CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 luglio 2010
356.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 21 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.15.

Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
Nuovo testo C. 2364, approvata dal Senato, ed abbinate.

(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del nuovo testo dei provvedimenti all'ordine del giorno.

Fabio GAVA (PdL), relatore, ricorda preliminarmente che la Commissione ha già esaminato la precedente versione del provvedimento trasmessa dalla II Commissione, esprimendo su di esso, nella seduta del 4 novembre 2009, parere favorevole con una osservazione. Illustra quindi il nuovo testo della proposta di legge come risultante dagli ulteriori emendamenti approvati dalla Commissione di merito al fine di recepire, almeno in parte, le condizioni poste dalla Commissione bilancio.
Con riferimento alle ulteriori modifiche di interesse per la X Commissione, segnala la lettera a-bis) dell'articolo 2, che modifica l'articolo 3 della legge 23 febbraio 1999, n. 44, istitutiva del Fondo di solidarietà per le vittime dell'usura. Si prevede che l'elargizione ivi prevista a favore degli esercenti un'attività imprenditoriale, commerciale o artigianale, è concessa anche a favore del soggetto fallito a condizione

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che non abbia riportato condanne per determinati reati, fra cui i delitti contro il patrimonio, l'economia pubblica, l'industria e il commercio. La lettera b-bis) dell'articolo 2 introduce, inoltre, l'articolo 18-ter della citata legge. In particolare, il nuovo articolo, in materia di sostegno degli enti locali alle attività economiche a fini antiestorsivi, prevede che gli enti locali possano disporre, tramite appositi regolamenti, l'esonero parziale o totale dal pagamento o il rimborso, parziale o totale, del pagamento effettuato dei tributi locali, tariffe locali e canoni locali, in favore dei soggetti di cui all'articolo 3, comma 1. Si tratta dei soggetti beneficiari del Fondo per la prevenzione del fenomeno dell'usura. Aggiunge che sono state apportate alcune modifiche alle disposizioni del Capo II che disciplina una nuova forma di concordato per porre rimedio ad una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile e alla definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. In particolare, segnala le modifiche relative all'articolo 19 in tema di omologazione dell'accordo di ristrutturazione dei debiti che deve essere raggiunto dai creditori che rappresentino almeno il 70 per cento dei crediti, trasmesso da parte dell'organismo di composizione a tutti i creditori e successivamente al giudice competente per l'omologazione.
Segnala, infine, le modifiche apportate all'articolo 25, in materia di accesso alle banche dati pubbliche, in cui si specifica che i dati personali acquisiti possono essere trattati e conservati per i soli fini e tempi della procedura concorsuale e vanno distrutti contestualmente alla sua conclusione o cessazione, dandone comunicazione ai titolari dei dati suddetti.
In considerazione del limitato impatto delle nuove norme introdotte nel testo riformulato dalla Commissione Giustizia sulle competenze della X Commissione, nonché della sostanziale condivisione delle finalità del testo medesimo, come già evidenziato dal parere favorevole approvato in precedenza dalla X Commissione, formula una proposta di parere favorevole.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole.

DL 78/10: Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica.
C. 3638 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

Margherita Angela MASTROMAURO (PD) preannuncia che focalizzerà il proprio intervento su un aspetto specifico di questa manovra, condividendo pienamente, per il resto, gli ampi interventi già svolti dai suoi colleghi di gruppo. Ritiene infatti di grande rilievo puntualizzare che le norme proposte con questo decreto avranno un impatto devastante sulle imprese e su ogni politica di sviluppo. È evidente che non si contesta la necessità di procedere a misure di contenimento della spesa pubblica e di rigore dei conti pubblici: il problema è che le misure recate da questo provvedimento non colpiscono, come si è detto, le sacche di inefficienza e di spreco, ma tagliano direttamente le risorse impegnate dallo Stato in favore delle politiche di sviluppo, destinate cioè agli investimenti e alla realizzazione di infrastrutture.
I tagli che impatteranno in modo più diretto e con i risvolti maggiormente negativi sul mondo industriale sono, ad esempio, il taglio effettuato sulle missioni del bilancio dei Ministeri, che assommano a 3,2 miliardi di euro, ed in particolare il taglio di 2,5 miliardi nel triennio alla missione sviluppo e riequilibrio territoriale in cui sono allocate le risorse del FAS: sottolinea che ad oggi assommano a 26 miliardi le risorse sottratte al FAS. Ritiene che in tal modo si operi una sottrazione

