CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 giugno 2010
337.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 15 giugno 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.45 alle 12.50.

COMITATO DEI NOVE

Martedì 15 giugno 2010.

Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali. Riordino di enti ed organismi decentrati.
Emendamenti C. 3118-A Governo.

Il Comitato si è riunito dalle 12.50 alle 13.35 e dalle 14.45 alle 15.20.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 15 giugno 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 13.35.

Schema di decreto legislativo recante riordino del processo amministrativo.
Atto n. 212.
(Rilievi alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 giugno.

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Roberto ZACCARIA (PD) considerato che sul provvedimento in esame il Comitato per la legislazione ha espresso il proprio parere nella giornata odierna e che sarà necessario assicurare tempi congrui affinché la relatrice possa approfondire i contenuti di tale parere nonché di alcune osservazioni che le ha sottoposto in via informale sempre nella giornata di oggi, prospetta l'opportunità di rinviare a domani la conclusione dell'esame del provvedimento.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, concorda sull'opportunità di dedicare tempi ulteriori all'esame del provvedimento, a condizione di poter concluderne l'esame al più tardi nella giornata di domani, anche al fine di tenere conto di quanto sarà evidenziato dal gruppo dell'UdC, che ha preannunciato l'intenzione di formulare alcune osservazioni sul provvedimento in esame.

Giuseppe CALDERISI (PdL) nel ricordare come sulla materia elettorale avesse già posto la questione dei tempi, evidenzia come un intervento organico renderebbe necessario apportare modifiche normative anche in merito al procedimento elettorale, il che risulterebbe fuori dalla delega. Fa peraltro presente come l'unica soluzione che non implicherebbe tali modifiche sarebbe quella di attribuire natura giurisdizionale all'ufficio della Cassazione.
Per quanto riguarda le altre parti del codice del processo amministrativo, si sofferma sui profili che attengono agli ambiti di competenza della I Commissione. Richiama, in particolare, alcuni aspetti dell'articolo 7 che sembrano attenuare il principio costituzionale di separazione dei poteri. A suo avviso, dunque, al comma 1 dell'articolo 7, dopo le parole: «giurisdizione amministrativa» andrebbero inserite le seguenti: «,ferma restando l'insindacabilità nel merito delle scelte discrezionali», analogamente a quanto è stato previsto con riguardo al giudice contabile, in sede di scrutinio sulla responsabilità di amministratori e funzionari pubblici, all'articolo 1, comma 1, della legge n. 20 del 1994.
Al contempo, andrebbe a suo avviso introdotto un nuovo comma 8 che specifichi che «sono escluse dalla giurisdizione del giudice amministrativo le controversie aventi ad oggetto atti politici». Richiama, in proposito, la consolidata giurisprudenza della Corte Costituzionale, delle Sezioni unite della Corte di Cassazione, dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti in merito ai limiti che il giudice incontra nel decidere sugli atti politici. Ricorda, in particolare, che la Corte Costituzione, con la sentenza n. 106 del 2009, ha rilevato come il giudizio sui mezzi idonei e necessari per garantire la sicurezza dello Stato ha natura squisitamente politica e, quindi, mentre è connaturale agli organi ed alle autorità politiche preposte alla sua tutela, certamente non è consono alla attività del giudice. Pervenire, difatti, a differente conclusione «significherebbe capovolgere taluni criteri essenziali del nostro ordinamento» (a cominciare da quello secondo cui è di regola inibito al potere giurisdizionale di sostituirsi al potere esecutivo ed alla P.A. e, quindi, di operare il sindacato di merito sui loro atti (sentenza n. 86 del 1977).
Auspica, quindi, che la relatrice recepisca nella proposta di rilievi da trasmettere alla II Commissione quanto testè evidenziato. Altri profili, quale il rafforzamento della funzione nomofilattica, attengono più propriamente agli ambiti di competenza della Commissione giustizia, che auspica formulerà dei rilievi sul punto.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, si riserva di formulare una proposta di parere nella seduta di domani, che potrà essere così votata e trasmessa in tempo utile alla Commissione Giustizia, tenendo conto di quanto emerso dall'iter parlamentare sul provvedimento.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.45.

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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 15 giugno 2010. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 13.45.

DL 67/10: Disposizioni urgenti per la salvaguardia della stabilità finanziaria dell'area euro. Ordine di esecuzione dell'accordo denominato «Intercreditor Agreement» e dell'accordo denominato «Loan Facility Agreement» stipulati in data 8 maggio 2010
Emendamenti C. 3505 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Beatrice LORENZIN (PdL), relatore, rileva che l'emendamento contenuto nel fascicolo n. 1 non presenta profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di esso il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 13.50.