CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 ottobre 2010
378.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
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IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Andrea PASTORE.

La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: «Regolamento per il riordino dell'Istituto nazionale di beneficenza "Vittorio Emanuele III"» (n. 258).
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).
(Esame e rinvio).

Il relatore, sen. BOSCETTO (PdL), illustra lo schema di regolamento in titolo,

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cui è allegato un nuovo testo che il Governo ha predisposto adeguandolo alle osservazioni formulate dal Consiglio di Stato, il quale ha dato atto che le modificazioni così introdotte sono pienamente conformi alle osservazioni stesse. Il regolamento è adottato nell'ambito del procedimento «taglia-enti» e trasforma l'Istituto in fondazione di diritto privato, trasferendo i relativi compiti di vigilanza dal Ministero dell'interno al Ministero della difesa.

Dopo aver riferito sulle singole disposizioni, anticipa sin d'ora un orientamento favorevole al provvedimento in esame, nel testo riformulato alla luce delle pronunce del Consiglio di Stato, riservandosi di formulare una proposta di parere favorevole che inviti il Governo ad apportare quelle modificazioni già anticipate con il testo allegato allo schema in esame, integrandolo con i rilievi che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Resta comunque da considerare un aspetto di fondo: quello dell'effettiva applicabilità del procedimento «taglia-enti» all'Istituto. La relazione illustrativa evidenzia infatti come l'Istituto si avvalga esclusivamente dell'operato volontario di ufficiali e sottufficiali in pensione: e dunque non sembrerebbe ricadere nell'ambito di applicazione dell'articolo 26, comma 1, secondo periodo, del decreto-legge n. 112 del 2008, che, come successivamente interpretato, si applica agli enti con dotazione superiore alle 50 unità. Inoltre, l'Istituto non è ricompreso nell'elenco ISTAT delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato e pertanto sembrerebbe escluso sia dal primo che dal secondo periodo del richiamato articolo 26, e dunque dall'intera procedura del «taglia-enti».

In ogni caso, l'adozione dello schema di regolamento può essere inteso come volto ad adeguare la disciplina dell'ente a quanto stabilito dal decreto legge n. 78 del 2010: a tale riguardo, allora, si potrebbe ritenere opportuno invitare il Governo a integrare l'articolo 2 prevedendo che il suo Statuto si conformi a quanto stabilito dall'articolo 6, comma 5, del decreto legge n. 78 in materia di composizione degli organi collegiali. Per quanto riguarda l'altro aspetto - quello della gratuità delle cariche - lo schema è infatti già coerente con il provvedimento d'urgenza richiamato.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: «Regolamento per il riordino del Fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato» (n. 256).
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).
(Esame e rinvio).

Il relatore, sen. BOSCETTO (PdL), illustra lo schema di regolamento in titolo, adottato nell'ambito del procedimento «taglia-enti»; anche in questo caso all'atto del Governo è allegato un nuovo testo che l'Amministrazione proponente ha predisposto adeguandolo alle osservazioni formulate dal Consiglio di Stato, il quale ha dato atto che le disposizioni contenute nel nuovo testo risultano formulate in piena adesione alle osservazioni stesse. Dopo aver riferito dettagliatamente sulle disposizioni di riordino del Fondo, che viene confermato come ente avente personalità giuridica di diritto pubblico posto sotto la vigilanza del Ministero dell'interno, egli anticipa sin d'ora, come per il precedente provvedimento, un orientamento favorevole sul testo come riformulato alla luce delle pronunce del Consiglio di Stato, riservandosi quindi di formulare una proposta di parere favorevole che inviti il Governo ad apportare quelle modificazioni già anticipate con il testo allegato allo schema in esame, integrandolo con i rilievi che dovessero emergere nel corso del dibattito.

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Anche in questo caso, peraltro, come per l'atto del Governo n. 258, sussiste il dubbio circa l'effettiva applicabilità del procedimento «taglia-enti» al Fondo, trattandosi di ente privo di organico e non incluso nell'elenco ISTAT delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato. In ogni caso, il provvedimento può essere inteso come volto ad adeguare la disciplina del Fondo a quella dettata dall'articolo 6 del decreto legge n. 78 in tema di componenti degli organi collegiali e compensi loro attribuiti.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: «Regolamento per il riordino dell'Accademia nazionale dei Lincei» (n. 257).
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).
(Esame e rinvio).

