CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 ottobre 2010
388.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo SCOTTI.

La seduta comincia alle 9.

Variazioni nella composizione della Commissione.

Stefano STEFANI, presidente, comunica che il deputato Matteo BRAGANTINI ha cessato di far parte della Commissione e che al deputato Giuseppe NARO subentra il deputato Luca VOLONTÈ.

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Sui lavori della Commissione.

Lapo PISTELLI (PD), alla luce delle prime audizioni informali svolte in riferimento all'esame dello schema di decreto ministeriale per la revisione della tabella relativa agli enti a carattere internazionalistico ammessi al contributo annuale ordinario dello Stato per il triennio 2010-2012, osserva che il provvedimento riguarda una gamma assai variegata di soggetti non omogenei né sul piano della natura giuridica né del valore dell'attività da essi svolta, per cui è opportuno che l'esame proceda in modo accurato e caso per caso al fine di non incorrere nella logica del «fare di tutte le erbe un fascio» ed anche in prospettiva di una modifica delle norme di legge in vigore.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.
Tab. n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame congiunto e conclusione - Relazione favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 26 ottobre.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che sono stati presentati nove emendamenti al disegno di legge di stabilità (vedi allegato 1) e sette emendamenti al disegno di legge di bilancio (vedi allegato 2), due dei quali inammissibili, ovvero gli emendamenti Di Biagio 3779/III/17.1 e 3779/III/Tab.6.5. Sono stati altresì presentanti tre ordini del giorno di cui uno riferito al disegno di legge di stabilità e due al disegno di legge di bilancio (vedi allegato 3).
Sostituendo il relatore, onorevole Antonione, impossibilitato a prendere parte alla seduta, con riferimento al disegno di legge di stabilità, invita al ritiro degli emendamenti Di Biagio 3778/III/1.1 e Tempestini 3778/III/1.2, dovendo altrimenti esprimere parere contrario. Rimettendosi alla Commissione per l'emendamento Tempestini 3778/III/1.3, esprime il parere favorevole del relatore sul proprio emendamento Stefani 3778/III/Tab.A.1 e sull'emendamento Pianetta 3778/III/Tab.A.2. Invita quindi al ritiro dell'emendamento Di Biagio 3778/III/Tab.A.3, dovendo altrimenti esprimere parere contrario, si rimette alla Commissione per l'emendamento Narducci 3778/III/Tab.C.1 e invita al ritiro dell'emendamento Malgieri 3778/III/Tab.C.2, dovendo altrimenti esprimere parere contrario, e si rimette alla Commissione per il successivo emendamento Malgieri 3778/III/Tab.C.3.
Passando al disegno di legge di bilancio, invita al ritiro delle proposte emendative presentate, recanti tutte la firma del collega Di Biagio, dovendo esprimere altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI esprime parere conforme a quello del relatore e dichiara di non accogliere gli ordini del giorno presentati.

Francesco TEMPESTINI (PD) non accoglie l'invito al ritiro dei propri emendamenti.

Stefano STEFANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, dopo avere dato atto delle sostituzioni comunicate dai gruppi, pone in votazione gli emendamenti riferiti al disegno di legge di stabilità. Avverte quindi che, in assenza del presentatore dell'emendamento Di Biagio 3778/III/1.1, s'intende che vi abbia rinunciato.

La Commissione respinge l'emendamento Tempestini 3778/III/1.2.

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Enrico PIANETTA (PdL) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sull'emendamento Tempestini 3778/III/1.3.

Gianpaolo DOZZO (LNP), intervenendo sull'emendamento Tempestini 3778/III/1.3, chiede chiarimenti in ordine alla possibile inclusione nel novero degli enti di eventuali realtà non profit.

Francesco TEMPESTINI (PD) precisa che la sua proposta emendativa 3778/III/1.3, di cui auspica l'approvazione, attiene agli enti a carattere internazionalistico destinatari di contributi del Ministero degli affari esteri.

La Commissione approva quindi l'emendamento Tempestini 3778/III/1.3.

Stefano STEFANI, presidente, illustra il suo emendamento 3778/III/Tab.A.1 volto a ripristinare risorse adeguate ad assicurare la copertura finanziaria ai provvedimenti di ratifica di accordi internazionali già siglati dall'Italia.

Francesco TEMPESTINI (PD) preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Stefani 3778/III/Tab.A.1, che sottoscrive nel condividerne lo spirito e le finalità tali da incidere su una questione essenziale per il ruolo istituzionale della stessa Commissione.

