CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 ottobre 2010
381.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI, indi del vicepresidente Laura FRONER. - Intervengono il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Stefano Saglia, e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Sonia Viale.

La seduta comincia alle 9.

Variazione nella composizione della Commissione.

Raffaello VIGNALI, presidente, comunica che il deputato Antonio Angelucci, appartenente al gruppo parlamentare Popolo della Libertà, cessa di far parte della Commissione.
Comunico, inoltre, che sono entrati a far parte della Commissione i deputati appartenenti al gruppo parlamentare Popolo della Libertà Giorgio Jannone e Gianfranco Miccichè; quest'ultimo, essendo componente del Governo, verrà sostituito dal deputato Giuseppe Marinello.

5-02053 Froner: Ritardo nell'erogazione dei contributi previsti dalla legge n. 215 del 1992 a favore dell'imprenditoria femminile.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Laura FRONER (PD) ringrazia preliminarmente il sottosegretario Saglia per la risposta che, tuttavia, in questa sede avrebbe dovuto essere resa dal ministro Carfagna. Replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta perché, al di là delle buone intenzioni, non manifesta interventi concreti a favore dell'imprenditoria femminile. Non è stata fornita, infatti, alcuna indicazione riguardo agli impegni finanziari relativi al sesto bando caduti in perenzione. Ricordato che, lo scorso 29 settembre, il sottosegretario allo sviluppo economico, in risposta all'interrogazione Vannucci 5-01399 sul medesimo argomento, aveva assicurato di avere inoltrato all'Ufficio centrale del bilancio del Ministero dell'economia tutte le richieste di rassegnazione delle somme perenti, sottolinea tuttavia che al momento questi fondi non sono stati ancora assegnati alle imprese. Auspica pertanto un più intenso impegno del Governo sul versante dell'imprenditoria femminile, anche in considerazione dell'elevato rendimento di questo settore in un momento di crisi economica.

5-02432 Polledri: Attuazione delle disposizioni a favore delle società di vendita di gas in casi di emergenza climatica.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Massimo POLLEDRI (LNP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della

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risposta. Sottolinea che il sistema delle penali è corretto e che vi è un documento del Ministero che testimonia che si è verificato un problema con Snam Rete Gas quale fornitore di ultima istanza. Nei mesi di dicembre 2009 - gennaio 2010, in condizioni climatiche eccezionali, le società di vendita del gas si sono trovate ad acquistare a prezzi eccessivamente elevati la fornitura di gas, poiché da quanto risulta Snam Rete Gas non ha attinto allo stoccaggio, ma letteralmente «taglieggiato» il fornitore intermedio. Ricorda infine che sulla questione è stata effettuata una segnalazione anche da parte dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas.

5-02809 Vannucci: Graduatoria e valutazione dei progetti di innovazione tecnologica relativi al bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 settembre 2008 (supplemento ordinario n. 207).

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Massimo VANNUCCI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che giudica parziale e limitata. Non sono stati infatti chiariti i criteri di valutazione dei progetti finanziati né le prospettive dei 105 progetti dichiarati idonei. Nello specifico, lamenta che il progetto di ANCI Servizi, che potrebbe avere forti ricadute positive sulla produzione nel settore calzaturiero, sia stato dichiarato idoneo solo parzialmente, ottenendo un costo agevolabile totale di circa 17 milioni di euro e un contributo complessivo di circa 103 mila euro per le imprese partecipanti in area convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia).

5-02925 Tullo: Finanziamento del prototipo di nave multiuso per la Marina e la Protezione civile.
5-03076 Tullo: Iniziative a sostegno dei cantieri liguri di Fincantieri.

