CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 novembre 2010
395.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Delegazione presso l'Assemblea parlamentare della NATO
COMUNICATO
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Mercoledì 10 novembre 2010. - Presidenza del presidente Sergio DE GREGORIO.

La seduta comincia alle 14.40.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE IN MERITO ALLA SESSIONE ANNUALE DELL'ASSEMBLEA NATO (VARSAVIA, 12-16 NOVEMBRE 2010)

In apertura il presidente DE GREGORIO rivolge il benvenuto al senatore Elio Lannutti, entrato a far parte della Delegazione in sostituzione del senatore Giambrone, dimissionario. Prima di affrontare il tema all'ordine del giorno - l'imminente Sessione annuale dell'Assemblea parlamentare Nato che si svolgerà a Varsavia nei prossimi giorni - il Presidente riferisce brevemente che venerdì 3 dicembre avrà luogo un incontro fra la Delegazione e i vertici del Centro Alti Studi della Difesa, presso la sede di Via della Lungara, a Roma. Informa inoltre di avere chiesto alla Presidenza del Senato, d'intesa con il Presidente della Commissione difesa, di sottoporre a verifica la possibilità che si svolga un incontro con il Direttore dell'Aise sulla cooperazione in materia di intelligence in ambito Nato. L'incontro, in ogni caso, dovrebbe avvenire in una sede informale, coinvolgere i membri delle Commissioni difesa di entrambi i rami del Parlamento e non dovrebbe comportare sovrapposizioni con la sfera di competenza di altri organismi parlamentari.

Il Presidente informa poi di avere recentemente ricevuto - in relazione all'imminente Sessione annuale dell'Assemblea, ai temi politici che vi saranno trattati e alle risoluzioni che vi saranno discusse - la visita di rappresentanti diplomatici della Georgia, dell'Iran e dell'Armenia. Dopo essersi soffermato brevemente sul contenuto di tali incontri, il Presidente sottolinea come essi siano una testimonianza del peso politico della Delegazione in seno all'Assemblea e delle sue riconosciute capacità di dialogo.

Dopo aver richiamato la procedura prevista per la presentazione degli emendamenti, il Presidente informa i presenti di avere avanzato - sulla scorta di indicazioni del Presidente del Gruppo Conservatore - la propria candidatura alla Vice Presidenza dell'Assemblea e di avere prospettato al futuro Presidente dell'Assemblea l'esigenza di un riequilibrio a favore dell'Italia nella distribuzione delle diverse cariche elettive dell'Assemblea che dovranno essere rinnovate a Varsavia.

Sulle comunicazioni del Presidente si apre la discussione.

Con riferimento alle aspirazioni georgiane, il deputato FASSINO (PD) osserva che è in corso una delicata mediazione, affidata al Rappresentante dell'Unione europea, volta a verificare la praticabilità di una soluzione negoziata per la restituzione di Abkazia e Ossezia meridionale; alla luce di ciò, ogni tentativo da parte georgiana di accelerare l'ingresso nell'Alleanza

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Atlantica sarebbe illogico e del tutto controproducente.

Il senatore TORRI (LNP), con riferimento a due recenti visite svolte dalla Commissione difesa e sicurezza in Bosnia-Erzegovina e in Turchia, esprime una ferma critica all'indirizzo di colleghi parlamentari stranieri i quali hanno manifestato posizioni politiche certamente non rappresentative dell'intera delegazione, senza peraltro segnalare di essere intervenuti a titolo personale. La confusione e l'imbarazzo suscitato nei paesi ospiti da simili prese di posizione hanno avuto gravi conseguenze, fino alla cancellazione di alcuni incontri programmati. Segnala infine un altro episodio che, per altri versi, ha suscitato profondo disagio: la Commissione difesa e sicurezza è stata ricevuta dal premier turco non in una sede istituzionale, ma di partito, apparentemente senza che i funzionari del Segretariato dell'Assemblea ne fossero a conoscenza. Avviandosi alla conclusione il senatore prospetta l'opportunità di chiedere che, prima di affrontare determinati incontri ufficiali, le Commissioni e Sottocommissioni concordino indirizzi unitari, e che chi se ne discosta manifesti chiaramente di parlare a titolo personale.

