CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 luglio 2010
359.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Martedì 27 luglio 2010. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 10.50.

5-03150 Samperi: Sulla carenza di organico del personale amministrativo del Tribunale di Caltagirone.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Marilena SAMPERI (PD), replicando, dichiara di non potersi ritenere soddisfatta della risposta del Governo, che ripropone come soluzioni le fallimentari previsioni della legge sulle sedi disagiate. L'opposizione già aveva previsto, durante il dibattito sul decreto-legge n. 193 del 2009, recante «Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario», che gli incentivi economici e di carriera non sarebbero stati sufficienti ad invogliare i magistrati a scegliere le sedi disagiate. Rileva quindi come oggi, puntualmente, il Ministro per la giustizia risponda ammettendo che la pubblicazione dei due posti di giudice avvenuta il 17 marzo e l'8 giugno e quella dei due posti di sostituto procuratore presso il tribunale di Caltagirone si sono concluse per difetto di aspiranti.
A suo giudizio, solo tramite l'assegnazione dei magistrati in tirocinio il problema verrà attenuato, esattamente come il gruppo del PD aveva chiesto con l'emendamento volto a consentire la deroga al divieto di assegnazione agli uffici di procura di magistrati in tirocinio, grazie al quale il Governo oggi può offrire una riduzione del danno ad una situazione altamente drammatica. Nonostante l'assegnazione quindi di magistrati in tirocinio, continuano a rimanere posti scoperti in un momento in cui tutti denunciano il cattivo funzionamento del servizio giustizia e tutti ne invocano l'importanza strategica. Non è certo migliore la condizione del personale amministrativo, che assiste ad un decremento delle figure apicali a fronte delle complessità del lavoro da espletare, dal civile al penale, dal fallimentare alle esecuzioni civili, dalla volontaria giurisdizione alla direzione del personale, dalla gestione dei beni mobili ai rapporti con le sezioni distaccate e con gli uffici del giudice di pace.

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Sottolinea come la risposta alle forti carenze del personale amministrativo si giustifichi con la complessiva ridotta disponibilità di risorse e con l'utilizzo in posizione di comando di personale di altre pubbliche amministrazioni. Rileva, tuttavia, come non siano pervenute domande.
Né può rappresentare una soluzione quella dell'applicazione in ambito distrettuale che rientra nelle competenze del Presidente della Corte d'appello, dal momento che gli uffici del distretto presentano tutti le stesse drammatiche scoperture. Né quella del comando di personale comunale può rappresentare una soluzione alla dequalificazione.
Il contratto collettivo integrativo richiamato dal rappresentante del Governo, sottoscritto da una minoranza sindacale, è stato ampiamente contestato dal personale giudiziario che ha intrapreso, da oltre sei mesi, iniziative di lotta per denunciare le disfunzioni del servizio e il peggioramento delle condizioni complessive nell'ipotesi di attuazione dell'ordinamento professionale in esso contemplato, che sottrarrà altre risorse umane preziose: circa 8.000 cancellieri e 1.700 ufficiali giudiziari; produrrà un ridimensionamento ed un demansionamento del personale, con grave pregiudizio per il sistema giudiziario nel suo complesso. Come dimostra la risposta del Governo, che ammette il drastico e bizzarro demansionamento in un momento in cui si scommette sulla qualificazione professionale e l'eccellenza della dirigenza.

Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell' interrogazione all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 11.