CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 luglio 2010
348.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del vicepresidente Cosimo VENTUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Sonia Viale.

La seduta comincia alle 12.

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese.
COM(2010)135 definitivo - 17696/09.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame degli atti in titolo.

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Cosimo VENTUCCI (PdL), presidente e relatore, rileva come la Commissione sia chiamata ad esaminare, ai fini della predisposizione di una relazione alla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea, il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 (COM(2010) 135 definitivo) ed il Programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle presidenze spagnola, belga e ungherese (17696/09).
Osserva preliminarmente come la trasmissione dei due documenti da parte della Commissione europea sia intervenuta solo alla fine del maggio scorso, ben oltre l'inizio dell'anno cui essi fanno riferimento, riducendo pertanto di molto la significatività dei documenti stessi, che risultano, di fatto, in parte già obsoleti.
Per quanto riguarda il Programma di lavoro per il 2010 (COM(2010)135), esso è il primo strumento di programmazione politica e legislativa presentato dalla nuova Commissione dopo il suo insediamento nel febbraio 2010. Il documento, pur indicando alcuni obiettivi a lungo termine, riconducibili soprattutto alla strategia UE 2020 per la crescita e l'occupazione, non reca tuttavia orientamenti e priorità riferiti all'intero mandato quinquennale della Commissione europea, ma si limita ad enunciare 34 iniziative strategiche per il 2010 (elencate nell'allegato I «Iniziative strategiche») nonché, in modo non esaustivo, le eventuali iniziative strategiche e prioritarie per il 2010 e per anni successivi (281 in tutto, di cui 130 iniziative legislative; allegato II «Altre iniziative strategiche e prioritarie»).
Il Programma sottolinea innanzitutto come il contrasto alla crisi della crisi economica e finanziaria, continuerà ad essere una delle priorità per il 2010, con interventi tesi ad adeguare le politiche dell'Unione europea ai nuovi sviluppi. Esso indica quindi quattro temi prioritari estremamente generali per l'azione della Commissione nel 2010, alla cui attuazione sono rivolte le iniziative strategiche:
affrontare la crisi e sostenere l'economia sociale di mercato europea;
definire un'agenda dei cittadini che metta la persona al centro delle priorità;
definire un programma di azione esterna ambizioso e coerente, che abbia portata mondiale;
modernizzare gli strumenti e i metodi di lavoro dell'UE.

Il Programma evidenzia quindi come le iniziative strategiche che la Commissione europea intende adottare per superare la situazione di crisi economico-finanziaria saranno principalmente volte a rafforzare la vigilanza ed il coordinamento a livello economico, nonché a ripristinare la sostenibilità delle finanze pubbliche. Inoltre, si richiama l'esigenza di garantire mercati finanziari stabili e responsabili, assicurando a tal fine che il nuovo dispositivo di vigilanza a livello europeo sui mercati finanziari possa essere operativo entro l'inizio del 2011. In tale prospettiva la Commissione europea ritiene possibile raggiungere un accordo su una serie di proposte legislative relative al capitale bancario ed ai fondi di investimento alternativi (cosiddetti hedge funds).
Tali proposte dovranno altresì essere integrate da ulteriori iniziative legislative relative alla disciplina dei mercati dei prodotti finanziari derivati, alle vendite allo scoperto ed ai credit default swaps, ai sistemi di garanzia dei depositi, agli abusi di mercato, agli strumenti per la gestione delle crisi finanziarie ed alla disciplina dei requisiti patrimoniali per l'esercizio delle attività in campo finanziario.
Per quel che attiene agli aspetti specifici di competenza della Commissione Finanze, il Programma dedica specifica attenzione alla riforma della vigilanza finanziaria, inserendo tra le iniziative strategiche da perseguire la creazione di mercati finanziari stabili e responsabili al servizio dell'economia. A tale riguardo la Commissione si adopererà, unitamente alle altre istituzioni dell'UE, per garantire l'attuazione, entro l'inizio del 2011, del nuovo quadro europeo di vigilanza finanziaria, affinché i mercati finanziari transfrontalieri

