CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 settembre 2010
374.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Delegazione presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
COMUNICATO
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Martedì 28 settembre 2010. - Presidenza del presidente Luigi VITALI.

La seduta comincia alle 14.10.

Comunicazioni del Presidente sulle iniziative della Delegazione.

Il deputato Luigi VITALI, presidente, segnala che sono in distribuzione la newsletter sull'attività delle commissioni del Consiglio d'Europa nel periodo successivo alla scorsa sessione plenaria dell'Assemblea, che si è svolta dal 21 al 26 giugno e il dossier informativo per la prossima sessione plenaria, che si svolgerà a Strasburgo dal 4 all'8 ottobre prossimi.
Segnala i punti fondamentali della Sessione: martedì mattina e pomeriggio si svolgerà l'elezione del nuovo Segretario generale dell'Assemblea. I candidati sono due: il polacco Sawicki e l'olandese Kleijssen. Sempre martedì, nelle stesse ore, si voterà per eleggere i giudici della Corte Europea per i diritti umani a titolo della Grecia, del Portogallo e dell'Estonia.
Alcuni rapporti in discussione presentano riferimenti all'Italia. In particolare il rapporto Agramunt sulla lotta contro l'estremismo cita il divieto italiano alla ricostituzione di partiti fascisti; nel rapporto sull'inquinamento acustico e luminoso sono contenuti esempi positivi della nostra legislazione nazionale e regionale in materia; nel rapporto sulle domande di asilo legate al genere c'è un riferimento al fatto che l'8 per cento delle donne che arrivano sulle sponde italiane sostengano di essere state esposte ad abusi sessuali da parte dei loro contrabbandieri.
Il testo che tuttavia pone maggiormente in evidenza l'Italia è il rapporto McCafferty, dal titolo «L'accesso delle donne alle cure mediche legittime: il problema dell'uso non regolamentato dell'obiezione di coscienza». In questo rapporto il punto principale in questione è una presunta «mancanza di meccanismi di controllo che garantiscano la disponibilità e l'accessibilità dei servizi sanitari nel campo dell'aborto».
Infine va citato il rapporto Rupprecht sugli «Abusi contro i minori negli istituti» nel quale il paragrafo 22 ricorda che la questione è stata anche recentemente affrontata in Italia dalle istituzioni dello Stato e della Chiesa. Su questo rapporto l'onorevole Volontè ha fatto mettere a verbale una sua opinione in dissenso al relatore.
Ricorda infine l'incontro con l'Ambasciatore Busetto, che si terrà a Strasburgo martedì 5 ottobre 2010, alle 13, al quale potrebbe partecipare anche il giudice della Corte, Guido Raimondi.

Il deputato Luca VOLONTÈ (UdC) ricorda le due principali questioni politiche. Nel rapporto sugli abusi nei confronti dei minori negli istituti, in particolare, si ricordano molteplici reati subiti dai minori negli istituti ecclesiastici, senza considerare che il problema ha riguardato tutte le istituzioni, sportive, culturali, laiche, pubbliche e non solo quelle cattoliche.
Il secondo rapporto, di cui è relatrice l'onorevole McCafferty, pone in cattiva luce alcuni paesi, tra cui in particolare l'Italia, la Polonia e l'Austria, nei quali l'aborto è legale, ma i medici possono far

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ricorso all'obiezione di coscienza. L'intento è quello di restringere il campo dell'obiezione di coscienza, consentendola in modo molto restrittivo ai soli medici e non al personale paramedico, sul presupposto sbagliato che tra i paesi membri del Consiglio d'Europa non vi sia una regolamentazione adeguata in materia. In realtà 40 dei 47 paesi del Consiglio d'Europa hanno una propria legislazione ben precisa sia sull'obiezione di coscienza che sull'aborto e sull'eutanasia e il Sottosegretario pro-tempore Roccella, chiamato in audizione dalla Commissione Sociale del Consiglio d'Europa, ha ben spiegato il quadro normativo esistente in Italia con la legge 194.

Il deputato Piero FASSINO (PD) chiede di conoscere in quali paragrafi specifici del progetto di risoluzione e di raccomandazione si evidenzino le criticità illustrate dal collega Volontè.

Il deputato Luca VOLONTÈ (UdC) osserva che al punto 4.1. del progetto di risoluzione si parla di necessità di regolamentazione completa, quando in realtà essa già esiste. Si cerca inoltre di porre paletti all'obiezione di coscienza e di creare distinzioni tra le strutture ospedaliere pubbliche e private. Nel paragrafo 4.1.2 il termine «imponga» è assolutamente improprio! Anche nella sua veste di Presidente del Gruppo popolare europeo non intende addentrarsi nel dibattito pro o contro l'aborto, ma sosterrà la sua personale posizione a favore dell'obiezione di coscienza.

Il deputato Piero FASSINO (PD) si riserva di approfondire l'argomento sulle questioni prospettate, che sono sicuramente molto delicate. Rileva che a suo parere un'esigenza di maggiore regolamentazione sul tema esiste e il fatto che si inviti ad effettuarla non è necessariamente da considerare in modo restrittivo bensì è un fatto di chiarezza. Quanto al paragrafo 4.1.1 esso si potrebbe concludere alla prima parte della formulazione, eliminando il riferimento alle istituzioni pubbliche o statali, mentre il paragrafo 4.1.3 potrebbe evitare di specificare in modo dettagliato le varie casistiche; al paragrafo 4.1.2 il termine «imponga» potrebbe essere sostituito con «definisca le modalità in cui». Ritiene in conclusione che sarebbe meglio giungere a formulazioni di largo consenso su questa tematica così delicata e la delegazione italiana potrebbe assumere un ruolo di mediazione, al di là delle rispettive posizioni politiche. Chiede inoltre di conoscere se su questa tematica vi siano documenti di indirizzo da parte dell'Organizzazione mondiale per la sanità.

Il deputato Renato FARINA (PdL) osserva che il parere sul rapporto McCafferty della commissione per le pari opportunità sarà probabilmente molto duro e con espressioni molto nette, parlando di «diritto all'aborto» ed essendo orientato a tradurre i diritti umani secondo un filone di pensiero ben preciso.

Il deputato Luca VOLONTÈ (UdC) richiama infine l'attenzione sul dibattito d'urgenza relativo al popolo dei Rom che si svolgerà giovedì mattina: a tale riguardo auspica che esso possa svolgersi in modo intelligente, evitando polemiche, visto che il tema è particolarmente vissuto soprattutto tra paesi e nei paesi dell'Unione europea.

Il deputato Luigi VITALI, presidente, raccogliendo positivamente le osservazioni che sono state svolte dai colleghi, ritiene che si possa concordare la presentazione di emendamenti in modo tale che emerga una posizione unitaria della delegazione italiana.

La seduta termina alle 14.45.