Raffaello VIGNALI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo su analoga materia, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Mario TULLO (PD), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta, precisando che le informazioni rese in questa sede erano già in gran parte contenute nell'intervento del rappresentante Governo sulla mozione Vico 1-00311, nel corso della seduta dell'Assemblea del 9 marzo 2009. Pur apprezzando la conferma del finanziamento di due navi multiruolo, sottolinea l'urgenza di interventi volti all'adeguamento infrastrutturale dei siti produttivi di Fincantieri e, in particolare, di quelli di Castellammare, Palermo e Ancona, che nell'ultimo periodo hanno fatto ampio ricorso alla cassa integrazione. Sottolinea, infine, che l'emergenza ulteriore causata dalla recente alluvione in Liguria impone interventi urgenti anche nel cantiere di Sestri Ponente, non solo per il suo adeguamento infrastrutturale, ma anche per la sua messa in sicurezza sotto il profilo idrogeologico.

5-03078 Bocci: Proroga dei tempi previsti per l'erogazione del contributo in conto energia per gli impianti fotovoltaici.

Laura FRONER (PD) dichiara di aver sottoscritto l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Laura FRONER (PD) prende atto della risposta.

5-03089 Pili: Rilancio del progetto «Miniera centrale Sulcis».

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

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Mauro PILI (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto e ringrazia per la risposta il rappresentante del Governo. Sottolinea l'emergenza industriale che riguarda il settore energetico in Sardegna e l'urgenza della realizzazione del progetto «Miniera centrale del Sulcis». Auspica che il Governo si faccia garante del rispetto delle normativa europea in merito alla procedura di gara e che si affronti la questione del monopolio detenuto da Enel ed Eos, evidenziando altresì la necessità di svincolare al più presto la regione Sardegna da questa situazione di debolezza che determina un prezzo notevolmente più alto dell'energia rispetto a quello praticato nelle altre regioni.

5-03166 Fiano: Vicende relative al commissariamento della sede ACI di Milano.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Emanuele FIANO (PD) ringrazia preliminarmente il sottosegretario Saglia che ha gentilmente fornito la risposta al posto del ministro Brambilla. Replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che non ha fornito chiarimenti in merito alle domande poste nel suo atto ispettivo. In primo luogo, non vi è alcun spiegazione in merito all'incompatibilità di Massimiliano Ermolli quale commissario straordinario e candidato alle elezioni. In secondo luogo, il Governo non ha risposto sulla questione che lo stesso Ermolli, già consigliere di amministrazione di una società che detiene rapporti contrattuali di natura commerciale con la stessa ACI di Milano. Avrebbe inoltre avuto piacere di conoscere i vizi di forma nella presentazione di una seconda lista esclusa dalle elezioni, richiamati ma non chiariti dalla risposta fornita. Ribadisce pertanto un giudizio fortemente negativo sulla risposta del Ministero del turismo, ricordando che sulla questione dell'ACI di Milano sono in corso procedimenti giurisdizionali di cui si attende fiduciosamente la conclusione.

5-03250 Froner: Interventi e spese nel settore del turismo e costi del portale www.italia.it.

Laura FRONER (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, ringrazia il sottosegretario Saglia per la sua costante presenza in Commissione, stigmatizzando tuttavia l'assenza del ministro Brambilla che ha delegato ad un altro rappresentante del Governo la risposta ad interrogazioni di competenza del proprio Dicastero.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Laura FRONER (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta. Auspicando un confronto diretto con il ministro competente, giudica abnorme il finanziamento destinato al Portale soprattutto se paragonato ai contenuti assai modesti delle informazioni fornite. Giudica altresì insoddisfacente il contenuto dello spot promozionale dell'Italia organizzato dalla Presidenza del Consiglio che peraltro non includeva la montagna come meta turistica, riconosciuta dall'Unesco tra i beni appartenenti al Patrimonio dell'Umanità. Ribadisce, infine, la necessità di più incisivi interventi a favore al turismo volti alla tutela dell'immagine dell'Italia all'estero e al sostegno degli operatori del settore.

5-03276 Margiotta: Istituzione del Fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

Salvatore MARGIOTTA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto per la puntualità della risposta, ma non intende aggiungere commenti politici sulla posizione

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della regione Basilicata in merito alla questione oggetto del suo atto ispettivo.

