CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 giugno 2010
331.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta delle elezioni
COMUNICATO
Pag. 3

GIUNTA PLENARIA

Giovedì 3 giugno 2010. - Presidenza del presidente Maurizio MIGLIAVACCA.

La seduta comincia alle 15.35.

Esame delle cariche ricoperte dai deputati ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che l'ordine del giorno della seduta odierna reca l'esame delle cariche ricoperte da deputati ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare.
Comunica che in data odierna gli è pervenuta la seguente lettera dell'onorevole Roberto Cota:
«Ai sensi degli articoli 15 e 16 del regolamento della Giunta per le elezioni, ad integrazione e parziale rettifica della mia dichiarazione resa in data 10 maggio 2010, produco i ricorsi presentati e notificati successivamente davanti al TAR Piemonte che non rendono giuridicamente definitiva la mia elezione a presidente della regione Piemonte.
Con osservanza.
Firmato: on. Roberto Cota».

Avverte che alla nota del presidente Cota sono allegati, in copia, la memoria di costituzione dallo stesso presentata davanti al TAR Piemonte, che include copia dei ricorsi medesimi, nonché copia di una lettera con la quale, in data 23 aprile 2010, l'onorevole Cota ha chiesto al direttore dell'amministrazione e del personale del Consiglio regionale del Piemonte di sospendere il pagamento dell'indennità che gli compete come presidente della Giunta regionale, in attesa che si concluda il suo mandato parlamentare.
Avverte, poi, che con nota pervenuta in data odierna, di tenore letterale analogo a quella dell'onorevole Cota, anche l'onorevole Roberto Rosso ha sottolineato che la sua carica di vicepresidente della Giunta regionale del Piemonte «è soggetta all'esito dei ricorsi - depositati presso questa Giunta dal presidente Cota - pendenti presso il TAR Piemonte e notificati successivamente alla sua dichiarazione della carica», aggiungendo che «tali ricorsi non rendono giuridicamente definitiva» la sua nomina a vicepresidente della Giunta regionale.
Con note pervenute in data odierna anche l'onorevole Gianluca Buonanno, che ricopre la carica di consigliere regionale del Piemonte, ha comunicato, ai sensi degli articoli 15 e 16 del regolamento della Giunta delle elezioni e ad integrazione e parziale rettifica della sua precedente dichiarazione,

Pag. 4

che sono stati presentati e notificati successivamente ricorsi al TAR Piemonte «che non rendono giuridicamente definitiva» la sua elezione a consigliere regionale. Il deputato Buonanno ha inoltre trasmesso copia di una sua lettera del 18 maggio 2010 alla direzione amministrazione e personale del consiglio regionale del Piemonte, recante il protocollo in arrivo, con la quale, in attesa di rimuovere la sua situazione di incompatibilità, chiede di sospendere il pagamento dell'indennità che gli compete come consigliere regionale, anche qualora la stessa fosse maggiore rispetto a quella parlamentare.
Sempre in data odierna, è pervenuta una nota del deputato Edoardo Rixi, di contenuto letterale analogo a quello delle note sopra menzionate, con la quale lo stesso produce copia del ricorso presentato e notificato successivamente davanti al TAR Liguria, che a sua avviso non renderebbe «giuridicamente definitiva» la sua elezione a consigliere regionale della Liguria.
Infine, sempre in data odierna, è pervenuta una nota del deputato Sandro Biasotti, eletto consigliere regionale della Liguria, con la quale lo stesso, ai sensi degli articoli 15 e 16 del regolamento della Giunta e ad integrazione e parziale rettifica della sua precedente dichiarazione, segnala che è stato presentato e notificato successivamente un ricorso dinanzi al TAR Liguria che non renderebbe, a suo avviso, giuridicamente definitiva la sua elezione a consigliere regionale della Liguria.
Comunica, altresì, che in data 31 maggio 2010 gli è pervenuta la seguente lettera dell'onorevole Alessandra Mussolini:
«Gentile Presidente,
Le comunico che mi riservo di optare nei termini previsti dal regolamento della Giunta delle elezioni.
Nel frattempo, Le comunico altresì di aver devoluto interamente l'indennità percepita come consigliere regionale della Campania tramite un bonifico bancario intestato alle tre seguenti "case famiglia":
Opera Don Guanella;
Scuola Materna "Cardinale Ursi" di Napoli;
Associazione Nea Make per "Comunità piccoli suoni".
Distinti saluti.
Firmato: on. Alessandra Mussolini».

