CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 ottobre 2010
387.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 26 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Giacomo CHIAPPORI.

La seduta comincia alle 14.45.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2010, relativo all'acquisizione del nuovo siluro pesante per sommergibili U-212A.
Atto n. 269.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Filippo ASCIERTO (PdL), relatore, osserva che il programma in esame è finalizzato all'acquisizione di un nuovo siluro pesante, incluso il relativo supporto logistico, nonché all'integrazione del medesimo a bordo dei sommergibili classe U-212A.
Come evidenziato dalla nota illustrativa che correda il programma, il siluro pesante

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rappresenta il principale sistema d'arma delle unità subacquee nazionali.
Il nuovo siluro pesante consentirà di sostituire la versione attualmente in linea, vale a dire il siluro A-184 mod. 3, concepito alla fine degli anni '70, sottoposto ad aggiornamento tecnologico nel 2000, le cui capacità - secondo la predetta nota illustrativa - non sono suscettibili di ulteriore ammodernamento, non risultando più congruenti con le esigenze dettate dallo scenario attuale di riferimento caratterizzato dalla presenza di un tipo di minaccia tanto convenzionale quanto asimmetrica. In vista di tale sostituzione, sono già stati avviati due programmi: il primo per la definizione del sistema propulsivo (programma R/S n. SMM 004/95); il secondo per lo sviluppo del siluro pesante di nuova generazione (programma R/S n. SMM. 021/01), entrambi sottoposti, con esito favorevole, al parere delle Commissioni parlamentari competenti. Il programma di sviluppo è stato avviato con la ditta Whitehead Alenia Sistemi Subacquei e sarà portato a compimento entro il 2010 con la realizzazione di alcuni prototipi pre-serie.
Il nuovo siluro pesante dovrà essere impiegabile dai sottomarini di nuova generazione U-212A in tutte le operazioni che si inquadrano nell'ambito delle missioni prescritte per lo strumento aeronavale: In particolare, si tratta delle seguenti missioni:
missioni di difesa degli interessi vitali nazionali contro ogni possibile aggressione, assicurando la sicurezza e l'integrità delle vie di comunicazione, nonché la sicurezza delle aree di responsabilità nazionale e dei connazionali all'estero, ovunque siano minacciati;
missioni di salvaguardia degli spazi euro-atlantici, nell'ambito degli interessi strategici e/o vitali del nostro paese, attraverso la partecipazione alla difesa collettiva della NATO e tramite attività e iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea e/o multinazionale;
missioni di gestione delle crisi internazionali.

Il nuovo siluro pesante sarà in grado di garantire prestazioni cinematiche (autonomia, velocità e profondità operativa), unitamente ad un'elevata precisione, consentendo di massimizzare l'efficacia operativa nei confronti di bersagli navali e subacquei di ultima generazione e di ridurre al minimo la possibilità di danni collaterali.
Come precisato nella scheda illustrativa che accompagna la richiesta di parere in esame, il nuovo siluro pesante ha la caratteristica di essere un mezzo filoguidato tramite fibra ottica, con la capacità di operare in tutte le condizioni ambientali, in mare aperto (Blue Water), in acque poco profonde (Shallow Water) e in prossimità di sorgitori (ossia, di specchi di mare aperto destinati all'ancoraggio), contro unità navali di superficie e/o contro sommergibili ad elevate prestazioni.
I settori industriali interessati dal programma sono rappresentati, per quanto riguarda la produzione, dall'elettromeccanica e dall'elettronica mentre, per quanto concerne l'integrazione a bordo dei battelli, dalla cantieristica navalmeccanica.
Il costo stimato del programma ammonta complessivamente a circa 87,5 milioni di euro per il periodo 2010-2019 e dovrebbe essere finanziato attraverso stanziamenti tratti dal bilancio ordinario del Ministero della difesa. Per altro, poiché secondo quanto afferma la nota illustrativa vi è la possibilità che si realizzi un accordo con la Francia per la produzione e l'acquisizione congiunta dell'arma, non sarebbe da escludere, almeno in linea teorica, che in tal caso si possa determinare una riduzione dell'onere. Inoltre, va rilevato che, pur essendo previsto l'avvio del programma per l'anno 2010, la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il medesimo anno non reca alcun riferimento al programma stesso, mentre la Nota aggiuntiva per il 2011, recentemente presentata dal Governo, indica nell'elenco dei programmi d'arma finanziati, un apposito stanziamento di 6,8 milioni di euro. Su entrambi gli aspetti ritiene, quindi, opportuno un chiarimento da parte del Governo.

