CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 ottobre 2010
385.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Giovedì 21 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 9.30.

5-03038 Ginoble: Reintegro degli stanziamenti alle aree della provincia di Teramo colpite dagli eccezionali eventi atmosferici del 6 e 7 ottobre 2007.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Tommaso GINOBLE (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario. Fa presente che il fondo in questione era stato istituito per tre anni presso il Ministero dell'ambiente per favorire la ripresa delle zone colpite dall'eccezionale evento alluvionale e franoso che aveva interessato la costa teramana. Dopo avere stigmatizzato la mancata disponibilità delle risorse sul bilancio della direzione generale competente del Ministero dell'Ambiente per l'anno 2009, ritiene non rispondente alle aspettative di reintegro l'impegno che il rappresentante del Governo si è assunto nel senso di trasferire al Commissario delegato ogni ulteriore risorsa che dovesse rendersi disponibile rispetto a quelle attribuite.

5-03246 Pes: Costruzione di un immobile della Guardia di Finanza ad Oristano.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Caterina PES (PD), replicando, prende atto dell'attenzione del Governo al tema evidenziato nella sua interrogazione, predisposta per cercare di comprendere i motivi del mancato completamento dei lavori e dell'aumento dell'importo complessivo del contratto di appalto. Constata che il rapporto con il soggetto aggiudicatario è stato risolto, che i lavori sono fermi da luglio 2010 e che le spese sostenute sono superiori a quelle previste. Invita il rappresentante del Governo a prestare una particolare attenzione al tema dei lavori pubblici, stante che il caso della caserma della Guardia di finanza di Oristano è purtroppo emblematico di una specifica modalità di gestione dei lavori pubblici.

5-03460 Vannucci: Sui ritardi per la realizzazione della Fano-Grosseto E-78.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Massimo VANNUCCI (PD) prende atto della risposta fornita dal sottosegretario che si limita a fornire il quadro emerso nella riunione del 13 ottobre scorso nella quale il Governo si è impegnato affinché l'opera in esame possa essere completata entro breve tempo. Rileva, però, che resta ancora incerto il quadro delle risorse finanziarie a disposizione perché l'impegno possa tradursi in fatti concreti; al riguardo ricorda che la relazione approvata

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dalla VIII Commissione sulla decisione di finanza pubblica, alla quale risulta annesso l'Allegato Infrastrutture, menziona il completamento della rete stradale Fano-Grosseto tra le opere prioritarie e che di tale relazione si fa menzione nella risoluzione approvata dall'Assemblea sulla Decisione di finanza pubblica. Si augura, pertanto, che nei documenti di bilancio che la Camera si appresta ad esaminare possano essere reperite le necessarie risorse economiche per il completamento dell'opera in questione.

5-03542 Tommaso Foti: Sulla pericolosità che caratterizza la strada statale 45 di Val Trebbia, tratto Bobbio e Gorreto.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Roberto TORTOLI, presidente, cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.
Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 10.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 21 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 10.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2011.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

Roberto TORTOLI, presidente, ricorda che mercoledì 20 ottobre sono stati assegnati i disegni di legge recanti «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011)» (C. 3778) e «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013» (C. 3779).
Pertanto, secondo quanto previsto dall'articolo 119, comma 6, del Regolamento, la Commissione dovrà sospendere ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà espresso il parere di competenza sui predetti disegni di legge. La Commissione potrà, peraltro, procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei provvedimenti dovuti, vale a dire i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, i disegni di legge di ratifica e di recepimento di atti normativi comunitari, i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica.
Fa presente, inoltre, che la Commissione è chiamata oggi ad esaminare i predetti disegni di legge, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, per le parti di propria competenza. In particolare, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, la Commissione esaminerà

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lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (Tabella n. 2 limitatamente alle parti di competenza), nonché lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (Tabella n. 9) nonché lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (Tabella n. 10 limitatamente alle parti di competenza).
L'esame si concluderà con la trasmissione alla Commissione Bilancio di una relazione per ciascuno degli stati di previsione esaminati e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità, e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione.
La Commissione potrà esaminare inoltre gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza.
Per quanto riguarda gli emendamenti al disegno di legge di bilancio, ai sensi dell'articolo 121, comma 1, del Regolamento, gli emendamenti proponenti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione devono essere presentati presso le Commissioni in sede consultiva. Gli emendamenti approvati saranno inseriti nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati, ai sensi dell'articolo 121, comma 4, del Regolamento, nel corso dell'esame in Assemblea. Potranno inoltre essere presentati e votati in Commissione anche emendamenti concernenti variazioni non compensative ovvero variazioni compensate non all'interno del medesimo stato di previsione. Anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione. Nel caso in cui tali ultimi emendamenti fossero respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
Analoghe regole di esame si applicano anche agli eventuali emendamenti riferiti alle parti di competenza della Commissione del disegno di legge di stabilità. Nelle Commissioni in sede consultiva potranno dunque essere presentati e votati emendamenti per le parti del disegno di legge di stabilità di rispettiva competenza. Tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione; ove respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio. Peraltro, anche in questo caso, è comunque ammissibile la presentazione degli emendamenti direttamente in Commissione bilancio.
La valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati nell'ambito dell'esame in sede consultiva sarà effettuata dai presidenti delle medesime Commissioni prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia.
Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge di stabilità. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea; gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea.

La Commissione prende atto.

Roberto TORTOLI, presidente, in sostituzione del relatore impossibilitato a partecipare ai lavori odierni, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimersi sul disegno di legge di stabilità e sul bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011. Svolgerà, pertanto, una relazione congiunta su tali provvedimenti, distinguendo il complesso delle misure nelle quali si estrinseca la manovra nei tre grandi settori (infrastrutture, ambiente e protezione civile) di competenza della VIII Commissione.

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Tuttavia, prima di passare all'esame delle relative tabelle, ritiene opportuno soffermarsi sulle novità introdotte dalla recente legge di contabilità, con l'obiettivo di chiarire la portata della manovra, nonché gli effetti che da tale manovra discendono anche per i settori di competenza della Commissione.
Com'è noto, infatti, la nuova legge di contabilità (legge n. 196 del 2009) ha riformato gli strumenti e le procedure di finanza pubblica, delineando una nuova configurazione del ciclo della programmazione degli strumenti di bilancio e ha previsto una correlazione della legge di stabilità con il carattere triennale della manovra. Si prevede, infatti, che tale legge debba contenere norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza nel triennio considerato nel bilancio pluriennale.
Il suo contenuto tipico, parzialmente innovato rispetto alla normativa previgente, conferma l'esclusione delle norme di delega e di quelle a carattere ordinamentale ovvero organizzatorio, nonché gli interventi di natura localistica o microsettoriale. L'abrogazione integrale della legge di contabilità n. 468/1978 ha inoltre comportato la soppressione implicita della disposizione che prevedeva la possibilità di inserire nella finanziaria norme finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia.
Al disegno di legge di stabilità viene allegato, a fini conoscitivi, un prospetto riepilogativo degli effetti triennali sui saldi di finanza pubblica derivanti dalla manovra adottata. Tale prospetto deve essere aggiornato sulla base delle modifiche apportate in sede di esame parlamentare al disegno di legge di stabilità e successivamente allegato alla legge di stabilità medesima.
La nuova struttura della legge di stabilità recepisce la classificazione delle voci di bilancio presentata per la prima volta con il disegno di legge finanziaria per il 2008 e pertanto le disposizioni normative in essa contenute devono essere, di regola, articolate per missione e devono indicare il programma cui si riferiscono.
Sottolinea, inoltre, che la legge di stabilità costituisce a tutti gli effetti uno strumento ispirato al metodo della programmazione secondo quanto previsto dall'articolo 7 della legge di contabilità. Tra gli strumenti di programmazione il predetto articolo elenca altresì i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica. È da segnalare in proposito che nella risoluzione relativa alla Decisione di finanza pubblica 2011-2013 approvata dalle Camere non vi è tuttavia indicazione dei provvedimenti collegati alla manovra di finanza pubblica da adottare entro i termini prestabiliti.
In ordine a tale circostanza rammenta, tuttavia, che - come precisato nella relazione illustrativa al provvedimento - il disegno di legge di stabilità in esame non produce effetti correttivi sui saldi di finanza pubblica atteso che la manovra per il triennio 2011-2013 è stata effettuata con il decreto-legge n. 78 del 2010, approvato la scorsa estate, che ha anticipato la correzione dei saldi per assicurare il rispetto degli obiettivi programmatici già fissati in sede di aggiornamento del Patto di stabilità e crescita europeo. Le misure contenute nel decreto legge, che vengono richiamate anche nella Decisione di finanza pubblica, oltre a comportare un marginale impatto nel 2010, determinano una correzione dell'indebitamento netto pari a circa 12 miliardi per il 2011 ed a circa 25 miliardi in ciascuno degli anni 2012 e 2013, pari allo 0,75 per cento del PIL nel 2011 ed a circa l'1,5 per cento nel 2012 e nel 2013. La manovra lorda risulta ovviamente di importo più elevato, in quanto comprendente anche le risorse destinate a misure espansive, in particolare per l'anno 2011, ed ammonta a 17,8 miliardi per il 2011, 27,5 miliardi nel 2012 e 27,8 miliardi nel 2013.
Per quanto riguarda gli ambiti di competenza della Commissione Ambiente, segnala che l'articolato della legge di stabilità non reca norme di interesse della nostra Commissione.
Con riguardo alle tabelle allegate, occorre premettere che sono state apportate, a seguito dell'approvazione della citata

