CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 ottobre 2010
388.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 13.55.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03642 Angela Napoli: Sulla mobilità interna del personale dell'organizzazione giudiziaria.

Angela NAPOLI (FLI) illustra la propria interrogazione, relativa alla mobilità interna dell'organizzazione giudiziaria.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Angela NAPOLI (FLI), replicando, ringrazia il Governo della risposta fornita, della quale prende atto. Ritiene tuttavia che l'intervento del Governo non sia completo se non si tiene conto anche degli ultimi accordi stipulati dalle organizzazioni sindacali e delle specifiche esigenze del personale dell'organizzazione giudiziaria in determinate aree territoriali, come quelle del Mezzogiorno, con particolare riferimento agli uffici giudiziari della Calabria.

5-03644 Contento: Sull'esito di procedimenti penali nonché sulle relative spese.

Manlio CONTENTO (PdL) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Manlio CONTENTO (PdL), replicando, pur dichiarandosi parzialmente soddisfatto della risposta, ritiene singolare il comportamento dell'ufficio della Procura della Repubblica di Potenza nella parte in cui, fornendo gli elementi per la risposta, ritiene che non sia possibile individuare «le relative spese così come ripartite per i singoli procedimenti», atteso che «le intercettazioni, sia ambientali che telefoniche, sono state effettuate in relazione alle numerose ipotesi di reato contestate e, quindi, variamente utilizzate nei diversi procedimenti instaurati nei confronti di diversi imputati e o in relazione ai reati rispettivamente ascritti.
Secondo l'interrogante, l'ufficio ben avrebbe potuto fornire il dato complessivo delle spese specificando che esso faceva riferimento all'intero procedimento.
Esprime poi una vivace critica nei confronti dell'operato del dottor Woodcock, dal momento che i risultati di alcune inchieste, che hanno avuto grande risalto mediatico e che hanno portato a misure restrittive della libertà nei confronti degli indagati, si sono conclusi con il non luogo a procedere o con l'assoluzione degli imputati, ma lasciando in capo ai contribuenti italiani il costo di tali operazioni, dal momento che le spese di giustizia di uno dei procedimenti che ha visto, tra l'altro, l'assoluzione di Vittorio Emanuele di Savoia, sono state individuate in almeno 1.063.983,34 euro.
Auspica, quindi, che la vicenda possa essere oggetto di una valutazione da parte del CSM o di altri organismi, dal momento che non può che destare sconcerto il fatto di inchieste avviate con dispendio di mezzi, di uomini e di risorse finanziarie che si concludano con un decreto di archiviazione, come nel caso del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma che scrive: «si ritiene pertanto che a carico di tutti su indagati no sia stato raccolto alcun concreto elemento di colpevolezza in ordine ai contestati delitti di corruzione».

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5-03645 Ferranti: Sulla morte di Daniele Franceschi, avvenuta il 25 agosto nel carcere francese di Grasse.

Donatella FERRANTI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando come la stessa sia meritevole della massima attenzione.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Donatella FERRANTI (PD), replicando, ringrazia il Sottosegretario per l'utile ricostruzione dei fatti contenuta nella risposta. Ritiene tuttavia che sia estremamente grave ed inquietante che gli accertamenti peritali siano ancora in corso, nonostante la morte di Daniele Franceschi sia avvenuta il 25 agosto. Sottolinea come, a suo giudizio, ciò sia dovuto anche all'intervento tardivo e non sufficientemente incisivo del Governo italiano, che non ha ottenuto che l'autopsia e l'esame degli organi fossero effettuati, come di norma accade, in tempi brevi. Sottolinea come in Italia sia tornato il corpo di Daniele Franceschi, non adeguatamente conservato e privo degli organi interni, che sono ancora all'estero, e come su quel corpo sia solo possibile accertare la presenza di lesioni esterne.
Ritiene quindi assolutamente doveroso che il Governo inviti, con fermezza, le autorità competenti francesi a fare immediatamente piena luce su un fatto inaccettabile e di gravità inaudita, per di più avvenuto in un carcere, quello di Grasse, in relazione al quale non è la prima volta che vengono svolte delle inchieste. In tale contesto, rileva come appaia particolarmente significativa anche la circostanza che esistano delle lettere inviate dal ragazzo alla propria madre, nelle quali si denunciano le terribili condizioni di vita ed i maltrattamenti subiti all'interno del carcere in questione.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 5: Stato di previsione del Ministero della Giustizia per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell'Interno per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazioni favorevoli).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 21 ottobre 2010.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata a proseguire l'esame in sede consultiva del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge di stabilità per l'anno 2011, limitatamente alle parti di propria competenza. Avverte quindi che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato 4) e proposte alternative di relazione (vedi allegati 9 e 10).