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possano essere adeguatamente inquadrati ed i rischi sistemici individuati tempestivamente.
Al riguardo segnala come la creazione di un nuovo quadro di vigilanza a livello UE sul settore finanziario costituisce oggetto di un pacchetto di proposte legislative presentato dalla Commissione il 23 settembre 2009:
una proposta di regolamento che istituisce il Comitato europeo per il rischio sistemico (CERS) preposto alla vigilanza macroprudenziale (COM(2009)499), il quale sarebbe incaricato di valutare la stabilità del sistema finanziario dell'UE alla luce degli sviluppi macroeconomici e delle tendenze generali dei mercati finanziari, individuare i rischi per la stabilità finanziaria, emettere un'allerta precoce in caso di rischio importante e formulare raccomandazioni in merito alle misure da adottare, monitorandone l'attuazione da parte dei destinatari;
tre proposte di regolamento (COM(2009)501, 502 e 503) che istituiscono, rispettivamente, tre nuove autorità europee di vigilanza, competenti per il settore bancario (EBA), assicurativo (EIOPA) e dei valori mobiliari (ESMA). Le nuove autorità concorreranno alla creazione del Sistema europeo di vigilanza finanziaria (ESFS) incaricato di vigilare sui singoli istituti finanziari e di garantire la tutela degli utenti dei servizi finanziari («vigilanza microprudenziale»).

Le nuove autorità sarebbero incaricate, tra l'altro, di stabilire un quadro o codice unico di regole armonizzate (single rule book) basato su standard tecnici vincolanti e orientamenti interpretativi, assicurare l'applicazione coerente della normativa comunitaria in materia di servizi finanziari, svolgere attività di mediazione tra le autorità nazionali di vigilanza, promuovere una forte cultura comune e pratiche coerenti in materia di vigilanza finanziaria su scala europea, coordinare le risposte in caso di crisi, raccogliere in una banca dati centralizzata a livello europeo le informazioni microprudenziali utili provenienti dalle autorità nazionali di vigilanza; svolgere un ruolo a livello internazionale mediante la conclusione di accordi tecnici con gli organismi internazionali e le competenti amministrazioni dei paesi terzi. Al fine di garantire una maggiore interazione tra le attività di vigilanza macro e microprudenziali, il CERS dovrà ottenere dall'ESFS informazioni microprudenziali armonizzate ed aggiornate, mentre le autorità nazionali di vigilanza potranno accedere alle informazioni privilegiate di cui dispone il CERS.
Le proposte, che seguono la procedura legislativa ordinaria, dovrebbero essere esaminate dal Parlamento europeo in prima lettura il 15 giugno 2010, per essere sottoposte successivamente alla prima lettura del Consiglio.
In tale contesto ricorda che la Commissione Finanze ha svolto l'esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, della comunicazione relativa al rafforzamento e la convergenza della vigilanza finanziaria nell'UE (COM(2009)252), adottata dalla Commissione europea in vista della presentazione del pacchetto sopra richiamato, approvando, il 22 settembre 2009, un documento finale che è stato trasmesso alla Commissione e al Parlamento europeo. Nel mese di dicembre 2009 la Commissione europea ha risposto alle osservazioni formulate dalla Camera.
Sempre al fine di completare il nuovo quadro europeo sulla vigilanza finanziaria, il Programma sottolinea la necessità di intervenire anche su una serie di aspetti della regolamentazione dei servizi finanziari, sia adottando definitivamente proposte attualmente all'esame delle istituzioni dell'UE, sia elaborando nuove iniziative.
A tal fine la Commissione sostiene la necessità di completare, entro l'estate 2010, l'esame:
della proposta di direttiva (COM (2009)362) che prospetta ulteriori modifiche alle direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE in materia di requisiti patrimoniali delle banche, allo scopo di accrescere la stabilità finanziaria, migliorare la tutela degli interessi dei creditori, garantire la competitività internazionale del settore bancario

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UE e ridurre la prociclicità del sistema finanziario;
della proposta di direttiva (COM(2009)207) che, in considerazione dell'ampia serie di rischi ai quali sono esposti i gestori dei fondi di investimento alternativi (hedge funds, capitale di rischio, fondi immobiliari, fondi di materie prime, fondi infrastrutturali ed altri tipi di fondi istituzionali) e, di conseguenza, i creditori, le controparti commerciali e la stabilità dei mercati finanziari europei, prospetta la creazione di un quadro sicuro ed armonizzato a livello UE in materia di controllo e vigilanza sui rischi connessi alla gestione di questa tipologia di fondi.