Dà, quindi, la parola all'onorevole Stracquadanio che ha chiesto di parlare.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PDL), preso atto delle comunicazioni dei deputati eletti nelle regioni Piemonte e Liguria di cui il Presidente Migliavacca ha testé dato lettura, chiede, anche a nome della deputata Pastore, un rinvio degli atti al Comitato per le incompatibilità al fine di svolgere un approfondimento istruttorio in merito alle questioni oggetto delle predette comunicazioni. Propone, al riguardo, che nella seduta odierna la Giunta proceda ad una trattazione distinta delle posizioni dei deputati Cota, Rosso, Buonanno, Biasotti e Rixi rispetto alle posizioni delle deputate Carfagna e Mussolini, per le quali invece, non avendo le stesse segnalato la presenza di contenziosi elettorali in regione Campania, la Giunta può procedere oggi stesso alla deliberazione della incompatibilità. Sottolinea, inoltre, come siano già stabiliti dinanzi ai TAR del Piemonte e della Liguria le udienze di merito, sicché il Comitato potrà effettuare una valutazione che, partendo dai casi concreti, si estenda a profili di ordine generale. A tale ultimo riguardo ritiene che il nuovo titolo V della Costituzione e la conseguente sostanziale parificazione alla assemblee parlamentari del rango delle assemblee legislative regionali siano contraddetti dal fatto che queste ultime non si sono ancora dotate di una piena autodichia in materia di verifica dei titoli di ammissione dei propri componenti, con la conseguenza che i giudici amministrativi continuano tuttora ad avere la legittimazione ad intervenire nel dirimere le relative controversie. Considera, pertanto, in prospettiva necessario - e di ciò la sua parte politica si farà parte attiva - promuovere

Pag. 5

una iniziativa di revisione costituzionale che provveda alla integrazione dell'ordinamento regionale nel senso suddetto, al fine di evitare, come le odierne vicende dimostrano, il persistere di incertezze del diritto elettorale a livello regionale.

Donata LENZI (PD) sottolinea come la materia delle indennità non sia di specifica competenza della Giunta delle elezioni. Nel compiacersi, in ogni caso, per il comportamento di coloro che hanno ritenuto di dover prestare correttamente osservanza al divieto di cumulo sancito dalla legge n. 1261 del 1965, esprime per altri versi perplessità per la scelta di chi decide di devolvere in beneficenza somme di indennità che non dovrebbe affatto ricevere. Quanto all'aspetto propriamente oggetto delle deliberazioni che la Giunta è chiamata ad assumere, osserva come l'articolo 122 della Costituzione stabilisca una incompatibilità acclarata, che anzi, in una prospettiva di modifica regolamentare, dovrebbe forse costituire oggetto di un mero accertamento automatico esclusivamente da parte dell'Assemblea. Esprime, in conclusione, a nome del suo gruppo, contrarietà alla proposta di rinvio degli atti al Comitato avanzata dal deputato Stracquadanio.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, nel constatare come la Giunta concordi sulla opportunità di procedere dapprima all'esame delle cariche regionali ricoperte dalle deputate Carfagna e Mussolini nonché alla presa d'atto delle cariche cessate e, successivamente, all'esame delle restanti cariche regionali per le quali è stato richiesto il rinvio al Comitato per un supplemento istruttorio, invita il vicepresidente Pisicchio a riferire sull'istruttoria svolta dal Comitato.