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legge n. 196 del 2009, alcune significative novità rispetto alla precedente impostazione: in particolare, sono stati rivisti i contenuti e parzialmente accorpate le tabelle C, D, E ed F, che sono ridotte a tre: la tabella C, contenente autorizzazioni legislative di spese a carattere permanente, dalle quali vengono espunte le autorizzazioni di spese aventi natura obbligatoria; la tabella D che riporta i definanziamenti delle autorizzazioni legislative di spesa di parte corrente, e la tabella E che reca i rifinanziamenti, le riduzioni e le rimodulazioni degli importi destinati al finanziamento delle leggi che dispongono spese in conto capitale a carattere pluriennale.
Nel dettaglio, quanto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la tabella B reca uno stanziamento di 1.000 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013 per opere ferroviarie. Nella tabella C, la parte di competenza dell'VIII Commissione (Ambiente) è limitata alla sola missione 19 (Casa e assetto urbanistico), con 33,55 milioni di euro per il 2011, 33,9 milioni di euro per il 2012 e 14,3 milioni di euro per il 2013 per il rifinanziamento del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione di cui all'articolo 11, comma 1, della legge n. 431 del 1998. Ricorda poi che nell'ambito degli stanziamenti relativi al ministero dell'economia e delle finanze è previsto uno stanziamento pari a 180 mila euro per l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
Riguardo alle rimodulazioni riportate nella tabella E, segnala, tra gli altri, il rifinanziamento degli interventi infrastrutturali per Roma Capitale, il finanziamento del Programma delle infrastrutture strategiche, le risorse per l'Ente autonomo acquedotto pugliese, i finanziamenti per l'edilizia sanitaria pubblica e l'edilizia penitenziaria, la prosecuzione degli interventi per la salvaguardia di Venezia, le spese per l'Expo Milano 2015 nonché il potenziamento del sistema stradale ed autostradale.
Con riferimento alla missione Casa e assetto urbanistico, segnala quindi gli interventi per le popolazioni colpite dagli eventi sismici in Abruzzo con 177 milioni di euro per il 2011 e 265,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012-2013, mentre all'interno della missione 13 sul diritto alla mobilità, sono allocati i finanziamenti per la partecipazione dell'ANAS alla società Stretto di Messina con 423 milioni di euro per il solo 2012.
Relativamente al Ministero dell'ambiente, la tabella B registra la conferma di uno stanziamento di 210 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013 finalizzato alla difesa del suolo e al ripristino e bonifica dei siti inquinati. Nella tabella C gli stanziamenti, pari a circa 63,5 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 1011-2013, sono ripartiti tra la missione 17 Ricerca e innovazione, cui vengono assegnati circa 34,6 milioni di euro per il 2011 e 34,7 per ciascuno degli anni 2012 e 2013 interamente destinati al finanziamento di interventi ed investimenti dell'ISPRA, cui la Tabella 9 del disegno di legge di bilancio destina 43,9 milioni di euro per il 2011 e 44,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013.
Per quanto riguarda, invece, la missione 18 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, la quasi totalità degli stanziamenti, pari a 28,9 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio è attribuita alla difesa del mare e ai contributi per i parchi nazionali, con 7 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio, cui la citata Tabella 9 attribuisce ulteriori 32,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011-2013. Ricorda, al riguardo, che nel corso dell'audizione svolta presso la Commissione ambiente il 20 ottobre scorso, già il Ministro per l'ambiente ha segnalato la grave insufficienza delle risorse destinate. Occorrerà quindi concentrare i nostri sforzi per promuovere un incremento di tali stanziamenti.
Quanto, infine, alla Protezione civile, nella tabella C compaiono stanziamenti per complessivi circa 119,7 milioni di euro per il 2011, che rimangono invariati nei due anni successivi, finalizzati al reintegro del Fondo di protezione civile e al Servizio