Le due proposte, che seguono la procedura legislativa ordinaria, dovrebbero essere esaminate dal Parlamento europeo in prima lettura il 5 luglio 2010, per essere sottoposte successivamente all'esame in prima lettura da parte del Consiglio.
Nelle intenzioni della Commissione tali misure dovrebbero essere completate dalla presentazione di una serie di altre iniziative intese ad integrare interventi già avviati:
una proposta legislativa volta principalmente a rafforzare la trasparenza, la stabilità e la sicurezza dei mercati dei derivati (secondo trimestre): a tale scopo, ad avviso della Commissione, si dovrebbe valutare l'opportunità di affidare alla Central Counterparty Clearing (CCP - processo mediante il quale le compensazioni per le transazioni finanziarie in azioni sono effettuate da una singola controparte) i contratti sui derivati standardizzati, stabilendo standard operativi, normativi e di sicurezza comuni al fine di ridurre il rischio di controparte, prevedendo altresì l'obbligo, per gli attori del mercato, di registrare le posizioni e le transazioni non compensate da parte di una CCP e di stabilire la regolamentazione e la sorveglianza dei repertori di dati relativi alle negoziazioni, in modo di aumentare la trasparenza;
un'iniziativa legislativa (terzo trimestre) sulle vendite allo scoperto o short-selling (vale a dire la vendita ad una determinata data e ad un determinato prezzo di un attivo patrimoniale non posseduto dal venditore) e i credit default swaps (derivati creditizi che hanno la funzione di trasferire l'esposizione creditizia di prodotti a reddito fisso tra le parti), al fine di evitare pratiche commerciali sleali sul mercato dei derivati e di altri strumenti finanziari;
una revisione della direttiva 94/19/CE sui sistemi di garanzia dei depositi, al fine di armonizzare i livelli di garanzia sui depositi bancari a 100.000 euro, in modo da rafforzare la tutela dei depositanti (secondo trimestre);
una revisione della direttiva 2003/6/CE sugli abusi di mercato, al fine di tutelare gli investitori e prevedere l'obbligo per le autorità amministrative competenti di investigare e sanzionare gli abusi, stabilendo a tal fine l'entità e la natura delle sanzioni (quarto trimestre); tale iniziativa sarà seguita da una comunicazione relativa ai regimi sanzionatori deterrenti e alla convergenza di poteri di sorveglianza e obiettivi attraverso l'UE;
una comunicazione sulla gestione delle crisi bancarie transfrontaliere (quarto trimestre) intesa a fornire alle autorità competenti gli strumenti necessari per risolvere in maniera efficiente le crisi, riducendo nel contempo i costi per i contribuenti e il rischio di arbitraggio regolamentare ed aumentando la certezza giuridica;
un'ulteriore revisione delle direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE sui requisiti patrimoniali delle banche (quarto trimestre) allo scopo di adeguare il quadro legislativo esistente per rispondere alla crisi e promuovere la stabilità finanziaria nell'UE, costringendo le banche a creare riserve di capitale che consentano di fare fronte ad un peggioramento delle condizioni di mercato: a tale scopo il 26 febbraio la Commissione ha avviato una consultazione pubblica, conclusasi il 16 aprile 2010, al

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fine di chiedere alle parti interessate il parere sulle modifiche che la Commissione stessa intende prospettare alla normativa vigente per dare seguito agli impegni assunti dal G20 di Londra e di Pittsburgh;
una comunicazione (COM(2010)254) sulla creazione di fondi di risoluzione dei fallimenti bancari quale strumento di gestione delle crisi, presentata il 26 maggio 2010);
in funzione dell'andamento della ripresa economica, l'adozione dei provvedimenti necessari per il ritiro progressivo delle misure eccezionali adottate per fare fronte alla crisi economica e finanziaria.