Raffaello VIGNALI, presidente, in attesa dell'arrivo del sottosegretario all'economia, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 9.55, è ripresa alle 10.05.

5-03470 Marchi: Regolamento del fondo di investimento per le piccole e medie imprese.

Il sottosegretario Sonia VIALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10).

Maino MARCHI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto per la tempestività della risposta, in cui si manifesta la possibilità di aggregazione tra piccole imprese per consentire il loro accesso ai finanziamenti previsti dal Fondo di investimento. Ritiene tuttavia che, trattandosi di un fondo d'investimento per piccole e medie imprese, non si dovrebbe ricorrere ad operazioni di aggregazione per consentire alle piccole imprese di ottenere finanziamenti. Sollecita, pertanto, il Governo a mettere in campo più incisive azioni di sostegno alle piccole imprese, maggiormente colpite dalla crisi e più esposte ai colpi della criminalità organizzata soprattutto sul versante dell'usura.

Laura FRONER, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 10.15.

ELEZIONE DEL PRESIDENTE, DEI VICEPRESIDENTI E DEI SEGRETARI

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente provvisorio Raffaello VIGNALI, indi del presidente eletto, Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.40.

Elezione del presidente.

Raffaello VIGNALI, presidente, indice la votazione per l'elezione del presidente.
Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti 42
Maggioranza assoluta dei voti 22

Hanno riportato voti:
Dal Lago 25
Lulli 1
Schede bianche 16

Proclama eletto presidente il deputato Manuela Dal Lago.

Hanno preso parte alla votazione i deputati: Abrignani, Allasia, Berruti, Brugger, Colaninno, Dal Lago, De Corato, Fadda, Formisano, Froner, Galati, Gava, Golfo, Iannaccone, Jannone, Lazzari, Lulli, Maggioni, Marchioni, Marinello, Martella, Mazzocchi, Milanato, Mistrello Destro, Pelino, Peluffo, Pezzotta, Polidori, Portas, Quartiani, Raisi, Ruggeri, Sanga, Scajola, Scarpetti, Testa, Torazzi, Verdini, Versace, Vico, Vignali e Zunino.

Manuela DAL LAGO, presidente, ringrazia i colleghi deputati per l'onore che gli hanno conferito affidandogli la presidenza della Commissione.

Elezione dei vicepresidenti e dei segretari.

Manuela DAL LAGO, presidente, indìce la votazione per l'elezione di due Vicepresidenti e di due Segretari.
Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei vicepresidenti:
Presenti e votanti 42

Hanno riportato voti:
Vignali 24
Froner 17
Schede bianche 1

Proclama eletti vicepresidenti i deputati Raffaello Vignali e Laura Froner.

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Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei segretari:
Presenti e votanti 42

Hanno riportato voti:
Lazzari 24
Fadda 17
Schede bianche 1

Proclama eletti segretari i deputati Luigi Lazzari e Paolo Fadda.

Hanno preso parte alla votazione per l'elezione dei vicepresidenti e dei segretari i deputati: Abrignani, Allasia, Berruti, Brugger, Colaninno, Dal Lago, De Corato, Fadda, Formisano, Froner, Galati, Gava, Golfo, Iannaccone, Jannone, Lazzari, Lulli, Maggioni, Marchioni, Marinello, Martella, Mazzocchi, Milanato, Mistrello Destro, Pelino, Peluffo, Pezzotta, Polidori, Portas, Quartiani, Raisi, Ruggeri, Sanga, Scajola, Scarpetti, Testa, Torazzi, Verdini, Versace, Vico, Vignali e Zunino.

Manuela DAL LAGO, presidente, invita i gruppi parlamentari a comunicare le designazioni dei rispettivi rappresentanti in Commissione, in vista della riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta termina alle 15.35.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 15.35.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive.
Atto n. 250.

(Rilievi alla VIII Commissione).
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e conclusione - Deliberazione di rilievi).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 30 settembre 2010.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, ribadito che la normativa in esame ha un fortissimo impatto sul sistema delle imprese, illustra la proposta di rilievi (vedi allegato 11).

