CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 settembre 2010
375.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 29 settembre 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia, ed il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Giuseppe Maria Reina.

La seduta comincia alle 10.

Schema di delibera del CIPE n. 83/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Quadro aggiornato di dettaglio degli interventi da avviare nel triennio».
Atto n. 244.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 22 settembre 2010.

Tino IANNUZZI (PD), dopo aver precisato che il proprio intervento riguarderà anche le successive delibere all'ordine del giorno, sottolinea anzitutto il grave ritardo con cui, a distanza di quasi un anno dalla loro adozione, gli schemi di delibere in titolo vengono sottoposti all'attenzione della Commissione. Giudica quindi inaccettabile il contenuto di tali atti, con i quali il Governo, agendo attraverso la rimodulazione di precedenti stanziamenti già assegnati, ha operato un drammatico taglio delle risorse destinate alla realizzazione di opere pubbliche indispensabili per lo sviluppo del Mezzogiorno e per il superamento del gap infrastrutturale sempre più profondo fra questa e le altre aree del Paese. In particolare, si sofferma sugli effetti negativi delle deliberazioni assunte dal CIPE in ordine al completamento di

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infrastrutture assolutamente fondamentali per il futuro del Sud, dall'autostrada Salerno-Reggio Calabria - che subisce un taglio insostenibile - alla statale n. 106 Jonica fino alla linea ferroviaria AC/AV Napoli-Bari.
Al tempo stesso ritiene che, a distanza di quasi un anno dalle delibere in esame, emerga in modo evidente che il Governo ha clamorosamente disatteso il preciso impegno, assunto in quella circostanza, di procedere rapidamente a reintegrare i fondi sottratti al completamento delle citate infrastrutture. A tutt'oggi, inoltre, a fronte dell'inevitabile blocco dei cantieri determinato dalla decurtazione di fondi in questione, non si ha nessuna notizia, non tanto dell'utilizzazione, ma neanche della ripartizione e dell'assegnazione delle risorse destinate ad interventi di risanamento ambientale, che erano stati indicati come ragione e fondamento del taglio di fondi eseguito. Denuncia, inoltre, che nell'ultimo anno la politica antimeridionalista del Governo in carica non ha mutato segno, come dimostrano i successivi atti assunti dal CIPE di utilizzazione dei fondi FAS per il finanziamento di misure, dal «piano carceri» al sostegno al settore agroalimentare fino alla finanziamento della banda larga, che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo del Mezzogiorno (e delle altre aree sottoutilizzate), vale a dire con lo scopo prescritto dalla legge per l'utilizzazione dei fondi FAS.
Passa, quindi, ad analizzare il contenuto dei singoli schemi di delibere CIPE, soffermandosi in particolare su quello relativo alla realizzazione di piccole e medie opere nel Mezzogiorno, denunciando il taglio del 50 per cento delle risorse già assegnate, la mancanza di trasparenza delle procedure adottate - che, ad esempio, non prevedono alcuna forma di coinvolgimento o quantomeno di informazione delle Commissioni parlamentari in ordine alle opere e ai progetti da ammettere a finanziamento -, la mancanza di qualsiasi certezza in ordine al reintegro dei fondi decurtati. Quanto allo schema di delibera n. 121/2009, denuncia la strumentalità di una scelta che, a suo avviso, nel privilegiare gli aspetti propagandistici che accompagnano tutte le decisioni relative alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, produce, da un lato, tagli inaccettabili al completamento delle infrastrutture realmente prioritarie per la crescita e la rinascita del Mezzogiorno, dall'altro, aggrava la crisi profonda in cui versano i lavoratori e le imprese del settore, dirottando risorse preziose dall'economia reale verso obiettivi esclusivamente finanziari ,come la ricapitalizzazione della società Stretto di Messina.
Per tutte queste ragioni, annuncia il voto contrario del gruppo del Partito Democratico su tutti e tre gli schemi di delibere CIPE in titolo, richiamando tutti i deputati della Commissione ad un atto di coerenza e di responsabilità e denunciando l'atteggiamento di un Governo e di una maggioranza che, proprio nel giorno in cui il Presidente del Consiglio dei ministri annuncia illusoriamente che il Sud è una delle cinque priorità dell'azione di Governo, in concreto si appresta ad approvare atti che comportano inaccettabili tagli di risorse per il completamento delle infrastrutture nel Mezzogiorno.