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Infine, osserva che la nota illustrativa non reca alcune informazioni che, invece, come emerso nel corso dell'indagine conoscitiva che la Commissione ha recentemente svolto sull'acquisizione dei sistemi d'arma, risultano particolarmente utili ai fini della valutazione dei programmi di armamento sotto il profilo finanziario e della loro conformità alla disciplina comunitaria. Si tratta, in particolare, delle seguenti informazioni: la ripartizione annua dell'onere; il numero di unità del nuovo sistema di armamento che saranno acquisite e i relativi tempi di consegna; se si intenda o meno ricorrere alla deroga prevista dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e, in caso affermativo, quali ne siano le ragioni.
Anche su tali aspetti ritiene opportuno un chiarimento da parte del Governo.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo e degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2010, relativo all'acquisizione di una unità navale di supporto subacqueo polivalente di ARS/NAI e del relativo supporto logistico.
Atto n. 270.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Giulio MARINI (PdL), relatore, osserva che il programma in esame è finalizzato all'acquisizione di un'unità navale di supporto subacqueo polivalente con compiti di ricerca e soccorso e di appoggio incursori, che dovrebbe sostituire la nave Anteo giunta, oramai, al termine della sua vita operativa.
Come indicato nella nota illustrativa che accompagna il programma, la nuova unità navale dovrà essere connotata da una spiccata polivalenza e flessibilità d'impiego ed essere in grado di soddisfare le seguenti esigenze operative: supportare le attività subacquee della Marina militare, prima fra tutte l'attività di ricerca e soccorso a sottomarini sinistrati; assicurare il ruolo di unità supporto per le operazioni del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina militare; operare nel ruolo di unità di supporto per l'attività operativa-addestrativa a connotazione subacqueo-anfibia del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina militare; assicurare la capacità di imbarco di un Comando Forze speciali rischierabili.
Come precisato nella predetta nota illustrativa che accompagna la richiesta di parere in esame, le caratteristiche tecniche richieste alla nuova unità prevedono:
un impianto propulsivo che consenta una velocità massima continuativa di 16 nodi, un'autonomia di 5.000 miglia, un'elevata capacità di manovra e un sistema per il posizionamento dinamico;
un impianto di immersione con attrezzature che raggiungano la profondità di 600 metri, tra le quali, un veicolo sottomarino da soccorso (SRV), un impianto iperbarico trasferibile tramite SRV e ulteriori strumenti per la realizzazione del soccorso a sottomarini sinistrati, compresi un impianto di ventilazione, una campana e uno scafandro;
sistema sonar con capacità di scoperta fino a una profondità di 1.000 metri e sistemi radar di navigazione (anticollisione) e di scoperta di superficie (controllo situazione navale);
sistemi di telecomunicazioni e di comando e controllo in grado di consentire all'eventuale Comando Forze speciali imbarcato o al Comando di bordo di operare in contesto sia nazionale che internazionale, nonché per la gestione in tempo reale delle attività della nave e delle operazioni subacquee;

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un equipaggiamento di sistemi d'arma idoneo a contrastare minacce provenienti da ogni direzione.

