CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 novembre 2010
400.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 17 novembre 2010. - Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 9.05.

5-01334 Viola: Crediti delle aziende del Patto territoriale della Venezia orientale.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto, in quanto ad un anno e mezzo dalla presentazione del suo atto ispettivo, la risposta fornita appare inadeguata e insufficiente. Stigmatizza che, a giustificazione dei ritardi, sia addotta la perdita di fascicoli durante i traslochi del Ministero dello sviluppo economico. Ricordato che i patti territoriali sono stati sottoscritti nel 1999, sollecita il Governo ad attivarsi anche nei confronti delle amministrazioni locali e, in particolare nei confronti del comune di Fossalta di Piave, per verificare se vi sia stata una carenza delle funzioni di controllo ed eventuali responsabilità, affinché possa essere data finalmente una

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risposta alle imprese ancora in attesa dell'erogazione del saldo di contributo.

5-02526 Gentiloni Silveri: Continuità produttiva del centro di ricerca e progettazione della Nokia Siemens Network di Cinisello Balsamo.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Ricorda che presso lo stabilimento di Cinisello Balsamo lavorano attualmente 184 dipendenti che, prima della cessione del ramo d'azienda, erano circa 300. Sottolinea altresì che il centro di ricerca Nokia Siemens Network rappresenta un sito di eccellenza ad alto valore aggiunto per il sistema di telecomunicazioni. Invita quindi il Governo a presidiare costantemente questo asset fondamentale del sistema produttivo italiano.

5-03072 Bobba: Destinazione d'uso dell'area Leri Cavour di proprietà della società agricola Trino.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Luigi BOBBA (PD), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo che non ha toccato le due questioni cruciali poste nel suo atto ispettivo: in primo luogo, ha chiesto di conoscere perché il terreno dell'area Leri Cavour sia stato venduto dall'ENEL ad un prezzo di circa 1 milione e mezzo di euro alla società agricola Trino, che aveva inizialmente dichiarato che lo avrebbe destinato alla produzione di riso di qualità; in secondo luogo, perché per il medesimo terreno sia stato successivamente stipulato un contratto preliminare di vendita tra la società agricola Trino e una società partner dell'ENEL, ad un valore 5 volte superiore rispetto a quello iniziale. Giudica grave la vicenda soprattutto in considerazione del fatto che l'ENEL è partecipata, sia pure con una quota minoritaria, dallo Stato. Ritiene quindi necessario un maggiore impegno da parte del Governo in un'attività di verifica delle descritte vicende. Sottolinea, infine, l'opportunità di un coinvolgimento della magistratura, dal momento che la cessione riguarda un terreno valorizzato anche con il denaro dei contribuenti; occorre, a suo giudizio, fare chiarezza sulle dinamiche intercorse tra i soggetti coinvolti nella vendita del terreno che, ad avviso dell'interrogante, risultano alquanto opache.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA precisa che il Ministero dello sviluppo economico è chiamato a svolgere i suoi poteri di vigilanza solo per la procedura di rilascio dell'autorizzazione alla costruzione di un impianto fotovoltaico sull'area in questione.

5-03403 Bellanova: Continuità produttiva dello stabilimento British American Tobacco di Lecce.
5-03652 Bellanova: Continuità produttiva dello stabilimento British American Tobacco di Lecce.

Raffaello VIGNALI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Teresa BELLANOVA (PD), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, che si è limitato ad una esposizione di fatti già noti. Ritiene quindi opportuno sottoporre nuovamente al Governo alcune questioni che non hanno trovato risposta. In particolare, stigmatizza il comportamento della multinazionale BAT che, pur avendo dichiarato ampi margini di profitto

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e avendo definito all'inizio del 2010 lo stabilimento di Lecce come strategico all'intero dell'Unione europea, intende delocalizzarne la produzione in un Paese dell'Est europeo. Chiede, quindi, come il Governo possa accettare che un gruppo che detiene il 55 per cento del mercato italiano, che ha già chiuso 21 stabilimenti, possa arrivare a delocalizzare anche l'ultimo dei suoi stabilimenti che aveva ufficialmente dichiarato di voler valorizzare, riconoscendo, peraltro, nello scorso mese di giugno un premio di produzione ai dipendenti. In tal modo, non ci sarà più una sigaretta nazionale «MS» prodotta sul territorio italiano. Non si tratta quindi soltanto di tutelare la sorte di 500 famiglie, per lo più monoreddito, ma anche di decidere quale ruolo il Ministero dello sviluppo economico ed il Governo intendano svolgere per assumersi le proprie responsabilità in tema di politica industriale, così come per il ricollocamento di operai altamente specializzati. Aggiunge che nel distretto salentino la situazione è particolarmente grave, con oltre 5 mila lavoratori in regime di cassa integrazione e un indice di disoccupazione superiore al 15 per cento. Stigmatizza, infine, il fatto che nei recenti tavoli effettuati presso il Ministero dello sviluppo economico - richiamati nella risposta del sottosegretario Saglia - non sia intervenuto neppure un rappresentante del Governo.