Ulteriori iniziative strategiche e prioritarie che la Commissione intende presentare nel settore dei servizi finanziari figurano:
un'iniziativa legislativa volta a creare un quadro più efficace ed efficiente per la gestione e la risoluzione delle crisi;
nell'ambito della revisione della direttiva sui requisiti patrimoniali, una relazione intesa a valutare la possibilità di proporre un aumento del mantenimento della cartolarizzazione del 5 per cento e di accertare se i metodi di calcolo del requisito di conservazione realizzino il proprio obiettivo;
una proposta di revisione del regolamento (CE) n. 1060/2009 sulle agenzie di rating del credito, allo scopo di istituire un sistema centralizzato di vigilanza sulle agenzie che operano nell'UE per rafforzare la fiducia degli investitori;
una comunicazione sulla vigilanza sui mercati al dettaglio dei prodotti finanziari, al fine di individuare eventuali malfunzionamenti sia dal punto di vista dei consumatori sia da quello dei fornitori, assicurando risposte effettive e coordinate;
un libro verde inteso ad individuare le lacune nelle pratiche di governo societario (corporate governance) nelle istituzioni finanziarie e le opzioni per porvi rimedio;
una proposta di revisione della direttiva 2002/87/CE sui conglomerati finanziari, al fine di aggiornare il quadro normativo in materia di vigilanza supplementare;
una proposta di direttiva che modifica alcune direttive riguardanti i servizi finanziari al fine di precisare le competenze delle autorità di vigilanza europee (cosiddetta direttiva «Omnibus II»), la quale dovrebbe comprendere gli adattamenti per i settori dell'assicurazione e dei titoli;
una proposta di revisione della direttiva 1997/9/CE relativa ai sistemi di indennizzo degli investitori, allo scopo di aumentarne la fiducia e di assicurare maggiore efficienza in caso di fallimento o frode;
una proposta di direttiva volta a semplificare il contesto giuridico per i titoli in forma scritturale;
una proposta legislativa intesa a fissare un termine per la migrazione verso l'Area unica dei pagamenti in euro (SEPA), un mercato integrato dei servizi di pagamento, aperto a un'effettiva concorrenza e in cui non sussistono distinzioni fra pagamenti nazionali e transfrontalieri in euro;
iniziative sul credito responsabile, che dovrebbe riguardare gli aspetti connessi alla concessione di credito ai consumatori al dettaglio, inclusi il ruolo degli intermediari di credito, la valutazione dell'adeguatezza dei prodotti di credito, l'informazione e le modalità per assicurare un credito responsabile;
una comunicazione sulle migliori prassi relative alle ipoteche connesse a mutui, evitando il pignoramento nel caso di inadempimento del mutuatario;
una comunicazione sui crediti ipotecari, intesa a fornire alle autorità pubbliche una guida sulle soluzioni da sviluppare in una fase in cui può ancora essere garantito che i cittadini non siano soggetti a procedure di preclusione/esclusione;

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una proposta legislativa di revisione delle direttive sulla contabilità, al fine di semplificare e modernizzare i relativi obblighi;
una proposta di revisione della direttiva 2004/39/CE relativa ai mercati degli strumenti finanziari (cosiddetta direttiva MiFID), al fine di rafforzare la fiducia degli investitori e di creare condizioni eque per favorire l'efficienza e la trasparenza del mercato;
una proposta di modifica della direttiva 2009/65/CE che riforma la normativa comunitaria in tema di OICVM (Organismi di investimento collettivo in valori mobiliari) al fine di aumentare il livello di tutela degli investitori, garantendo eque condizioni per la loro attività in tutta l'UE.

Per quanto riguarda il settore assicurativo, il Programma annovera, tra le iniziative strategiche e prioritarie:
un libro bianco sulla tutela dei titolari di polizze assicurative o di fondi di garanzia assicurativa, allo scopo di mantenere e rafforzare la fiducia de consumatori;
un'iniziativa legislativa sulle misure di attuazione della direttiva 2009/138/CE, in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (Solvibilità II), comprese le norme in materia di retribuzioni e il calcolo del nuovo requisito di capitale sensibile al rischio;
una proposta di revisione della direttiva 2002/92/CE sull'intermediazione assicurativa al fine di promuovere l'armonizzazione e la certezza giuridica, superando gli ostacoli all'applicazione della direttiva emersi a livello nazionale.