Marco ZACCHERA (PdL), pur condividendo la portata dell'emendamento Stefani 3778/III/Tab.A.1, esprime talune perplessità per la riduzione di fondi a valere sulle risorse di un dicastero duramente colpito dai tagli, quale il Ministero per le attività e i beni culturali.

Enrico PIANETTA (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Stefani 3778/III/Tab.A.1 che sottoscrive, apparendogli essenziale per il ripristino dei fondi necessari ad assicurare la ratifiche di impegni assunti a livello internazionale. Auspica pertanto il maggior consenso possibile sulla proposta emendativa in questione, considerato il suo impatto anche sul ruolo istituzionale della Commissione. Rassicura altresì il collega Zacchera circa il fatto che la Commissione Bilancio effettuerà una revisione generale sulle coperture finanziarie.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI ribadisce che eventuali questioni connesse alle modalità di copertura dell'emendamento Stefani 3778/III/Tab.A.1 potranno essere risolte in altra sede.

La Commissione approva quindi all'unanimità l'emendamento Stefani 3778/III/Tab.A.1.

Enrico PIANETTA (PdL) illustra il suo emendamento 3778/III/Tab.A.2, di cui auspica l'approvazione, sottolineando che esso è volto a consentire l'istituzione dell'autorità indipendente per la tutela diritti umani, secondo un impegno assunto dall'Italia e che ha costituito oggetto di uno specifico indirizzo da parte del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani in occasione della valutazione relativa al nostro Paese. Richiama le indicazioni derivanti in tal senso anche dall'Osservatorio parlamentare e di Governo per il monitoraggio dello stato di promozione e di tutela dei diritti fondamentali e fa presente che si tratta di una lacuna legislativa che deve essere colmata al fine di assicurare all'Italia una posizione il più possibile specchiata su questo terreno in ambito onusiano.

Claudio D'AMICO (LNP) osserva che la pur condivisibile proposta emendativa presentata dal collega Pianetta è coperta con risorse stanziate sul capitolo del Ministero dell'interno per il 2011, comparto che affronta in questa fase delicate e rilevanti problematiche nel settore della sicurezza. Ritiene pertanto che sarebbe preferibile se la proposta potesse trovare copertura a valere su altre risorse.

Enrico PIANETTA (PdL), in accoglimento di quanto proposto dal collega D'Amico, riformula la proposta emendativa 3778/III/Tab.A.2 provvedendo a coprire l'incremento di dotazione a favore del Ministero degli affari esteri per il 2011

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mediante tagli lineari in tabella C per il medesimo importo.

La Commissione approva quindi l'emendamento Pianetta 3778/III/Tab.A.2 come riformulato.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara che, in assenza del presentatore dell'emendamento Di Biagio 3778/III/Tab.A.3, s'intende che vi abbia rinunciato.

Franco NARDUCCI (PD) illustra il suo emendamento 3778/III/Tab.C.1, di cui auspica l'approvazione, finalizzato a ripristinare i contributi a favore della Società Dante Alighieri. Richiamando un orientamento condiviso tra i gruppi ed emerso in occasione dell'audizione informale di rappresentanti di tale istituzione, svolta ieri, sottolinea che è quanto meno doveroso riportare gli stanziamenti al livello del 2009, anche a paragone di quanto avviene in altri Paesi rispetto ai soggetti preposti alla diffusione della propria cultura e lingua nel mondo.

Gianluca PINI (LNP) preannuncia l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Narducci 3778/III/Tab.C.1.

Margherita BONIVER (PdL) sottoscrive l'emendamento Narducci 3778/III/Tab.C.1, ritirando gli emendamenti Malgieri 3778/III/Tab.C.1 e 3778/III/Tab.C.2, di cui è cofirmataria.

La Commissione approva quindi l'emendamento Narducci 3778/III/Tab.C.1.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che, in assenza del presentatore degli ordini del giorno Di Biagio 0/3778/III/1, 0/3779/III/1 e 0/3779/III/2, s'intende che vi abbia rinunciato. Procede quindi all'illustrazione della proposta di relazione favorevole con una condizione (vedi allegato 4).

Francesco TEMPESTINI (PD) presenta, anche a nome dei colleghi che l'hanno sottoscritta, una proposta di relazione di minoranza, di cui dà lettura (vedi allegato 5) e di cui auspica la condivisione da parte della Commissione.