Pino PISICCHIO (Misto-API), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, ricorda che il Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze ha svolto, nelle riunioni del 13 e del 19 maggio 2010, l'istruttoria sulle cariche regionali incompatibili con il mandato parlamentare ai sensi dell'articolo 122, secondo comma, della Costituzione, assunte da deputati in esito alle elezioni regionali del 28-29 marzo scorsi.
Nelle medesime riunioni il Comitato ha, inoltre, proseguito l'istruttoria sulle cariche di amministratore delegato della società di gestione dell'aeroporto di Palermo (GESAP) s.p.a., ricoperta dal deputato Giacomo Terranova, e di consigliere di amministrazione di Aeroporto di Salerno s.p.a., ricoperta dal deputato Fulvio Bonavitacola, ed ha, infine, proceduto all'istruttoria sulle cariche di presidente della provincia di Caserta, ricoperta dal deputato Domenico Zinzi, e di sindaco del comune di Castelfranco Veneto (comune con popolazione superiore a 20 mila abitanti), ricoperta dal deputato Luciano Dussin.
In esito all'istruttoria finora svolta dal Comitato propone, a nome del Comitato medesimo, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, lettera a), del regolamento della Giunta, che la Giunta prenda atto, per i seguenti deputati, dell'avvenuta cessazione dalle cariche di seguito riportate:
on. Gian Carlo ABELLI, cessato dalla carica di consigliere regionale della Lombardia in data 25 maggio 2010;
on. Anna Maria BERNINI BOVICELLI, cessata dalla carica di consigliere di regionale dell'Emilia-Romagna in data 10 maggio 2010;
on. Paola BINETTI, cessata dalla carica di consigliere regionale dell'Umbria in data 18 maggio 2010;
on. Francesco BOSI, cessato dalla carica di consigliere regionale della Toscana in data 23 aprile 2010;
on. Fabio EVANGELISTI, cessato dalla carica di consigliere regionale della Toscana in data 23 aprile 2010;
on. Monica FAENZI, cessata dalla carica di consigliere regionale della Toscana in data 7 maggio 2010;

Pag. 6

on. Nedo Lorenzo POLI, cessato dalla carica di consigliere regionale della Toscana in data 23 aprile 2010;
on. Roberto ROSSO, cessato dalla carica di consigliere regionale del Piemonte in data 3 maggio 2010;
on. Fulvio BONAVITACOLA, cessato dalla carica di consigliere di amministrazione della società Aeroporto di Salerno s.p.a. in data 30 aprile 2010.

La Giunta prende atto.

Pino PISICCHIO (Misto-API), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, sempre in esito all'istruttoria svolta dal Comitato, ed accantonando per il momento le cariche regionali ricoperte dai deputati che hanno trasmesso in data odierna proprie note al presidente della Giunta chiedendo un rinvio sul quale esprime la sua totale contrarietà, propone, a nome del Comitato, che la Giunta dichiari l'incompatibilità con il mandato parlamentare, ai sensi dell'articolo 122, secondo comma, della Costituzione, delle cariche di consigliere regionale della Campania, ricoperte dalle deputate Maria Rosaria Carfagna e Alessandra Mussolini.
Sempre con riferimento alle cariche regionali, ricorda poi che avevano costituito oggetto dell'istruttoria condotta dal Comitato anche le cariche ricoperte dai deputati Elena Maccanti, consigliere regionale e assessore regionale del Piemonte, Andrea Gibelli, consigliere regionale e vicepresidente della Giunta regionale della Lombardia, Stefano Caldoro, presidente della Giunta regionale della Campania, e Marino Zorzato, consigliere regionale e vicepresidente della Giunta regionale del Veneto. I predetti deputati hanno tuttavia già rimosso spontaneamente la situazione di incompatibilità in cui versavano, rassegnando le proprie dimissioni dal mandato parlamentare delle quali la Camera ha già preso atto nelle sedute dell'11, 18 e 27 maggio e del 1o giugno 2010.
Avverte, inoltre, che il deputato Marcello Taglialatela, nominato assessore regionale della Campania in data 15 maggio 2010, non ha ancora provveduto alla dichiarazione della carica secondo quanto prescritto dall'articolo 15 del regolamento della Giunta. In ogni caso, una volta scaduto il termine per la dichiarazione della carica, la Giunta potrà procedere all'accertamento della incompatibilità.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che la proposta di dichiarazione dell'incompatibilità delle cariche regionali ricoperte e dichiarate dalle onorevoli Carfagna e Mussolini fa seguito ad un accertamento istruttorio del Comitato in esito al quale è stata verificata la perdurante titolarità da parte delle predette deputate di cariche regionali incompatibili con il mandato parlamentare ai sensi dell'articolo 122, secondo comma, della Costituzione.
Conformemente alla prassi consolidata fin dalla XV legislatura, ritiene che non debba procedersi a votazioni sulla proposta del Comitato, trattandosi di accertare una incompatibilità direttamente prevista da una norma costituzionale, la cui verifica si limita pertanto ad un accertamento di mero fatto che non comporta la possibilità di valutazione di merito.