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colpevole di risorse ai danni del mezzogiorno. Ricorda il recentissimo rapporto SVIMEZ che segnala come la recessione abbia colpito duramente il sud, con la perdita di 100.000 posti di lavoro, l'aumento della disoccupazione al 32 per cento, il preoccupante incremento dei nuclei familiari a rischio povertà. Su questa già fragile base si innestano questi ulteriori tagli: come ricordato il FAS, ma anche il taglio di 310 milioni di euro al programma «Incentivi alle imprese», e i 303 milioni di euro di tagli alla missione «Infrastrutture pubbliche e logistica, per non parlare dei tagli di trasferimenti agli enti locali, che in parte sono stati quantificati con risultati veramente preoccupanti. Di fronte a questo, si sventolano gli slogan quali «IRAP azzerata nel mezzogiorno» oppure di «Zone a burocrazia zero», senza sottolineare che gli investimenti produttivi non saranno più veloci in quanto più facili, ma semplicemente non ci saranno perché le risorse sono state sottratte. Rileva, infine, il pessimo effetto prodotto dalla introduzione della tassa di soggiorno a Roma: segnale preoccupante verso un settore, quale quello del turismo, che dovrebbe essere trainante nello sviluppo e nell'economia del Paese.

Enzo RAISI (PdL), in parziale replica all'intervento della collega Mastromauro, e da quest'intervento sollecitato, sottolinea che sicuramente un provvedimento di contenimento delle spesa come quello in esame presenta degli aspetti critici, ma tali criticità possono essere lette in modo diverso: i tagli delle risorse destinate al Sud, richiamato dalla collega, e più in generale i tagli effettuati sui bilanci delle regioni, richiamano direttamente il tema della cattiva o mancata utilizzazione di risorse precedentemente assegnate. Il tema è infatti questo: non è un momento nel quale possono essere allocate ulteriori risorse in contesti nei quali tale risorse sono state male utilizzate in precedenza: è chiaro che anche tali tagli sono dolorosi, ma è altrettanto chiaro che sono necessari e deve essere chiaro che sono stati motivati proprio da questa responsabilità retrostante.
I dati diramati nella giornata di oggi sulla crescita degli ordini industriali dovrebbero confortare sullo stato reale dell'economia italiana, e confortante dovrebbe pur essere l'ampio consenso che questa manovra trova a livello europeo ed internazionale. Manca certo un'altra parte, l'altro braccio dell'intervento, che sarebbe dovuto essere quello nella direzione del rafforzamento del sistema produttivo, della crescita; e proprio in questo dovrebbe concretizzarsi il ruolo di questa Commissione: lavorare con questa finalità ben chiara, a partire dall'approvazione oggi di un parere alla Commissione Bilancio in cui sia richiamata l'esigenza di approvare con urgenza provvedimenti che vadano in direzione della crescita delle imprese e del sistema produttivo, quali ad esempio, lo Statuto delle imprese, sul quale la Commissione sta impegnandosi a fondo, ovvero, in altra direzione, verso la semplificazione e la efficientizzazione delle politiche mirate alla internazionalizzazione delle imprese italiane all'estero.
Esprime quindi fin d'ora il voto favorevole del popolo della libertà sul provvedimento in esame.