5-03599 Contento: Problematiche connesse all'utilizzo del legno da riciclo negli impianti per la biomassa.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Manlio CONTENTO (PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Richiamando alcuni dati forniti da Federlegno e Assopannelli, sottolinea che il settore conta in Italia 20 aziende (4 per MDF, Medium Density Fiberboard) con un totale di 31 linee di produzione, un'occupazione di circa 3 mila addetti e una capacità produttiva annua di 4.632.000 metri cubi di truciolare e 1.340.000 metri cubi di MDF.
La produzione italiana effettiva di pannello truciolare nel 2009 è stata di metri cubi 2.677,900 e di metri cubi 1.575.400 nei primi 6 mesi del 2010, mentre la produzione di MDF nei 2009 è stata di metri cubi 785.408 e di metri cubi 488.534 nei primi 6 mesi del 2010 con un utilizzo medio della capacità produttiva del 60 per cento.
Le importazioni italiane del pannello truciolare sono state di 321 mila metri cubi nel 2009, cresciute nei primi sei mesi 2010 a 367 mila metri cubi con un aumento del 112 per cento rispetto all'analogo periodo 2009, a sostanziale testimonianza della carenza di offerta generata in Italia.
Il primo semestre 2010 ha visto, infatti, la chiusura temporanea di numerosi impianti per intere giornate ed in alcuni casi per intere settimane, particolarmente nel mantovano, per mancanza di materia prima. Si stima che ciò abbia rappresentato una mancata produzione nel periodo di circa 300 mila metri cubi dovuto a mancata disponibilità di 300 mila tonnellate di legno. L'industria del pannello truciolare ed MDF rappresenta la base produttiva dell'intera filiera del mobile, settore in cui l'Italia vanta di essere il primo esportatore mondiale, alle spalle della Cina.
L'industria del legno/mobile in Italia occupa oltre 330 mila addetti ed offre il terzo surplus commerciale settoriale nella bilancia dei pagamenti italiani. L'attuale escalation dei prezzi del pannello per mancanza di materia prima rischia perciò di rendere non competitiva nel mercato internazionale la filiera italiana di mobili. Il prezzo di riferimento del pannello truciolare grezzo è infatti salito dal livello di 80/90 euro al metro cubo del periodo aprile-giugno 2009, al livello di 125/135 euro nel periodo aprile-giugno 20101 con un aumento del 45 per cento. L'industria italiana del pannello truciolare ed MDF consuma un equivalente di circa 4 milioni 800 mila tonnellate di legno. La concorrenza nell'acquisto di legno da parte delle

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centrali a biomasse si è manifestata temporalmente prima nel segmento delle segature, poi in quello del legno cippato ed ultimamente in quello dei cimali e dei tronchetti, ma è evidente che la pressione andrà ad aumentare nei prossimi anni con l'aumentare della capacità produttiva di energia elettrica a base di biomasse dove si stima che il 90 per cento della materia prima sia legno.
Con riferimento alla creazione di occupazione e valore aggiunto nella filiera legno arredo, osserva che la European Panel Federation (EPF) ha stimato che un metro cubo di legno grezzo impiegato nella tradizionale filiera del legno arredo produce un valore aggiunto 10 volte superiore a quello prodotto attraverso la termovalorizzazione ed un'occupazione 30 volte superiore. Le segherie iniziano ad avvertire in questo periodo la concorrenza delle centrali a biomasse nell'acquisto dei tronchi stessi
Richiamando fatti di rilievo a livello europeo, sottolinea che l'arrivo nell'estate 2010 di tre navi da 30 mila tonnellate cadauna di legno cippato nordamericano al porto di Monfalcone - trasportato alle cartiere di Graz da vettori italiani - testimonia come anche l'Austria, principale fornitore di legno del mercato italiano, sia in carenza di offerta. In Belgio, è stato firmato da Electrabel un contratto di importazione di 2 milioni tonnellate di pellet dal Canada per alimentare le centrali a carbone con biomasse, mentre RWE AG - primario produttore tedesco di energia - ha in fase di ultimazione un investimento in Georgia della capacità produttiva annua di 750 mila tonnellate di pellet, ove la grande parte della produzione viene destinata alle centrali a carbone del gruppo in Germania ed Olanda c).
In Inghilterra sono pianificate 31 centrali a biomasse per una potenza installata di 5 gigawatt ed un impiego annuo di 40 milioni di tonnellate di legno pari all'intero fabbisogno europeo di tutta l'industria del pannello truciolare. La produzione mondiale di pellet (cilindri di legno estruso ad uso combustione) vanta attualmente una capacità produttiva di 22,9 milioni di tonnellate annue e questa aumenterà dei 55 per cento a seguito dei numerosi nuovi impianti in fase di installazione.
Ricorda che lo scorso 29 ottobre il 90 per cento delle aziende europee di pannello hanno aderito all'Action Day - fermando per due ore la produzione - per denunciare la concorrenza sleale che le centrali a biomasse esercitano sull'acquisto della materia prima legno.
L'Action Day è stato organizzato da EPF European Panel Federation che, in occasione della presentazione della risoluzione di Dresda, ha chiesto l'eliminazione degli incentivi all'uso del legno nelle centrali a biomasse nonché l'uso responsabile delle risorse legno privilegiando l'uso, il riuso e il riciclo dei legno prima della sua finale termovalorizzazione.
Ritiene che il Governo non abbia dati completi sulla gravità della situazione - come sembra desumersi dalla risposta fornita - che interessa uno dei principali settori produttivi italiani. Aggiunge che l'utilizzo del legno da riciclo negli impianti da biomassa rappresenta una criticità specificamente italiana, in quanto negli altri Paesi europei non si registra un'analoga presenza di industria manifatturiera nel settore del mobile-arredo. Sottolinea che è necessario tenere presenti le esigenze della diversificazione della produzione energetica e quelle dell'industria manifatturiera che è esposta a gravi rischi da questo utilizzo massiccio del legno da riciclo.
Chiede, infine, al presidente Vignali che in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si possa proporre una audizione di Federlegno e Assopannelli, con riferimento alla questione trattata nella sua interrogazione.

Raffaello VIGNALI, presidente, assicura che riferirà la richiesta del deputato Contento nel prossimo ufficio di presidenza della Commissione. Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 10.