Andrea ORSINI (PdL) giudica frettoloso, in questa fase, assumere come prevalente la prassi secondo cui non si procede a votazione sulle incompatibilità direttamente previste in Costituzione rispetto alla procedura dettata dal regolamento della Giunta. Reputa ultronea la conclusione secondo cui l'incompatibilità delle cariche in esame non debba essere soggetta a votazione da parte della Giunta. Ritiene pertanto che la proposta del Comitato di dichiarare l'incompatibilità delle cariche regionali ricoperte dalle onorevoli Carfagna e Mussolini debba essere votata, preannunciando fin d'ora il voto favorevole del suo gruppo.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL), nell'associarsi al vicepresidente Orsini, reputa necessario che la Giunta, con una deliberazione, faccia proprie le conclusioni cui è pervenuto il Comitato.

Pag. 7

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, ribadisce che la prassi applicativa seguita in Giunta fin dalla XV legislatura, secondo cui non si procede a votazione per l'accertamento delle incompatibilità delle cariche regionali di cui all'articolo 122, secondo comma, della Costituzione si poggia sulla motivazione di evitare che l'organo parlamentare si pronunci con una votazione ordinaria su una incompatibilità direttamente prevista in Costituzione. Riterrebbe, pertanto, significativo e non condivisibile discostarsi da una prassi della quale forniscono testimonianza ormai diversi precedenti, tra cui cita quelli delle sedute della Giunta del 27 luglio, 2 agosto, 13 settembre e 9 novembre 2006, per la XV legislatura, e del 9 e 22 luglio 2008, 8 aprile e 24 settembre 2009 per la XVI legislatura.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL) insiste nella richiesta che la Giunta proceda a votazione sulla proposta di accertamento della incompatibilità delle cariche di consigliere regionale della Campania ricoperte dal ministro Carfagna e dalla deputata Mussolini. Non ignora al riguardo che vi sia una aporia costituzionale ma ritiene che non debba essere la Giunta delle elezioni a correggere tale aporia attraverso prassi applicative.

Pino PISICCHIO (Misto-API), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, gli pare che i deputati Orsini e Stracquadanio assegnino un valore performativo alle deliberazioni della Giunta, mentre a queste andrebbe riconosciuta la semplice natura di mera presa d'atto di incompatibilità inequivocabilmente stabilite da una norma costituzionale e come tali non disponibili.

Donata LENZI (PD) ritiene che l'incompatibilità delle cariche regionali, in quanto direttamente stabilita dalla Costituzione, non dovrebbe neppure essere oggetto di una valutazione da parte della Giunta ma andrebbe automaticamente dichiarata in Assemblea, sul modello di quanto avviene per le incompatibilità contestate ai membri del Parlamento europeo. Tuttavia, poiché in base al regolamento vigente anche la valutazione di dette incompatibilità spetta alla Giunta delle elezioni, comprende la posizione di coloro i quali ritengono che la Giunta debba pronunciarsi in merito. Non potendosi però deliberare a suo giudizio su incompatibilità che la Costituzione fissa senza alcun margine di dubbio, suggerisce che oggetto di una votazione possano essere le conclusioni cui è pervenuto il presidente della Giunta nelle sue odierne comunicazioni iniziali.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, rispondendo alla deputata Lenzi, precisa che non possono essere sottoposte a votazioni mere considerazioni e che l'unico oggetto sottoponibile al voto della Giunta è la proposta di accertamento della incompatibilità.