Fabio EVANGELISTI (IdV) presenta a sua volta una proposta di relazione di minoranza (vedi allegato 6), di cui dà lettura e di cui auspica l'approvazione.

Marco ZACCHERA (PdL) dà atto alle proposte di relazioni di minoranza di avere colto talune questioni condivisibili, anche se ritiene che esse siano carenti quanto alla individuazione delle risorse cui attingere per coprire i diversi ambiti di impegno finanziario. Preannuncia quindi il voto favorevole sulla proposta di relazione illustrata dal presidente Stefani, di cui evidenzia la portata innovativa quanto al tema dell'Istituto per il Commercio Estero. A suo avviso, si tratta di un punto qualificante per il lavoro futuro della Commissione in quanto capace di produrre marginalità positive sulla rete diplomatico-consolare. Auspica inoltre che la Commissione dedichi particolare attenzione e impegno alla proposta di legge finalizzata alla tassazione delle transazioni speculative in quanto capace di produrre effetti positivi per il reintegro dei fondi per la cooperazione allo sviluppo e per la promozione del sistema Paese.

Stefano STEFANI, presidente, fa presente che sono state presentate diverse proposte di legge sulla questione della ristrutturazione dell'ICE, sulle quali auspica che ogni gruppo eserciti in modo responsabile il proprio ruolo.

La Commissione approva quindi la proposta di relazione favorevole con una condizione del relatore, risultando pertanto precluse le proposte alternative di relazione contraria. Nomina infine l'onorevole Antonione quale relatore di maggioranza, mentre gli onorevoli Tempestini ed Evangelisti, come da Regolamento, potranno intervenire ai lavori della Commissione Bilancio in qualità di presentatori di relazioni di minoranza.

La seduta termina alle 9.55.

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INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 27 ottobre 2010 - Presidenza del presidente Stefano STEFANI.

Sui problemi e le prospettive del commercio internazionale verso la riforma dell'OMC.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

La seduta comincia alle 14.10.

Stefano STEFANI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Ricorda quindi che lo scorso 31 luglio si è conclusa l'indagine conoscitiva in titolo per la quale è stata predisposta una proposta di documento conclusivo (vedi allegato 7). Invita i colleghi a far pervenire le loro osservazioni ed eventuali proposte di correzione ed integrazione. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

RISOLUZIONI

Mercoledì 27 ottobre 2010 - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 14.15.

7-00392 Di Biagio: Sul personale a contratto locale nella rete estera.
(Discussione e conclusione. - Approvazione della risoluzione n. 8-00094).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Aldo DI BIAGIO (FLI) illustra la risoluzione in titolo, come da lui testé riformulata (vedi allegato 8), osservando che essa affronta una situazione paradossale relativa agli impiegati a contratto alla luce delle diversità di disciplina rispetto agli impiegati di ruolo. Su questo terreno è intervenuto il decreto-legge n.78 del 2010, il cui articolo 9 ha disposto il blocco del trattamento retributivo dei dipendenti pubblici per il prossimo triennio, ivi inclusi i dipendenti a contratto. Al riguardo ricorda che questa categoria di lavoratori è soggetta alla legge locale solo per quanto non previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 e comunque ad essa si applicano in ogni caso le norme più favorevoli al lavoratore. Gli aspetti di maggiore criticità vanno ricercati nel secondo comma dell'articolo 154 del succitato decreto in cui non è fatto obbligo alle rappresentanze diplomatiche di accertare, dandone comunicazione al Ministero degli affari esteri, dopo avere sentito le rappresentanze sindacali in sede, la compatibilità dei contratti di lavoro con le norme locali a carattere imperativo, assicurando in ogni caso che al lavoratore vengano applicate le norme locali più favorevoli in luogo delle disposizioni previste dal decreto.
Inoltre, in base ai dati disponibili, le sedi del Ministero degli affari esteri all'estero, in assenza di un preciso vincolo normativo, omettono di fatto detti adempimenti non aggiornando i documenti del personale in questione, fermi al 2001, e ostacolando in questo modo l'armonizzazione dei contratti di impiego con le norme imperative locali o con quelle ritenute più favorevoli.
A suo avviso, l'eventuale applicazione del citato articolo 9 a tutto il personale a contratto locale, desterebbe dubbi sotto il profilo della legittimità e costringerebbe i dipendenti a rivolgersi ai giudici locali. Alla rilevazione delle difformità giuridiche attualmente esistenti, verranno proposti localmente ricorsi a giudici stranieri che condanneranno l'Amministrazione a corrispondere quanto dovuto per legge agli impiegati. Occorre tenere presente - proprio

