CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 settembre 2010
372.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Giovedì 23 settembre 2010. - Presidenza del vicepresidente Luigi NICOLAIS, indi del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, università e ricerca Guido Viceconte.

La seduta comincia alle 13.45.

7-00369 Di Centa: Sulla dichiarazione di monumento nazionale per il Monumento alle Portatrici Carniche sito a Timau, nel comune di Paluzza (UD).
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione all'ordine del giorno.

Manuela DI CENTA (Pdl) illustra la risoluzione in titolo, di cui raccomanda l'approvazione, che è stato sottoscritta da rappresentanti di gruppi di maggioranza e minoranza. Ricorda che con essa si chiede di riconoscere la storia e l'impegno di alcune donne della zona di Carnia, in particolare nel comune di Paluzza, che nel corso della prima guerra mondiale letteralmente presenziarono il fronte austriaco, lasciato sguarnito dagli italiani. Queste prime soldatesse svolsero un ruolo fondamentale nel sostenere le attività di resistenza in quel periodo, portando viveri e munizioni sulle spalle, con carichi che arrivavano fino a 30, 40 chili. Sottolinea, in particolare, che una di loro, Maria Plozner, fu uccisa proprio nel corso di queste incursioni da un cecchino austriaco, avendo per questo ottenuto dal Presidente della Repubblica, nel 1997, la medaglia d'oro al valore militare e alla memoria. La risoluzione in discussione intende quindi valorizzare l'eroicità di queste donne, dichiarando monumento nazionale quello oggi esistente a Timau nel comune di Paluzza.

Il sottosegretario Guido VICECONTE con riferimento alla risoluzione in discussione, con la quale si chiede l'impegno del

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Governo a dichiarare il Monumento delle Portatrici Carniche, realizzato dallo scultore Antonio Tinaglia nel 1992, monumento nazionale ai sensi del Codice dei beni culturali, fa presente che il Codice dei beni culturali non prevede la fattispecie della dichiarazione dello status di monumento nazionale. È necessario invece richiamare l'articolo 10 comma 3, lettera d), ai sensi del quale sono beni culturali, quando sia intervenuta la dichiarazione prevista dall'articolo 13, le cose immobili e mobili, a chiunque appartengano, che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell'arte, della scienza, della tecnica, dell'industria, della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell'identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose. Precisa che sulla base di tale disposto, è possibile pertanto riconoscere e dichiarare l'importanza storica del monumento in questione, ovvero sottolinearne, con un decreto dichiarativo, il valore culturale come segno tangibile del valore civile dell'operato delle portatrici carniche durante la Grande Guerra.
Segnala che ciò è possibile in quanto, nel caso del riconoscimento dell'interesse culturale di un bene ai sensi dell'articolo 10, comma 3, lettera d), non viene dichiarato l'interesse dell'opera in se ma ciò che essa rappresenta. Pertanto, non è vincolante che l'opera abbia più di cinquanta anni. Sulla base di quanto esposto, rappresenta che il Ministero per i beni e le attività culturali, attraverso le proprie articolazioni territoriali, può prendere in considerazione la possibilità di sottoporre a tutela il bene in questione, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 10, comma 3, lettera d) citato. Condivide pertanto l'impegno richiesto al Governo nella risoluzione in discussione, nei termini sopra indicati.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00374 De Torre: Applicazione ed eventuale revisione della legge n. 440 del 1997, istitutiva dell'autonomia scolastica.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione all'ordine del giorno.

Maria Letizia DE TORRE (PD) illustra la risoluzione in titolo, di cui raccomanda l'approvazione. Ricorda che occorrerebbe rivedere l'uso del Fondo per l'autonomia scolastica di cui alla legge n. 440 del 1997 e comprendere se gli obiettivi posti in quella legge siano stati o meno raggiunti. Auspica quindi che il Governo possa dare la propria disponibilità in tal senso, al fine di accrescere l'autonomia scolastica.