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nazionale della protezione civile. La tabella E reca, inoltre, gli stanziamenti relativi alle calamità e alla protezione civile per complessivi 691,2 milioni di euro per il 2011, 421,7 milioni di euro per il 2012 e 391,7 milioni di euro per il 2013. Si tratta, in particolare, della prosecuzione di interventi di ricostruzione per una serie di calamità naturali ed alcuni «grandi eventi» disposti da decreti legge e leggi finanziarie.
Passando all'esame del disegno di legge del bilancio, ricorda innanzitutto che esso è disciplinato dall'articolo 21 della nuova legge di contabilità. Per quanto riguarda l'individuazione delle unità di voto parlamentare, sono state introdotte alcune importanti novità rispetto alla precedente disciplina contabile: in luogo delle unità previsionali di base (o macroaggregati), le unità di voto sono ora individuate, per le entrate, con riferimento alla tipologia, mentre per le spese, con riferimento ai programmi, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni.
Per quanto concerne la classificazione delle voci di spesa, la dotazione finanziaria dei programmi è distinta in spese correnti e spese d'investimento. La spesa è inoltre ripartita in spesa «rimodulabile» e «non rimodulabile». La distinzione è stata formalizzata ai fini dell'applicazione della disciplina della flessibilità del bilancio: a fronte di consistenti riduzioni delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa a legislazione vigente, alle singole Amministrazioni è stato infatti concesso un più ampio margine di discrezionalità in ordine alla allocazione delle risorse nei programmi di spesa di loro pertinenza.
Riguardo allo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011, recato dalla tabella 10, lo stanziamento relativo alle missioni di competenza dell'ex Ministero delle infrastrutture, vale a dire la missione 14 Infrastrutture pubbliche e logistica e la missione 19 Casa e assetto urbanistico, reca previsioni di spesa per complessivi 2.809,3 milioni di euro, con un decremento, rispetto alle previsioni assestate 2010 di 229,9 milioni di euro, pari al 7,6 per cento.
Al contrario, nella medesima missione 14, lo stanziamento relativo al Ministero dell'economia e delle finanze registra una drastica riduzione della previsione 2011 rispetto al dato assestato (-88,4 per cento), che si ripercuote sullo stanziamento totale dell'intera missione, che registra una diminuzione di quasi 2 miliardi di euro (pari al 41,4 per cento), quasi interamente dovuta alla riduzione del capitolo 7464 sull'edilizia sanitaria pubblica, pari a 1.884,3 milioni di euro.
Segnala, inoltre, perché di particolare interesse per la nostra Commissione, che il programma 14.10 per le opere strategiche registra una dotazione di competenza pari a 1.710,4 milioni di euro, con un incremento di 45,7 milioni di euro (pari al 2,7 per cento). Tra gli altri programmi di questa missione assume, infine, rilievo il programma 14.11 sui sistemi stradali, autostradali, ferroviari e intermodali, che reca risorse pari a 264 milioni di euro (-6,3 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010).
Anche la missione 19 Casa e assetto urbanistico, con 238,6 milioni di euro, ha subito una riduzione consistente negli stanziamenti di competenza rispetto al dato assestato 2010 (-122,4 milioni di euro rispetto al 2010, pari al 34 per cento). Nell'ambito di tale missione, lo stanziamento complessivo è attribuito all'unico programma Politiche abitative, urbane e territoriali, al cui interno si segnala il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione con 33,5 milioni di euro.
Com'è noto, all'interno della missione 14 Infrastrutture pubbliche e logistica e della missione 19 Casa e assetto urbanistico vi sono programmi collocati nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, con il citato stanziamento sull'edilizia sanitarie, e risorse assegnate alle politiche abitative pari a 197,5 milioni di euro (+57,5 milioni di