Andrea ORSINI (PdL) ribadisce il suo convincimento che la proposta di accertamento dell'incompatibilità delle cariche ricoperte dalle onorevoli Carfagna e Mussolini debba essere oggetto di votazione, osservando come nessuna norma costituzionale sia autoapplicativa.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, fa notare che l'articolo 122, secondo comma, della Costituzione prevede testualmente che nessuno può appartenere contemporaneamente ad una Camera e ad un consiglio o giunta regionale, stabilendo dunque non già, a ben vedere, una semplice incompatibilità bensì un radicale ed immediato divieto di contemporanea appartenenza che connota la norma costituzionale di sicura autoapplicatività. In ogni caso, nel prendere atto che il gruppo del Popolo della Libertà insiste nella richiesta di votazione, pone in votazione la proposta del Comitato di accertare l'incompatibilità con il mandato parlamentare ai sensi dell'articolo 122, secondo comma, della Costituzione delle cariche di consigliere regionale della Campania ricoperte dalle

Pag. 8

deputate Maria Rosaria Carfagna e Alessandra Mussolini.

La Giunta approva all'unanimità.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che dell'accertamento della incompatibilità delle cariche di consigliere regionale della Campagna ricoperte dalle deputate Carfagna e Mussolini darà immediatamente comunicazione al Presidente della Camera ai sensi dell'articolo 17, comma 2, del regolamento della Giunta, ai fini dei conseguenti inviti ad optare.
Passa quindi alla discussione sulla proposta, formulata ad inizio seduta dal deputato Stracquadanio, di rinviare in Comitato, per un approfondimento istruttorio, gli atti relativi alle cariche regionali ricoperte dai deputati Roberto Cota, Sandro Biasotti, Gianluca Buonanno, Edoardo Rixi e Roberto Rosso. Avverte che la proposta di rinvio al Comitato, ove approvata, condurrebbe allo svolgimento di un supplemento istruttorio, da effettuarsi entro un termine che ritiene possa essere fissato per venerdì 18 giugno 2010, nell'ambito del quale il Comitato, eventualmente anche attraverso le audizioni dei singoli interessati, dovrebbe valutare l'effettiva idoneità del contenzioso elettorale in atto presso i TAR Piemonte e Liguria a revocare in dubbio la validità dell'elezione alle predette cariche regionali dei deputati Cota, Biasotti, Buonanno e Rixi e della nomina a vicepresidente della Giunta regionale del Piemonte del deputato Rosso.
Chiede se vi siano colleghi che intendano intervenire.

Rolando NANNICINI (PD) ricorda che nella XV legislatura la Camera non convalidò l'elezione di quasi nessuno dei deputati in carica, il che non impedì di considerare gli stessi validamente proclamati a tutti gli effetti, non differentemente dunque dagli odierni proclamati nelle varie regioni. Osserva che l'articolo 122 della Costituzione fa divieto di contemporanea appartenenza al Parlamento e ad un consiglio o ad una giunta regionale in qualunque istante. Poiché qualunque soggetto può mettere in discussione la validità degli atti amministrativi e degli stessi atti legislativi delle regioni nelle quali sia in corso un contenzioso elettorale, reputa grave che le regioni Piemonte e Liguria siano sottoposte a tensioni ed incertezze in proposito e, considerata la gravità di tale evenienza, sente di dover formulare l'invito ad un più compiuto approfondimento della richiesta di rinvio al Comitato sotto il profilo squisitamente giuridico, dal momento che, allo stato, la Giunta non dispone di alcun elemento per ritenere che la carica di presidente della regione ricoperta dal deputato Cota sia effettivamente a rischio. Al di là del divieto stabilito dalla legge n. 1261 del 1965, osserva poi che anche il decreto-legge recante la manovra finanziaria recentemente adottato dal Governo ribadisce il divieto di cumulo tra indennità parlamentare e gettoni, indennità o emolumenti pubblici di altra natura. Nel considerare, inoltre, altrettanto stravagante che si devolvano denari pubblici ad associazioni di volontariato, quasi che si trattasse di una sorta di cinque per mille da parte di un parlamentare, manifesta a nome del suo gruppo la contrarietà all'abbandono della prassi fin qui seguita e allo slittamento della dichiarazione di incompatibilità.