Il sottosegretario Guido VICECONTE ricorda che la legge n. 440 del 18 dicembre 1997 ha istituito nello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione il Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi. Sottolinea che il predetto Fondo è destinato alla piena realizzazione dell'autonomia scolastica; all'introduzione dell'insegnamento di una seconda lingua comunitaria nelle scuole medie; all'innalzamento del livello di scolarità e del tasso di successo scolastico; alla formazione del personale della scuola; alla realizzazione di iniziative di formazione post-secondaria non universitaria; allo sviluppo della formazione continua e ricorrente; agli interventi per l'adeguamento dei programmi di studio dei diversi ordini e gradi; ad interventi per la valutazione dell'efficienza e dell'efficacia del sistema scolastico; alla realizzazione di interventi perequativi in favore delle istituzioni scolastiche tali da consentire, anche mediante integrazione degli organici provinciali, l'incremento dell'offerta formativa; alla realizzazione di interventi integrati; alla copertura della quota nazionale di iniziative cofinanziate con i fondi strutturali dell'Unione europea.
Segnala che la legge prevede che le disponibilità del Fondo sono ripartite in

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attuazione delle annuali direttive ministeriali, acquisito il parere delle Commissioni parlamentari competenti, che definiscono gli interventi prioritari; i criteri generali per la ripartizione delle somme destinate agli interventi e le modalità della relativa gestione; le indicazioni circa il monitoraggio, il supporto, l'assistenza e la valutazione degli interventi. Con le stesse direttive sono inoltre individuati gli interventi per il potenziamento e la qualificazione dell'offerta di integrazione scolastica degli alunni con handicap previsti dalla legge n. 69 del 22 marzo 2000. Aggiunge che per l'anno 2010, le risorse finanziarie iscritte in bilancio sul capitolo 1270 dello stato di previsione del Ministero che rappresenta, per gli interventi da realizzare in attuazione delle leggi suddette, ammontano complessivamente ad euro 130.213.306,00. Precisa tuttavia che, per effetto di accantonamenti di bilancio disposti dal Ministero dell'economia e delle finanze, sulla base delle vigenti disposizioni, la disponibilità complessiva ai fini del riparto è di euro 128.943.627,00. Ricorda che sullo schema di direttiva per il 2010 è stato già acquisito il prescritto parere della Commissione cultura della Camera ed è ora in corso l'esame da parte della omologa Commissione del Senato. Ritiene superfluo soffermarsi nuovamente sui contenuti analitici dello schema di direttiva - per il dettaglio rimanda ai dati già in possesso della Commissione -, limitandosi ad esporne sinteticamente il quadro complessivo. Evidenzia che il ministero ha elaborato lo schema di direttiva per il 2010 fornendo, per ciascun settore di intervento, indicazioni coerenti con la riforma scolastica in corso. Le risorse disponibili sono state ridistribuite concentrando l'impegno sui comparti ritenuti più strategici, quali l'ampliamento dell'offerta formativa; la formazione e il sostegno all'innovazione; la scuola digitale; il miglioramento dell'offerta formativa nelle scuole paritarie; l'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap o ospedalizzati; l'istruzione post-secondaria e per gli adulti; la valutazione degli apprendimenti; la promozione, il sostegno e la documentazione dell'innovazione. In tale prospettiva, con riferimento al primo obiettivo - l'ampliamento dell'offerta formativa -, sono state incrementate le risorse destinate alla formazione del personale della scuola da 4 a 12 milioni di euro. Quanto al secondo obiettivo, relativo a formazione e sostegno all'innovazione, ricorda che le iniziative a sostegno del personale scolastico sono legate prioritariamente al processo di riforma in atto, con particolare riferimento alla formazione in lingua inglese dei docenti di scuola primaria. Sono altresì previste misure di formazione in ingresso e in servizio per i dirigenti scolastici, per promuovere modalità di espletamento delle funzioni sempre più attive, consapevoli e responsabili, in un'ottica di continuo miglioramento del funzionamento amministrativo e contabile delle scuole.
Evidenzia inoltre che non sono previsti cambiamenti, rispetto al 2009, per quanto riguarda, rispettivamente, gli obiettivi riferiti alla scuola digitale, al potenziamento dell'offerta formativa nelle scuole paritarie e all'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap o ospedalizzati. È prevista invece una diminuzione delle risorse destinate all'istruzione post-secondaria e degli adulti, e ciò in linea con la riorganizzazione dei Centri per l'istruzione degli adulti. Gli interventi per l'istruzione post-secondaria sono rivolti in particolare ad una prospettiva di sviluppo in coerenza con il riordino degli istituti tecnici e professionali, mentre l'offerta formativa per gli adulti mira soprattutto all'acquisizione delle competenze-chiave di cittadinanza, ivi compreso l'apprendimento della lingua italiana da parte degli adulti immigrati. Ricorda quindi che si è previsto l'aumento degli stanziamenti dedicati alla valutazione degli apprendimenti e all'innovazione. In particolare, per quest'ultimo obiettivo, gli interventi potranno estendersi alla ricerca sui processi di trasformazione degli ambienti di apprendimento anche attraverso l'utilizzo delle innovazioni tecnologiche, dei libri digitali, degli ambienti interattivi. Aggiunge che in relazione ai punti da a) a f) della risoluzione, le esigenze ivi sottese sembrano corrispondere, in linea di massima,