Andrea LULLI (PD), nell'esprimere apprezzamento per l'articolata proposta di rilievi presentata dal relatore Vignali, esprime tuttavia perplessità sul contenuto del decreto legislativo che, come sottolineato anche dalla Conferenza Stato-regioni, per molti aspetti eccede i limiti della delega affidata al Governo. Riterrebbe altresì opportuno alla lettera p) della proposta di rilievi espungere il riferimento alla soppressione del comma 1 dell'articolo 17, recante modifiche all'articolo 195 del decreto legislativo n. 152 del 2006. Rileva che sarebbe stato preferibile procedere ad un periodo di sperimentazione del nuovo sistema sussistendo condizioni molto diversificate tra Nord e Sud, ma anche all'interno dello stesso territorio. La nuova normativa rischia di appesantire gli adempimenti burocratici per le imprese senza risolvere i problemi dello smaltimento dei rifiuti. Dichiara quindi il voto di astensione del proprio gruppo sulla proposta di rilevi che giudica corretta, essendo tuttavia riferita ad un provvedimento il cui contenuto non appare condivisibile.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, riformula la proposta di rilievi nel senso indicato dal deputato Lulli.

Alberto TORAZZI (LNP) dichiara il voto favorevole sulla proposta di rilievi formulata dal relatore. Ricordato il proprio gruppo è stato sempre molto critico nei confronti della normativa in esame, sottolinea il forte impatto che lo schema di decreto in esame ha sul mondo delle imprese e non può quindi che concordare

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sui rilievi formulati dal relatore, che indicano in modo puntuale le criticità delle disposizioni di cui allo schema di decreto.

Fabio GAVA (PdL), espresso apprezzamento per l'approfondito lavoro svolto dal relatore, osserva che le disposizioni in esame, come sovente accade nei provvedimenti di recepimento delle disposizioni comunitarie, possono accrescere le complicazioni burocratiche che le imprese devono quotidianamente affrontare.

Salvatore RUGGERI (UdC), espresso apprezzamento per l'accurato lavoro svolto dal relatore, dichiara l'astensione del proprio gruppo.

La Commissione approva quindi la proposta di rilievi, come riformulata (vedi allegato 12).

La seduta termina alle 15.50.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 15.50.

Disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche.
C. 3107 Milanato, C. 3116 Mazzocchi e C. 3133 Poli.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Fabio GAVA (PdL), relatore, ricorda che attualmente la disciplina della professione di estetista è recata dalla legge n. 1 del 1990.
Le proposte di legge C. 3107 (Milanato ed altri) e C. 3133 (Poli ed altri), di contenuto sostanzialmente analogo, sono volte a introdurre una nuova regolamentazione della professione di estetista più organica ed attuale (riconducendo nella sfera operativa di tale professione anche le pratiche bionaturali), mentre la proposta di legge C. 3116 (Mazzocchi ed altri) ha un contenuto più ampio, in quanto, oltre a ridisciplinare l'attività di estetista al fine di assicurarne una maggiore preparazione e formazione professionale, interviene a disciplinare ex novo sia la figura di onicotecnico sia la figura di tecnico dell'abbronzatura artificiale.
In particolare, le analoghe proposte di legge C. 3107 e C. 3133 intendono introdurre una nuova disciplina dell'attività professionale di estetista - che viene ridefinita come attività professionale nel settore delle scienze estetiche e bionaturali - per renderla più rispondente alla domanda e alle esigenze degli utenti intervenendo sia sull'oggetto della professione, che sui percorsi formativi e l'esercizio dell'attività. Pertanto, l'articolo 1 definisce le finalità della nuova disciplina dell'attività professionale nel settore delle scienze estetiche e bionaturali.
Con l'articolo 2 si prevede la definizione di tale attività individuando un primo ambito professionale di prestazione di servizi di bellezza e di benessere, riconducibile sostanzialmente al profilo classico dell'attività di estetista previsto dalla legge n. 1 del 1990. In via strettamente connessa con il profilo di estetista, la norma prevede la definizione di un secondo ambito professionale che fa riferimento allo svolgimento di pratiche estetiche e bionaturali le quali, stimolando le risorse naturali dell'individuo, sono mirate alla difesa e al ripristino delle migliori condizioni estetiche e di benessere della persona e alla rimozione degli stati di disagio psicofisico, generando una migliore qualità della vita. L'attività può essere svolta utilizzando varie tecniche manuali e di massaggio e ricorrendo all'applicazione di prodotti cosmetici e all'utilizzazione di apparecchi appositamente fabbricati e predisposti ad uso estetico. Si fanno rientrare nell'attività professionale in questione anche le pratiche di decorazione e di pigmentazione corporea (tatuaggio) e di foratura di parti superficiali del corpo (piercing), al fine di porre rimedio alla