Pino PISICCHIO (Misto-API), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, sottolinea che l'odierno dibattito lo convince circa la necessità di abbandonare l'autodichia in materia di verifica dei poteri poiché la Giunta delle elezioni è organo politico e non giudiziario. Nel merito, la richiesta di rinvio al Comitato non è banale nelle sue motivazioni. Si chiede ciò nondimeno cosa accadrebbe se il giudizio dinanzi agli organi della giustizia amministrativa dovesse essere espresso in un tempo non determinato e quale potrebbe essere in tale evenienza la risposta della Giunta delle elezioni. Rispetto ad una incompatibilità così acclarata non dovrebbero, in realtà, esservi tentennamenti e occorrerebbe semplicemente che la Giunta prendesse atto

Pag. 9

che, in base al disposto dell'articolo 122, secondo comma, della Costituzione, un deputato non può proseguire a mantenere cariche tra loro incompatibili.

Maurizio BIANCONI (PdL) ritiene che nel momento in cui si decide di mettere in discussione l'autodichia si finisce per mettere in discussione l'autonomia stessa del Parlamento. Considera, inoltre, strano che non vi sia una connessione tra i lavori della Giunta delle elezioni e i paralleli accertamenti che sono svolti dalle omologhe giunte delle elezioni dei vari consigli regionali, a fini di una omogeneizzazione delle procedure e per un proficuo scambio di informazioni.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, rispondendo al deputato Bianconi, fa presente che i contatti con i consigli regionali sono in questa fase pressoché quotidiani, mentre le procedure seguite alla Camera e dai consigli regionali non possono che essere diverse per evidenti ragioni di natura costituzionale.

Maria Piera PASTORE (LNP) sottolinea che la sua parte politica ha ben chiaro cosa stabilisca l'articolo 122 della Costituzione e non ignora che tale disposizione prevede il divieto di contemporanea appartenenza ad una Camera e ad un consiglio o giunta regionale. Fa presente che l'esistenza di eventuale contenzioso in sede locale sarebbe stata dalla sua parte politica ritenuta rilevante anche ove avesse riguardato altri parlamentari, poiché non vi è ancora certezza dell'elezione alla carica regionale nel caso di un ricorso al TAR. Nell'associarsi alla richiesta di rinvio degli atti in Comitato formulata dal deputato Stracquadanio, tiene a precisare che dell'avvenuta presentazione di ricorsi ai TAR del Piemonte e della Liguria si è avuta conoscenza solo negli ultimi giorni. La richiesta di rinvio degli atti in Comitato avanzata dalla sua parte politica è finalizzata a consentire un approfondimento istruttorio delle questioni emerse, non già a meri scopi dilatori. Del resto, i deputati eletti in Piemonte e Liguria hanno dimostrato pieno rispetto del valore del denaro pubblico rinunciando al percepimento delle indennità regionali.

Angelo CERA (UdC) ricorda che quando nella scorsa legislatura ricopriva la carica di consigliere regionale la prima cosa che fece fu rinunciare alla relativa indennità. Riferendosi, poi, alla lettera dell'onorevole Mussolini di cui il presidente Migliavacca ha dato lettura, ritiene evidente che la stessa abbia scelto di restare consigliere regionale nel momento in cui decide di devolvere la sua indennità a talune associazioni.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, fa notare al deputato Cera che la carica ricoperta dalla deputata Mussolini è stata testè dichiarata incompatibile dalla Giunta.

Angelo CERA (UdC) considera conclusivamente chiarissima la previsione di incompatibilità prevista dall'articolo 122 della Costituzione.

