CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 luglio 2010
361.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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PROCEDURE INFORMATIVE

Giovedì 29 luglio 2010. - Presidenza del presidente Sergio ZAVOLI. - Intervengono per la RAI il presidente, dottor Paolo Garimberti, il direttore generale, professor Mauro Masi, i consiglieri di amministrazione, Angelo Maria Petroni, Antonino Rizzo Nervo, Rodolfo De Laurentiis e Antonio Verro, il direttore delle Relazioni Istituzionali, dottor Marco Simeon, il portavoce del presidente della RAI, dottor Lorenzo Ottolenghi, il capo ufficio stampa del direttore generale, dottor Fabrizio Casinelli, il dottor Nicola Caligiore, il dottor Gianluca De Matteis Tortora, il dottor Lorenzo Iannarelli, il dottor Guido Paglia e il dottor Daniele Mattaccini.

La seduta comincia alle 20.20.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso e che dell'odierna audizione sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico.

Seguito dell'audizione del presidente, del direttore generale e del consiglio di amministrazione della RAI.
(Seguito e conclusione).

Il PRESIDENTE, dopo aver dato notizia delle comunicazioni pervenute da parte dei consiglieri di amministrazione Bianchi Clerici, Rositani e Van Straten circa l'impossibilità a partecipare alla seduta, segnala come la presenza odierna del direttore generale renda ancora più proficua l'audizione in corso, tendente a realizzare una riflessione condivisa sulla base delle funzioni di indirizzo e di vigilanza della Commissione.

Il presidente GARIMBERTI comunica che, onde evitare possibili ulteriori polemiche, il consiglio di amministrazione della RAI ha oggi rinviato le decisioni sulle nomine, al fine di raggiungere la più ampia condivisione possibile.
Rinnovando le proprie scuse per la precedente assenza, dovuta ad importanti oneri connessi alla preparazione del consiglio di amministrazione, il professor MASI rappresenta il bilancio complessivo

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dei risultati gestionali relativi al periodo trascorso dall'assunzione dell'incarico, momento caratterizzato da una situazione economica molto preoccupante, anche legata ad una sottovalutazione del successivo calo degli introiti pubblicitari. Fornisce poi alcune informazioni relative al piano industriale, mirato in particolare alla ridefinizione dei costi e al loro contenimento attraverso scelte comunque strategiche. Precisando che nel rinnovamento del management si è operato un contenuto ricorso a professionalità esterne, prestando altresì grande attenzione alle risorse umane, fornisce poi al deputato Beltrandi i dati sulle presenze degli esponenti radicali nell'informazione in RAI. Infine, ribadisce la necessità di procedere alle nomine previste, pur confermando l'opportunità del rinvio oggi deliberato.
Lamentando l'evidenza della penalizzazione comunque esistente a danno dei radicali e lamentando l'eccessivo periodo di sospensione dei talk show nel periodo estivo, il deputato BELTRANDI (PD) chiede chiarimenti definitivi in merito al futuro di RaiNews.

Il senatore MORRI (PD) chiede le ragioni della differente interpretazione della situazione da parte dei dirigenti RAI rispetto al direttore generale, nonché di sapere come siano giudicati gli editoriali realizzati dal direttore del TG1 Minzolini.

Il senatore VIMERCATI (PD) chiede di conoscere i dati esatti dell'evasione del canone e chiarimenti sulle intenzioni della RAI in merito ai possibili investimenti riguardanti l'area riservata alla realizzazione di Expo Milano 2015 e ad una conseguente eventuale riorganizzazione dei centri di produzione situati nel Nord Italia.

Paventando il rischio che, in materia di nomine, la magistratura, attraverso le decisioni sui ricorsi, possa in realtà sostituirsi al consiglio di amministrazione, il deputato SARDELLI (Misto-MPA-AS) chiede di sapere se i vertici RAI si ritengano soddisfatti del lavoro di rinnovamento realizzato finora.

Il deputato PELUFFO (PD), associatosi alla richiesta di informazione circa i rapporti tra la RAI ed Expo Milano 2015, domanda quali siano i sacrifici previsti dal piano industriale per i dipendenti e i professionisti della RAI, nonché quale sia l'effettivo pluralismo garantito dal TG1.

Il deputato DE ANGELIS (PdL) chiede se siano previste decisioni in materia di soglia anagrafica e di quota riservata a precari e disoccupati per le imminenti prove selettive per giornalisti nelle sedi regionali.
Premettendo come appaia difficilmente comprensibile la mancata divulgazione del piano industriale, il senatore VITA (PD) chiede come mai, nonostante i numerosi problemi riguardanti il servizio pubblico radiotelevisivo, l'unico argomento di cui ci si occupa per quanto riguarda la RAI siano le nomine.

Il deputato MERLO (PD) intende sapere se il capitolo delle nomine rappresenti un processo politicamente governabile, così come se in RAI è possibile realizzare una effettiva valorizzazione delle risorse interne.

Il deputato GENTILONI SILVERI (PD), giudicati difficilmente comprensibili i conti economici della RAI, chiede secondo quali criteri vengano individuate le risorse esterne, ed in particolare il nominativo del candidato alla direzione di RaiNews, nonché informazioni sulle ragioni per cui non si ritengano adeguate molte risorse presenti nell'azienda.

