CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 giugno 2010
342.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 23 GIUGNO 2010

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SEDE REFERENTE

Martedì 22 giugno 2010. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 12.10.

Sui lavori della Commissione.

Edmondo CIRIELLI, presidente, propone che le due proposte di legge iscritte all'ordine del giorno, in sede referente, recanti la modifica all'articolo 1 della legge 31 marzo 2005, n. 48, concernenti l'equiparazione del Monumento all'Alpino di Brunico (C. 2527) e del Monumento ai caduti della libertà del Col Alt ai cimiteri di guerra (C. 2566), ancorché concernenti due distinti monumenti sacrari, vertendo sulla stessa materia, siano abbinate.

La Commissione concorda.

Modifica all'articolo 1 della legge 31 marzo 2005, n. 48, concernente l'equiparazione del Monumento all'Alpino di Brunico e del Monumento ai caduti della libertà del Col Alt ai cimiteri di guerra.
C. 2527 Biancofiore e C. 2566 Volontè.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in titolo.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, osserva che le proposte di legge in esame prevedono l'equiparazione di Monumenti sacrari ai cimiteri di guerra attraverso l'introduzione di modifiche alla legge 31 marzo 2005, n. 48, recante l'equiparazione ai cimiteri militari di quattro Monumenti sacrari: il Monumento sacrario dei 51 martiri di Leonessa (Rieti), il Monumento sacrario dedicato al ricordo dei caduti e dei dispersi di tutte le guerre, denominato «Ara Pacis Mundi» di Medea (Gorizia), il Sacrario nazionale Mater Captivorum di Melle, in Valle Varaita (Cuneo) e il Tempio Sacrario di Terranegra con il museo dell'ex internato denominato «Tempio nazionale dell'internato ignoto» (Padova).
In particolare, la proposta di legge n. 2527 prevede che la citata equiparazione sia disposta anche con riferimento al Monumento all'Alpino di Brunico che, come risulta dalla relazione illustrativa, è stato più volte oggetto di attacchi e di sfregi, pur essendo compreso nell'ambito dei beni culturali nazionali fin dal 2004. Nel basamento di tale Monumento si trovano,

