CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 ottobre 2010
378.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 14.15.

Stefano STEFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03534 Narducci: Sulla situazione del Consolato generale di Stoccarda.

Franco NARDUCCI (PD) illustra l'interrogazione in titolo sottolineando che essa si ricollega a un'iniziativa assunta da quattro consiglieri del CGIE eletti in Germania che, in una lettera inviata all'Ambasciatore d'Italia a Berlino, hanno denunciato il grave deterioramento dei rapporti tra il Consolato generale di Stoccarda e la comunità italiana residente a Stoccarda e nel Baden-Württemberg, tenendo conto che si tratta della più grande comunità italiana emigrata in Europa riferita ad una circoscrizione consolare. L'interrogazione nasce anche dalle preoccupazioni per un probabile blocco delle attività scolastiche italiane amministrate da quel Consolato, in particolare dei corsi di lingua e cultura italiana, a causa delle

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situazioni di criticità create dal Reggente del Consolato di Stoccarda. I predetti consiglieri hanno denunciato la manifesta attività svolta dal Reggente per la costituzione di un nuovo Ente gestore, «Lernerfolg», e la riattivazione di una vecchia associazione di Karlsruhe, che dovrebbero organizzare detti corsi nonostante non abbiano né l'esperienza organizzativa, né le competenze didattiche per farlo. L'iniziativa del titolare della sede consolare punterebbe a scardinare realtà costruite attraverso vari decenni di lavoro e di impegno da parte di significative realtà associative presenti a livello locale - vale a dire la CISL e le ACLI, di cui sono ben noti gli interventi di tutela e formativi a favore dei lavoratori italiani, anche in emigrazione - a vantaggio di soggetti che appaiono voluti dall'autorità consolare.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Franco NARDUCCI (PD), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto dalla risposta del Governo che, a suo avviso, conferma la tendenza dell'ufficio consolare a riferire al Ministero verità parziali. Di fatto il Console Reggente ha bloccato i finanziamenti per lo svolgimento di attività correnti gettando ombre sul corretto esercizio dei suoi poteri. A suo avviso, se dalle opportune verifiche contabili e amministrative dovessero emergere irregolarità, il Console dovrebbe più opportunamente denunciarle anziché ricorrere a mezze affermazioni, addirittura a distanza di vari mesi. Sottolinea che la condotta del Console generale adombra un'anomala interpretazione dei principi di contabilità per quanto riguarda le entrate: non può pretendersi - né le circolari vigenti lo prevedono - che il bilancio consuntivo per le attività affidate dal MAE presenti alla voce entrate anche le risorse finanziarie derivanti da attività diverse realizzate dagli enti che gestiscono i corsi di lingua e cultura. Sostiene poi che hanno preoccupato gli organismi di rappresentanza della comunità le modalità poste in essere dallo stesso Console Reggente nella procedura di valutazione e selezione degli enti che aspirano a realizzare detti corsi. Il Ministero degli affari esteri ha affermato nella risposta che non si è trattato di gara, ma intanto dei quattro enti gestori due sono stati esclusi. La legittimità valutativa del Console non è in discussione ma a patto che essa sia esercitata in modo imparziale. Richiama al riguardo il verbale della riunione del COMITES di Stoccarda, indetta per la valutazione dei preventivi e inoltrato dagli enti gestori, alla presenza del Console Reggente, in cui si afferma che il Consolato è intervenuto per correggere il preventivo presentato da Lernerfolg e addirittura che la relazione tecnica al preventivo è stata redatta dal consolato stesso. L'interventismo del Console Reggente si evince, tra l'altro, anche dalla risposta data dal Direttore Generale del Ministero della cultura del Baden-Württemberg alla lettera del COMITES di Stoccarda. In tale risposta, in cui il Direttore Generale smentisce il proprio formale coinvolgimento, si esprime soddisfazione per il fatto che alcuni collaboratori e referenti del citato ministero collaborino con il Consolato italiano di Stoccarda alla costituzione di Lernerfolg. Il Governo deve valutare a fondo le gravi conseguenze per l'Amministrazione dello Stato sul piano della certezza giuridica e, in particolare, delle obbligazioni che potrebbero insorgere verso il personale docente in materia di stipendi. Alla luce di quanto segnalato auspica da parte del Ministero degli affari esteri l'assunzione di iniziative specifiche per porre rimedio a tale situazione e prevenire le inevitabili onerose conseguenze per l'erario.

5-03535 Di Biagio: Sulla ratifica della Convenzione dell'Aja del 19 ottobre 1996 in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori.

Aldo DI BIAGIO (FLI) nell'illustrare l'interrogazione in titolo sottolinea che essa è volta a inserire la ratifica della Convenzione tra le priorità dell'agenda

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legislativa del Governo, considerato che l'Italia è il Paese europeo più in ritardo rispetto a tale adempimento.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2),

Aldo DI BIAGIO (FLI) replicando, si dichiara soddisfatto per la risposta ricevuta auspicando un celere avvio da parte del Governo del procedimento finalizzato alla ratifica dell'importante convenzione.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 14.35.