Con riferimento al settore della fiscalità, il Programma di lavoro della Commissione dedica specifica attenzione ai temi dell'imposta sul valore aggiunto.
In particolare, la Commissione individua tra le possibili iniziative strategiche e prioritarie una proposta legislativa sulle aliquote IVA ridotte, applicabile a partire dal 2011, dal momento che il regime attualmente in vigore verrà a scadenza il 31 dicembre 2010, il libro verde su una nuova strategia dell'IVA connessa alle nuove tecnologie di comunicazione, nonché una proposta legislativa relativa al regime IVA applicabile ai buoni sotto il profilo dell'importo tassabile.
Al riguardo ricorda che il 6 maggio 2009 la VI Commissione Finanze della Camera ha approvato un documento finale, al termine dell'esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, della proposta di direttiva (COM((2008)428) relativa alle aliquote ridotte IVA.
Sempre in relazione all'IVA, il Programma prospetta la presentazione di una comunicazione relativa alla complessiva strategia che la Commissione europea intende perseguire per ridurre gli oneri amministrativi in materia, semplificare il sistema e combattere le frodi IVA.
Il Programma sottolinea inoltre l'esigenza di procedere ad una revisione della direttiva sulla fiscalità energetica, allo scopo di tassare i prodotti energetici in funzione del contenuto energetico e del livello di emissioni di carbonio. Tale progetto si inserisce nell'ambito dell'iniziativa «Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse», previste dalla strategia UE 2020, in attuazione della quale la Commissione elaborerà, tra l'altro, un piano sulle principali azioni necessarie per conseguire un risparmio di energia del 20 per cento nell'edilizia e nei trasporti.
Sempre per quanto riguarda le iniziative in materia fiscale, la Commissione individua, tra le possibili iniziative strategiche e prioritarie:
una proposta legislativa per una base comune imponibile consolidata dell'imposta sulle società transfrontaliere (CCCTB), volta a rimuovere gli ostacoli fiscali che attualmente tali società incontrano nell'esercizio delle proprie attività;
una comunicazione su tassazione e sviluppo, che sottolinea l'esigenza di cooperare con i paesi in via di sviluppo, promuovendo la buona governance in materia

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fiscale, la lotta contro l'evasione fiscale e le altre pratiche fiscali dannose;
una comunicazione sulla fatturazione elettronica, volta a favorirne l'adozione, con benefici economici sostanziali e una riduzione dell'onere amministrativo;
la revisione del regolamento doganale relativo alle merci sospettate di violare taluni diritti di proprietà intellettuale, con l'obiettivo di semplificare le procedure e rendere più chiare le norme;
una comunicazione in materia di politica fiscale su alcuni aspetti di interesse prioritario per i cittadini, quali doppia imposizione, residenza a fini fiscali, tassazione dei redditi da pensione o da capitale;
una comunicazione sul coordinamento delle imposte di successione, volta ad evitare la doppia imposizione e la doppia non imposizione in situazioni transfrontaliere;
la revisione della direttiva sulla tassazione degli interessi e dei diritti di licenza tra società di diversi Stati membri.

Per quanto riguarda il Programma di lavoro di 18 mesi per il periodo gennaio 2010 - giugno 2011, presentato dalle presidenze spagnola, belga e ungherese del Consiglio dell'Unione europea, esso evidenzia come la crisi finanziaria abbia evidenziato gravi lacune nel sistema economico e finanziario, che rendono necessario un miglioramento della regolamentazione e vigilanza dei relativi mercati, ultimando in tempi brevi i lavori sulle proposte legislative concernenti l'istituzione del Comitato europeo per il rischio sistemico e delle autorità europee di vigilanza. In tale prospettiva si segnala l'obiettivo di adottare rapidamente provvedimenti volti a migliorare i metodi di valutazione degli attivi ed a rafforzare i requisiti patrimoniali, proseguendo inoltre i lavori per il consolidamento del mercato unico dei servizi finanziari.
In tale contesto evidenzia, con riferimento agli ambiti di competenza della Commissione Finanze, come le tre presidenze considerino prioritario colmare le carenze evidenziate dalla crisi nella regolamentazione sui servizi finanziari, facendo in modo che l'UE coordini con i principali attori del settore l'introduzione di qualsiasi nuova misura intesa a promuovere mercati stabili e competitivi a livello mondiale.
Nel breve periodo le presidenze si impegnano a:
coordinare i pacchetti di sostegno del settore finanziario e le strategie di uscita dalla crisi;
dare seguito alle misure adottate dall'UE per ripristinare la stabilità sui mercati finanziari, procedendo ad una profonda riforma della regolamentazione sui servizi finanziari, in particolare mediante l'adozione di misure intese a promuovere l'etica, l'integrità e la trasparenza e a tutelare dalle minacce sistemiche e dalla spregiudicatezza nell'assunzione dei rischi;
istituire il nuovo quadro europeo di vigilanza macro e microprudenziale.

