CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 ottobre 2010
377.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 5 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 14.35.

Sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, a venti anni dall'entrata in vigore della legge 4 ottobre 1988, n. 436.
Seguito esame del documento conclusivo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Augusto DI STANISLAO (IdV), al fine di consentire alla Commissione di poter concludere celermente l'indagine conoscitiva, sollecita i colleghi a presentare al più presto eventuali proposte di modifica al documento conclusivo in oggetto.

Edmondo CIRIELLI, presidente, fa presente che le modalità e i termini per la presentazione delle citate proposte di modifica saranno fissati nella prossima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che avrà luogo domani.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 5 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di Decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013.
Doc. LVII, n. 3.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

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Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, osserva che lo Schema di decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013 (DFP), approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 29 settembre, costituisce il documento, introdotto dalla nuova disciplina contabile, in sostituzione del Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF). Il nuovo documento è destinato ad essere, a sua volta, sostituito da un diverso e più articolato apparato di documentazione di matrice europea.
La decisione di finanza pubblica deve indicare tra l'altro: gli obiettivi di politica economica e il quadro delle previsioni economiche e di finanza pubblica almeno per il triennio successivo; gli obiettivi articolati per i sottosettori del conto delle amministrazioni pubbliche relativi alle amministrazioni centrali, alle amministrazioni locali e agli enti di previdenza e assistenza sociale; gli eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi macroeconomici fissati nei precedenti documenti programmatici e alle previsioni contenute nella Relazione sull'economia e la finanza pubblica (RFP), presentata alle Camere dal Ministro dell'economia e delle finanze entro il 15 aprile di ogni anno.
Per quanto riguarda il quadro macroeconomico, sottolinea come lo Schema di decisione di finanza pubblica in esame metta in evidenza la ripresa economica che ha caratterizzato i primi due trimestri del 2010. Nel corso dell'anno, infatti, l'economia mondiale ha fatto registrare stime congiunturali e tendenziali della crescita in progressivo aumento, grazie alla consistente ripresa del commercio mondiale (la relativa crescita è stimata nel 2010 intorno al 10 per cento). Lo scenario di previsione per il 2010 prospetta, dunque, dopo la contrazione registrata nel 2009, una crescita dell'economia globale del 4,4 per cento.
Il quadro macroeconomico italiano per il triennio 2011-2013 riflette, quindi, le prospettive di recupero dell'economia internazionale. Lo Schema di DPF in oggetto, infatti, presenta una revisione al rialzo delle stime di crescita dell'economia italiana per l'anno in corso, nell'ordine di 0,2 punti percentuali. In particolare, per il 2010 si stima che il PIL cresca dell'1,2 per cento, rispetto all'1 per cento indicato nella Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica. Una riduzione della crescita del PIL è invece indicata per l'anno 2011, in cui si prevede che il PIL cresca ad un tasso dell'1,3 per cento rispetto all'1,5 per cento stimato a maggio, in correlazione ai segnali di rallentamento degli scambi internazionali e della crescita, in particolare degli Stati Uniti, emersi dopo l'estate, che potrebbero determinare un rallentamento della ripresa economica anche in Italia. Nel biennio successivo la crescita annua è prevista attestarsi al 2 per cento, con un parziale recupero dell'ancor ampio gap di capacità produttiva inutilizzata.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, secondo le stime del Governo, l'occupazione, calcolata in termini di unità di lavoro standard (ULA), è prevista ridursi ancora dell'1,5 per cento nel 2010, per poi riprendere il suo trend di crescita e stabilizzarsi su livelli positivi già a partire dal 2011. Il tasso di disoccupazione si collocherebbe all'8,7 per cento nel 2010 e nel 2011, per poi ridursi gradualmente ed attestarsi all'8,4 per cento nel 2013.
Per quanto riguarda la finanza pubblica, lo Schema di decisione di finanza pubblica descrive gli andamenti tendenziali e gli obiettivi programmatici di finanza pubblica ripartendoli tra i tre sottosettori della pubblica amministrazione a cui si è fatto cenno in precedenza. In particolare, lo Schema di decisione di finanza pubblica sottolinea come la crisi economica e finanziaria degli ultimi due anni e la necessità di mantenere gli impegni assunti in sede europea hanno determinato l'anticipazione della manovra di aggiustamento dei conti per gli anni 2011-2013, attuata in estate con il decreto-legge n. 78 del 2010, peraltro in linea di continuità con la prassi seguita sin dal 2008. Tale manovra ha comportato effetti netti per circa 62 miliardi di euro nel triennio 2011-2013 (12 miliardi nel 2011 e 25 miliardi in ciascuno degli anni 2012 e 2013), di cui circa 30 miliardi ascrivibili

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alle Amministrazioni centrali (48 per cento), 27 miliardi alle Amministrazioni locali (44 per cento) e 5 miliardi agli enti di previdenza e di assistenza (8 per cento).
A questo riguardo, evidenzia come lo Schema di documento precisi che le previsioni in esso indicate considerano integralmente il contributo alla manovra di contenimento richiesto al comparto degli enti locali, anche se non sono state ancora definite le relative misure di attuazione per il conseguimento delle economie attese.
In particolare, le nuove previsioni riportate nello Schema di decisione di finanza pubblica indicano un livello di indebitamento netto tendenziale in linea con quello programmatico esposto nella Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica di maggio. Il confronto con i valori programmatici indicati nella Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica evidenzia alcuni scostamenti, in particolare, con riferimento al saldo primario, per il quale si registra un lieve deterioramento nel periodo, essenzialmente dovuto, secondo quanto riportato nella Decisione di finanza pubblica, all'aggiornamento del quadro macroeconomico e alla revisione della composizione delle entrate fiscali nel 2010.
La pressione fiscale, dopo il picco registrato nel 2009 (43,2 per cento del PIL) dovuto per circa 0,8 punti agli introiti relativi all'imposta sostitutiva sulle plusvalenze e alle entrate derivanti dallo scudo fiscale, registra una notevole riduzione, attestandosi a fine periodo 2013 al 42,4 per cento del PIL. Le spese totali al netto degli interessi, in rapporto al PIL, invece, evidenziano una significativa riduzione di 4 punti percentuali, passando dal 47,8 per cento del 2009 al 43,8 per cento del 2013.
Infine, rileva che il presente Schema di decisione di finanza pubblica non reca aspetti di interesse della Commissione Difesa, se non per quanto attiene all'indicazione degli effetti delle misure di rifinanziamento delle missioni internazionali e di contenimento della spesa del personale delle Forze armate e di polizia derivanti dal citato decreto-legge n. 78 del 2010 e ai criteri di contabilizzazione delle forniture militari pluriennali, iscritte nel conto economico delle pubbliche amministrazioni tra i consumi intermedi anziché tra gli investimenti fissi lordi.
In conclusione, nell'osservare come il presente documento non contenga profili di significativo interesse per la Commissione Difesa e come gli obiettivi di finanza pubblica in esso indicati risultino coerenti con gli impegni assunti dal Governo nell'ambito dell'Unione europea, propone di esprimere un parere favorevole sul documento stesso.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.