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infatti, alcuni resti di tre pietre scure prelevate dal cimitero della divisione degli alpini altoatesini caduti a Mai Ceu durante la guerra in Abissinia.
Come risulta dalla relazione illustrativa, l'articolo 1, comma 1, della proposta di legge prevede l'equiparazione del Monumento sacrario in esame ai cimiteri di guerra, al fine di sottrarlo ai ripetuti vilipendi subìti, inserendolo nell'elenco di cui alla legge n. 48 del 2005. Bisogna infatti ricordare che, per effetto della predetta equiparazione, i Monumenti sacrari vengono assoggettati, tra l'altro, al pari dei cimiteri di guerra, alla custodia del Commissario generale per le onoranze ai caduti che esercita le sue funzioni alle dirette dipendenze del Ministero della difesa, ai sensi della legge n. 204 del 1951. Il successivo articolo 2 provvede alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'articolo 1, comma 1, quantificati in euro 50 mila a decorrere dall'anno 2009, mediante corrispondente riduzione dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero della difesa. In proposito, appare necessario aggiornare la clausola di copertura finanziaria per riferirla al nuovo triennio 2010-2012 nonché per tenere conto delle nuove modalità di redazione delle coperture finanziarie mediante riduzione dei fondi speciali, determinate dalla nuova classificazione degli stanziamenti di bilancio per missioni e per programmi quale risultante dalla nuova legge di contabilità e finanza pubblica, introdotta dalla legge n. 196 del 2009.
La proposta di legge n. 2566, invece, dispone l'equiparazione ai cimiteri di guerra del Monumento ai caduti della libertà del Col Alt che è stato eretto in ricordo degli appartenenti alle formazioni partigiane, operanti nel Cansiglio (Battaglione Luciano Manara e Divisione Nino Nannetti) durante la Resistenza, che rimasero vittima delle formazioni nazi-fasciste.
Come risulta dalla relazione illustrativa, il monumento ai 406 caduti, parzialmente distrutto nel novembre 1949 per ragioni ancora non accertate, fu ricostruito nel 1950 con il contributo dei comuni limitrofi. Nel 1970 fu inaugurato, dall'allora Presidente della Camera dei deputati Pertini, un nuovo monumento. Successivamente, lo stesso Pertini, in veste questa volta di Presidente della Repubblica, rese ancora una volta omaggio al monumento, così come fecero anche i Presidenti della Repubblica Cossiga e Scàlfaro.
Sempre secondo la citata relazione illustrativa, l'equiparazione prevista rappresenterebbe «un tributo dovuto a quei valorosi che si sono sacrificati per la libertà e di un chiaro monito alle generazioni future affinché non dimentichino gli ideali per cui molti giovani di allora diedero la vita». La proposta di legge non prevede alcuna clausola di copertura finanziaria.
A questo riguardo, ricorda che, nella XIV legislatura, in occasione dell'esame della proposta di legge n. 2043, poi divenuta legge 31 marzo 2005, n. 48, fu predisposta dal Governo una relazione tecnica da cui emerse che l'equiparazione di un Monumento sacrario ad un cimitero di guerra comporta un onere medio stimabile nell'ordine di euro 61.799. Alla luce di tali elementi, quindi, dovrebbe essere prevista, per la proposta di legge n. 2527, un'integrazione dell'onere e della relativa copertura finanziaria e, per la proposta di legge n. 2566, l'introduzione di un'apposta autorizzazione di spesa e di una corrispondente copertura finanziaria formulata ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge n. 196 del 2009.
Infine, segnala che la legge 31 marzo 2005, n. 48, sarà abrogata, a far data dal prossimo 9 ottobre, dal decreto legislativo n. 66 del 2010, recante il «Codice dell'ordinamento militare», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale l'8 maggio scorso.
Poiché le disposizioni contenute in tale legge, sono state ricollocate nel Libro Secondo (Beni), Titolo II (Singole categorie di beni militari) Capo VI (Zone monumentali di guerra, patrimonio storico della prima guerra mondiale, sepolcreti di guerra), Sezione III (Sepolcreti di guerra italiani), articolo 275 (Estensione della disciplina dei sepolcreti di guerra a sacrari nominati),

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andrebbe valutata l'opportunità di modificare i riferimenti normativi delle proposte stesse adeguandoli ai nuovi riferimenti risultanti dal predetto codice.
Con l'occasione, fa presente, per altro, che il citato codice, pur disponendo l'abrogazione della legge n. 48 del 2005, ha riprodotto esclusivamente le sue disposizioni di carattere ordinamentale, ma non anche la relativa autorizzazione di spesa, pari a euro 247.196 annui a decorrere dal 2005, rischiando di far venir meno, la base giuridica che ne consente l'iscrizione nel bilancio a legislazione vigente.
Segnala altresì, incidentalmente, che analogo approfondimento dovrebbe essere effettuato anche per provvedimenti legislativi di ben superiore impatto finanziario e ordinamentale, quali le disposizioni di cui alle leggi n. 331 del 2000 e n. 226 del 2004, in materia di professionalizzazione del servizio militare, che sono state integralmente abrogate dal citato codice, comprese quelle relative ad autorizzazioni di spesa pari a diverse centinaia di milioni di euro. Per altro, pur in pendenza delle predette abrogazioni, le citate autorizzazioni di spesa sono state recentemente rifinanziate dall'articolo 55, comma 3, del decreto-legge n. 78 del 2010 che prevede misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica. Al riguardo appare pertanto necessario un chiarimento da parte del Governo.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA si riserva di rispondere nel corso prosieguo dell'esame.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.15.