Schema di Decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013.
Doc. LVII, n. 3.
(Parere alla V Commissione).
(Esame ai sensi dell'articolo 118-bis, comma 1, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Stefano STEFANI, presidente, nel sostituire il relatore, onorevole Antonione, impossibilità a presenziare alla seduta, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla Commissione Bilancio, secondo quanto previsto all'articolo 118-bis del regolamento, sullo schema di Decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013, trasmessa alle Camere il 30 settembre scorso. Ricorda che essa, a seguito dell'entrata in vigore della legge di riforma della contabilità pubblica, ha sostituito il DPEF previsto dalla precedente disciplina contabile del 1978.
Ricorda che, a livello di prassi, si sta consolidando l'approccio tendente ad anticipare i tempi della manovra di finanza pubblica - che quest'anno si è concentrata nel decreto-legge n. 78 del 2010 - attribuendo alla legge di stabilità il compito di consolidare i risultati conseguiti con l'altro provvedimento. Se l'adozione anticipata di numerosi interventi anti-crisi si è rivelata, come sappiamo, assai penalizzante in termini di risorse finanziarie a disposizione della nostra politica estera, ha tuttavia consentito di mettere in sicurezza i conti pubblici di fronte all'emergenza gravissima innescata dal caso della Grecia e di tracciare una linea di rientro dal deficit e dal debito che è stata convalidata in sede europea.
Prima di passare ad una rapida disamina degli andamenti della nostra finanza pubblica nel quadro della difficile ripresa delle economie maggiormente industrializzate, occorre sottolineare un'indicazione contenuta nella premessa allo schema di DFP: in essa si evidenzia opportunamente che la DFP dovrà, nei prossimi anni, raccordarsi ai nuovi documenti politico-contabili europei (Stability Program, National Reform Program), che saranno presentati da ciascun Paese prima della fine dell'anno e che assumeranno inevitabilmente una «centralità politica assoluta ed assorbente» nello spirito della Nuova Strategia Europa 2020 (EU2020). A tal fine la Commissione europea ha previsto un coordinamento strategico dei diversi momenti di definizione programmatica per i Paesi membri attraverso l'introduzione del c.d. «Semestre europeo». Sarà conseguentemente all'interno di questo nuovo schema europeo che si concentrerà la discussione sulla politica economica. Per quanto attiene ai trends macroeconomici del nostro Paese nel triennio 2011-2013, lo schema di DFP riflette le prospettive di recupero dell'economia internazionale.
Il documento presenta, infatti, una revisione al rialzo delle stime di crescita dell'economia italiana per l'anno in corso, nell'ordine di 0,2 punti percentuali. In

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particolare, per il 2010 il PIL è stimato crescere dell'1,2 per cento rispetto all'1 per cento indicato nella Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica di maggio. Le nuove previsioni confermano i segnali di consolidamento della ripresa economica dell'Italia, trainata soprattutto dalla domanda estera.
Quanto all'inflazione, tenendo conto dell'apprezzamento del dollaro rispetto all'euro e del fatto che i rischi di un rallentamento della crescita globale influenzano al ribasso i prezzi delle materie prime, la DFP stima un tasso medio per l'indice dei prezzi al consumo (NIC) per il 2010 dell'1,6 per cento e del 2,1 per cento per il deflatore del PIL.
Sulla base del nuovo quadro tendenziale aggiornato riportato nello schema di DFP, il livello dell'indebitamento netto è sostanzialmente legato ad una significativa riduzione delle spese complessive, che passerebbero dal 52,5 per cento nel 2009 al 48,6 per cento nel 2013, anche per effetto delle politiche dirette alla riqualificazione della spesa pubblica.
Per quanto concerne l'evoluzione del rapporto debito pubblico/PIL, esso risulta in linea con le previsioni, con un lieve incremento che, secondo quanto riportato nel documento, sarebbe dovuto alle maggiori emissioni necessarie per finanziarie i contributi italiani alla Grecia, che hanno, di fatto, neutralizzato il miglioramento del fabbisogno.
Nel presentare una proposta di parere favorevole, sottolinea come allo schema di DFP non risultino allegate alcune importanti relazioni che avrebbero fornito un quadro completo degli andamenti delle missioni di spesa del bilancio dello Stato e segnatamente della principale missione che fa capo al Ministero degli Affari esteri, quella denominata «L'Italia in Europa e nel mondo» (vedi allegato 3).

Il sottosegretario Enzo SCOTTI concorda con le considerazioni del presidente Stefani.

Gianpaolo DOZZO (LNP), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole avanzata dal relatore, propone la soppressione della parola «fortemente» dal quarto e ultimo punto delle considerazioni in premessa.

Stefano STEFANI, presidente, concorda con la proposta del collega Dozzo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole, come riformulata, sullo schema di Decisione in titolo (vedi allegato 4).

La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.45.