CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 luglio 2010
349.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 7 luglio 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.10.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 7 luglio 2010. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 14.10.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2010 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese.
COM(2010)135 def. - 17696/09.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione - Relazione favorevole).

La Commissione inizia l'esame degli atti in titolo.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, osserva che il programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2010 è il primo strumento di programmazione politica e legislativa presentato dalla nuova Commissione dopo il suo insediamento nel febbraio 2010. Il documento, pur indicando alcuni obiettivi a lungo termine, riconducibili soprattutto alla strategia UE 2020 per la crescita e l'occupazione, non reca tuttavia orientamenti e priorità riferiti all'intero mandato quinquennale della Commissione europea, ma si limita invece ad enunciare 34 iniziative strategiche per il 2010 e, in modo non esaustivo, le eventuali iniziative strategiche e prioritarie per il 2010 e per anni successivi (281 in tutto, di cui 130 iniziative legislative).
Il programma indica quattro temi prioritari estremamente generali per l'azione della Commissione nel 2010: affrontare la crisi e sostenere l'economia sociale di mercato europea; definire un'agenda dei cittadini che metta la persona al centro delle priorità; definire un programma di azione esterna ambizioso e coerente, che abbia portata mondiale; modernizzare gli strumenti e i metodi di lavoro dell'UE.

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Nel programma per il 2010 la Commissione non reca iniziative in materia di Politica Europea di Sicurezza e Difesa.
Per quanto riguarda il programma del Consiglio, le presidenze spagnola, belga e ungherese del Consiglio dell'Unione europea hanno presentato il programma di lavoro di 18 mesi per il periodo gennaio 2010 - giugno 2011. Esso si articola in due parti. La prima parte contiene il quadro strategico del programma, inserito in un contesto più ampio e specificamente nella prospettiva degli obiettivi a più lungo termine che saranno perseguiti durante le tre presidenze successive (polacca danese e cipriota). La seconda parte costituisce il programma operativo che stabilisce le questioni che si prevede di trattare durante il periodo di 18 mesi.
Nell'ambito del quadro strategico, una delle principali priorità che viene posta è quella della revisione della strategia di Lisbona, al fine di costruire un'Europa capace di tenere sotto controllo la crisi, promuovere la crescita sostenibile e l'occupazione così come l'innovazione e la competitività, rafforzare la coesione sociale, economica e territoriale, combattere i cambiamenti climatici e migliorare la sicurezza energetica.
La nuova strategia dovrà fissare traguardi comuni realistici per i prossimi dieci anni, insistendo in modo particolare sulla crescita e l'occupazione, intensificando la partecipazione dei soggetti interessati, anche a livello locale e regionale.
Con riguardo alle relazioni esterne, evidenzia come l'Unione europea continuerà a rafforzare la Politica Europea di Sicurezza e Difesa (PESD), allo scopo di migliorare il ruolo dell'Unione quale soggetto globale autonomo nel settore della prevenzione dei conflitti, della risposta alle crisi, della gestione delle crisi e della stabilizzazione al termine dei conflitti con speciale attenzione alla sinergia civile-militare. Al fine di migliorare l'efficacia della gestione delle crisi, saranno incoraggiati nuovi metodi di cooperazione, ivi comprese soluzioni multinazionali, quali la messa in comune di risorse formazione e logistica. In questo quadro, sarà prestata particolare attenzione all'attuazione degli obiettivi primari civili e militari e sarà prioritario il rafforzamento delle capacità di risposta rapida dell'Unione europea. Si esamineranno ulteriormente nuove possibilità per lo sviluppo delle capacità civili e si svilupperanno maggiormente le attività dell'Agenzia europea per la difesa in materia di sviluppo delle capacità.
L'UE cercherà di sviluppare una stretta cooperazione con le altre organizzazioni internazionali e regionali, prestando particolare attenzione all'ulteriore miglioramento delle relazioni con la NATO a livello strategico, ivi compreso lo sviluppo delle capacità.
Sarà data priorità al miglioramento della pianificazione della condotta operativa sia delle operazioni militari, sia di quelle civili, rendendo disponibili sufficienti mezzi finanziari per il crescente ruolo dell'Unione europea nella gestione delle crisi, pur tendendo nel debito conto la situazione finanziaria.
Proseguirà, inoltre, l'attuazione della strategia dell'Unione europea contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa. A tal fine, verrà ulteriormente sfruttato il potenziale degli incontri internazionali previsti durante il periodo delle tre presidenze, quali la riunione sulla revisione del Trattato di non proliferazione. Infine, proseguiranno i lavori alla strategia dell'Unione europea volta a combattere l'accumulazione e il traffico illeciti di armi leggere e di piccolo calibro e relative munizioni, nonché la partecipazione attiva ai negoziati sul trattato sul commercio di armi.
Tutto ciò considerato, nell'esprimere una valutazione positiva sui programmi in oggetto, formula una proposta di relazione favorevole.

Augusto DI STANISLAO (IdV) ritiene che il relatore avrebbe dovuto fornire, nella sua proposta di relazione, qualche indicazione ulteriore, anche prendendo spunto dai numerosi atti di indirizzo che sono stati votati in Assemblea e dai dibattiti che si sono svolti in Commissione sulla materia in oggetto.

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Edmondo CIRIELLI, presidente, replicando alle osservazioni del deputato Di Stanislao, ritiene che in questa sede la Commissione debba esprimere una valutazione sul Programma legislativo e di lavoro predisposto dalla Commissione europea e dal Consiglio dell'Unione europea e che tale valutazione emerga con chiarezza dalla proposta di relazione del relatore.

Augusto DI STANISLAO (IdV) ribadisce che la Commissione dovrebbe incidere di più sulle questioni di Politica Europea di Sicurezza e Difesa in quanto, in mancanza di una adeguata iniziativa parlamentare che sia di stimolo al Governo, l'Italia rischia di assumere un ruolo marginale all'interno dell'Unione europea. Si riserva, quindi, in mancanza di iniziative al riguardo da parte della Commissione stessa, di presentare appositi atti di indirizzo che coinvolgano la responsabilità del Governo.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD), pur condividendo lo spirito dell'intervento del collega Di Stanislao e pur rilevando, in generale, una sottovalutazione da parte del Ministro della difesa delle questioni legate alla Politica Europea di Sicurezza e Difesa, ritiene, tuttavia, che non sia questa la sede per un dibattito approfondito sull'argomento, anche perché il programma in esame non è in corso di elaborazione, ma è già stato elaborato nell'ambito dell'Unione europea. Ciò non di meno, ritiene che la Commissione abbia difficoltà a trovare un proprio ruolo sulla materia, soprattutto a causa della programmazione dei lavori parlamentari, che non tiene nella giusta considerazione la Politica Europea di Sicurezza e Difesa.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di relazione favorevole del relatore (vedi allegato) e nomina l'onorevole Marcello De Angelis relatore presso la XIV Commissione.

La seduta termina alle 14.25.