CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 settembre 2010
370.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 21 settembre 2010. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 15.05.

Disposizioni per assicurare la totale utilizzazione delle risorse del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) assegnate all'Italia.
Nuovo testo C. 3472 Paolo Russo.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 15 settembre 2010.

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Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 1), che illustra nel dettaglio.

Gianluca PINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Sistemi di mobilità con impiego di idrogeno e carburanti di origine biologica.
Testo unificato C. 2184 Boffa e abb.
(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 15 settembre 2010.

Nunziante CONSIGLIO (LNP), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

Gianluca PINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito.
Nuovo testo C. 2424 Antonino Foti e C. 3089 Jannone.
(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 15 settembre 2010.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 2), che illustra nel dettaglio.

Gianluca PINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere.

Isidoro GOTTARDO (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.15.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 21 settembre 2010. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 15.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione delle direttive 2008/57/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, relativa all'interoperabilità del sistema ferroviario comunitario e 2009/131/CE della Commissione, del 16 ottobre 2009, che modifica l'allegato VII della predetta direttiva 2008/57/CE.
Atto n. 234.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 15 settembre 2010.

Nunziante CONSIGLIO (LNP), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 3), che illustra nel dettaglio.

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Gianluca PINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nicola FORMICHELLA (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/63/CE della Commissione, del 20 giugno 2008, relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni.
Atto n. 238.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 15 settembre 2010.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

Gianluca PINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere.

Isidoro GOTTARDO (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.25.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 21 settembre 2010. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 15.25.

Libro verde: Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa.
COM(2010)365 def.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, evidenzia come la Commissione inizi nella seduta odierna, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, l'esame del Libro verde «Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa» (COM(2010)365), presentato dalla Commissione europea il 7 luglio 2010, con il quale si apre una consultazione che durerà 4 mesi (sino al 15 novembre 2010); successivamente sarà elaborato un documento di di sintesi ed eventuali proposte in merito.
La Commissione europea ha inteso avviare un dibattito sulle grandi sfide che i sistemi pensionistici devono affrontare e sull'azione che l'UE può svolgere a sostegno degli sforzi intrapresi dagli Stati membri per garantire pensioni adeguate e sostenibili, sfida resa sempre più impegnativa dall'invecchiamento della popolazione e dalla crisi finanziaria. L'aumento della disoccupazione, il rallentamento della crescita, l'espansione del debito pubblico e la volatilità dei mercati finanziari sono tutti fattori che rendono difficile per tutti i sistemi rispettare le promesse pensionistiche.
Il deterioramento delle finanze pubbliche conseguente alle crisi comporterà vincoli di bilancio molto pesanti nel prossimo decennio, con evidenti ripercussioni sulla spesa previdenziale nel lungo periodo.

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Rileva in primo luogo che la Commissione chiarisce che il compito di erogare le prestazioni previdenziali è degli Stati membri e che non intende mettere in discussione le prerogative degli Stati né il ruolo delle parti sociali né suggerire un modello «ideale» di sistema pensionistico, tuttavia ritiene che alcuni settori specifici rientrino tra le competenze dell'Unione europea e rileva che gli stessi Stati membri riconoscono che un intervento di livello europeo può presentare un valore aggiunto.
Alcuni temi comuni richiedono, infatti, un coordinamento degli interventi a livello europeo: è il caso del funzionamento del mercato interno, degli obblighi imposti dal patto di stabilità e di crescita, o della coerenza delle riforme delle pensioni con la strategia «Europa 2020».
Le principali tendenze nelle riforme pensionistiche - tra le quali l'incentivazione dell'allungamento della durata della vita attiva, il passaggio da sistemi basati essenzialmente su un unico meccanismo di finanziamento a sistemi più articolati, l'adozione di interventi diretti a rendere le prestazioni più adeguate - hanno creato, a giudizio della Commissione europea, una situazione insostenibile. Peraltro, in molti Stati membri si osservano una diminuzione della quota delle pensioni pubbliche a ripartizione e un ruolo crescente assunto dai regimi complementari privati prefinanziati, spesso del tipo a contribuzione definita.
La Commissione pone opportunamente l'accento su due aspetti prioritari per la modernizzazione dei sistemi pensionistici: adeguatezza e sostenibilità, che devono essere esaminati congiuntamente. Per quanto riguarda l'adeguatezza, in particolare, ritiene che siano necessari ulteriori passi avanti: poiché i tassi di sostituzione delle pensioni pubbliche nella maggior parte dei casi diminuiranno, è importante dare sufficiente spazio ai diritti complementari, ad esempio dando la possibilità ai cittadini di lavorare più a lungo e favorendo l'accesso a regimi di pensione complementare.
Sulla sostenibilità, per la Commissione occorre adottare con urgenza ulteriori misure per rendere più sostenibili i sistemi e in tal modo contribuire alla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, specie nei Paesi in cui, secondo le proiezioni, la spesa pubblica per le pensioni sarà elevata. Sono importanti, inoltre, le riforme che rafforzano il potenziale di crescita economica dell'UE, ad esempio stimolando l'offerta di lavoro ed accrescendo i tassi d'occupazione, in particolare dei lavoratori anziani.
La Commissione ritiene, inoltre, che si debba raggiungere un equilibrio sostenibile tra la durata della vita professionale e la durata della pensione. Attualmente la pensione rappresenta in generale un terzo della vita adulta, ma questa proporzione è destinata a crescere significativamente con l'aumentare della speranza di vita se l'età del pensionamento non sarà posticipata. Molti Stati membri hanno già deciso di innalzare l'età pensionabile nei sistemi pensionistici pubblici e vari Stati membri hanno dimostrato che una soluzione promettente per rafforzare la sostenibilità dei sistemi pensionistici consiste nell'adeguare automaticamente l'età pensionabile all'aumento della speranza di vita; tuttavia, sarà opportuno individuare soluzioni flessibili, che contemperino le esigenze e le propensioni dei lavoratori e delle imprese nel rispetto della corrispondenza tra l'importo della pensione e l'ammontare dei contributi versati durante l'intera vita lavorativa.
Un'altra priorità a giudizio della Commissione è che si debba rafforzare il mercato interno delle pensioni. In particolare ritiene necessario rivedere la direttiva 2003/41/CE sugli enti pensionistici aziendali o professionali per eliminare gli ostacoli all'attività transfrontaliera. Occorre inoltre promuovere la mobilità delle pensioni, a tutela dei diritti pensionistici dei cittadini europei che si trasferiscono da un paese all'altro nell'Unione europea e dei loro familiari, attraverso la revisione dei regolamenti (CE) n. 883/2004 e (CE) n. 987/2009, che estendono questa protezione e dispongono che sia tenuto conto, ai fini della la maturazione dei diritti, dei

