro subordinato per tali cittadini (mentre non sono state introdotte restrizioni per il lavoro autonomo). Rammenta che la completa apertura al mercato del lavoro - quindi, la possibilità di assumere rispettando solo la vigente normativa in materia di lavoro - attualmente è già prevista per una serie di settori: agricolo, turistico-alberghiero, lavoro domestico e di assistenza alla persona, edilizio, metalmeccanico,

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dirigenziale e altamente qualificato, lavoro stagionale e per tutti i casi di cui all'articolo 27 del cosiddetto «Testo Unico sull'immigrazione»; nei restanti settori produttivi, per l'assunzione dei lavoratori romeni e bulgari, invece, è attualmente prevista una procedura che comporta la presentazione da parte del datore di lavoro allo Sportello Unico per l'Immigrazione di una richiesta di nulla osta al lavoro. Fa presente che le domande di nulla osta presentate dall'inizio del 2010 ad oggi per l'assunzione di lavoratori romeni risultano essere pari a 6.071 (di cui 5.105 accolte), mentre per i cittadini bulgari sono state presentate 388 domande (di cui 330 accolte).
Fa notare, quindi, che nel corso di una riunione tenutasi il 4 novembre scorso, su iniziativa della Presidenza del Consiglio dei ministri, le amministrazioni competenti (dicasteri degli Affari esteri, dell'Interno, del Lavoro e delle politiche sociali, delle Politiche agricole, alimentari e forestali, nonché Presidenza del Consiglio-Segretariato Generale e Dipartimento per il coordinamento amministrativo su regime transitorio romeni e bulgari) hanno convenuto di prorogare, anche per l'anno 2011, la disciplina transitoria: tale proroga conferma per gli ultimi dodici mesi il regime transitorio, che infatti terminerà definitivamente il 31 dicembre 2011. Sottolinea, infine, che le informazioni finora raccolte sui principali Paesi europei confermano che Germania, Regno Unito, Francia, Austria, Belgio, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi e Malta - che analogamente all'Italia hanno adottato le misure transitorie nei confronti dei lavoratori bulgari e romeni - non hanno per il momento intenzione di rivedere la propria decisione prima della scadenza naturale del 31 dicembre 2011.

Silvano MOFFA, presidente, considerato che è imminente la ripresa delle votazioni in Assemblea e vista la necessità di approfondire le informazioni appena rese dal rappresentante del Governo, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.