Andrea ORSINI (PdL) richiama il procedimento in corso presso il Comitato per le ineleggibilità in merito alla posizione dell'onorevole Giuseppe Drago, colpito dalla misura della interdizione temporanea dai pubblici uffici, sottolineando in proposito che il punto all'attenzione del Comitato è esattamente quello relativo all'eventualità che l'onorevole Drago, ove dichiarato decaduto per una incapacità elettorale temporalmente delimitata, una volta ritornato pienamente eleggibile non sarebbe comunque reintegrabile come deputato. Allo stesso modo, non sarebbe possibile in alcun modo reintegrare come deputati colleghi che fossero dichiarati incompatibili e dunque costretti alle dimissioni dalla Camera qualora in seguito gli organi di giustizia amministrativa dovessero sancire l'invalidità delle operazioni elettorali regionali e la conseguente invalidazione della carica regionale da essi assunta. Reputa che oggetto della odierna deliberazione da parte della Giunta delle elezioni debba essere la valutazione se le

Pag. 10

questioni poste dai deputati Cota, Rosso, Buonanno, Biasotti e Rixi siano meritevoli di approfondimento in sede di Comitato, ossia nella sede propria ove si potrà discutere del merito delle questioni medesime. A titolo personale, conviene peraltro che gli argomenti utilizzati dall'onorevole Nannicini utilizzati nel suo intervento sollevino la giusta preoccupazione di riflettere meglio sulla opportunità di un rinvio in Comitato, la cui votazione potrebbe essere pertanto rinviata ad altra seduta.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL) osserva che l'articolo 122 della Costituzione ripete quasi testualmente la formula lessicale rinvenibile nell'articolo 65 della Costituzione, il quale prevede che nessuno può appartenere contemporaneamente alle due Camere. Peraltro, l'articolo 65 si affianca agli articolo 66, 67, 68 e 69 della Costituzione i quali tutti concorrono alla definizione dello status del parlamentare. In particolare, l'articolo 66 della Costituzione pone un argine invalicabile a qualunque potere dello Stato che volesse interferire con le Camere nella verifica dei titoli di ammissione dei propri componenti. Poiché per le regioni è assente una norma analoga all'articolo 66 della Costituzione, ritiene che oggi la Giunta debba applicare la procedura innovativa consistente nel rinvio degli atti al Comitato. Qualora ciò non avvenisse e il Comitato non fosse messo in condizione di approfondire le questioni sollevate dai colleghi parlamentari, si darebbe luogo ad una violazione dell'autonomia del Parlamento e alla rinuncia da parte di quest'ultimo al proprio compito di vigilare sull'ordine costituzionale delle competenze, ivi incluse quelle disciplinate dal nuovo titolo V della Costituzione. Ribadisce, infine, che il suo gruppo si farà promotore di una proposta di legge costituzionale finalizzata ad escludere la giurisdizione del giudice amministrativo sulle operazioni elettorali delle elezioni regionali.

Gaetano PECORELLA (PdL), dubita fortemente che la Giunta disponga oggi di tutti gli elementi necessari per una compiuta decisione sulle cariche in esame. Non può certamente negarsi che vi sia conflitto tra il mandato parlamentare ed una carica regionale. Poiché, però, lo status di parlamentare è sottoposto a determinate verifiche e poiché è stato segnalato alla Giunta che sono in corso giudizi presso i TAR, non vi è oggi certezza alcuna in ordine ad una delle due posizioni che costituiscono oggetto del raffronto in termini di incompatibilità. Nel chiedersi, inoltre, quale sarebbero le conseguenze sul mandato parlamentare in caso di esito negativo dei ricorsi ai TAR, preannuncia conclusivamente il suo voto favorevole alla proposta di rinvio degli atti in Comitato ai fini di un rapido accertamento istruttorio.