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periodi assicurativi acquisiti in altri Stati membri. La Commissione rileva, inoltre, l'utilità di disporre a livello di Unione europea di un sistema comune di ricostruzione dei diritti pensionistici e che alcune regolamentazioni fiscali discriminatorie possano costituire un ostacolo alla mobilità delle pensioni.
La Commissione pone la questione di una revisione dell'attuale legislazione europea che garantisca una regolamentazione e un controllo coerenti dei regimi pensionistici a capitalizzazione e dei loro prodotti. Occorre, inoltre, promuovere attraverso la regolamentazione europea o un codice di buona condotta un migliore equilibrio tra rischi, sicurezza ed accessibilità finanziaria per i sottoscrittori di risparmi pensione e gli enti pensionistici.
Dovrà inoltre essere affrontata la questione di un migliore regime di solvibilità dei fondi pensione. A tale proposito la Commissione avanza l'ipotesi di adattare la direttiva solvibilità II (Direttiva 2009/138/CE) ai fondi pensione, sulla base di una valutazione sui possibili effetti sui prezzi e la disponibilità dei prodotti pensionistici.
Un altro aspetto che dovrebbe essere esaminato è legato ai rischi di insolvenza del datore di lavoro e alla necessità di garantire la tutela delle pensioni professionali complementari, considerato anche che l'attuale crisi economica farà crescere il numero delle società insolventi.
Infine, la Commissione ritiene che debba essere riesaminato il regime delle informazioni chiave da fornire in modo specifico sui regimi e prodotti pensionistici, tenendo conto delle prassi già in uso per altri prodotti finanziari, al fine di promuovere la possibilità da parte dei singoli di assumere scelte sulla base di un livello minimo di informazione. I dati relativi ai sistemi pensionistici provenienti dalle diverse fonti nazionali ed europee potrebbero essere razionalizzati in modo da accrescerne la comparabilità. Sulla base dei lavori realizzati a livello internazionale (ad esempio dall'OCSE) e di diverse iniziative dell'Unione europea, l'elaborazione di una metodologia europea per le statistiche delle pensioni potrebbe facilitare la valutazione delle comuni problematiche di azione e regolamentazione.
Anche se le riforme hanno già sensibilmente ridotto l'incidenza dell'invecchiamento sul futuro costo delle pensioni, si prevede che la spesa pubblica legata all'invecchiamento aumenterà ancora complessivamente di quasi cinque punti di percentuale del PIL entro il 2060, aumento ascrivibile per metà alla spesa pensionistica.
Osserva conclusivamente come l'esame del documento rappresenti sicuramente un'occasione utile per riflettere su un tema di particolare rilevanza e delicatezza rispetto al quale il contributo dell'UE può consistere in misure di sorveglianza, di coordinamento e di apprendimento reciproco; ad esempio, scambi di buone pratiche, definizione di obiettivi e di indicatori, raccolta di statistiche comparabili. Affinché l'Unione europea possa sostenere adeguatamente gli sforzi di riforma nazionali, il quadro di coordinamento deve basarsi su un approccio integrato che rifletta la complessità crescente dei sistemi pensionistici e tenga conto degli aspetti economici, sociali e finanziari coinvolti.

Mario PESCANTE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.35.