La configurazione dell'unità navale e degli strumenti di dotazione dovrà garantire, infine, la piena interoperabilità con tutti gli assetti delle Marine militari NATO che stanno rinnovando le unità di analoga tipologia (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia).
Al fine di contenere gli oneri progettuali, la nota illustrativa precisa che la piattaforma sarà preferibilmente scelta tra quelle commercialmente già disponibili, per le quali è stato già definito il progetto ed è stata avviata la linea di produzione.
Il programma, che non prevede forme di cooperazione internazionale, interesserà l'industria cantieristica ed il settore specialistico relativo al design ed allo sviluppo dei mezzi di soccorso sottomarino.
La scheda dello Stato maggiore della difesa prevede che il programma inizi nel 2010 e termini nel 2017, ma la nota illustrativa allegata precisa, invece, che la costruzione dell'unità navale dovrebbe essere avviata nel 2011 e dovrebbe terminare nel 2015, per consentire la sostituzione della nave Anteo, che giungerebbe in tale anno alla conclusione della sua vita operativa. Al riguardo ritiene, pertanto, opportuno un chiarimento da parte del Governo.
Il costo stimato del programma ammonta complessivamente a 125 milioni di euro, da suddividersi negli esercizi finanziari 2010-2017, e dovrebbe essere finanziato attraverso stanziamenti tratti dal bilancio ordinario del Ministero della difesa.
Infine, osserva che la nota illustrativa non reca alcune informazioni che, invece, come emerso nel corso dell'indagine conoscitiva che la Commissione ha recentemente svolto sull'acquisizione dei sistemi d'arma, risultano particolarmente utili ai fini della valutazione dei programmi di armamento sotto il profilo finanziario e della loro conformità alla disciplina comunitaria. Si tratta, in particolare, delle seguenti informazioni: la ripartizione annua dell'onere; l'eventuale articolazione del programma in diversi moduli di consegna; se si intenda o meno ricorrere alla deroga prevista dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e, in caso affermativo, quali ne siano le ragioni.
Anche su tali aspetti ritiene opportuno un chiarimento da parte del Governo.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo e degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2010, relativo all'acquisizione e all'integrazione di trentadue (più sedici opzionali) sistemi di osservazione e acquisizione obiettivi (OTS) e di trentadue sistemi completi controcarro (c/c) di terza generazione con sedici ulteriori predisposizioni e relativo munizionamento operativo, per l'elicottero A129 EES.
Atto n. 271.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Gianfranco PAGLIA (FLI), relatore, osserva che il programma in oggetto prevede l'acquisizione e l'integrazione, per l'elicottero A129 Mangusta, di 32 sistemi di osservazione e acquisizione obiettivi (OTS), con l'opzione per ulteriori 16 e di 32 sistemi completi contro-carro Spike di terza generazione, con 16 ulteriori predisposizioni e relativo munizionamento operativo.
Il programma rientra nelle attività di ammodernamento dei velivoli dell'Esercito e, in particolare, degli elicotteri A129 dell'Esercito, attualmente impegnati nei teatri operativi delle missioni internazionali.

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La scheda dello Stato maggiore della Difesa fa presente che il programma nasce dall'esigenza di adeguare la capacità di osservazione e di designazione dei bersagli tramite l'adozione di un nuovo sistema OTS (Observation & Targeting System) e di migliorare le capacità di combattimento con l'introduzione di un nuovo sistema controcarro di terza generazione Spike.
Secondo la nota illustrativa che accompagna il programma, il nuovo sistema di OTS deve corrispondere alle esigenze createsi nei nuovi scenari di impiego degli elicotteri, in situazioni caratterizzate da fluidità e indeterminatezza della posizione delle forze amiche e nemiche, soprattutto in presenza di popolazione civile, consentendo di soddisfare i requisiti di discriminazione combattenti/non combattenti e obiettivi amici/non amici e di fornire capacità di scoperta, riconoscimento e identificazione, mantenendosi a distanza di sicurezza dai sistemi d'arma nemici.
Il sistema controcarro Spike di terza generazione, invece, sostituisce l'attuale sistema Tow che, stando alla nota illustrativa allegata al programma, risulta superato per portata e per sistema di guida. Il nuovo sistema controcarro è dotato di elevata precisione, essendo in grado di ingaggiare bersagli ad una distanza superiore a quella della capacità di risposta del nemico.
Il sistema, inoltre, fa sì che l'elicottero abbia una minore esposizione durante la reazione nemica, grazie ad una modalità di funzionamento che consente al missile, dopo l'individuazione del bersaglio ed il lancio, di dirigersi autonomamente verso l'obiettivo, permettendo all'operatore di lancio di ricaricare e/o cambiare posizione (cosiddetta capacità fire and forget: lancia e dimentica).
Il programma, che non prevede forme di cooperazione internazionale, interesserà il settore aeronautico e quello elettro-ottico che dovranno fornire anche un supporto logistico di almeno cinque anni a decorrere dalla data di introduzione in servizio delle macchine.
Il programma, come riferisce la nota illustrativa, dovrebbe essere avviato nel 2010 e la relativa conclusione è prevista per il 2014.
Il costo del programma è stimato complessivamente in circa 200 milioni e al relativo finanziamento si provvederà attraverso stanziamenti tratti dal bilancio ordinario del Ministero della difesa. A riguardo, segnala che la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il 2011 sembra, invece, prevedere per i due programmi in esame oneri globali maggiori. Infatti, la citata nota aggiuntiva sembra prevedere per l'ammodernamento e il rinnovamento dei soli sistemi di osservazione ed acquisizione obiettivi degli elicotteri Mangusta un onere globale pari a 200 milioni di euro e, invece, per l'acquisizione della seconda aliquota di sistemi controcarro di nuova generazione a media e lunga gittata per l'Esercito e la Marina (90 sistemi ed equipaggiamenti) oneri pari a 121 milioni di euro, che, almeno in parte, potrebbero essere riferiti ai sistemi controcarro oggetto del presente programma.
Inoltre, la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno 2011 prevede che il programma OTS sia completato per il 2017, mentre, la nota illustrativa, come detto in precedenza, ne prevede la conclusione per il 2014. Al riguardo ritiene, pertanto, opportuno un chiarimento da parte del Governo.
Infine, osserva che la nota illustrativa non reca alcune informazioni che, invece, come emerso nel corso dell'indagine conoscitiva che la Commissione ha recentemente svolto sull'acquisizione dei sistemi d'arma, risultano particolarmente utili ai fini della valutazione dei programmi di armamento sotto il profilo finanziario e della loro conformità alla disciplina comunitaria. Si tratta, in particolare, delle seguenti informazioni: la ripartizione annua dell'onere; i tempi di consegna del sistema di armamento; se si intenda o meno ricorrere alla deroga prevista dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e, in caso affermativo, quali ne siano le ragioni.