Santo Domenico VERSACE (PdL), pur esprimendo il proprio voto favorevole sul parere relativo al provvedimento in esame, intende richiamare l'attenzione della Commissione sull'articolo 52 del decreto n. 78, concernente le Fondazioni bancarie, sul quale intende fermamente esprimere tutta la propria contrarietà; ritiene infatti che tale articolo non sia attinente alle materie oggetto del decreto-legge, né alle sue finalità, che esso contrasti con una sentenza della magistratura amministrativa che si è già legittimamente espressa sulla materia e che infine confligga con uno schema di disegno di legge all'attenzione del Consiglio dei Ministri che regolamenterà appunto la materia delle fondazioni che non hanno partecipazioni nelle banche e non ne esercitano il controllo.

Ludovico VICO (PD), rispetto ad alcune osservazioni del deputato Raisi sulle dichiarazioni del ministro Tremonti in merito

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all'utilizzo delle risorse allocate presso le regioni, ricorda nel Rapporto annuale 2009 sugli interventi nelle aree sottoutilizzate del Dipartimento per lo sviluppo e della coesione economica, recentemente affidato alla responsabilità del ministro Fitto, si legge testualmente (p. 22): «Per quanto riguarda la programmazione comunitaria, il ciclo 2000-2006 si è chiuso con un assorbimento pressoché pieno delle risorse UE: la perdita è infatti attestata ai livelli minimi, pari a 106 milioni di euro, corrispondenti allo 0,33 per cento dell'intera dotazione programmatica per tutto il Paese, consentendo all'Italia di collocarsi ai vertici della graduatoria dei Paesi UE come capacità di utilizzo delle risorse. (...) Con riferimento all'attuale ciclo di programmazione, è proseguita l'attuazione del Quadro strategico nazionale 2007-13 per i programmi finanziati da risorse comunitarie, mentre per gli interventi a valere su quelle nazionali è stato completato il processo di programmazione, ma gli stessi non sono stati ancora attivati a seguito dei successivi provvedimenti di riduzione del Fondo Aree Sottoutilizzate e del riorientamento delle risorse su alcuni settori prioritari».

Marco MAGGIONI (LNP), relatore, sottolinea che il provvedimento d'urgenza è volto alla stabilizzazione dei conti pubblici e a sostenere, di conseguenza la credibilità del Paese a livello internazionale, affinché il sistema Italia continui ad essere considerato attrattivo per gli investimenti. Aggiunge che le misure di contenimento della spesa devono essere contestualizzate nell'eccezionale momento di crisi economica e finanziaria, paragonabile unicamente con la grande depressione del 1929. Ritiene che, accanto a queste misure, la fiscalità di vantaggio per il Meridione - che considera una reale anticipazione del federalismo fiscale - e le previste misure di semplificazione possano costituire un volano per il rilancio dell'economia e dell'occupazione.
A seguito dell'articolato dibattito svoltosi sul provvedimento, ritiene di poter inserire nelle premesse il rilievo del collega Raisi in merito all'opportunità di approvare in tempi brevi il provvedimento sullo Statuto delle imprese (C. 2754 Vignali e abbinate) formulando, pertanto, una proposta di parere favorevole con un'osservazione volta a chiedere alla Commissione di merito un chiarimento sugli ambiti di applicazione della segnalazione certificata di inizio attività (Scia) (vedi allegato).

Andrea LULLI (PD) dichiara il voto contrario del proprio gruppo.

Enzo RAISI (PdL) ribadisce il voto favorevole del proprio gruppo.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 21 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.55.

Modifiche alla legge 23 luglio 2009, n. 99, in materia di delega al Governo per la promozione economica e dell'immagine turistica, commerciale e culturale dell'Italia all'estero, nonché per l'istituzione degli sportelli unici «Promo-Italia».
C. 2793 Borghesi.

(Esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 1938 Stefani).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Manuela DAL LAGO, presidente, informa i colleghi che, da un'istruttoria svolta dagli uffici, risulta assegnata alla Commissione un'ulteriore proposta di legge vertente sulla materia della promozione dell'attività delle imprese all'estero: si tratta della proposta di legge C. 1938, Stefani ed altri, recante modifiche alla

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legge 25 marzo 1997, n. 68, sulla riforma dell'Istituto nazionale per il commercio estero. Sebbene la proposta di legge C. 2793 Borghesi abbia un impianto più vasto, contenendo disposizioni che affrontano in modo più generale la questione della promozione economica e culturale dell'Italia all'estero nonché istituzione degli sportelli unici «Promo-Italia», ritiene opportuno che la Commissione deliberi in merito all'eventuale abbinamento della proposta C. 1938 Stefani e altri.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, dichiara di condividere la proposta di abbinamento.