Mauro LIBÈ (UdC), nell'associarsi a quanto detto dal deputato Iannuzzi in ordine al contenuto degli schemi di delibere CIPE in esame, sottolinea il dato politico di fondo rappresentato, a suo avviso, dalla conferma della natura ingannevole delle scelte di un Governo che si limita a stornare le poche risorse messe in campo da un obiettivo ad un altro, da una infrastruttura ad un'altra, senza alcuna capacità concreta di completare le opere annunciate e continuando, purtroppo, a penalizzare le popolazioni del Mezzogiorno con la intollerabile decurtazione dei fondi destinati allo sviluppo e alla crescita delle aree sottoutilizzate.
Conclude, stigmatizzando la strumentalità e il carattere mistificatorio della vicenda del Ponte sullo Stretto di Messina e annunciando il voto contrario del suo gruppo su tutti e tre gli schemi di delibere CIPE in titolo.

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Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) si associa ai rilievi espressi in ordine all'arbitrarietà con la quale vengono spostate le risorse da una destinazione all'altra, sottolineando, inoltre, che, a distanza di quasi un anno, nulla è dato sapere in ordine alla destinazione delle risorse per il risanamento ambientale e sul rispetto dei criteri stabiliti dal Parlamento in ordine all'impiego degli stessi. Fa, inoltre, presente che risulta particolarmente arbitrario che il Governo sia intervenuto modificando il soggetto aggiudicatario per la realizzazione della variante di Canitello.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, in relazione ai rilevi sollevati dai deputati intervenuti, fa presente che nella ripartizione delle risorse occorre tener presente le opere effettivamente cantierabili. Ritiene, inoltre, che in materia di infrastrutture i governi di centro-destra abbiano raggiunto risultati migliori rispetto a quelli espressione del centro sinistra nell'assicurare una progressione delle opere. Formula, quindi, una proposta di parere favorevole sullo schema di delibera in titolo.

Il sottosegretario GIUSEPPE MARIA REINAsvolge alcune precisazioni sul contenuto degli schemi di delibere in esame, soffermandosi anzitutto sulle ragioni di assoluta urgenza che nello scorso novembre portarono il CIPE a deliberare lo stanziamento di 900 milioni di euro per avviare quantomeno un programma straordinario di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio, con la garanzia di una ripartizione delle risorse in assoluto rispetto della quota che la legge impone di destinare alle regioni del Mezzogiorno. Dopo avere espresso apprezzamento per l'esigenza sottolineata dal relatore circa la necessità che il Governo comunichi alle Commissioni parlamentari competenti per materia l'elenco delle opere ammesse a finanziamento in forza dello schema di delibera n. 103/2009, passa quindi ad illustrare le ragioni profonde che sono alla base della scelta del Governo in carica di procedere con determinazione alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ritiene che il Ponte costituisca, a suo avviso, lo strumento indispensabile, non solo e non tanto per la rinascita della Sicilia e del Mezzogiorno, ma anche per la modernizzazione dell'Italia, per fare del Paese quella piattaforma logistica mediterranea, che è un dei fattori più robusti per la sua crescita economica e civile.
Nel rivendicare il fatto che, grazie alle scelte del Governo in carica, oggi finalmente non si dibatte più sull'opportunità o meno di realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina ma, più semplicemente, sul come tale fondamentale infrastruttura debba essere realizzata e che essa costerà allo Stato molto meno di quanto si pensi e di quanto si dica, ricorda che tutti i Governi che si sono succeduti in questi anni hanno incontrato gravi difficoltà nel portare a compimento opere come la nuova statale 106 Jonica o l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, riaffermando peraltro l'impegno solenne del Governo, affinché quest'ultima infrastruttura sia completata entro il termine preannunciato del 2013.

Domenico SCILIPOTI (IdV) denuncia il ritardo gravissimo in cui versa la Sicilia sotto il profilo della dotazione infrastrutturale e l'illusorietà di una politica, come quella del Governo in carica, che punta a rappresentare il Ponte sullo Stretto di Messina come la soluzione miracolosa a tutti i problemi di quella regione. Egli ritiene invece che la costruzione del Ponte, se non preceduta dalla realizzazione di tutte quelle opere pubbliche necessarie alla modernizzazione vera della Sicilia - dagli aeroporti alle ferrovie alla rete stradale e autostradale - non rappresenta affatto la soluzione per il suo sviluppo. Stigmatizza per questo la pregiudiziale difesa del Ponte sullo Stretto di Messina svolta dal rappresentante del Governo nel suo intervento, denunciando il fatto che la vera responsabilità del gap infrastrutturale