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in tempi di finanziaria - che i costi di questi contenziosi, che dall'entrata in vigore del decreto legislativo n. 103 si sono quintuplicati rispetto al passato, porranno l'Amministrazione degli affari esteri in serie difficoltà con gravi ripercussioni non soltanto per l'immagine e la credibilità del nostro Paese ma anche sulla tenuta dell'erario.
Ricorda infine che molti ambasciatori più volte sollecitati per l'invio dei dati richiesti per gli aumenti, non hanno di fatto ancora provveduto a farlo. Di contro sembrerebbero piuttosto rapidi nel sottoporre una rilevazione dei dati economici del Paese in cui esercitano con relativa comunicazione al Ministero degli affari esteri per ottenere sia per i diplomatici sia per il personale di ruolo gli aumenti dell'ISE (indennità servizio all'estero).
In virtù di quanto evidenziato, la risoluzione è finalizzata ad ottenere dal Governo un'iniziativa affinché siano assunte opportune misure normative utili ad escludere l'applicazione del citato articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2010 ai citati lavoratori, nonché ad attivare tutte le procedure previste dalla legge per consentire gli adeguamenti retributivi del personale a contratto a legge locale, i cui stipendi sono fermi dal 2000.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI sottolinea che il Ministero degli affari esteri attribuisce grande importanza al tema delle retribuzioni del proprio personale, nell'ottica della sua valorizzazione basata sul criterio meritocratico, compreso ovviamente il personale assunto all'estero con contratto regolato dalla legge locale. Come correttamente indicato nella risoluzione, il regime delle retribuzioni del personale a contratto è regolato da norme speciali e non dalle disposizioni applicabili al personale di ruolo. In particolare, l'articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 - relativo all'ordinamento della Farnesina - prevede che la retribuzione del personale a contratto sia fissata tenuto conto delle condizioni del mercato locale, del costo della vita nel Paese di riferimento e del livello delle retribuzioni corrisposte dalle altre rappresentanze estere, in primis quelle dell'Unione europea. La normativa stabilisce, inoltre, che il livello delle retribuzioni per ciascuna sede sia suscettibile di revisione in caso di variazioni dei predetti termini di riferimento. Non contempla, invece, un obbligo generale di effettuare un adeguamento periodico o automatico delle retribuzioni per tutte le sedi. Meccanismi automatici di adeguamento possono essere recepiti nei contratti d'impiego solo se previsti espressamente dall'ordinamento locale.
Sottolinea che per assicurare che il livello degli stipendi dei contrattisti sia in linea con i parametri di riferimento, la Farnesina pone in essere una costante opera di monitoraggio in sinergia con le sedi all'estero. Sulla base di accurate istruttorie, il Ministero degli affari esteri ha così autorizzato negli ultimi due anni misure di adeguamento retributivo a favore di oltre 700 dipendenti a contratto in 50 Paesi.
Per il 2010, il Ministero degli affari esteri ha avviato l'iter volto ad autorizzare gli adeguamenti retributivi ritenuti necessari, trasmettendo la relativa documentazione ai competenti uffici del Ministero dell'economia e finanze e sottolineando la particolarità del regime contrattuale dei dipendenti in questione. Gli uffici di tale dicastero hanno tuttavia manifestato forti perplessità sulla praticabilità degli adeguamenti proposti, richiamando il blocco triennale degli stipendi introdotto dall'articolo 9 della recente manovra finanziaria.
Per dirimere il nodo giuridico, la Farnesina ha provveduto a richiedere le valutazioni dell'IGOP (Ispettorato Generale per gli Ordinamenti del Personale e l'Analisi dei costi del lavoro pubblico) della Ragioneria Generale dello Stato, nell'auspicio che si possa ottenere un via libera agli adeguamenti previsti.
Quanto al dispositivo della risoluzione presentata, esprime il parere favorevole del Governo.

Franco NARDUCCI (PD) sottoscrive la risoluzione in titolo, come riformulata, in

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considerazione del fatto che essa tratta un tema da lui già sollevato con un'interrogazione e sulla quale il Governo ha manifestato piena condivisione circa la fondatezza degli argomenti addotti.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la risoluzione n. 7-00392, come riformulata, che assume il n. 8-00094 (vedi allegato 8).

La seduta termina alle 14.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.50.