Il deputato LA MALFA (Misto, Repubblicani, Azionisti, Alleanza di Centro), concorda con il senatore Torri e auspica una maggiore correttezza dei membri delle commissioni, specie quando si recano in visita in paesi caratterizzati da scenari politici di particolare delicatezza. Con riferimento all'episodio relativo all'incontro con il premier turco nella sede di partito, riferisce di aver successivamente appreso come l'incidente sia stato originato da un problema pratico, legato ai numerosi impegni del presidente Erdogan, che gli avrebbero impedito di spostarsi in una sede istituzionale per ricevere la delegazione dell'Assemblea Nato. Peraltro, fa notare concludendo il deputato La Malfa, un parlamentare turco socialista non ha partecipato a quell'incontro, forse proprio a causa della sede in cui si svolgeva. Chiede dunque al presidente De Gregorio di farsi interprete del disagio della Delegazione italiana in merito agli episodi segnalati. Inoltre, con riferimento alle cariche elettive vacanti, segnala come le posizioni politicamente più incisive - Bureau a parte - e per le quali occorre competere siano quelle di Presidente o Relatore di commissioni e sottocommissioni.

Il senatore CABRAS (PD), pur condividendo il disagio espresso dai colleghi, ricorda come una caratteristica dell'Assemblea sia quella della libertà di espressione dei suoi membri; in essa non vi è un vincolo di mandato, né nazionale, né di appartenenza politica e la prassi è nel segno della piena libertà individuale. Perciò il problema sollevato, pur essendo degno di attenta considerazione, deve essere trattato con cautela. Certo, occorre ammettere che soprattutto parlamentari stranieri di consolidata esperienza tendono ad affrontare alcune delicate questioni in modo abbastanza spregiudicato e personale, senza sentirsi minimamente vincolati dal corso degli eventi internazionali e dalle loro tendenze evolutive.

Ad avviso del senatore GAMBA (PdL), sarebbe auspicabile che la questione sollevata dal senatore Torri venisse portata all'attenzione dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea, al quale potrebbe essere richiesto di adottare direttive che affermino le responsabilità dei presidenti di commissioni e sottocommissioni; costoro dovrebbero avere sempre cura di segnalare agli interlocutori le circostanze nelle quali esprimono posizioni a titolo meramente personale e non rappresentativo dell'organismo da essi presieduto. Egli propone infine che la Delegazione italiana tenga riunioni più frequenti, per permettere ai colleghi di riferire sulle visite e le attività svolte.

Il deputato BOSI (UDC) esprime apprezzamento per la capacità manifestata dal presidente Cabras, nella scorsa legislatura, e dal presidente De Gregorio in

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quella attuale, di rappresentare in modo equilibrato e bipartisan le linee della politica estera nazionale. Ciononostante egli ritiene che in taluni casi la posizione dell'Italia in quanto tale, su molte tematiche di politica estera, sia scarsamente percepita presso l'Assemblea Nato. A tal fine, suggerisce di verificare la possibilità di istituire la figura del «capogruppo» italiano nelle commissioni dell'Assemblea Nato. Sollecita infine il Presidente e i colleghi a un'azione incisiva affinché la Delegazione italiana - a suo giudizio sottorappresentata nelle cariche elettive dell'Assemblea - si rafforzi nell'imminente sessione di Varsavia.

Il deputato PARISI (PD) concorda con la proposta da ultimo avanzata dal senatore Gamba.

Il presidente DE GREGORIO, preso favorevolmente atto degli interventi dei colleghi, concorda sulla necessità che la libertà di espressione debba sempre essere coniugata con la correttezza politica e che i temi sollevati dal senatore Torri debbano essere considerati con attenzione dalla Delegazione e in seno all'Assemblea. Del pari, considera con interesse la possibilità di individuare una figura di capogruppo, secondo il suggerimento del deputato Bosi. Infine, registrato il consenso dei presenti sulla proposta del senatore Gamba, assicura che si procederà a frequenti riunioni, su base mensile e tenuto conto del calendario delle attività della Assemblea Nato, per permettere un proficuo confronto e una migliore conoscenza delle esperienze che i colleghi maturano nelle missioni all'estero.

La seduta termina alle 16.