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situazione attuale che vede queste pratiche spesso esercitate da soggetti senza titolo e senza la necessaria formazione.
Con riferimento ai requisiti di accesso professionale, l'articolo 3 prevede che l'esercizio dell'attività professionale di estetista e di operatore nel settore delle scienze estetiche e bionaturali sia subordinato al conseguimento di apposita abilitazione professionale previo svolgimento di un percorso formativo - successivo al conseguimento del diploma di scuola secondaria di primo grado - rispondente ai livelli essenziali di cui al decreto legislativo n. 226 del 2005. Il percorso formativo si suddivide in due percorsi propedeutici. Il primo è un corso base, della durata di tre anni, che darà accesso alla qualifica di operatore professionale, ai fini dell'avviamento al lavoro subordinato. L'obiettivo è quello di consentire ai giovani abilitati di affinare la propria preparazione, maturando esperienza pratica quali lavoratori dipendenti presso centri o imprese del settore. Il secondo percorso, successivo al conseguimento dell'abilitazione di base, è un corso di qualificazione professionale della durata di due anni con esame finale teorico-pratico, il cui superamento consente di ottenere il diploma professionale di tecnico in scienze estetiche e bionaturali, con valore abilitante all'esercizio dell'attività professionale in forma imprenditoriale.
L'articolo 4 stabilisce le competenze delle regioni in materia di abilitazione professionale, demandando la definizione dei contenuti tecnico-culturali dei programmi dei corsi e delle prove di esame ad un accordo sancito in sede di Conferenza Stato-regioni. La norma, al fine di rendere maggiormente omogeneo il livello delle conoscenze professionali, indica le materie fondamentali oggetto di studio.
L'articolo 5 è volto a stabilire alcune condizioni essenziali per l'esercizio dell'attività professionale disciplinata dalle proposte di legge. In primo luogo, la norma stabilisce che l'attività professionale nel settore delle scienze estetiche e bionaturali sia esercitata in forma di impresa, individuale o societaria, ai sensi delle norme vigenti, da iscrivere, secondo i rispettivi requisiti, nell'albo provinciale delle imprese artigiane ovvero nel registro delle imprese. Inoltre, la norma dispone che presso ogni sede dell'impresa dove viene esercitata l'attività debba essere designato almeno un responsabile tecnico in possesso dell'abilitazione professionale. L'attività può essere esercitata professionalmente in locali ubicati nell'ambito di strutture sanitarie pubbliche o private, nonché in luoghi di cura o di riabilitazione, centri e stabilimenti terapici o termali o altri centri e complessi ricettivi e di intrattenimento, con i quali siano stipulate convenzioni scritte concernenti modalità e condizioni delle prestazioni professionali da effettuare.
L'articolo 6 intende definire, sul piano giuridico e sotto un profilo organizzativo, l'attività dei centri benessere, al fine di dare una risposta effettiva ai diversi problemi che si sono creati nella realtà operativa dei medesimi centri. Si prevede, pertanto, che l'attività professionale oggetto del provvedimento possa essere esercitata nell'ambito di apposite strutture organizzate per offrire trattamenti diversificati e fornire servizi professionali di tipo interdisciplinare secondo requisiti di capacità tecnica e organizzativa, in ambienti dotati di requisiti e di impianti conformi alle norme di tutela dell'igiene, della sanità e della sicurezza e nel rispetto delle norme in materia di pubblicità sanitaria, applicabili alle attività professionali svolte. I centri benessere possono essere costituiti in forma di impresa singola o societaria, ovvero in forma di consorzio o di società consortile, nel rispetto delle condizioni di compatibilità eventualmente stabilite per l'esercizio delle professioni. Vengono quindi stabilite dalla norma le attività che possono essere svolte nei centri benessere oltre a quella di estetista. Al fine di definire con chiarezza i relativi rapporti di imputazione patrimoniale del centro benessere, anche nei rapporti con la clientela, si prevede che la gestione commerciale e l'amministrazione

