CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 settembre 2010
376.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER L'ESAME DEI PROGETTI DI ATTI COMUNITARI E DELL'UE

Giovedì 30 settembre 2010. - Presidenza del presidente Sandro GOZI.

La seduta comincia alle 14.10.

Comunicazioni del Presidente.

Sandro GOZI, presidente, ricorda che sono attualmente assegnati alla Commissione politiche dell'Unione europea, ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, sei progetti legislativi dell'Unione europea, per i quali è ancora pendente il termine di 8 settimane previsto dall'apposito Protocollo allegato ai Trattati dell'UE e sul funzionamento dell'UE.
Tenuto conto delle decisioni dell'Ufficio di Presidenza della XIV Commissione, il Comitato per l'esame dei progetti di atti UE è chiamato a selezionare i progetti di atti che potrebbero costituire oggetto di esame effettivo da parte della Commissione stessa.
Ritiene opportuno ribadire al riguardo l'orientamento già maturato dal Comitato e accolto dalla XIV Commissione di non procedere, a differenza di altri Parlamenti nazionali e dello stesso Senato della Repubblica, ad una sistematica valutazione ai fini della verifica di sussidiarietà di tutti i progetti di atti assegnati ma di concentrarsi, con l'ausilio del filtro preliminare del Comitato, sui progetti che, in ragione delle implicazioni giuridiche e dei profili attinenti ai presupposti per l'esercizio delle competenze, presentino un effettivo rilievo il controllo di sussidiarietà. Ciò al fine di una più razionale organizzazione dei lavori e di evitare una proliferazione di pronunce che potrebbe pregiudicare l'autorevolezza e la rilevanza dell'intervento del Parlamento.
In coerenza con questa impostazione, propone di avviare l'esame di sussidiarietà di due proposte.
La prima è la Proposta di regolamento che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio (COM(2010)375 def). La proposta mira, con l'obiettivo espressamente dichiarato dalla Commissione di dare applicazione al principio di sussidiarietà, ad introdurre la possibilità che gli Stati membri limitino o addirittura vietino la coltivazione degli OGM, autorizzati a livello di UE, in tutto il loro territorio o in parte di esso. Tali divieti o limitazioni devono essere giustificati da ragioni diverse da quelle contemplate nella valutazione del rischio ambientale e sanitario nel quadro del sistema di

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autorizzazioni dell'UE. Appare opportuno valutare se l'attribuzione di questi poteri agli stati membri sia coerente con gli obiettivi di armonizzazione del mercato interno sottesi alla normativa vigente. In particolare, occorre, per un verso, verificare se la proposta determini il rischio di frammentare a livello nazionale o addirittura regionale, in misura incompatibile con il mercato interno, la disciplina per la coltivazione degli OGM; per altro verso, ove si escludesse tale rischio, occorre verificare se i presupposti per l'adozione da parte di ciascuno stato di divieti o limiti siano troppo restrittivi o al contrario troppo generici. Poiché il termine di otto settimane per la verifica di sussidiarietà scade il 14 ottobre 2010, appare necessario avviare nella prima seduta utile della Commissione l'esame della proposta.
Il secondo atto meritevole di attenzione è la Proposta di direttiva sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi per motivi di lavoro stagionale (COM(2010)379 def.). La proposta stabilisce una procedura accelerata per l'ammissione di lavoratori stagionali cittadini di paesi terzi, sulla base di una definizione comune e di criteri comuni, in particolare l'esistenza di un contratto di lavoro o di un'offerta vincolante di lavoro che garantisca un salario non inferiore a un livello minimo. Il testo proposto specifica che la direttiva dovrà essere applicata facendo salvo il principio della preferenza ai cittadini dell'Unione per quanto riguarda l'accesso al mercato del lavoro degli Stati membri e senza incidere sul diritto degli Stati membri di determinare il volume degli ingressi nel loro territorio dei cittadini di paesi terzi a scopo di lavoro stagionale. Si tratta di una delle iniziative chiave previste dal Programma di Stoccolma per incentivare il ricorso all'immigrazione legale. Alcuni parlamenti, in particolare il Senato ceco che ha già adottato un parere motivato, hanno tuttavia obiettato che la proposta inciderebbe sulle competenze nazionali in materia senza dimostrare i valore aggiunto dell'intervento europeo. In particolare, la definizione dei criteri minimi a livello europeo non terrebbe conto delle differenti situazioni esistenti in ogni stato membro per il ricorso al lavoro stagionale. in funzione delle esigenze dei rispettivi mercati del lavoro; inoltre, il testo proposto dalla Commissione europea garantirebbe ai cittadini di paesi terzi un trattamento più favorevole rispetto ai cittadini dei nuovi Stati membri UE, ancora soggetti a specifici regimi transitori.
Anche per questa proposta il termine di otto settimane per la verifica di conformità scade il 15 ottobre 2010 e appare dunque necessario avviare l'esame nella prima seduta utile della XIV Commissione.

Nicola FORMICHELLA (PdL) propone l'avvio dell'esame della Proposta di direttiva relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (COM(2010)368 def.). La proposta mira alla semplificazione e armonizzazione delle normative nazionali vigenti, in particolare quanto all'ambito di copertura e alle modalità di rimborso, alla riduzione del termine per il rimborso dei depositanti e alla mutua concessione di prestiti tra i sistemi di garanzia. Il termine di otto settimane per la verifica di conformità scade il 14 ottobre 2010.
Rileva come la proposta di direttiva non presenti, apparentemente, profili problematici; tuttavia in base ad informazioni ricevute nell'ambito dei rapporti informali tra i gruppi politici riconducibili al PPE, il Bundestag tedesco potrebbe, la prossima settimana, adottare un parere motivato e appare dunque opportuno che anche la Camera operi una verifica approfondita della materia.

Sandro GOZI, presidente, ove il Comitato concordi, si farà carico di sottoporre alla valutazione dell'Ufficio di Presidenza della XIV Commissione la possibilità di avviare l'esame delle tre proposte di atti richiamate, ai fini della verifica della loro conformità al principio di sussidiarietà.

Il Comitato concorda.

Sandro GOZI (PD), presidente, rileva che sulla proposta di regolamento in materia

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di coltivazione di OGM il Senato ceco e il Nationalrat austriaco hanno già espresso un parere motivato. Le motivazioni addotte da queste Camere nell'esercizio del controllo di sussidiarietà, devono spingere la XIV Commissione a ridiscutere l'interpretazione e l'applicazione delle disposizioni del Trattato di Lisbona sul controllo di sussidiarietà. Sarebbe a suo avviso opportuno unire nello stesso parere, seppure in parti separate e riconoscibili, l'esame della conformità al principio di sussidiarietà e un esame più ampio sul merito e sugli aspetti connessi con il rispetto del principio di attribuzione e di proporzionalità, di cui all'articolo 5 del Trattato.
Si tratta di un tema che si riserva di sottoporre all'attenzione dell'Ufficio di Presidenza della Commissione, ai fini di un suo opportuno approfondimento.
Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la seduta.

La seduta termina alle 14.30.