Con riferimento al settore della fiscalità, le tre Presidenze ritengono di riconoscere priorità alla modernizzazione del sistema IVA ed alla lotta alle frodi in tale ambito. In questa prospettiva saranno proseguiti i lavori sui regimi IVA relativi ai servizi assicurativi e finanziari, ai servizi postali ed alle agenzie di viaggio.
Parimenti, saranno proseguiti i lavori concernenti il regolamento sulla cooperazione amministrativa, nonché il dibattito sulla proposta di introdurre un meccanismo di inversione contabile (reverse charge) volto a prevenire le frodi concernenti la cessione dei diritti di emissione di gas a effetto serra.
Sotto il profilo dell'imposizione diretta sarà portata avanti la discussione sulla proposta volta a migliorare il meccanismo di tassazione dei redditi da risparmio e saranno incentivati i lavori del gruppo «Codice di condotta», finalizzati a contrastare la concorrenza fiscale dannosa. Le presidenze si impegnano inoltre a completare

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la discussione sulle direttive concernenti la cooperazione amministrativa e l'assistenza nel recupero delle imposte, rafforzando gli sforzi per raggiungere accordi con Paesi terzi relativamente alla cooperazione ed allo scambio di informazioni in materia di imposizione diretta. A tale proposito il Programma sottolinea l'intenzione dell'Unione europea di sviluppare ulteriormente la cooperazione in materia antifrode e fiscale con Andorra, Monaco, San Marino e Liechtenstein, nonché con la Svizzera, eventualmente attraverso la conclusione di nuovi accordi, o aggiornando gli accordi esistenti in materia.
Per quanto riguarda il settore del diritto societario, il Programma dedica specifica attenzione all'esigenza di semplificare la normativa, procedendo inoltre il dibattito sulla proposta di regolamento relativa allo statuto della Società privata europea.
Per quanto riguarda il settore doganale, le presidenze si impegnano a proseguire i negoziati concernenti il protocollo alla Convenzione quadro per il controllo del commercio illecito di prodotti del tabacco, mentre si ritiene possibile la conclusione dei negoziati per la conclusione di un Accordo con la Russia in materia di controllo dei precursori delle droghe.
Il Programma dedica altresì specifica attenzione al tema della lotta al riciclaggio di capitali di provenienza illecita, soprattutto per quanto riguarda la questione dell'usurpazione dell'identità.
Tornando a considerazioni di carattere generale, rileva come i documenti in esame rivestano scarso rilievo politico - programmatico, limitandosi ad un'elencazione, piuttosto pletorica, di iniziative già in corso o da assumere, senza in alcun modo stimolare un reale coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nella definizione di un vero e proprio programma di governo dell'Unione europea, e perpetuando quella carenza di legittimazione politico-democratica che da tempo rappresenta uno dei punti deboli dell'intera costruzione europea. Tali limiti risultano, del resto, ulteriormente aggravati dal ritardo con cui i documenti stessi sono stati trasmessi al Parlamento.
Formula quindi una proposta di relazione sui documenti in esame (vedi allegato 1), la quale ne evidenzia gli elementi di debolezza, sottolinea l'esigenza di rivedere la tempistica della trasmissione alle Camere dei documenti stessi e formula una serie di indicazioni in merito a taluni temi di interesse primario per gli ambiti di competenza della Commissione Finanze.

Rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per la giornata di domani, al fine di consentire ai componenti della Commissione di valutare il contenuto della proposta di relazione.

La seduta termina alle 12.15.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del vicepresidente Cosimo VENTUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Sonia Viale.

La seduta comincia alle 12.15.

Disposizioni in materia di parità di accesso agli organi delle società quotate in mercati regolamentati.
Testo unificato C. 2426 Golfo e C. 2956 Mosca.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del testo unificato dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 30 giugno scorso.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP), relatore, rileva di aver presentato taluni emendamenti (vedi allegato 2), che apportano correzioni di carattere eminentemente tecnico - formale al testo unificato adottato come base.

Il sottosegretario Sonia VIALE ritiene necessario approfondire il contenuto degli

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emendamenti presentati dal relatore, ai fini dell'espressione del parere sugli stessi.

Cosimo VENTUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta da convocare nella giornata di domani.