L'onorevole MAZZUCA (PdL) chiede in particolare al consigliere Petroni chiarimenti sulla proposta di agganciare il canone alla bolletta dell'energia elettrica.

L'onorevole LANDOLFI (PdL) si sofferma sull'ingresso anticipato di Sky nel digitale terrestre e chiede quale impatto ne derivi sulla strategia della RAI. Chiede

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inoltre quali siano le ragioni che dovrebbero portare ad un avvicendamento alla direzione di RaiNews.

Il senatore PARDI (PD), dopo aver ricordato come non si possa smentire la penalizzazione degli esponenti della sua parte politica a livello di presenza televisiva, chiede quale sia il destino dei giornalisti e dei direttori che restano senza incarico, nonché dati più precisi sul bilancio dell'azienda. Avanza poi l'ipotesi che il giudizio positivo del direttore generale sull'andamento dell'azienda probabilmente si riferisca alle reiterate violazioni del pluralismo.

L'onorevole LAINATI (PdL), premesse - in relazione all'intervento dell'onorevole Gentiloni Silveri - le qualità professionali del giornalista Ferraro, prospetta l'opportunità che debba essere migliorata da parte della RAI proprio la comunicazione che la riguarda, considerato che gli aspetti positivi emergono poco nella discussione pubblica.

Prende quindi la parola per la replica il presidente GARIMBERTI il quale, precisando che il canone deve essere connesso con il possesso di un apparecchio televisivo, fornisce le informazioni richieste in merito a Expo Milano 2015. Dichiara poi la non piena soddisfazione per il lavoro di rinnovamento finora svolto che deve continuare per raggiungere l'obiettivo di un servizio pubblico di qualità. Ricorda quindi, in relazione ai criteri da lui proposti in materia di nomine, che occorre assolutamente evitare un avvicendamento in caso di mancata individuazione di un incarico alternativo. Affermato poi di non ritenere sufficientemente pluralista il Tg1 di oggi, pur ritenendo che un direttore abbia il pieno diritto di decidere come organizzare la propria testata, giudica necessaria una riflessione più ampia sulle modalità dell'informazione con particolare riguardo all'esigenza di esportarla nel mondo globalizzato.
Replica quindi il direttore generale MASI il quale, dopo aver smentito le affermazioni dell'onorevole Beltrandi sulla lunga vacanza estiva dell'azienda, esprime l'avviso che il confronto delle nomine dovrebbe essere svolto al momento della loro definizione. Dopo aver affermato che per le testate all news debba essere individuato a suo avviso un soggetto professionalmente preparato per la trasmissione di notizie diverse nell'arco delle 24 ore, comunica che il piano industriale è stato approvato all'unanimità dal consiglio di amministrazione e che i dirigenti sono stati pienamente coinvolti nella conoscenza di esso così come lo saranno nella fase di attuazione. Nel dichiarare di non condividere l'opinione del presidente Garimberti sul TG1, fa presente di non aver ancora ricevuto alcuna proposta in merito ad Expo Milano 2015. Dichiarando poi che sul problema del canone è in corso un'attività di studio, che vede anche la collaborazione dell'INPS, per formulare una proposta che tuteli le categorie meno abbienti, si dice soddisfatto soprattutto per quanto riguarda l'audience ed in misura minore per i risultati di bilancio che sono ancora migliorabili, ma ritiene ancora insufficiente il rinnovamento finora operato, in considerazione delle forti resistenze dell'azienda al cambiamento. Riservandosi di fornire una risposta dettagliata sulle selezioni regionali, precisa poi che il piano industriale è stato elaborato prescindendo dalla questione del recupero dell'evasione del canone e che sulla sua conoscibilità deve pronunciarsi il consiglio di amministrazione. Esprimendo l'avviso che i ricorsi siano parte della fisiologia di un'azienda e pertanto non possano influire sulla sua gestibilità, considera ascrivibile a ragioni strutturali la carenza della comunicazione riguardante la stessa RAI. Conclude affermando che si sta valutando un eventuale un'opposizione sul piano giuridico alla decisione di anticipare l'ingresso di Sky sulla piattaforma digitale.

Il consigliere RIZZO NERVO, confermato preliminarmente che il piano industriale è stato approvato all'unanimità, nonché quanto affermato dal direttore generale sui ricorsi e i reintegri, giudica

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auspicabile la preventiva definizione da parte del consiglio di amministrazione dei criteri cui ispirare le nomine e quindi il conferimento degli incarichi. Non condividendo personalmente la riservatezza sul piano industriale, rileva come RaiNews sia un progetto completamente innovativo rispetto alla situazione attuale; peraltro, in generale, il ricorso ad incarichi esterni è legittimo, laddove motivato dalle capacità del professionista individuato.

Evidenziando come nell'azienda sia notevolmente cambiato il comportamento dei dirigenti in relazione ad eventuali cambi di incarico, il consigliere PETRONI sottolinea come la vera questione che si pone per la RAI sia quella del recupero dell'evasione del canone, ricordando la propria proposta di collegarlo alla bolletta elettrica.

In conclusione, il PRESIDENTE, rimarcando come questione nodale sia quella della definizione del servizio pubblico, ritiene che la grande attenzione sulla questione delle nomine sia motivata dalla identificazione in Italia tra televisione e politica. Auspicando comunque che le prossime decisioni sulle nomine siano assunte nell'interesse dell'azienda, dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 22.40.