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dei centri benessere siano affidate a un direttore responsabile, anche a fini di legale rappresentanza.
L'articolo 7 affida alla Conferenza Stato-regioni il compito di definire i criteri in merito al regime autorizzativo per l'avvio e per l'esercizio dell'attività, nel rispetto dei principi di autocertificazione, semplificazione e unificazione dei procedimenti amministrativi, in modo da garantire condizioni quanto più omogenee sul territorio nazionale in merito all'accesso al mercato e all'esercizio dell'attività per le imprese operanti nel settore.
L'articolo 8 disciplina il sistema sanzionatorio in caso di violazione degli obblighi relativi al possesso dell'abilitazione professionale e al regolare esercizio dell'attività.
Infine, con l'articolo 9 vengono previste apposite norme finali e transitorie. Tra l'altro, si dispone che i soggetti in possesso della qualificazione professionale di estetista prevista dalla legge n. 1 del 1990, che dimostrino di avere svolto professionalmente, per almeno due anni, le pratiche bionaturali individuate in base ad accordo raggiunto in sede di Conferenza Stato-regioni, sono equiparati ai nuovi soggetti abilitati.
Si dispone quindi l'abrogazione della legge n. 1 del 1990.
Passando ad esaminare la proposta C. 3116, si rileva che essa è volta a contrastare l'abusivismo e la concorrenza sleale nel campo delle attività estetiche, introducendo una nuova regolamentazione chiara ed esaustiva che garantisca la preparazione e formazione professionale degli estetisti.
Il Capo I (articoli 1-10) disciplina la figura dell'estetista professionale, la cui attività comprende le prestazioni e i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano allo scopo prevalente di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l'aspetto estetico, modificandolo attraverso l'eliminazione o l'attenuazione degli inestetismi presenti e può essere svolta utilizzando tecniche manuali, apparecchiature ad uso estetico e mediante l'applicazione dei prodotti cosmetici. L'attività di estetista professionale comprende anche quella di massaggiatore. All'estetista professionale è consentita la collaborazione con il medico.
L'esercizio dell'attività di estetista professionale - che può avvenire in forma autonoma o di rapporto di lavoro subordinato o in associazione con altri estetisti professionali - è condizionata all'iscrizione ad un apposito Albo nazionale. Tale iscrizione è subordinata ad un percorso formativo che, presupponendo il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, richiede in primo luogo la frequenza di un corso regionale di estetista professionale della durata di tre anni e il superamento del relativo esame finale teorico-pratico. Al termine di tale corso regionale è previsto un periodo di sei mesi di praticantato formativo, da svolgere presso un estetista professionale. Infine, concluso il praticantato, occorre superare un esame di Stato organizzato dal Collegio nazionale degli estetisti professionali, condizione necessaria per l'iscrizione all'Albo. A garanzia dei clienti viene previsto l'obbligo della formazione e dell'aggiornamento professionale continuo.
La proposta di legge reca inoltre una norma transitoria che prevede la possibilità per gli estetisti artigiani, che abbiano conseguito la qualificazione ai sensi della legge n. 1 del 1990, e che non siano in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, di divenire comunque estetisti professionali previo superamento dell'esame di Stato e conseguente iscrizione all'Albo entro il termine di tre anni dalla data di entrata in vigore della legge. Qualora, invece, l'estetista artigiano non intenda conseguire il titolo professionale potrà comunque proseguire il mestiere di estetista artigiano secondo le norme dettate dal Capo IV della legge.
Il Capo IV (articoli 27-29) disciplina l'attività dell'estetista artigiano, cioè dell'estetista che abbia conseguito la propria qualificazione sotto la vigenza della legge n. 1 del 1990.
A differenza dell'estetista professionale, l'estetista artigiano può utilizzare solamente alcune apparecchiature ad uso estetico