Il relatore, on. TORRISI (PdL) illustra lo schema di regolamento in titolo, con il quale si provvede al riordino dell'Accademia nazionale dei Lincei, nell'ambito del procedimento «taglia-enti». Segnala che, anche per il questo provvedimento, il Governo ha trasmesso un testo nel quale vengono recepiti, nella quasi totalità, i rilievi e le proposte di riformulazione avanzati dal Consiglio di Stato. A tale riguardo, rileva come resti da valutare la congruenza di quanto disposto dall'articolo 7 dello schema di regolamento in esame, in merito all'attribuzione di compensi ad alcuni componenti del Collegio dei revisori dei conti, con quanto disposto dall'articolo 6 del decreto-legge n. 78 del 2010, anche alla luce delle pronunce del Consiglio di Stato; un'ulteriore riflessione si impone inoltre sulle modalità di approvazione dello Statuto dell'Accademia, non essendo più richiesta dal provvedimento in titolo l'acquisizione del previo parere del Consiglio di Stato: ricorda che il mantenimento di quell'adempimento è invece richiesto dalle pronunce del Consiglio di Stato. Conclude riservandosi di formulare una proposta di parere anche alla luce del dibattito.

Il presidente PASTORE ricorda il particolare grado di autonomia che l'articolo 33, ultimo comma, della Costituzione riconosce alle accademie e alle istituzioni di alta cultura, nei limiti stabiliti dalla legge, e rammenta come su tale aspetto si sia particolarmente soffermato il Consiglio di Stato. Egli riterrebbe necessaria un'attenta riflessione in merito all'applicazione delle norme del procedimento «taglia-enti» e di quelle del decreto legge n. 78 del 2010 alla luce del livello di autonomia costituzionalmente garantito all'Accademia nazionale dei Lincei, con particolare riferimento alla riduzione del numero dei componenti del Consiglio di Presidenza.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: «Regolamento per il riordino dell'Ente opere laiche palatine pugliesi» (n. 262).
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).
(Esame e rinvio).

Il presidente PASTORE (PdL) riferisce sullo schema di regolamento in titolo, in sostituzione del relatore designato. Dopo aver ricordato le finalità e le attività dell'ente, che il provvedimento in esame trasforma in fondazione di diritto privato, osserva come per tale riordino emergano i medesimi profili problematici già evidenziati con riferimento all'atto del Governo n. 258: anche in questo caso, infatti, si tratta di un ente che non si avvale di personale dipendente e che non è compreso nell'elenco delle pubbliche amministrazioni incluse nel conto economico consolidato. L'ente sembrerebbe pertanto

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escluso dall'applicazione sia del primo che del secondo periodo dell'articolo 26 del decreto-legge n. 112/2008, e dunque dall'intera procedura del «taglia-enti». In ogni caso, l'adozione dello schema di regolamento può essere inteso come volto ad adeguare la disciplina dell'ente a quanto stabilito dal decreto legge n. 78 del 2010.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: «Regolamento per il riordino del Banco nazionale di prova per le armi da fuoco portatili e per le munizioni commerciali» (n. 247).
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).
(Seguito dell'esame e rinvio).

Prosegue l'esame sospeso nella seduta del 22 settembre.

Il relatore, sen. CASOLI (PdL) preannuncia la presentazione di una proposta di parere sul provvedimento in titolo, che potrà essere pubblicata in una prossima seduta.

L'onorevole LOVELLI (PD), alla luce del dibattito sin qui svolto, chiede al relatore di inserire nella proposta di parere in via di definizione un rilievo volto a sollecitare il Governo a ricondurre le competenze in merito al Banco nazionale di prova alla Camera di commercio di Brescia.

Il relatore sen. CASOLI (PdL) assicura che terrà conto di tale indicazione.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Sui lavori della Commissione.

Il PRESIDENTE avverte che in una seduta che sarà convocata la prossima settimana potranno essere acquisite e pubblicate le proposte di parere sugli schemi di regolamento di riordino di enti all'ordine del giorno della Commissione, predisposte dai rispettivi relatori; la votazione di tali proposte potrà avvenire invece in una seduta che sarà convocata nella settimana successiva.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 14.35.