La Commissione approva la proposta di abbinamento della proposta di legge C. 1938 Borghesi alla proposta di legge C. 2793 Borghesi.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, illustra la proposta di legge in esame, che, attraverso la modifica e l'integrazione delle disposizioni in materia di commercio internazionale e di incentivi per l'internazionalizzazione delle imprese recate dall'articolo 12 della legge 23 luglio 2009, n. 99 (Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia) è volta a rafforzare la promozione economica e dell'immagine turistica, commerciale e culturale dell'Italia all'estero, allo scopo di evitare al nostro Paese rischi di marginalizzazione nell'ambito della sempre più intensa competizione internazionale. Questi rischi, secondo la relazione illustrativa, sono imputabili, oltre che alla polverizzazione della struttura produttiva, anche alla molteplicità di attori pubblici impegnati a vario titolo nell'attività di promozione dell'Italia all'estero, con la conseguente dispersione di risorse pubbliche in una miriade di funzioni e di competenze che non giova al rafforzamento dell'immagine del nostro Paese all'estero che rappresenta un obiettivo strategico.
A tal fine, il provvedimento in esame propone la riunificazione in un'unica struttura pubblica, da istituire presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di tutte le funzioni e le competenze attualmente suddivise tra numerosi enti operanti nel settore della promozione dell'Italia all'estero, nonché il rilancio e l'ampliamento degli sportelli unici all'estero (cosiddetti Sportelli Italia) la cui costituzione è stata prevista a suo tempo dalla legge 31 marzo 2005, n. 56 (Misure per l'internazionalizzazione delle imprese, nonché delega al Governo per il riordino degli enti operanti nel medesimo settore). Gli enti interessati dalla suddetta riunificazione sono i seguenti:
ENIT, il più importante ente pubblico attivo in materia di turismo, primo responsabile della promozione dell'immagine turistica complessiva dell'Italia sui mercati esteri, istituito nel 1919. Dopo la riforma varata con la legge n. 292 del 1990, che ha provveduto ad aggiornare profondamente la struttura e i compiti dell'ente, l'articolo 12 del decreto-legge n. 35 del 2005 ha disposto la trasformazione dell'Ente in «Agenzia nazionale del turismo», allo scopo di promuovere l'immagine unitaria dell'offerta turistica italiana per favorirne le condizioni di commercializzazione, demandandone l'organizzazione e la disciplina ad un regolamento di delegificazione (decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 2006, n. 207). L'Agenzia, qualificata come ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, fornito di autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione, è sottoposta all'attività di indirizzo e di vigilanza del Ministero dello sviluppo economico (MiSE). Tra i suoi compiti rientrano, in particolare, lo sviluppo e la cura del turismo culturale, da effettuarsi in raccordo con le iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale e del turismo congressuale;
ICE. L'Istituto per il commercio estero, riordinato dalla legge n. 68 del 1997, ha il compito di promuovere e di sviluppare il commercio con l'estero e i processi di internazionalizzazione dell'apparato produttivo nazionale, sulla base