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Fa presente che gli emendamenti eventualmente approvati saranno trasmessi alla Commissione bilancio, unitamente alle relazioni approvate dalla commissione giustizia, e quindi riesaminati dalla Commissione bilancio. Gli emendamenti eventualmente respinti dovranno invece essere ripresentati presso la Commissione Bilancio, anche al solo scopo di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
Ricorda infine che, dopo l'esame e la votazione degli emendamenti, l'esame in sede consultiva si concluderà con la votazione delle proposte di relazione presentate e con la nomina del relatore presso la Commissione Bilancio. In caso di approvazione delle proposte di relazione del relatore, non saranno poste in votazione le proposte alternative di relazione presentate.
Invita quindi il relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative presentate.

Luigi VITALI (PdL), relatore, preliminarmente osserva che dal 2004 si registra oramai la tendenza a riservare una quota di bilancio alla giustizia che non corrisponde al reale fabbisogno. Si tratta di una tendenza che ha coinvolto i Governi sia di centrodestra che di centrosinistra. Per quanto attiene all'attuale manovra di bilancio, rileva come il ministero della giustizia abbia subito, al pari di tutti gli altri dicasteri, dei tagli lineari che sono stati determinati dalla necessità, dovuta alla crisi economica in atto, di ridurre le spese pubbliche nel loro complesso. A fronte di questo dato, ritiene che sia ancora più importante procedere ad una razionalizzazione delle spese del settore giustizia, al fine di ottimizzare i servizi in base alle risorse disponibili. A tal fine, a suo parere, si dovrebbe rivisitare tutta la geografia giudiziaria e informatizzare in maniera adeguata gli uffici giudiziari. Per tale ragione esprime parere favorevole sull'emendamento Ferranti 3778/II/Tab. B.1, avente ad oggetto l'informatizzazione della giustizia. Per quanto attiene agli altri emendamenti, esprime parere contrario, pur comprendendone le finalità. Relativamente all'emendamento 3779/II/Tab. 2.1, diretto all'assunzione di agenti di polizia penitenziaria, rileva come tale obiettivo sia già ricompreso nel disegno di legge sulla detenzione domiciliare di prossima approvazione al Senato.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO, dopo aver preso atto del parere espresso dal relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati, ritenendo opportuno procedere ad una ulteriore valutazione dei medesimi ed in particolare delle relative coperture. Assicura che il Governo esprimerà un parere favorevole sui medesimi emendamenti, qualora venissero ripresentati in Commissione bilancio, nel caso in cui le coperture si dimostrassero adeguate non solo sotto il profilo contabile ma anche in merito alla scelta delle materie per le quali si verificherebbe una riduzione delle entrate. A suo parere sarebbe ancora più opportuno ed efficace la trasformazione dei medesimi emendamenti in ordini del giorno.

Donatella FERRANTI (PD), dopo aver preso atto degli interventi del relatore e del rappresentante del Governo, raccomanda l'approvazione degli emendamenti da lei presentati, aventi ad oggetto specifiche e circoscritte questioni la cui soluzione avrebbe un impatto favorevole su tutto il sistema giustizia, rendendolo maggiormente credibile. Relativamente all'emendamento 3778/II/Tab. A.1, osserva come questo sia volto a incrementare in maniera generica le risorse di parte corrente per il funzionamento della giustizia, cercando di sopperire ad una contraddizione del Governo, che intenderebbe riformare la giustizia senza procedere agli investimenti necessari relativi ai progetti di legge che si ritiene di approvare. In merito all'emendamento 3778/II/Tab. B.1, ne raccomanda l'approvazione ritenendo estremamente importante procedere ad investimenti in merito alla informatizzazione del sistema giustizia, tema sul quale, nonostante le rassicurazioni del Governo, in questi anni non si è fatto nessun passo avanti. In merito all'emendamento 3779/II/Tab. 2.1,

