CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 settembre 2010
365.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 8 settembre 2010. - Presidenza del presidente Furio COLOMBO.

La seduta comincia alle 12.10.

Sulla condanna a morte della signora Sakineh da parte del regime iraniano.

Furio COLOMBO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta di trasmissione tramite l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Svolge quindi un intervento introduttivo illustrando i contenuti di merito che il Comitato dovrebbe, a suo avviso, fare pervenire alle autorità di Teheran e all'opinione pubblica internazionale al fine di scongiurare l'esecuzione della condanna a morte per lapidazione della signora Sakineh. Segnala quindi che tutti i gruppi rappresentati presso la Commissione affari esteri hanno esplicitamente fatto pervenire il proprio sostegno al lavoro del Comitato rispetto alla vicenda in titolo, al fine consolidare l'azione delle istituzioni italiane e secondo quanto auspicato ieri con parole di ferma condanna anche dal Capo dello Stato.

Mario BARBI (PD), esprimendo in primo luogo apprezzamento per le tematiche di merito illustrate dal presidente Colombo, ritiene che, dopo la necessaria presa di posizione sulla vicenda di Sakineh e pur rimanendo fermo l'obiettivo di una abrogazione totale della pena di morte, il Comitato si debba occupare in maniera più ampia del tema della lapidazione anche avviando una collaborazione con il Comitato internazionale contro la lapidazione. Ricorda infatti che, pur in presenza di una fatwa contraria a questo metodo brutale di esecuzione e di un dibattito tra i giuristi e nella società iraniana sul tema, la sua abrogazione in Iran non può che avvenire con un intervento legislativo. Ritiene quindi che il Comitato possa farsi promotore di una iniziativa presso il Parlamento iraniano auspicando la rapida approvazione di una normativa che vieti il ricorso a questo metodo particolarmente primitivo e disumano.

Fabio EVANGELISTI (IdV) ringrazia il presidente Colombo per la sensibilità dimostrata nell'avere convocato con sollecitudine il Comitato e si associa alle riflessioni

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da lui illustrate. Ricordando che nella storia alcune situazioni, date o persone diventano un emblema di qualcosa di più ampio, ritiene che oggi Sakineh rappresenti l'emblema di tutte le donne che sono state o potranno essere lapidate. Osserva che la lotta contro la lapidazione debba inserirsi nella più generale lotta alla pena di morte in tutto il mondo.
Rilevando che l'Italia ha espresso una condanna unanime in relazione alla vicenda di Sakineh, auspica che una delegazione parlamentare possa recarsi in Iran per avviare un dialogo che aiuti la reciproca comprensione.
Coglie l'occasione per auspicare altresì lo svolgimento di una missione per verificare la situazione in cui si trovano gli immigrati oggetto di respingimento nelle acque del Mediterraneo e detenuti in appositi centri situati in territorio libico.

Franco NARDUCCI (PD) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi e condivide l'appello illustrato dal presidente Colombo. Esprimendo sdegno per la vicenda di Sakineh, ricorda che in una recente audizione di rappresentanti di Amnesty International era stato sollevato il tema delle condanne a morte in Iran e che negli ultimi quattro anni si sono verificate almeno sette lapidazioni, rilevando come in tali casi la politica e i mezzi di informazione siano stati assenti. Sottolinea, inoltre, il fatto che vi sono dieci donne e tre uomini in attesa di essere lapidati.
Dichiara di avere sottoscritto lo scorso 3 ottobre l'appello, promosso dall'agenzia di stampa Adnkronos, a favore di Sakineh, rilevando come la sua vicenda processuale presenti diversi lati oscuri a cominciare dall'uso della lingua farsi da lei poco conosciuta facendo parte della minoranza azera.
Rivolge infine un invito al Governo affinché intensifichi la propria azione per una soluzione positiva della vicenda.

Francesco TEMPESTINI (PD) sottolinea la rilevanza dell'impegno profuso anche dal Capo dello Stato sulla drammatica situazione della signora Sakineh.

Furio COLOMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

La seduta termina alle 12.30.