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Anche su tali aspetti ritiene opportuno un chiarimento da parte del Governo.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo e degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 04/2010, relativo all'acquisizione di mortai da 81 millimetri di nuova generazione e del relativo munizionamento, calcolatore balistico per la determinazione dei dati da tiro e supporto logistico.
Atto n. 272.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Giorgio HOLZMANN (PdL), relatore, osserva che il presente programma è finalizzato all'acquisizione di 271 mortai da 81 millimetri di nuova generazione, nonché del relativo munizionamento, calcolatore balistico per la determinazione dei dati da tiro e supporto logistico.
Lo scopo del programma, come risulta dalla nota illustrativa che accompagna la richiesta di parere, è quello di elevare le capacità operative delle unità terrestri attualmente impiegate nei diversi teatri operativi, dotandole di materiali idonei a soddisfare le esigenze operative tipiche sia degli scenari di guerra, sia di operazioni in risposta alle crisi, in operazioni difensive, offensive, convenzionali e/o speciali. A tal fine, per rendere più autonome le unità in termini di manovra e per colmare il gap capacitivo in relazione al conseguimento della capacità di supporto di fuoco a tiro curvo alle medie distanze, si è ritenuto necessario proporre l'acquisizione di un mortaio da 81 millimetri di nuova generazione.
La citata nota illustrativa precisa, altresì, in dettaglio le caratteristiche del sistema, il quale, come sopra accennato, è costituito da: un mortaio medio da 81 millimetri di nuova generazione, idoneo a soddisfare le esigenze di fuoco attraverso un rapido schieramento ed un'elevata precisione del colpo singolo; un munizionamento del mortaio in grado di neutralizzare i veicoli corazzati leggeri, illuminare il campo di battaglia e proteggere e/o nascondere il movimento di unità; un sistema informatico per l'automazione della procedura di calcolo dei dati di tiro (calcolatore balistico) che, secondo quanto riportato dalla stessa nota illustrativa, rappresenta, di fatto, un valore aggiunto per il sistema d'arma ed un elemento di assoluta novità.
Con riferimento agli aspetti logistici, la nota illustrativa, che non riporta alcun riferimento all'interoperabilità ed alla standardizzazione della presente acquisizione, segnala che l'industria dovrà fornire, oltre alla garanzia biennale, l'assistenza tecnica per mantenere l'efficienza operativa del materiale per tre anni, unitamente all'impegno di assicurare la disponibilità delle parti di ricambio per un periodo di almeno quindici anni dalla data di consegna dei materiali.
Inoltre, per quanto concerne gli aspetti addestrativi, la citata nota prevede che, contestualmente alla conclusione dei contratti di acquisizione con l'industria, si debba realizzare una preventiva attività di formazione iniziale per tutto il personale istruttore e manutentore.
Il programma, che non prevede una cooperazione internazionale, interessa principalmente i settori meccanico-chimico ed informatico.
L'avvio del programma è previsto nel 2010 e la sua conclusione nel 2013.
Il costo del programma è stimato complessivamente in 22,3 milioni di euro e al relativo finanziamento si dovrà provvedere attraverso stanziamenti tratti dal bilancio ordinario del Ministero della difesa.
Segnala, inoltre, che la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il 2011 include la presente