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delle linee direttrici formulate dal MiSE alla cui vigilanza è sottoposto. L'attività dell'ICE è finanziata con fondi del Ministero vigilante e, parzialmente, con entrate proprie derivanti dai corrispettivi dei servizi forniti a operatori pubblici e privati;
SIMEST (Società italiana per le imprese all'estero), è una società per azioni controllata dallo Stato, che detiene il 76 per cento del pacchetto azionario. Istituita nel 1990 sulla base di quanto previsto dalla legge n. 100 del 1990 (Norme sulla promozione della partecipazione a società ed imprese miste all'estero) è operativa dal 1991. La missione della Società è la promozione del processo di internazionalizzazione delle imprese italiane e l'assistenza degli imprenditori nelle loro attività all'estero, mediante la partecipazione alle società estere partecipate da imprese italiane (cosiddetto joint-ventures) ovvero ai consorzi che prestano servizi alle imprese, nonché l'offerta di servizi di assistenza e consulenza e la concessione di garanzie a favore delle imprese presso gli intermediari finanziari;
FINEST. Società finanziaria attiva nei confronti delle imprese che operano nelle zone di confine, è stata istituita dalla legge n. 19 del 1991 sul modello della SIMEST, per finanziare società miste all'estero ed altre forme di collaborazione tra imprese aventi sede nella regione Friuli Venezia Giulia e in paesi dell'Europa centro-orientale. Il decreto legislativo n. 143 del 1998 ha disposto il potenziamento dell'attività della società al fine di ampliarne l'operatività e di estenderne l'intervento all'intero territorio di Veneto e Trentino-Alto Adige;
INFORMEST. Struttura pubblica istituita dalla legge n. 19 del 1991 con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e i processi d'internazionalizzazione, nasce nel clima di rinnovamento e apertura verso Est degli anni che seguono la caduta del muro di Berlino. INFORMEST è diventata una delle quattro agenzie italiane per la cooperazione nell'area del Sud-Est Europa (legge n. 84 del 2001);
Camere di commercio italiane all'estero (CCIE). Possono essere riconosciute come tali le associazioni di imprenditori e professionisti sia italiani sia locali costituite all'estero al fine di contribuire allo sviluppo delle relazioni commerciali con l'Italia. Oltre a svolgere funzioni di promozione degli scambi commerciali con l'Italia offrono assistenza agli operatori economici. Le CCIE sono state riordinate dalla legge n. 518 del 1970;
Istituti italiani di cultura all'estero. Sono organismi ufficiali operanti all'estero per conto del Ministero degli affari esteri (MAE) con l'obiettivo di diffondere la cultura italiana in tutte le sue forme. Creati nel 1926, sono attualmente disciplinati dalla legge n. 401 del 1990 che ha introdotto una revisione generale dei criteri e delle modalità di funzionamento degli Istituti, che hanno assunto il compito di catalizzare e coordinare le iniziative culturali attivate nel Paese in cui risiedono, sotto la vigilanza del MAE e secondo gli indirizzi delle rappresentanze diplomatiche.

Illustra quindi il contenuto della proposta di legge in esame che consta di tre articoli.
L'articolo 1 modifica l'articolo 12 della legge n. 99 del 2009, disponendo l'abrogazione del comma 2, recante una delega al Governo, ed apportando le necessarie modifiche formali al comma 3, conseguenti all'abrogazione. Ricorda che il citato articolo 12 reca due deleghe legislative, volte rispettivamente al riassetto della normativa in materia di internazionalizzazione delle imprese (comma 1) e alla ridefinizione, al riordino e alla razionalizzazione degli enti operanti nel settore dell'internazionalizzazione delle imprese (comma 2). Entro un anno dalla data di entrata in vigore dei suddetti decreti legislativi possono essere emanate disposizioni correttive e integrative dei decreti stessi (comma 3).
L'articolo 2 aggiunge un articolo dopo l'articolo 12 della legge n. 99 del 2009. Il