Mario CAVALLARO (PD), nel ritenere fondate le obiezioni formulate dal vicepresidente Pisicchio, sottolinea come nella vicenda in esame non sia certamente in dubbio il mandato parlamentare dei deputati in questione bensì semmai le loro cariche regionali. In ogni caso, l'esecutività degli atti e dei provvedimenti regionali non è messa in dubbio dalla presentazione di ricorsi agli organi di giustizia amministrativa, la quale potrebbe essere fatta anzi persino a fini strumentali.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, riassumendo i termini del dibattito, ritiene ammissibile la proposta di rinvio degli atti in Comitato relativamente alle cariche regionali ricoperte dai deputati Cota, Rosso, Buonanno, Biasotti e Rixi, e ciò anche sulla base di un precedente registrato nella seduta della Giunta del 14 settembre 2005 allorquando la Giunta deliberò un rinvio in merito ad una carica regionale allora ricoperta dal deputato Bocchino al solo fine di verificare se i ricorsi allora presentati mettessero in dubbio il mantenimento dello status di consigliere regionale ricoperto da quel deputato. Ritiene pertanto che la Giunta possa deliberare sulla proposta di rinvio al Comitato, la quale, ove approvata, condurrebbe allo svolgimento di un supplemento istruttorio nell'ambito del quale il Comitato dovrebbe valutare l'effettiva idoneità del contenzioso

Pag. 11

elettorale in atto presso i TAR del Piemonte e della Liguria a revocare in dubbio la validità delle cariche regionali ricoperte dai deputati Cota, Rosso, Buonanno, Biasotti e Rixi.
Pone, quindi, in votazione la proposta di rinviare al Comitato per le incompatibilità gli atti relativi alle posizioni dei deputati Roberto Cota, Sandro Biasotti, Gianluca Buonanno, Edoardo Rixi e Roberto Rosso, al fine di procedere ad un supplemento di istruttoria entro il termine di venerdì 18 giugno.

La Giunta approva.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, inviata il vicepresidente Pisicchio a riferire alla Giunta sulle ulteriori questioni che hanno costituito oggetto di istruttoria da parte del Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze.

Pino PISICCHIO (Misto-API), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, avverte che nella riunione del 13 maggio 2010 il Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze ha concluso l'istruttoria sulle cariche di presidente della provincia di Caserta, ricoperta dal deputato Domenico Zinzi, e di sindaco del comune di Castelfranco Veneto, ricoperta dal deputato Luciano Dussin, convenendo, in conformità all'indirizzo confermato dalla Giunta nella seduta del 27 gennaio 2010 ma con il suo personale orientamento contrario, di proporre alla Giunta l'accertamento della compatibilità delle suddette cariche.
Segnala, infine, che, successivamente all'ultima riunione del Comitato, con lettera pervenuta in data 19 maggio 2010 il deputato Giacomo Terranova, che ricopre la carica di amministratore delegato della società di gestione dell'Aeroporto di Palermo (GESAP) s.p.a., ha comunicato che il 3 giugno 2010 verrà approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2009 della predetta società ed entro il 30 giugno 2010 lo stesso bilancio «verrà portato in approvazione da parte dell'assemblea dei soci di GESAP» con conseguente definitiva conclusione del suo mandato di amministratore delegato. Sulla base di intese intercorse tra i gruppi ritiene che possa pertanto essere differita ad altra seduta la votazione della proposta di accertamento della incompatibilità della carica ricoperta dal deputato Terranova.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO(PdL) informa la Giunta che nella giornata di domani le dimissioni dell'onorevole Terranova dalla carica di amministratore delegato di GESAP s.p.a. saranno perfezionate.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, passa alla votazione della proposta del Comitato di accertamento della compatibilità delle cariche di presidente della provincia di Caserta, ricoperta dal deputato Domenico Zinzi, e di sindaco del comune di Castelfranco Veneto, ricoperta dal deputato Luciano Dussin.
Avverte che, a fini di economia procedurale, in applicazione dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, del Regolamento della Camera, si procederà ad un'unica votazione riassuntiva sulla proposta di accertamento della compatibilità per entrambe le cariche in oggetto.
Trattandosi di una proposta di accertamento della compatibilità, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, del regolamento della Giunta qualora essa fosse respinta si intenderà che la Giunta abbia deliberato nel senso della incompatibilità.
Pone in votazione la proposta del Comitato di accertare la compatibilità con il mandato parlamentare delle seguenti cariche:
presidente della provincia di Caserta, ricoperta dal deputato Domenico ZINZI;
sindaco di Castelfranco Veneto, ricoperta dal deputato Luciano DUSSIN.

La Giunta approva.

La seduta termina alle 17.