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acquisizione nella sezione componente terrestre dei programmi d'arma finanziati, prevedendo per la citata sezione uno stanziamento complessivo di 79 milioni di euro, mentre non appaiono presenti riferimenti diretti al programma nella Nota aggiuntiva per il 2010. Al riguardo ritiene pertanto opportuno un chiarimento da parte del Governo.
Inoltre osserva che la nota illustrativa non reca alcune informazioni che, invece, come emerso nel corso dell'indagine conoscitiva che la Commissione ha recentemente svolto sull'acquisizione dei sistemi d'arma, risultano particolarmente utili ai fini della valutazione dei programmi di armamento sotto il profilo finanziario e della loro conformità alla disciplina comunitaria. Si tratta, in particolare, delle seguenti informazioni: la ripartizione annua dell'onere; i tempi di consegna del sistema di armamento; se si intenda o meno ricorrere alla deroga prevista dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e, in caso affermativo, quali ne siano le ragioni.
Anche su tali aspetti ritiene pertanto opportuno un chiarimento da parte del Governo.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo e degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2010, relativo all'acquisizione di dieci nuovi elicotteri di categoria media per l'espletamento della funzione di SAR (search and rescue) militare nazionale (interim solution).
Atto n. 273.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Franco GIDONI (LNP), relatore, osserva che il programma in oggetto prevede l'acquisizione, per l'Aeronautica militare, di 10 nuovi elicotteri di categoria media nel ruolo SAR (Search and rescue - Ricerca e soccorso).
La nota illustrativa allegata al programma precisa che gli ambienti operativi nei quali saranno utilizzati i nuovi elicotteri sono caratterizzati dall'assenza di minaccia e circoscritti al teatro nazionale o limitrofo.
L'acquisizione relativa al programma pluriennale in esame è volta ad assolvere a diverse funzioni, tra cui principalmente:
la ricerca e il soccorso militare nazionale di pace in favore di velivoli nazionali e della NATO, nonché le operazioni di salvaguardia di vite umane e, più in generale, dell'intera collettività;
l'evacuazione aeromedica e il trasporto logistico.

I nuovi elicotteri di categoria media, secondo la citata nota illustrativa, si configurano come piattaforme di volo idonee a:
operare in sicurezza con qualsiasi condizione di volo, sia ambientali che di luce;
consentire comunicazioni radio bilaterali e trasmissione di dati con le altre unità militari e civili presenti sul teatro;
poter essere facilmente riconfigurate in trenta minuti quale termine massimo, con un kit di missione in dotazione, per la loro adattabilità ai diversi ruoli;
operare con grande versatilità da superfici non preparate e/o predisposte;
garantire un'adeguata efficienza in linea volo.

La nuova acquisizione risulta compatibile con le procedure e gli standard commerciali ed integrati nel sistema militare e permette un uso ottimale delle risorse e delle infrastrutture esistenti, anche in relazione agli aspetti di interoperabilità e standardizzazione con tutti gli assetti militari

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terrestri, navali ed aerei, sia nazionali che nell'ambito della NATO. Si prevede, altresì, che si debba eseguire l'aggiornamento dei programmi addestrativi, inclusi quelli da effettuarsi con i sistemi di simulazione, e che il contratto «chiavi in mano» includa l'addestramento di 18 equipaggi (ossia 36 piloti) in volo e al simulatore, nonché l'addestramento di base manutentivo di prima linea per il personale specialista.
Al fine di conseguire la-Capacità operativa iniziale entro il 2012, si prevede che le consegne dei velivoli dovranno avvenire nel biennio 2011-2012, con un rateo di consegna in ragione di 5 elicotteri ogni anno.
Il programma sarà realizzato prevalentemente dall'industria aeronautica nazionale e internazionale e non è previsto il ricorso alla cooperazione internazionale.
Come precisato nella nota illustrativa allegata alla richiesta di parere, il programma in esame costituisce una soluzione ponte (ad interim), nell'attesa che venga definito un programma relativo ad un futuro elicottero che, ferme restando le capacità operative già implementate, sia militarmente impiegato ad hoc nei moderni scenari, nonché dotato di più ampie dotazioni capacitive. In sostanza, il programma nasce dall'esigenza di ovviare al conseguente gap capacitivo che si verificherebbe con la dismissione graduale, già avviata, degli elicotteri tuttora preposti alle funzioni di ricerca e soccorso. Al riguardo occorrerebbe forse argomentare meglio la ragione per la quale si è oggi optato per una soluzione ponte che prevede di acquisire una macchina di capacità mediocri, inidonea al rischieramento all'estero, ma ciò nonostante attrezzata per esservi mandata lo stesso.
La nota illustrativa, per altro, non precisa la durata di tale soluzione ponte, in quanto non fornisce alcuna indicazione in merito al momento in cui sarà presumibilmente definito il programma relativo al nuovo elicottero, ma si limita incidentalmente a sottolineare che nello scenario di un possibile futuro buy-back delle macchine a favore di un nuovo elicottero, il supporto logistico dell'elicottero in argomento dovrà essere assicurato dalla ditta almeno fino ai cinque anni successivi alla consegna dei singoli elicotteri. Al riguardo ritiene pertanto opportuno un chiarimento da parte del Governo, anche in considerazione del sensibile onere legato al programma, pari a 200 milioni di euro per il periodo 2010-2018.
Bisogna altresì ricordare che l'articolo 3-bis, commi 1 e 2, della legge n. 166 del 2009 ha stanziato risorse pari a 378,5 milioni di euro a favore del Corpo delle capitanerie di porto per il potenziamento del servizio di vigilanza, ricerca e salvataggio in mare, nonché per garantire l'attuazione della normativa comunitaria in materia di monitoraggio del traffico navale e di informazione e per il controllo dell'attività di pesca. Poiché sembra trattarsi di un programma del tutto distinto da quello in esame che, invece, come detto, attinge non già ad un'apposita autorizzazione legislativa di spesa, ma agli ordinari stanziamenti di bilancio del Ministero della difesa, ritiene opportuno che il Governo chiarisca se i due programmi di spesa siano in qualche modo tra loro collegati o collegabili.
Sempre riguardo agli oneri, la Nota aggiuntiva allo stato di previsione del Ministero della difesa per il 2010 reca, nell'elenco dei programmi d'arma finanziati, l'acquisizione dei nuovi elicotteri di categoria media nel ruolo SAR per l'Aeronautica militare, con l'indicazione dell'importo di 5 milioni di euro, indicando una spesa complessiva di 200 milioni di euro da realizzare entro il 2018, mentre la Nota aggiuntiva per il 2011 reca uno stanziamento di 69 milioni di euro a fronte di una spesa complessiva di 225 milioni di euro da realizzarsi entro il 2016 e specifica che i nuovi elicotteri sono destinati a sostituire parzialmente (interim solution) quelli utilizzati per il servizio di ricerca e soccorso nazionale militare. Al riguardo ritiene, quindi, opportuno un chiarimento da parte del Governo.
Infine, la nota illustrativa non reca alcune informazioni che, invece, come emerso nel corso dell'indagine conoscitiva

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che la Commissione ha recentemente svolto sull'acquisizione dei sistemi d'arma, risultano particolarmente utili ai fini della valutazione dei programmi di armamento sotto il profilo finanziario e della loro conformità alla disciplina comunitaria. Si tratta, in particolare, delle seguenti informazioni: la ripartizione annua dell'onere; se si intenda o meno ricorrere alla deroga prevista dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e, in caso affermativo, quali ne siano le ragioni.
Anche su tali aspetti ritiene pertanto opportuno un chiarimento da parte del Governo.
In conclusione, si riserva di esprimere una valutazione sul programma in esame, anche sulla base dei chiarimenti del Governo e degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2010, relativo alla realizzazione di un hub aereo nazionale dedicato alla gestione dei flussi, via aerea, di personale e di materiale dal territorio nazionale per i teatri operativi, e viceversa, con tempestività e efficacia.
Atto n. 274.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Roberto SPECIALE (PdL), relatore, osserva che lo scopo del programma in esame è la realizzazione di un hub aereo nazionale dedicato alla gestione dei flussi, via aerea, di personale e di materiale dal territorio nazionale per i teatri operativi, e viceversa, in grado di: assicurare il collegamento con le principali linee di viabilità (navale, ferroviaria e stradale); ricevere e gestire vettori da trasporto aereo, militari e civili, sia cargo sia passeggeri, di grandi e medie dimensioni; gestire la ricezione, stoccaggio e smistamento dei materiali da movimentare; preparare e curare l'allestimento del carico, incluso i carichi di merci pericolose, nonché la ricezione, il controllo, lo stazionamento, il transito e la movimentazione di passeggeri e bagagli; applicare e vigilare sul rispetto dei protocolli nazionali e internazionali in campo doganale e sanitario.
La nota illustrativa del programma precisa che l'hub aereo nazionale dovrà essere realizzato sull'aeroporto di Pisa e sarà contraddistinto da strutture dedicate per la ricezione, il check-in, il check-out, i controlli di sicurezza, passaporti e doganali, la ricezione, la verifica, la preparazione, il confezionamento dei carichi e dei bagagli passeggeri, inclusi i controlli radiogeni e di sicurezza, nonché le operazioni di sicurezza legate al volo per gli equipaggi in transito. Oltre alle citate infrastrutture, faranno parte dell'hub aereo nazionale anche le superfici operative orizzontali (piazzali, vie di rullaggio, raccordi eccetera) per la gestione e il parcheggio dei velivoli militari e/o noleggiati. La capacità di transito massimo teorico dell'hub aereo sarà di circa 600-1200 passeggeri giornalieri, mentre la sua capacità di movimentazione giornaliera massima sarà di circa 300-400 tonnellate.
La nota illustrativa precisa, altresì, che l'acquisizione della capacità hub aereo nazionale costituirà un punto di riferimento nazionale, a valenza interforze, che consentirà un'ulteriore integrazione con le componenti Esercito e Marina, nel settore dei trasporti, nonché una risorsa logistica strategica per il paese in caso di operazioni di supporto umanitario, catastrofi naturali, eccetera.
Il programma in esame - che interesserà i settori industriali relativi al comparto edile, metalmeccanico e tecnologico - non prevede cooperazione internazionale; tuttavia, la nota illustrativa sottolinea che la struttura, una volta realizzata, potrà essere messa a disposizione della NATO e dell'Unione europea per supportare i flussi di materiale e personale in caso di crisi internazionali e/o catastrofi naturali.