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nuovo articolo 12-bis (Promozione economica e dell'immagine turistica, commerciale e culturale dell'Italia all'estero, nonché istituzione degli sportelli unici «Promo-Italia»), al comma 1, delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi volti alla riunificazione in un unico organismo pubblico delle funzioni e competenze attribuite agli enti operanti nel settore della promozione economica e dell'immagine turistica, commerciale e culturale del nostro Paese, richiamati all'inizio della relazione. La delega, per cui vale la clausola di invarianza finanziaria, deve essere esercitata entro diciotto mesi dall'entrata in vigore del provvedimento in esame.
Nell'esercizio della delega, per la quale viene richiesto il parere della Conferenza Stato-regioni e delle Commissioni parlamentari competenti per materia, il Governo dovrà attenersi ai seguenti principi e criteri direttivi: istituzione del Dipartimento per la promozione economica e dell'immagine turistica, commerciale e culturale dell'Italia all'estero, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Il Dipartimento subentra nelle funzioni e competenze degli enti precedentemente elencati, che sono soppressi a decorrere dalla data di entrata in vigore «del decreto legislativo adottato ai sensi della presente lettera» (osservo che si dovrebbe più correttamente scrivere: «dei decreti legislativi adottati ai sensi del presente comma»); rispetto dei compiti attribuiti ai Ministeri dello sviluppo economico, degli affari esteri e dell'economia e delle finanze dal decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha riformato l'organizzazione del Governo, e dal decreto legislativo n. 143 del 1998 recante disposizioni in materia di commercio con l'estero; adeguamento delle disposizioni legislative regolanti i singoli enti sopra citati nell'ambito del quadro delineato «dal decreto legislativo istitutivo» (rectius: dall'istituzione») del suddetto Dipartimento; riunificazione organizzativa e funzionale (andrebbe precisato: nell'ambito del Dipartimento di cui alla lettera a)) degli enti operanti nel settore della promozione economica e dell'immagine turistica, commerciale e culturale dell'Italia all'estero.
Dovranno altresì essere perseguiti i seguenti obiettivi: coerenza della politica economica e commerciale estera e della promozione del sistema economico italiano in ambito internazionale con le funzioni svolte dall'amministrazione centrale degli affari esteri, dalle rappresentanze diplomatiche e dagli uffici consolari in materia di rappresentanza, di coordinamento e di tutela degli interessi italiani in sede internazionale; strategie di promozione economica e dell'immagine turistica, commerciale e culturale dell'Italia all'estero; attività di sostegno alla commercializzazione internazionale dei prodotti italiani e promozione di iniziative imprenditoriali dirette in altri Paesi; attività di promozione e di diffusione della cultura italiana all'estero e sostegno dello sviluppo culturale degli italiani residenti all'estero; istituzione, presso le rappresentanze diplomatiche e le sedi consolari, di sportelli unici all'estero denominati «Promo-Italia». Queste strutture, volte a consentire una più efficace azione di soggetti pubblici e privati operanti nel settore del turismo, del commercio e della diffusione della cultura dell'Italia all'estero, subentrano, sotto il profilo funzionale, sia agli sportelli unici all'estero previsti dall'articolo 1 della legge n. 56 del 2005, sia alla rete delle unità operative all'estero dell'ENIT, dell'ICE, della INFORMEST, della FINEST, delle Camere di commercio italiane all'estero e degli istituti italiani di cultura all'estero, soppressi ai sensi della presente legge. Ricordo che l'articolo 1 della legge n. 56/2005 ha previsto l'istituzione di sportelli unici all'estero (cosiddetti Sportelli Italia), quali strutture in grado di consentire una più efficace azione dei soggetti pubblici e privati operanti nel comparto e di garantire una maggior coerenza delle attività di promozione e di sostegno all'internazionalizzazione con gli obiettivi di politica internazionale del Governo; organizzazione e gestione di un sistema informativo per la raccolta e l'elaborazione di banche dati informative nonché alla dif

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fusione mediante supporti elettronici e per via telematica, anche allo scopo di creare un sistema statistico nazionale e di ricerca sulle tendenze di sviluppo del turismo e del commercio internazionali; assorbimento del personale degli enti soppressi nell'ambito della struttura del Dipartimento di cui alla lettera a), in relazione alle rinnovate esigenze imposte dal quadro economico-finanziario pubblico, nonché nell'ambito dei suindicati sportelli unici all'estero denominati «Promo-Italia».
Il comma 2 dell'articolo 12-bis prevede che disposizioni correttive e integrative dei decreti legislativi in questione possono essere emanate entro un anno dalla data di entrata in vigore dei medesimi decreti.
L'articolo 3 della proposta di legge fissa l'entrata in vigore del provvedimento al trentesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.30.