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rileva che questo è diretto all'assunzione di agenti di polizia penitenziaria e a ridurre il taglio delle spese riguardanti il mantenimento, l'assistenza e la rieducazione dei detenuti. A tale proposito non ritiene fondati i rilievi appena espressi dal relatore, osservando come in realtà nei documenti di bilancio non vi sia alcuna traccia delle somme necessarie ai fini della copertura del disegno di legge sulla detenzione domiciliare, che attualmente si trova al Senato e che prevede anche l'assunzione di agenti di polizia penitenziaria. In sostanza qualora l'emendamento non venisse approvato, tale disegno di legge risulterebbe privo di copertura.
Circa l'emendamento 3779/II/Tab. 2.2, osserva che questo è diretto a ridurre il taglio delle risorse per il lavoro straordinario del personale di giustizia, essendo ben consapevoli che proprio la mancata possibilità di effettuare degli straordinari in molti uffici giudiziari comporta l'esigenza di ridurre in maniera considerevole le ore di udienza.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO ribadisce che, da parte sua, non vi è una netta contrarietà agli emendamenti presentati, quanto l'esigenza di procedere ad un ulteriore approfondimento sui medesimi che, come nel caso dell'informatizzazione, potrebbero peraltro essere trasformati in ordini del giorno.

Cinzia CAPANO (PD) illustra la proposta alternativa di relazione alla Tabella 5 presentata dal suo gruppo, nella quale è evidenziata l'inadeguatezza della manovra finanziaria del Governo anche rispetto al settore della giustizia. Ritiene che siano del tutto infondate le osservazioni del relatore circa la tendenza di riduzione degli investimenti a favore della giustizia a partire dal 2004, che avrebbe coinvolto alla stessa maniera i governi di centrosinistra e quelli di centrodestra, ritenendo che questi ultimi, specie alla luce dei tagli lineari operati dal ministro Tremonti, abbiano delle responsabilità ben maggiori. Si tratta di tagli certamente non virtuali ma reali, che rendono il servizio giustizia del tutto inadeguato alle aspettative dei cittadini. Vi è poi l'assoluta, totale mancanza di trasparenza nella gestione del Fondo unico giustizia, sia in merito a quanto in esso contenuto sia alla destinazione dei fondi. Osserva inoltre come di questi fondi il Governo annunci la utilizzazione per determinate finalità, come ad esempio, per la copertura della proposta di legge sul processo breve, dimenticandosene per altre questioni, come quelle relative agli straordinari.

Manlio CONTENTO (PdL) ricorda come la legge di stabilità abbia modificato radicalmente la natura della vecchia legge finanziaria, che da strumento principale di attuazione della manovra finanziaria è divenuto strumento idoneo a definire le grandezze finanziarie conferendo, appunto, stabilità al bilancio, allo scopo di meglio garantire il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica in vista del rispetto del patto di stabilità europeo e con orizzonte triennale.
In tale ottica, a suo giudizio, si rafforza, con l'approvazione della legge di bilancio, la previsione su un arco di tempo pluriennale idoneo a consentire una migliore programmazione delle risorse relative alle politiche pubbliche. Quanto allo stato di previsione del Ministero della Giustizia, il riferimento triennale dovrebbe agevolare la decisione politica in ordine alla scelta di rafforzare le iniziative volte alla razionalizzazione della spesa e, in particolare, di quelle dirette a ridurre i costi. È evidente, infatti, che solo il rafforzamento di queste politiche è idoneo a far fronte, in attesa di tempi migliori, alla riduzione delle risorse disposte dall'ultima manovra finanziaria.
Se è indubbio il ritocco al ribasso della disponibilità degli stanziamenti riferenti ai diversi programmi della missione giustizia, è altrettanto indispensabile un'opera di responsabilizzazione crescente degli uffici di giustizia, soprattutto con riferimento alle capacità di direzione dei capi degli uffici stessi. L'incremento delle buone pratiche va ampliato e deve essere rafforzata la capacità di verifica delle anomalie organizzative