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euro rispetto al dato assestato 2010), quali somme occorrenti alla concessione di contributi alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo.
Segnala, inoltre, che all'interno della missione 13 Diritto alla mobilità figurano i capitoli relativi all'ANAS, con l'azzeramento della dotazione di competenza per i corrispettivi dovuti per il contratto di programma, a seguito delle disposizioni di cui all'articolo 15, comma 4, del decreto-legge n. 78 del 2010 sul pedaggiamento autostradale e 55,5 milioni di euro per il pagamento di rate di ammortamento e relativi interessi. Il capitolo per i contributi in conto impianti da corrispondere all'ANAS, pur avendo una dotazione di competenza nulla, presenta un volume di residui di 1.522,2 milioni di euro.
Lo stanziamento complessivo di competenza iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente per il 2011, recato dalla tabella 9, ammonta a 513,9 milioni di euro. Rispetto al dato assestato si registra, quindi, una diminuzione di 232,7 milioni di euro (pari al 31,2 per cento). In tale ambito, le due missioni che assorbono la quasi totalità (92,1 per cento) delle risorse attribuite agli ambiti di competenza dell'VIII Commissione sono la missione 18 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente con 391,2 milioni di euro e la missione 17 Ricerca e innovazione con 82 milioni di euro.
All'interno dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze gli stanziamenti relativi alla missione 18 sono pari a 59 milioni di euro e insistono prevalentemente sul capitolo relativo ad interventi sul patrimonio idrico nazionale, ove sono allocati 47,5 milioni di euro. Nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali segnalo risorse pari a 231,6 milioni di euro destinati al Corpo forestale dello Stato.
Quanto, infine, agli stanziamenti relativi alla protezione civile e alle calamità naturali che insistono nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, ricorda che fanno parte della missione 8 (Soccorso civile) due soli programmi di interesse dell'VIII Commissione (Ambiente) - 8.4 (Interventi per pubbliche calamità) e 8.5 (Protezione civile), per i quali è prevista una dotazione complessiva di 2.023,7 milioni di euro, con una riduzione di 196,7 milioni di euro rispetto all'assestato 2010 (pari all'8,9 per cento).
Si riserva quindi di verificare gli elementi che emergeranno nel corso del dibattito in Commissione e di valutare gli eventuali emendamenti che saranno presentati, per poi procedere, anche acquisito l'orientamento del Governo, alla definitiva conclusione dell'esame del provvedimento, ai fini della predisposizione della relazione per la Commissione bilancio.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), riservandosi di approfondire la relazione svolta dal relatore, svolge alcune considerazioni di ordine generali sulla necessità che la Commissione affronti l'esame dei provvedimenti di bilancio in modo serio ed approfondito, data la situazione drammatica in cui si trova il Dicastero dell'Ambiente, al quale vengono sottratte numerose risorse finanziarie con un taglio di gran lunga superiore al 10 per cento previsto nella manovra della scorsa estate. Del resto lo stesso Ministro dell'Ambiente, nel corso dell'audizione svoltasi ieri presso la Commissione, sembra aver mandato un segnale di allarme auspicando una stretta collaborazione con la Commissione ai fini del reintegro o del mantenimento delle risorse, specie quelle relative al dissesto idrogeologico. Conclude affermando che anche nei momenti di crisi economica e di emergenza occorre avere una linea di azione chiara delle priorità e delle necessità.

Roberto TORTOLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.20.

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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 21 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 15.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni relative all'ambiente.

Roberto TORTOLI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03631 Mariani: Misure urgenti per evitare l'aggravamento della situazione relativa alla gestione del ciclo dei rifiuti in Campania.