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tassativamente elencate, non può svolgere l'attività di massaggiatore e, se intende svolgere la professione di onicotecnico o di tecnico dell'abbronzatura artificiale, deve conseguire le relative abilitazioni prescritte dalla proposta in esame. Non sembrerebbe consentita la collaborazione tra estetista artigiano e medico. Inoltre, l'estetista artigiano non può ricoprire l'incarico di direttore tecnico di alcuna impresa terza.
Per quanto riguarda il sistema sanzionatorio, si applicano le pene di cui all'articolo 348 del codice penale. (in materia di abusivo esercizio di una professione) all'estetista artigiano che abusivamente esercita le attività riservate all'estetista professionale. Inoltre, l'estetista artigiano che esercita le attività di sua competenza in difformità delle norme del provvedimento in esame è passibile della sanzione amministrativa pecuniaria da 7.000 a 15.000 euro.
Il Capo II (articoli 11-18) disciplina ex novo l'attività di onicotecnico, che consiste nella costruzione, ricostruzione, applicazione e decorazione su unghie naturali, nell'applicazione di unghie artificiali, e comunque in tutto ciò che riguarda il trattamento di bellezza delle mani e dei piedi, mentre il Capo III (artt. 19-26) disciplina ex novo l'attività di tecnico dell'abbronzatura artificiale, che comprende tutte le prestazioni relative all'utilizzo di apparecchiature generanti raggi ultravioletti utilizzate a fini estetici presenti in esercizi aperti al pubblico. Per entrambe tali nuove figure professionali si istituisce il rispettivo Elenco nazionale (presso il Collegio nazionale degli estetisti professionali). L'iscrizione nel rispettivo Elenco è condizione necessaria per l'esercizio delle attività di onicotecnico e di tecnico dell'abbronzatura artificiale. Sono previsti requisiti soggettivi analoghi per l'esercizio di tali attività: diploma di scuola secondaria di secondo grado; frequenza di un corso regionale comprendente 450 ore di formazione e superamento dell'esame finale teorico-pratico; praticantato formativo della durata di tre mesi presso un'impresa di omologo settore. Per entrambe le nuove figure professionali è quindi prevista una disciplina transitoria per i soggetti che già svolgono la relativa attività alla data di entrata in vigore della legge.
Il Capo V (articoli 30-32), che reca le disposizioni finali, prevede che le attività disciplinate dal provvedimento possono essere svolte, a determinate condizioni, insieme all'attività di acconciatore. Inoltre, per quanto riguarda il sistema sanzionatorio, a chiunque esercita l'attività di estetista professionale senza la necessaria iscrizione all'Albo professionale si applicano le pene di cui al citato articolo 348 c.p. nonché la sanzione amministrativa da 7.000 a 15.000 euro. La stessa sanzione amministrativa è prevista per l'esercizio delle attività di onicotecnico o di tecnico dell'abbronzatura artificiale senza essere iscritto nei rispettivi Elenchi. Inoltre, chiunque richiede prestazioni riservate alla professione di estetista professionale ovvero prestazioni di onicotecnico o di tecnico dell'abbronzatura artificiale a soggetti che non sono in possesso del necessario titolo abilitante è passibile della sanzione amministrativa da 1.500 a 7.000 euro.
Si dispone, infine, l'abrogazione della citata legge n. 1 del 1990.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.55 alle 16.