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e gestionali, pur nella limitata dimensione delle spese non obbligatorie, a fronte della difficile comprimibilità dei costi del personale.
La percentuale di incidenza delle spese del Ministero rispetto a quelle finali del bilancio dello Stato è sostanzialmente analoga a quella dell'anno precedente, pari all'1,4 per cento. Ciò non toglie, però, che esistano delle difficoltà crescenti nella gestione del servizio, difficoltà che impongono di implementare il ricorso all'informatica per le notifiche e per le procedure, già aumentate negli ultimi tempi, ma suscettibili di ulteriori miglioramenti.
Va ricordato, poi, il primo riparto del fondo unico giustizia e le risorse, invero modeste, affluite al bilancio della missione sulla base delle disposizioni introdotte, in materia di spese di giustizia, dalla finanziaria del 2010.
In merito al piano straordinario di edilizia carceraria, inoltre, sottolinea come esistano le necessarie risorse (600 milioni tra fondo infrastrutture e cassa delle aziende), in ordine alle quali peraltro la Commissione resta in attesa delle informazioni richieste al capo del relativo dipartimento.
Da ultimo richiama l'attenzione del Governo sulla delicata questione del necessario riordino della geografia giudiziaria e sull'esigenza di assicurare una qualche forma di partecipazione agli uffici giudiziari in relazione al recupero delle spese di giustizia, allo scopo di invogliare ad una maggiore efficienza i capi degli uffici giudiziari.
Preannuncia quindi il voto favorevole del PdL sul provvedimento in esame.
Presenta, inoltre, un ordine del giorno volto ad impegnare il Governo ad adottare tutte le opportune iniziative, anche di natura normativa, per assicurare un maggiore ricorso alle notifiche tramite comunicazioni telematiche, nonché l'attribuzione di una quota delle spese di giustizia direttamente agli uffici giudiziari competenti per i procedimenti cui le stesse si riferiscono (vedi allegato 5).

Federico PALOMBA (IdV) esprime, a nome del proprio gruppo, un giudizio estremamente negativo sui provvedimenti in esame, ritenendo in particolare inaccettabile che al settore della giustizia sia riservato solo l'1,4 per cento della spesa complessiva. Sottolinea, come evidenziato anche nella proposta alternativa di relazione presentata dal suo gruppo (vedi allegato 11), come il Governo, da un lato, faccia propaganda preannunciando riforme della giustizia e, dall'altro, continui a depauperarla sempre di più. Ritiene, infatti, che i documenti di bilancio rappresentino la prova di come il Governo in realtà non voglia che la giustizia funzioni. L'unico tipo di riforma che il Governo vuole realmente è la limitazione dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sui provvedimenti in esame.
Ritiene condivisibile che si debbano porre limiti e stabilire forme adeguate di controllo su determinate spese, relative al settore della giustizia, che appaiono del tutto irrazionali. Rilevando come circa 9.000 magistrati costino allo Stato come più di 40.000 agenti della polizia giudiziaria, sottolinea come a fronte degli stipendi, peraltro adeguati, percepiti dai magistrati, debba corrispondere da parte di costoro una altrettanto adeguata assunzione di responsabilità.
Ritiene inoltre che la questione della revisione delle circoscrizioni giudiziarie sia fondamentale, pur comprendendo la riluttanza dei governi a mettervi mano, tenuto conto che si tratta di un tema molto impopolare. Su questo tema ritiene che sarebbe importante che l'opposizione e l'Associazione nazionale magistrati andassero oltre le mere dichiarazioni di stile, presentando delle proposte concrete e indicando quali circoscrizioni dovrebbero essere soppresse.
Sottolinea, infine, la particolare utilità di sviluppare l'informatizzazione degli uffici giudiziari, al fine di ridurre le spese di gestione.

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Rita BERNARDINI (PD) esprime un giudizio nettamente contrario sui provvedimenti in esame. Pur comprendendo come gli ambiti di manovra siano estremamente limitati, ritiene che sarebbe necessaria una visione completamente diversa sulla gestione del settore giustizia, al fine primario di evitare gli sprechi. In tale contesto, l'informatizzazione può dare un significativo contributo. Sottolinea poi come vi siano dei settori nei quali sia impossibile non intervenire, come quello carcerario, dove i detenuti vivono in condizioni disumane. Occorre quindi destinare risorse adeguate alla costruzione di nuovo istituti penitenziari, tenendo peraltro conto che se manca il personale della polizia penitenziaria non si possono aprire nuovo istituti.

Anna ROSSOMANDO (PD) rileva come, a fronte di tagli crescenti e di continui proclami del Governo sulla durata del processo, non vi siano disegni di legge che prevedano la razionalizzazione delle risorse disponibili. Sottolinea, inoltre, come non si abbia alcuna certezza sul futuro del percorso di informatizzazione degli uffici giudiziari.
Replica quindi all'onorevole Paolini, ricordando come il Ministro Alfano abbia dichiarato che le circoscrizioni giudiziarie non si possono toccare.

Il Sottosegretario Giacomo CALIENDO rileva l'inesattezza dell'ultima affermazione dell'onorevole Rossomando, circa le dichiarazioni del Ministro della giustizia.