Tino IANNUZZI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando, preliminarmente, che il Governo Berlusconi, con il decreto-legge n. 195 del 2009, ha ritenuto di sancire per legge la fine dell'emergenza rifiuti ed il ritorno al sistema ordinario delle competenze. Ma siamo ancora drammaticamente in piena emergenza. Lo testimoniano tante vicende, a cominciare dalla situazione delicatissima ed esplosiva di Terzigno. Certamente vanno condannate con decisione assoluta le azioni di guerriglia in atto e qualsivoglia forma di violenza. Ma nello stesso tempo va detto che quelle comunità con tantissime persone perbene, esprimono una protesta giusta e fondata contro l'apertura di una seconda discarica a Cava Vitiello nel cuore del Parco del Vesuvio. Le istituzioni - la regione, l'amministrazione provinciale di Napoli, lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri - hanno escluso che sarebbe stata aperta questa discarica, osteggiata anche dall'Unione Europea per obiettive ragioni di tutela paesaggistica e naturale. La sua apertura provocherebbe quindi la rottura del rapporto di fiducia dei cittadini nel Governo, e distruggerebbe la credibilità delle istituzioni. Osserva, inoltre, che con l'attribuzione delle competenze alle province, si è decapitato il ruolo dei comuni e le province hanno già evidenziato la loro inadeguatezza e la loro incapacità di gestire il ciclo dei rifiuti. Pertanto occorrono decisioni serie e oculate da parte del Governo ed una radicale modifica legislativa.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Tino IANNUZZI (PD), replicando, prende atto della risposta del sottosegretario, di cui si dichiara assolutamente insoddisfatto. Dietro lo spot voluto dal Governo della fine dell'emergenza, c'è una realtà completamente diversa, per tanti versi drammatica. Osserva che il Partito Democratico in questa legislatura ha tenuto una linea di grande responsabilità, schierandosi convintamente per l'apertura delle discariche a Chiaiano e nelle altre province campane, perfino a Pianura. Peraltro, fin dal 1o luglio scorso, in questa Commissione, abbiamo motivato le difficoltà che vediamo sempre più aggravarsi. Le discariche esistenti sono in via di saturazione, occorrono quindi decisioni chiare e concrete per nuovi siti mentre il Governo si ostina invece a ragionare in modo sbagliato, irragionevole ed ingiustificato puntando sull'apertura della seconda discarica a Terzino. Al contrario, a suo avviso, è indispensabile che Governo, regione e province individuino altre soluzioni. Riferisce, altresì, che, da un lato, il termovalorizzatore di Acerra funziona appena parzialmente, ben al di sotto dei quantitativi stabiliti e necessari per lo svolgimento del ciclo dei rifiuti, dall'altro, che il Governo, con scelta strumentale e faziosa, ha a suo tempo affidato alla provincia la costruzione del termovalorizzatore di Salerno, mentre oggi vorrebbe

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tornare indietro anche se, nel frattempo, si sono persi mesi preziosi. Denuncia, poi, il fatto che sono assurdamente bloccati dal Ministro Tremonti i fondi per le bonifiche e le compensazioni ambientali per i comuni campani; che a tutt'oggi non ci sono gli impianti di compostaggio e che la raccolta differenziata è insufficiente. Al tempo stesso, ritiene che con il decreto-legge n. 195 del 2009 è stato distrutto il ruolo dei comuni, sciaguratamente spogliati di ogni competenza nelle attività di raccolta, trasporto, recupero, spezzamento dei rifiuti e nella raccolta differenziata, tutte trasferite a società provinciali, che si sono rivelati giganteschi carrozzoni burocratici che determinano solo il forte peggioramento del servizio e il notevole aumento dei costi.
Dopo avere osservato che con una normativa che confligge con i principi costituzionali e legislativi in tema di enti locali, solo in Campania la competenza per TARSU e TIA sarà trasferita dai comuni alle province, riferisce che gli stessi presidenti di centro-destra delle province campane, i rappresentanti dell'ANCI e i sindaci di ogni schieramento politico chiedono una radicale modifica legislativa. A suo avviso, in questi mesi, le province già hanno dimostrato di essere inadeguate e non in grado di gestire il ciclo dei rifiuti.
Per tutte queste ragioni, chiede che il Governo riferisca immediatamente in Aula in ordine alla definizione di misure e decisioni oculate, responsabili e serie, finalmente idonee ad affrontare la pesantissima crisi in atto. Giudica, infine, del tutto dannoso e grave il meccanismo dello scarico di responsabilità fra Governo, giunta regionale e amministrazione provinciale di Napoli, mentre la crisi diviene sempre più pesante e con tanti pericoli e rischi per le comunità campane, rispetto ai quali va comunque condannata ogni azione vandalica ed ogni violenza e mantenuta altissima la vigilanza per contrastare le infiltrazioni devastanti della criminalità organizzata nel ciclo dei rifiuti.