La seduta termina alle 12.20.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del vicepresidente Cosimo VENTUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Sonia Viale.

La seduta comincia alle 12.20.

Disposizioni in favore dei familiari delle vittime e in favore dei superstiti del disastro ferroviario della Val Venosta/Vinschgau.
Nuovo testo C. 3403 Zeller.

(Parere alla IX Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Maurizio DEL TENNO (PdL), relatore, rileva come la Commissione sia chiamata ad esaminare, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, ai fini dell'espressione del parere alla IX Commissione Trasporti, il nuovo testo, come risultante dagli emendamenti approvati, della proposta di legge C. 3403 Zeller (Misto - minoranze linguistiche), recante disposizioni in favore dei familiari delle vittime e in favore dei superstiti del disastro ferroviario della Val Venosta/Vinschgau.
Il provvedimento, che ricalca essenzialmente la struttura del testo unificato delle proposte di legge C. 3007 ed abbinate, recante disposizioni in favore delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio, sul quale la Commissione ha espresso parere favorevole nella seduta del 13 aprile scorso.
L'articolo 1 assegna al Presidente della comunità comprensoriale della Val Venosta/Vinschgau 3 milioni di euro per l'anno 2010, per speciali elargizioni in favore dei familiari delle vittime del disastro ferroviario avvenuto in Val Venosta il 12 aprile 2010, nonché in favore di coloro che a causa di tale disastro hanno riportato lesioni gravi o gravissime.
Ai sensi dell'articolo 2, comma 1, il predetto Presidente, d'intesa con il Presidente della provincia autonoma di Bolzano, individua i soggetti che hanno diritto all'elargizione e determina la somma spettante a ciascuno di essi.
In base al comma 2 le elargizioni spettano, nell'ordine, ai seguenti familiari delle vittime, secondo il seguente ordine:
al coniuge superstite, salvo il caso di divorzio o annullamento del matrimonio ovvero di separazione con addebito a carico dello stesso coniuge superstite, nonché al convivente more uxorio e ai figli a carico della vittima;
ai figli, se manchi il coniuge superstite, oppure nel caso di divorzio ovvero qualora al coniuge superstite sia stata addebitata la separazione;
ai genitori;
ai fratelli e alle sorelle, se conviventi a carico delle vittime;
ai soggetti conviventi a carico delle vittime negli ultimi tre anni precedenti l'evento.

Secondo il comma 3 alle vittime che hanno riportato lesioni gravi o gravissime spetta una somma determinata in proporzione alla gravità delle lesioni subite e allo stato di effettiva necessità.
L'articolo 3 prevede che le elargizioni siano assegnate con provvedimento del Presidente della comunità comprensoriale della Val Venosta e che esse si aggiungono

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a ogni altra somma cui i soggetti beneficiari hanno diritto a qualsiasi titolo ai sensi della normativa vigente.
In tale contesto segnala, in quanto rilevante per gli ambiti di competenza della Commissione Finanze, la disposizione del comma 2, la quale stabilisce che le elargizioni sono esenti da ogni imposta o tassa.
L'articolo 4 reca la copertura finanziaria degli oneri determinati dal provvedimento, quantificati in 3 milioni per il 2010, ai quali si fa fronte utilizzando il fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente.
L'articolo 5 disciplina l'entrata in vigore del provvedimento.
Si riserva quindi di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito.

Cosimo VENTUCCI (PdL), presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.25.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 6 luglio 2010.

Audizione dei rappresentanti dell'Unione nazionale delle imprese di recupero, gestione e informazione del credito (UNIREC), nell'ambito dell'istruttoria legislativa sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/48/CE, relativa ai contratti di credito ai consumatori. Atto n. 225.

L'audizione informale è stata svolta dalle 12.25 alle 12.55.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 6 luglio 2010.

Audizione dei rappresentanti del Gruppo Fondiaria-SAI, di Reale Mutua Assicurazioni e di Aviva Italia Assicurazioni, nell'ambito dell'istruttoria legislativa sulle proposte di legge C. 2699-ter, approvata dal Senato, e C. 1964 Barbato, recanti istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo.

L'audizione informale è stata svolta dalle 12.55 alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 6 luglio 2010.

Audizione dei rappresentanti della Confesercenti, nell'ambito dell'istruttoria legislativa sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/48/CE, relativa ai contratti di credito ai consumatori. Atto n. 225.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.