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Il programma dovrebbe essere avviato nel 2010 e concludersi nel 2013. Il costo stimato - che comprende lo sviluppo, la produzione ed il supporto logistico - è complessivamente pari a circa 63 milioni di euro, di cui 37 per le infrastrutture e 26 per i mezzi e i materiali, e graverà sui capitoli del bilancio ordinario del Ministero della difesa. A questo riguardo osserva che la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il 2011 reca, nell'elenco dei programmi d'arma finanziati, lo stanziamento di 20 milioni di euro per il presente programma. Non appaiono, invece, essere presenti riferimenti al programma nella Nota aggiuntiva relativa al 2010.
Infine, segnala che la nota illustrativa non reca alcune informazioni che, invece, come emerso nel corso dell'indagine conoscitiva che la Commissione ha recentemente svolto sull'acquisizione dei sistemi d'arma, risultano particolarmente utili ai fini della valutazione dei programmi di armamento sotto il profilo finanziario e della loro conformità alla disciplina comunitaria. Si tratta, in particolare, delle seguenti informazioni: la ripartizione annua dell'onere; l'eventuale articolazione del programma in diversi moduli di consegna; le modalità con le quali si procederà all'individuazione dei soggetti realizzatori dell'hub e, in particolare, se si intenda o meno ricorrere alla deroga prevista dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e, in caso affermativo, quali ne siano le ragioni.
Anche su tali aspetti ritiene pertanto opportuno un chiarimento da parte del Governo.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo e degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2010, relativo alla realizzazione di una infostruttura evoluta (Defence Information Infrastructure - DII) attraverso il parziale sviluppo di sette pacchetti capacitivi nella sola aerea di vertice della Difesa (progetto pilota).
Atto n. 275.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Luciano ROSSI (PdL), relatore, osserva che il programma in esame ha lo scopo di realizzare, attraverso il parziale sviluppo di sette pacchetti capacitivi individuati degli obiettivi di forza della NATO, una infostruttura evoluta e interoperabile con le reti degli altri paesi alleati (Defence Information Infrastructure - DII). Il programma tende, innanzitutto a realizzare un progetto pilota che, dopo un periodo di sperimentazione, dovrebbe essere esteso dall'area di vertice all'intero comparto della Difesa, secondo quanto previsto dalla direttiva generale per l'attività amministrativa e la gestione.
La costituzione di una infostruttura evoluta «Network Enabled», che supporterà i sistemi C4ISTAR, si rende necessaria per la trasformazione net-centrica dello strumento militare, elemento essenziale ed abilitante per la pianificazione e la condotta delle operazioni.
Il programma in esame si propone, dunque, di realizzare, attraverso la riorganizzazione e l'ammodernamento di un insieme diversificato di capacità, un efficace ed idoneo strumento per veicolare le funzioni connesse in ambito C4ISTAR, affinché le forze dispiegate sul territorio nazionale e all'estero possano acquisire un efficace ed efficiente capacità di raccogliere, elaborare, memorizzare, distribuire, proteggere e gestire le informazioni. Attraverso