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della Sicilia ricade negli errori e nelle scelte sbagliate fatte in trent'anni di cattiva amministrazione regionale. Conclude, annunciando il voto contrario del suo gruppo su tutte e tre gli schemi di delibere in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Schema di delibera del CIPE n. 103/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Assegnazione finanziamento per le piccole e medie opere nel Mezzogiorno».
Atto n. 245.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame rinviato nella seduta del 22 settembre 2010.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, nel richiamare il contenuto della relazione illustrativa svolta nella precedente seduta, si sofferma sullo schema di delibera n. 103/2009, proponendo di esprimere un parere favorevole con condizione diretta a sottolineare, come peraltro sollecitato oggi anche dal deputato Iannuzzi, l'esigenza che il Parlamento venga informato dell'articolazione territoriale degli interventi ammessi a finanziamento (vedi allegato). Nel rilevare, inoltre, che un'attenta lettura degli atti approvati e delle dichiarazioni pubbliche rese in ordine agli esiti della riunione del CIPE del 6 novembre 2009 porterebbe a conclusioni diverse da quelle tratte da alcuni deputati dell'opposizione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizione, come formulata dal relatore.

Schema di delibera del CIPE n. 121/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Assegnazione in vista della realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina».
Atto n. 246.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame rinviato nella seduta del 22 settembre 2010.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole sullo schema di delibera in titolo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Proposta di nomina del professor Bernardo De Bernardinis a presidente dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).
Nomina n. 69.

(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 settembre 2010.

Angelo ALESSANDRI, presidente e relatore, ricorda che nella precedente seduta aveva formulato una proposta di parere favorevole sulla proposta di nomina del dottor Bernardo De Bernardinis a Presidente dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), sulla quale la Commissione dovrà pronunciarsi a scrutinio segreto con il sistema delle palline bianche e delle palline nere.

Alessandro BRATTI (PD), nel ribadire le ragioni che sono alla base del giudizio convintamente favorevole del gruppo del Partito Democratico in ordine alla proposta di nomina del professor De Bernardinis a Presidente dell'ISPRA, denuncia tuttavia la gravità della situazione nella

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quale, dopo due anni di commissariamento, oggi versa l'Istituto sotto il profilo della condizione finanziaria, dell'assolvimento dei compiti e delle attività istituzionali, del depauperamento delle strutture e degli uffici che si occupano del controllo e del monitoraggio delle attività che comportano il trattamento di scorie radioattive. Per tali ragioni, nel formulare un augurio sincero al nuovo presidente dell'ISPRA, chiede alla presidenza della Commissione di farsi interprete dell'esigenza di promuovere al più presto un incontro con il nuovo Presidente sui temi relativi agli indirizzi gestionali e al concreto perseguimento degli obiettivi istituzionali dell'Istituto.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nel rassicurare il deputato Bratti che si farà subito carico dell'esigenza da lui manifestata di procedere in tempi brevi ad un'audizione del nuovo presidente dell'ISPRA, fa presente che il Professor De Bernardinis ha già comunicato per le vie brevi la sua totale disponibilità ad un confronto con la Commissione.

Salvatore MARGIOTTA (PD), nel concordare con le considerazioni svolte dal deputato Bratti, rimarca le qualità professionali del professor De Bernardinis, che ha avuto modo di apprezzare anche quale collega dell'Università degli Studi della Basilicata.

Mauro LIBÈ (UdC) preannuncia il voto favorevole del gruppo UDC alla nomina del professor De Bernardinis a presidente dell'ISPRA.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica il risultato della votazione:
Presenti 28
Votanti 28
Maggioranza 15
Hanno votato 28
Hanno votato no 0

La Commissione approva.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.
Hanno preso parte alla votazione i deputati: Alessandri, Benamati, Bonciani, Braga, Bratti, Cosenza, De Siano, Tommaso Foti, Germanà, Ghiglia, Gibiino, Ginoble, Iannuzzi, Lanzarin, Libè, Lisi, Margiotta, Mariani, Mondello, Morassut, Motta, Pizzolante, Realacci, Stradella, Togni, Tortoli, Vella, e Zinzi.

La seduta termina alle 10.55.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante recepimento delle direttive 2008/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, e 2009/90/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 luglio 2009, che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque (seguito esame atto n. 252 - rel. Tortoli).

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI