CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 luglio 2010
348.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e IX)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del presidente della VIII Commissione, Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.45.

7-00349 Boffa e Iannuzzi: realizzazione di infrastrutture ferroviarie, autostradali e stradali nel Mezzogiorno.
(Discussione e rinvio).

Le Commissioni iniziano la discussione della risoluzione in titolo.

Tino IANNUZZI (PD), preliminarmente, osserva che con la risoluzione in esame ci si è voluti concentrare non sulla questione generale, pure rilevantissima, dei ritardi e delle lacune nel complessivo processo di infrastrutturazione del Mezzogiorno, bensì sul completamento di due infrastrutture fondamentali, come l'autostrada Salerno-Reggio Calabria e la linea ferroviaria ad Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari - alle quali si aggiunge la realizzazione dei lavori di ammodernamento della strada statale Telesina -, la cui realizzazione è unanimemente ritenuta decisiva per il futuro del Mezzogiorno, tanto da essere inserito in tutti gli atti di programmazione infrastrutturale nazionali e regionali. Lo scopo dichiarato della risoluzione, che fa seguito ad altre molteplici iniziative parlamentari, molte delle quali bipartisan, dirette a sottolineare il carattere di vere e proprie priorità nazionali di tali opere, è quello di impegnare il Governo a portare all'attenzione del CIPE, alla prima riunione utile, l'approvazione degli atti relativi alle dette opere infrastrutturali e, in particolare: l'approvazione del progetto preliminare della linea ferroviaria ad Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari e il progetto definitivo del primo lotto dell'opera, il finanziamento integrale dei restanti lavori di ammodernamento e messa in sicurezza dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria nonché la progettazione definitiva per il raddoppio della strada statale Telesina. Nel ricordare che più volte il Governo - anche in Aula lo scorso febbraio, rispondendo ad uno specifico atto di sindacato ispettivo -, ha espresso l'intenzione, purtroppo mai tradotta in atti concreti, di operare concretamente per la realizzazione delle citate infrastrutture, esprime un forte auspicio che l'approvazione

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della risoluzione in esame costituisca un punto di svolta fondamentale, capace di dare risposta alla giusta richiesta dei territori del Mezzogiorno di dotarsi di infrastrutture essenziali per una nuova prospettiva di crescita e di sviluppo sociale ed economico.

Salvatore MARGIOTTA (PD) intende svolgere alcune considerazioni aggiuntive in merito al problema del divario infrastrutturale di cui soffre il Mezzogiorno e che, invece, di attenuarsi con il tempo, tende ad approfondirsi. Ciò anche in ragione del fatto che la legge obiettivo destina la prevalenza delle risorse spendibili ad interventi da realizzare nel settentrione, mentre nel Mezzogiorno quasi tutti i finanziamenti sono destinati al completamento della Salerno-Reggio Calabria, sulla quale i primi risultati stanno finalmente per essere realizzati. Sottolinea, quindi, di aver convintamente sottoscritto la risoluzione in esame non solo perché pone l'attenzione sulla realizzazione di alcune infrastrutture importanti come la linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari ma anche in ragione del fatto che in tal modo si torna a confrontarsi su tematiche che sembrano quasi dimenticate nel momento attuale come se la crisi economica che il Paese sta vivendo non comportasse la necessità di intervenire proprio dove il disagio è maggiormente sentito.

Il sottosegretario di Stato Bartolomeo GIACHINO concorda con i deputati intervenuti sul fatto che le due infrastrutture poste al centro della risoluzione in esame costituiscono le opere più importanti, insieme al Ponte sullo Stretto di Messina, da realizzare nel Mezzogiorno.
Riferisce, inoltre, che è in corso un approfondimento sul contenuto e sulle specifiche questioni poste dalla risoluzione; si riserva, pertanto,di esprimersi compiutamente in una prossima seduta.
Conclude, quindi, ricordando quanto già compiuto dal Governo in questa legislatura a sostegno di alcune categorie, a partire dal potenziamento, a favore degli autotrasportatori, delle cosiddette «autostrade del mare» le quali costituiscono una alternativa di comprovata efficacia, in attesa del completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Aurelio Salvatore MISITI (Misto-MpA-Sud) ritiene che le opere citate nella risoluzione siano fondamentali per lo sviluppo del Mezzogiorno e condivide l'esigenza di una loro tempestiva realizzazione. Giudica tuttavia prioritaria la realizzazione di opere ferroviarie piuttosto che stradali, anche in ragione dell'esigenza di riequilibrare le modalità di trasporto scoraggiando il trasporto su gomma a favore del trasporto su ferro, via mare e via aria. Osserva che la differenza di infrastrutturazione tra centro-nord e centro-sud del Paese è stata determinata da una differenza sostanziale di risorse investite. Sottolinea, infatti che nel meridione sono state investite risorse assai limitate per la realizzazione di infrastrutture, tra le quali ricorda l'autostrada del mare Catania Corigliano, progettata al fine di sottrarre porzioni di traffico alla autostrada Salerno-Reggio Calabria. Osserva che, riguardo a tale autostrada, è stato compiuto l'errore fondamentale di prevederne l'ammodernamento mantenendo lo stesso tracciato, decisione che ha fatto lievitare i costi di realizzazione ben più del previsto. Giudica indispensabile che si faccia una riflessione complessiva sulla necessità di un potenziamento delle ferrovie meridionali. Fa presente che nel Mezzogiorno d'Italia la struttura ferroviaria risente di gravi malfunzionamenti, dovuti anche all'assenza di ammodernamento delle linee sia primarie che secondarie. Rileva al riguardo che in molte delle tratte del meridione non è possibile far circolare neanche i treni Eurostar, a causa dell'incompatibilità delle gallerie, e ritiene necessario che venga realizzata la linea ferroviaria ad alta capacità Salerno-Palermo, che costituirebbe una tratta di collegamento fondamentale nella rete ferroviaria nazionale. Entrando nel merito dei contenuti della risoluzione in esame, fa presente che nelle permesse si fa riferimento alla data di completamento dell'autostrada

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A3 Salerno Reggio Calabria, fissandola al 2013. Ritiene assolutamente inverosimile che le risorse, pari a 3 miliardi di euro, necessarie al completamento, all'ammodernamento e alla messa in sicurezza dell'autostrada siano reperite e utilizzate entro il 2013 e quindi propone che sia eliminato tale riferimento temporale.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO fa presente che per la realizzazione dell'autostrada del mare Corigliano Catania sono state impiegate risorse per 6 milioni di euro, ma che il Governo ha sbloccato risorse complessive per le autostrade del mare ben maggiori, e pari a 77 milioni di euro per gli anni 2007, 2008 e 2009, al fine di finanziare il trasporto delle merci lungo tutta la penisola. Ricorda che negli anni citati sono stati finanziati trasporti per un valore complessivo inferiore a quello previsto, pari a circa 50 milioni di euro e che nel decreto-legge cosiddetto «mille proroghe» è stato presentato e approvato un emendamento volto a destinare le risorse non utilizzate al trasporto merci per ferrovia. Fa presente che è intenzione del Governo reperire ulteriori 77 milioni di euro per il finanziamento delle autostrade del mare nell'anno 2010.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), esprime un giudizio positivo sulla risoluzione in esame che costituisce, a suo avviso, uno strumento importante per contribuire a risolvere il problema dell'infrastrutturazione del Mezzogiorno, che è una vera e propria priorità nazionale. Nel ricordare la situazione particolarmente grave, sotto il profilo infrastrutturale, in cui si trova la regione Basilicata, si dichiara d'accordo con quanti hanno sottolineato l'importanza delle infrastrutture ferroviarie per il superamento di vecchie logiche tendenti a focalizzare l'attenzione su quelle stradali e autostradali. Al riguardo, richiama la vicenda relativa all'ammodernamento della strada statale 275 che, a suo avviso, costituisce un esempio negativo di un'opera che, pensata in funzione dello sviluppo industriale del Salento, rischia oggi, se realizzata, di costituire un ostacolo alla crescita di un turismo basato sulla bellezza paesaggistica e naturalistica del territorio. Si riserva, pertanto, di sottoporre ai presentatori della risoluzione in esame alcune modifiche al testo per sottoporre all'attenzione del Governo anche la citata questione relativa ai lavori sulla strada statale 275.

Costantino BOFFA (PD) osserva che l'obiettivo della risoluzione in esame è quello di porre l'attenzione del Governo sul grave divario infrastrutturale di cui risente il Mezzogiorno d'Italia, in vista delle prossime decisioni del CIPE. Ricorda che presso la IX Commissione sono state avviate, condivise e positivamente concluse analoghe iniziative e auspica che anche sul tema oggetto della risoluzione ci sia un'ampia condivisione dei colleghi e il parere favorevole del Governo sugli impegni richiesti. Osserva che l'aumento del divario infrastrutturale nel Mezzogiorno d'Italia, richiamato anche da altri colleghi nel corso del dibattito, si riferisce non solo alle infrastrutture ma anche allo sviluppo della logistica. Giudica necessario un potenziamento delle piastre logistiche esistenti e la realizzazione di nuovi poli logistici per lo stoccaggio e la lavorazione delle merci, al fine di abbattere i costi sia ambientali che economici del trasporto. Osserva che gli investimenti statali finalizzati alla realizzazione di opere infrastrutturali nel Mezzogiorno d'Italia sono stati negli ultimi anni assai scarsi e pari al 35 per cento del totale e che quindi non è stato rispettato il vincolo previsto dai documenti di programmazione finanziaria di impiegare per il Sud almeno il 45 per cento delle risorse complessive in conto capitale, come risultante della somma del 30 per cento delle risorse stanziate dalla pubblica amministrazione e dai soggetti attuatori dei progetti di infrastrutturazione del Paese, da destinarsi al Mezzogiorno, e delle risorse aggiuntive riservate alle aree sottoutilizzate. Osserva che la percentuale di risorse impiegate non è proporzionata neanche al volume complessivo della popolazione e alla vastità del territorio. Rileva che gli investimenti operati

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nel Mezzogiorno dalle singole amministrazioni sono al di sotto delle percentuali previste e in alcuni casi sono davvero esigui; in particolare le Ferrovie dello Stato hanno investito al Sud risorse per una quota complessiva inferiore al 20 per cento del totale. Sottolinea che le opere indicate nella risoluzione sono condivise politicamente, istituzionalmente e socialmente. Osserva che la progettazione della linea ad alta velocità/alta capacità Napoli-Bari può costituire un esempio virtuoso, in ragione dell'ampia concertazione istituzionale che ha visto coinvolte tutte le amministrazioni interessate, alle quali sono stati chiesti suggerimenti in ordine alla futura realizzazione dell'opera stessa. Ricorda che le regioni Puglia e Campania hanno addirittura anticipato i fondi per la progettazione della linea Napoli-Bari, a testimonianza dell'ampia condivisione dell'opera medesima. Sottolinea che la valenza strategica del corridoio 1, che collegherà Palermo a Berlino, attraversando l'Italia longitudinalmente, sarà fortemente rafforzata dalla realizzazione della tratta ferroviaria Napoli-Bari, che permetterà di collegare al nuovo flusso di trasporti anche il sud-est del Paese, potenziando aree sulle quali fino ad oggi non sono stati effettuati concreti investimenti. Fa presente che le opere citate nella risoluzione sono emblematiche del ritardo infrastrutturale del sud del Paese; si dichiara comunque disponibile ad integrarne il contenuto, sulla scorta di quanto emergerà dal dibattito, magari anche con il riferimento ad altre opere importanti per lo sviluppo del Mezzogiorno.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), intervenendo per una precisazione, dopo avere sottolineato che una delle ragioni del gap infrastrutturale del Mezzogiorno è data dall'assenza di legalità in vaste aree del Mezzogiorno stesso, invita i presentatori della risoluzione a valutare l'opportunità di inserire nel testo uno specifico paragrafo nel quale si faccia riferimento alla necessità di mettere in campo tutti gli strumenti necessari a garantire il rispetto della legalità e della trasparenza nell'affidamento e nella realizzazione dei lavori relativi alle opere richiamate nella risoluzione in esame.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.