5-03633 Piffari: Iniziative urgenti per scongiurare il rischio si sospensione del servizio di vigilanza, prevenzione e abbattimento degli inquinanti del mare.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando che in ragione del mancato espletamento del bando sussiste il rischio di sospensione del servizio di vigilanza, prevenzione ed abbattimento degli inquinanti del mare per conto del Ministero, con conseguente disarmo delle unità navali in servizio.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Sergio Michele PIFFARI (IdV), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta e si augura che lunedì prossimo possano essere aperte le buste e che il servizio di vigilanza in esame possa essere riattivato al più presto.

5-03630 Guido Dussin: Finanziamento degli interventi di risanamento ambientale previsti dall'articolo 2, comma 240, della legge n. 191 del 2009.

Angelo ALESSANDRI (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, la illustra brevemente. In particolare, dopo aver ricordato che l'approssimarsi dell'inverno amplifica la rilevanza della questione, osserva che, dalle notizie pubblicate, non tutte le regioni sembrano procedere con la stessa sollecitudine nel confronto con il Governo ai fini della predisposizione degli accordi di programma necessari alla realizzazione degli interventi di risanamento ambientale previsti dall'articolo 2, comma 240, della legge finanziaria per il 2010. In tal senso, sottolinea l'importanza dell'interrogazione in titolo, con la quale si intende fare il punto sulla situazione acquisendo tutti gli elementi utili sul reale stato di avanzamento dei lavori relativi alla stipula dei citati accordi di programma fra Governo e regioni.

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Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Angelo ALESSANDRI (LNP) rinuncia alla replica.

5-03632 Libè: Iniziative per fronteggiare i gravi fenomeni di inquinamento delle acque marine nell'area dei Campi Flegrei.

Roberto TORTOLI, presidente, cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra brevemente i contenuti.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Roberto TORTOLI, presidente, replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per l'esauriente risposta fornita all'interrogazione in titolo.
Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.50.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 21 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 15.50.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/101/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di includere le attività di trasporto aereo nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissioni dei gas a effetto serra.
Atto n. 279.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Roberto TORTOLI, presidente, in sostituzione del relatore impossibilitato a partecipare ai lavori odierni, illustra il provvedimento in esame. Fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza - ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento - sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/101/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, che modifica la direttiva 2003/87/CE (cosiddetta direttiva emission trading) al fine di includere le attività di trasporto aereo nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissioni dei gas a effetto serra.
Premette che la direttiva 2008/101/CE, entrata in vigore il 2 febbraio 2009, modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di includere il settore aeronautico all'interno del Sistema comunitario di scambio di quote di emissione (ETS). Al fine di diminuire le emissioni di CO2 derivanti dalle attività di trasporto aereo, la direttiva prevede una prima riduzione (pari al 3 per cento delle emissioni misurate nel biennio 2004/2006) da raggiungersi entro il 2012, mentre l'obiettivo di lungo periodo (2013-2020) è quello di una riduzione complessiva del 5 per cento.
Secondo quanto previsto dalla direttiva, le compagnie aeree dovranno quindi, a partire dal 1o gennaio 2012, acquistare il «diritto di inquinamento», secondo quanto previsto dal Sistema europeo di scambio delle quote di emissioni e saranno tenute, inoltre, a presentare alla Commissione piani di azione che descrivano le modalità con le quali prevedono di monitorare le proprie emissioni di CO2.
Precisa che nelle more del recepimento della direttiva il cui termine per il recepimento era previsto per il 2 febbraio 2010, il comma 2 dell'articolo 4 del decreto-legge n. 135 del 2009 (convertito dalla legge n. 166 del 2009) ha previsto che il Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE svolgesse il ruolo di autorità competente anche in relazione alla direttiva 2008/101/CE. Tale