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alle priorità già individuate dal ministero, come risultano definite, fra l'altro, nell'atto di indirizzo del Ministro dell'istruzione del 30 marzo 2009 e nella direttiva generale sull'azione amministrative e la gestione 2009. Rileva, infatti, che, secondo la prospettiva delineata dalla strategia di Lisbona, sono stati assunti come obiettivi prioritari, fra gli altri: la promozione di una strategia di sviluppo della dimensione europea dell'educazione, in termini di valori, conoscenze, motivazioni ed opportunità, attraverso la valorizzazione dell'autonomia degli istituti scolastici; il miglioramento della qualità dell'offerta scolastica, anche con riferimento alla qualità delle relative strutture e valorizzando la formazione del personale della scuola; la valorizzazione dell'autonomia degli istituti scolastici statali, in un'ottica di sostegno alla qualità dell'azione didattica e di riqualificazione della spesa pubblica; l'introduzione di metodi di valutazione oggettiva degli studenti, degli insegnanti e delle scuole e la misurazione del risultato dell'azione educativa sul singolo ragazzo quanto a valore aggiunto di cognizioni e crescita rispetto al momento d'ingresso, considerando obiettivo irrinunciabile l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell'obbligo di istruzione per i giovani e per la popolazione adulta nel quadro dell'apprendimento permanente per tutto il corso della vita e in questa direzione vanno le direttive ministeriali rivolte all'INVALSI; la promozione di un piano di innovazione centrato sull'introduzione delle tecnologie nella didattica.
Con riferimento al primo impegno previsto dalla risoluzione, quello di fornire tutti gli elementi utili finalizzati alla valutazione tecnica della legge n. 440 del 1997, informa che, per quanto riguarda la formazione del personale, le risorse finanziarie previste dalla n. 440 programmate nel 2009 e messe a disposizione nell'anno 2010 per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, ai sensi dell'articolo 21 della legge n. 59 del 1997, ammontano complessivamente a 4 milioni di euro in termini di spesa impegnata con una disponibilità residua di euro 598.157, 24. Ricorda che dati analitici in proposito risultano dalla tabella di cui dà lettura (vedi allegato). Relativamente all'attuazione dell'autonomia scolastica per il quadriennio 2004-2008, ricorda che puntuali elementi sono contenuti nella relazione inviata dal Ministro il 24 giugno 2010 ai Presidenti dei due rami del Parlamento; a detta relazione è allegata la dettagliata descrizione delle fasi di attuazione, degli obiettivi e delle finalità dei progetti nazionali posti in essere nello stesso quadriennio per l'attuazione dell'autonomia scolastica. Con riguardo, infine, al secondo impegno previsto dalla risoluzione, relativo all'eventuale revisione della legge n. 440 del 1997, segnala che opportune riflessioni e valutazioni potranno essere fatte alla luce delle utili indicazioni che scaturiranno nel corso della discussione della risoluzione stessa, ferma restando l'esigenza di salvaguardare gli equilibri di finanza pubblica.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.05.

AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 23 settembre 2010.

Audizione di rappresentanti di Confindustria, Conferenza dei Rettori e delle Università Italiane (CRUI), del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) e del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU).

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 16.40.