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tale strumento, vengono altresì garantite: la gestione e la disponibilità delle informazioni, delle applicazioni e dei connessi servizi, venendo altresì garantita la superiorità informativa derivante dal collegamento in rete e dalla conseguente possibilità di accesso e condivisione delle informazioni; l'interoperabilità con analoghe infrastrutture delle coalizioni, in particolare della NATO e dell'Unione europea, e, infine, un vantaggioso rapporto costo/efficacia.
In conformità a quanto dettato dalle «Linee di indirizzo per lo sviluppo della DII Nazionale» (direttiva SMD-NEC-004) e al fine di realizzare un progetto razionale e coordinato per la costituzione e lo sviluppo della DII, il programma, come prima accennato, è stato suddiviso in due fasi. Una prima fase di cinque anni dedicata, nei primi tre anni, allo sviluppo di un progetto pilota per l'area di vertice della Difesa, che prevede la realizzazione di una infostruttura evoluta attraverso il parziale sviluppo di sette pacchetti capacitivi, e, nei successivi due anni, all'ottimizzazione dei risultati ottenuti, sulla base delle risultanze del predetto progetto, al fine di definire in maniera più approfondita, il piano di estensione alle Forze armate. Una seconda fase, che non è stata elaborata nella nota illustrativa allegata al presente programma, con la quale si prevede l'estensione della stessa infostruttura evoluta, nell'arco di un ulteriore quinquennio, all'intero comparto della Difesa. In proposito ritiene opportuno che il Governo chiarisca se la seconda fase sarà oggetto di un apposito programma da sottoporre al parere delle Commissioni parlamentari competenti.
Secondo quanto riportato nella nota illustrativa, il requisito operativo preliminare della prima fase (Progetto Pilota) individua le capacità operative da conseguire per attuare l'importante requisito dell'interoperabilità fra le rispettive infostrutture appartenenti alle singole Forze armate e all'Arma dei carabinieri; alla NATO, alle coalizioni a guida NATO, a partner «non NATO» ed entità civili; all'Unione europea; ad altri Dicasteri, nei limiti di specifici programmi di interscambio di dati.
Lo sviluppo dell'infostruttura evoluta (Defence Information Infrastructure - DII) sarà reso possibile a seguito della conversione dei citati sette pacchetti capacitivi individuati dagli obiettivi di forza della NATO, in capacità da inserire in pianificazione o già in acquisizione attraverso specifici programmi.
La nota illustrativa ricorda, inoltre, che, in ordine a tali programmi, è stata definita l'articolazione in attività, selezionate in base alle priorità, commisurate al raggiungimento di alcuni obiettivi, quali: l'acquisizione di mezzi e materiali con cui razionalizzare l'infostruttura dell'area di vertice della Difesa, avviando prioritariamente i primi quattro pacchetti capacitivi nei tre anni iniziali; lo sviluppo dei restanti pacchetti capacitivi da completare nei primi cinque anni, attuando le predisposizioni necessarie per la successiva estensione della DII alle unità delle Forze armate e dell'Arma dei carabinieri, sul territorio nazionale, nonché, ai contingenti nazionali impiegati nei teatri operativi fuori area.
La nota illustrativa segnala altresì che per l'esecuzione del programma è stato costituito un Gruppo integrato di Progetto - Direzione di programma DII, di cui fanno parte alcuni componenti degli stati maggiori, del Segretariato generale della difesa e delle autorità nazionali di sicurezza, che ha operato sin dalle fasi di concepimento del progetto e che potrà indirizzare i settori industriali interessati nel perseguimento degli obiettivi dell'Amministrazione della difesa.
Il programma si svolgerà negli anni che vanno dal 2010 al 2014, di cui i primi tre saranno dedicati allo sviluppo del progetto pilota. L'investimento, che comporterà un onere pari a 236 milioni di euro, riguarderà prevalentemente i settori dell'elettronica, delle telecomunicazioni e delle tecnologie evolute e dovrebbe essere finanziato attraverso stanziamenti tratti dal bilancio ordinario del Ministero della difesa.

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Al riguardo, si segnala che la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il 2011 reca, nell'elenco dei programmi d'arma finanziati, lo stanziamento di 51 milioni di euro per la presente acquisizione. Non appaiono invece essere presenti riferimenti al programma nella Nota aggiuntiva relativa al 2010.
Infine, osserva che la nota illustrativa non reca alcune informazioni che, invece, come emerso nel corso dell'indagine conoscitiva che la Commissione ha recentemente svolto sull'acquisizione dei sistemi d'arma, risultano particolarmente utili ai fini della valutazione dei programmi di armamento sotto il profilo finanziario e della loro conformità alla disciplina comunitaria. Si tratta, in particolare, delle seguenti informazioni: la ripartizione annua dell'onere; se si intenda o meno ricorrere alla deroga prevista dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e, in caso affermativo, quali ne siano le ragioni.
Su tutti questi aspetti ritiene quindi opportuno un chiarimento da parte del Governo.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione ampiamente positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo e degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità per l'anno 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.

Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 385 del 21 ottobre 2010, a pagina 42, seconda colonna, undicesima e dodicesima riga, sostituire le parole: «, reputa quindi del tutto opportuna la» con le seguenti: «, prende atto della».