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intervento si è reso necessario in considerazione della previsione, contenuta nella direttiva 2008/101/CE, secondo la quale ciascun operatore aereo sarebbe stato tenuto a trasmettere all'autorità nazionale competente, entro il 30 agosto 2009, un piano di monitoraggio recante le misure per il controllo e la comunicazione delle emissioni ai fini dell'assegnazione gratuita dei permessi di emissione alle compagnie aeree.
Osserva quindi che lo schema di decreto legislativo in esame ha l'obiettivo di modificare il decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216 - con cui è stata recepita nell'ordinamento nazionale la direttiva 2003/87/CE - al fine di recepire le modifiche apportate dalla direttiva 2008/101/CE alla direttiva 2003/87/CE Secondo quanto emerge dalla relazione illustrativa, coerentemente con l'impostazione adottata nella direttiva 2008/101/CE, lo schema di decreto legislativo è stato articolato in modo tale da ristrutturare il decreto legislativo n. 216 del 2006 in quattro titoli che si riferiscono rispettivamente alle disposizioni generali, alle disposizioni relative alle attività di trasporto aereo, alle disposizioni relative agli impianti fissi e alle disposizioni comuni sia alle attività di trasporto aereo sia agli impianti fissi.
Entrando sinteticamente nel merito delle disposizioni, segnala che lo schema di decreto legislativo in esame: introduce specifiche disposizioni per l'assegnazione gratuita o tramite asta delle quote di emissione al settore aereo, recependo in tal modo il dettato del numero 4) della direttiva 2008/101/CE; modifica, integrandole, le disposizioni vigenti al fine di estendere le norme già previste per gli impianti fissi anche al settore aereo, sia attraverso recepimenti puntuali del testo della direttiva 2008/101/CE, sia attuando quanto auspicato nel 31o considerando della direttiva 2008/101/CE, secondo cui le disposizioni del sistema comunitario in materia di monitoraggio, comunicazione e verifica delle emissioni e di sanzioni applicabili ai gestori dovrebbero applicarsi anche agli operatori aerei.
In particolare, quanto all'assegnazione a titolo oneroso, con il provvedimento in esame si prevede la messa all'asta del numero di quote determinato a livello comunitario ai sensi dell'articolo 3-sexies, paragrafo 3, della direttiva 2003/87/CE, demandando la disciplina delle modalità per la vendita all'asta delle citate quote ad apposita deliberazione del Comitato attuativa del regolamento della Commissione UE previsto dall'articolo 3-quinquies, paragrafo 3, della direttiva 2003/87/CE. Quanto alla destinazione dei proventi, se ne demanda la disciplina ad un successivo provvedimento legislativo senza però indicare la tipologia e le modalità per l'emanazione, né - in linea con il dettato comunitario - i criteri da rispettare. A tale proposito ricorda il paragrafo 4 dell'articolo 3-quinquies della direttiva secondo cui i proventi dovrebbero essere utilizzati per lottare contro i cambiamenti climatici nell'Unione europea e nei paesi terzi, anche per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, per favorire l'adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici nell'Unione europea e nei paesi terzi, segnatamente nei paesi in via di sviluppo, per finanziare la ricerca e lo sviluppo ai fini dell'attenuazione e dell'adattamento, anche, in particolare, nel settore dell'aeronautica e del trasporto aereo, per ridurre le emissioni attraverso modi di trasporto scarsamente inquinanti e per coprire i costi di gestione del sistema comunitario e che si dovrebbe ricorrere alla prassi della messa all'asta anche per finanziare il Fondo globale per l'efficienza energetica e le energie rinnovabili nonché misure finalizzate a combattere la deforestazione.
Relativamente invece all'assegnazione a titolo gratuito, osserva che, a seguito delle novelle introdotte dal provvedimento in esame, si prevede che gli operatori aerei amministrati dall'Italia presentano la domanda per ottenere l'assegnazione gratuita di quote entro il 31 marzo 2011 (prendendo come anno di riferimento il 2010) oppure, per i periodi successivi quello che inizia nel 2013, almeno 21 mesi prima dell'inizio del periodo a cui la domanda si riferisce. Il Comitato deve provvedere poi

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ad inoltrare le domande al Comitato entro il 30 giugno 2011 oppure, per i periodi successivi a quello che inizia nel 2013, almeno 18 mesi prima dell'inizio del periodo a cui tali domande si riferiscono.
Conclude, quindi, rilevando che lo schema di decreto legislativo in esame interviene poi sulla riserva speciale che - secondo quanto si legge nella relazione illustrativa - viene istituita con la finalità di garantire agli operatori aerei che hanno avviato l'attività dopo il 2010 di ricevere un'assegnazione a titolo gratuito e di consentire di ricevere un'assegnazione a titolo gratuito a quegli operatori aerei che, sebbene in attività nel 2010, siano stati caratterizzati da una straordinaria crescita dell'attività.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 384 del 20 ottobre 2010: a pagina 85, seconda colonna, al punto 25), dopo le parole: «valutarsi» inserire le seguenti: «, nell'ordine,».