CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 novembre 2010
401.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.45

SEDE REFERENTE

Giovedì 18 novembre 2010. - Presidenza del presidente della II Commissione, Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.45.

DL 187/10: Misure urgenti in materia di sicurezza.
C. 3857 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato il 16 novembre 2010.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che all'esito della riunione congiunta degli Uffici di presidenza delle Commissioni I e II si è stabilito il seguente programma dei lavori, al fine di rispettare il calendario dell'Assemblea, considerato che il provvedimento in esame vi è stato inserito a partire da lunedì 29 novembre: oggi si concluderà esame preliminare, domani venerdì 19 ottobre, alle ore 8.30, si procederà all'audizione del Prefetto Morcone, Direttore dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, lunedì 22 novembre alle ore 14 sarà fissato il termine per la presentazione di emendamenti, che saranno esaminati nella giornata successiva, martedì 23 novembre, consentendo alle Commissioni interessate di esprimere il parere in tempo utile affinché le Commissioni I e II possano concludere l'esame in sede referente entro giovedì 25 novembre.

Ida D'IPPOLITO VITALE (PdL) si sofferma brevemente sull'articolo 6, comma 2, che prevede che i contratti stipulati precedentemente alla data di entrata in vigore della legge n. 136 del 2010, nonché i contratti di subappalto e i subcontratti da essi derivanti, siano adeguati alle nuove norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari

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entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della stessa legge.
Tale disposizione era stata preannunciata dal sottosegretario Mantovano in una precedente seduta della Commissione giustizia; in quell'occasione il sottosegretario informò che tale intervento era il frutto di una serie di approfondimenti effettuati dal Governo, oltre che con i dicasteri interessati dalla normativa, anche con la Procura nazionale antimafia e l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
Coglie l'occasione per chiedere in primo luogo se, nel corso di tali approfondimenti, tramite l'Autorità per i contratti pubblici, siano stati acquisiti elementi in ordine all'impatto della disposizione, in particolare relativi al numero e all'entità dei contratti interessati dalla medesima.
Ciò tenendo conto anche dell'ampiezza della sua formulazione (essa trova applicazione anche rispetto ai subappalti e ai subcontratti della filiera delle imprese) e dell'estensione della platea dei soggetti tenuti al rispetto della disciplina dei contratti pubblici che non coincide con le amministrazioni in senso stretto (si riferisce, ad esempio, alla complessa materia dei contratti stipulati dall'ANAS e dalle società concessionarie).
In secondo luogo, chiede se sia stata effettuata una valutazione sulla congruità del termine di 180 giorni, che troverebbe applicazione anche rispetto a contratti di notevole complessità. Proprio l'esempio sopra richiamato delle concessioni autostradali potrebbe dimostrare la necessità di una riflessione su tale termine.
Infine, fa una valutazione di ordine più generale: la norma transitoria impone l'adeguamento di contratti pubblici già in essere, peraltro stipulati nel vigore e nel rispetto della precedente normativa volta ad evitare infiltrazioni delle organizzazioni criminali nei pubblici appalti.
Si chiede, e sottopone la questione alla riflessione delle Commissioni riunite, se un intervento autoritativo per legge sul contenuto negoziale di rapporti contrattuali in essere sia conforme ai principi del diritto, tanto più se si considera che tali rapporti, anche se derivanti da contratti pubblici, soggiacciono alle regole del diritto comune (come esplicitamente conferma lo stesso codice appalti).

Alessandro NACCARATO (PD) rileva che al comma 1 dell'articolo 2 è necessario specificare quali dovranno essere le nuove mansioni degli steward, anche perché a queste nuove mansioni fanno riferimento sia il comma 4 dell'articolo 2, che individua una nuova fattispecie penale, sia il comma 2 dell'articolo 2, che rimette ad un decreto del Ministro dell'interno la determinazione delle condizioni e delle modalità per l'affidamento delle mansioni in questione: è evidente che, senza un chiarimento su queste nuove mansioni, queste norme rischiano di essere incongruenti; senza contare che il ministro dell'interno si era impegnato a precisare la natura dei compiti affidati agli steward.
Analogamente, all'articolo 8, il nuovo comma 9 dell'articolo 54 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, prevede che il prefetto dispone le misure ritenute necessarie per il concorso delle forze di polizia all'attuazione dei provvedimenti dei sindaci adottati ai sensi dell'articolo citato e può altresì disporre ispezioni per accertare il regolare svolgimento dei compiti affidati, nonché per l'acquisizione di dati e notizie interessanti altri servizi di carattere generale: a suo avviso, è opportuno al riguardo specificare meglio le competenze di sindaco e prefetto, correndosi altrimenti il rischio di un contrasto tra le due figure nello svolgimento dei compiti attinenti alla materia dell'ordine pubblico e della sicurezza.
Chiede pertanto un chiarimento al Governo su questi due punti.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene che il provvedimento in esame presenti degli aspetti del tutto inaccettabili. Riservandosi di intervenire in modo più approfondito sul merito, esprime un giudizio fortemente critico sulle disposizioni in materia di sicurezza urbana, attuato tramite un depotenziamento delle funzioni delle forze di

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polizia, nel solco di quanto già accaduto con la previsione delle cosiddette «ronde». Inoltre, ritiene che l'aumento delle sedi dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sia del tutto ingiustificato e costituisca una spesa inutile.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire dichiara concluso l'esame preliminare e fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 14 di lunedì 22 novembre 2010.

La seduta termina alle 14.50.