Luigi VITALI (PdL), relatore, nel replicare agli interventi dei colleghi dell'opposizione, sottolinea come non si possa assolutamente sostenere che il Governo in carica si dimostri insensibile alle esigenze della giustizia. Ricorda come nel bilancio non compaiano, in particolare, gli 800 milioni di euro relativi al piano carceri e i 2.000 agenti della polizia penitenziaria che dovranno essere assunti. Ricorda, altresì, come il precedente Governo di centrosinistra abbia beneficiato degli effetti dell'indulto, che il PDL allora all'opposizione ha responsabilmente votato, senza realizzare alcun intervento di carattere strutturale come invece preannunciato in occasione dell'approvazione della legge sull'indulto.
Ritiene comunque che con il tempo, ineluttabilmente, si dovrà arrivare alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
Pur confermando il proprio parere favorevole sull'emendamento Ferranti 3778/II/Tab. B. 1, anche tenendo conto delle osservazioni del sottosegretario Caliendo, presenta un ordine del giorno volto ad impegnare il Governo ad adottare tutte le misure necessarie, anche di natura normativa, per realizzare investimenti a favore della informatizzazione della giustizia di almeno 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2011 nonché per ottimizzare i servizi della giustizia in una ottica di maggiore efficienza della relativa organizzazione (vedi allegato 6).

Maurizio SCELLI (PdL) ritiene necessaria una precisazione circa la posizione del Governo sul tema della geografia giudiziaria. Ricorda quindi come, in risposta ad una interrogazione da lui presentata, il Governo abbia manifestato la propria contrarietà alla soppressione dei piccoli tribunali, precisando come la soluzione per evitare la predetta soppressione sia rappresentata proprio dalla revisione delle circoscrizioni giudiziarie. L'associazione nazionale magistrati, al contrario, ha più volte insistito sulla necessità di sopprimere i piccoli tribunali, piuttosto che sulla necessità della revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che si passa alla votazione degli emendamenti presentati.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ferranti 3778/II/Tab. A.1, 3778/II/Tab. B.1, 3779/II/Tab. 2.1 e 3779/II/Tab. 2.2.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO accoglie gli ordini del giorno Contento 0/3778/II/1 e Vitali 0/3778/II/1 (vedi allegati 5 e 6).

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Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che il relatore ha presentato delle proposte di relazione favorevole sulle Tabelle di competenza della Commissione giustizia (vedi allegati 7, 8, 11, e 12) e ricorda che sono state presentate delle proposte alternative di relazione sulla Tabella 5 dal gruppo del PD (vedi allegato 9) e dal gruppo dell'IdV (vedi allegato 10).
Avverte quindi che si passa alla votazione delle proposte di relazione sulle Tabelle e che, quando si arriverà alla Tabella 5 sul Ministero della Giustizia, sarà posta in votazione per prima la proposta del relatore e successivamente, se quella è respinta, le proposte alternative dei gruppi PD e IDV.

La Commissione, con distinte votazioni, approva, per quanto di competenza, le proposte di relazione favorevole del relatore sulle Tabelle 2, 5, 8 e 10, e sulle connesse parti del disegno di legge finanziaria. Nomina quindi l'onorevole Luigi Vitali quale relatore presso la Commissione Bilancio.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che le relazioni approvate dalla Commissione nella seduta odierna saranno trasmesse, unitamente all'ordine del giorno accolto dal Governo, alla V Commissione, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento.

La seduta termina alle 15.45.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

5-03643 Rao: Sulla situazione negli istituti penitenziari di Trento e Rovereto.

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici dei territori a rischio di dissesto idrogeologico e di particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale.
Testo unificato C. 209 Cirielli ed abbinate.

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di assegnazione di posti nei concorsi notarili.
C. 2661 Antonio Pepe.

Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.
C. 668 Lussana e C. 657 D'Antona.

Riconoscimento figli naturali.
C. 2519 Mussolini, C. 3184 Bindi, C. 3516 Capano e C. 3755, approvata dal Senato, e petizione n. 534.

Modifica all'articolo 13 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, in materia di attribuzione delle funzioni ai magistrati ordinari al termine del tirocinio.
C. 2984 Vietti e C. 3046 Ferranti.

Riforma delle professioni regolamentate.
C. 503 Siliquini.

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni in attuazione della direttiva 2006/141/CE per la parte riguardante gli alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento.
Atto n. 242.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni sanzionatorie per le violazioni del regolamento (CE) n. 924/2009 relativo ai pagamenti transfrontalieri nella Comunità.
Atto n. 249.