CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 maggio 2010
326.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 240

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 19 maggio 2010. - Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI. - Interviene il viceministro dello sviluppo economico, Adolfo URSO.

La seduta comincia alle 14.30.

Schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori.
Atto n. 211.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame dello Schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta di ieri.

Raffaello VIGNALI, presidente, ricorda che nella scorsa seduta erano stati espressi dubbi e formulati dei quesiti cui il Governo avrebbe dovuto dare una risposta; dà quindi la parola al rappresentante del Governo per esporre gli elementi di cui dispone.

Il viceministro Adolfo URSO, in relazione alla problematica della congruità dello stanziamento disposto dall'articolo 7 del provvedimento in esame per la restituzione delle somme delle cosiddette polizze dormienti, chiarisce che una quantificazione precisa delle risorse necessarie non è stata effettuata fino a questo momento; la disposizione di cui al provvedimento in

Pag. 241

esame, quindi, pur in assenza di questo dato, provvede comunque ad intervenire al fine di favorire una, sia pur provvisoria e magari non integrale, restituzione delle somme erroneamente versate. In tal senso non ritiene necessario integrare lo stanziamento disposto, pari a 7.600.000 euro, anche perché tale integrazione non potrebbe avvenire che a scapito delle altre voci previste nello schema di ripartizione; se la somma indicata, infatti, non fosse sufficiente a reintegrare tutti gli aventi diritto si dovrà provvedere con risorse di diversa provenienza. In relazione alle perplessità espresse dai deputati Pezzotta e Lulli, relative alla copertura finanziaria del provvedimento, fa presente che il decreto non ha le caratteristiche dell'autorizzazione di spesa, ma ha esclusivamente carattere programmatorio, prevedendo che l'effettivo impegno delle somme sia effettuato con specifici decreti attuativi man mano che le somme divengono effettivamente disponibili. Quanto infine alla richiesta del deputato Cimadoro relativa all'utilizzo delle somme destinate alle regioni e l'elenco delle associazioni dei consumatori coinvolte nei progetti, chiarisce, da un lato, che le iniziative delle regioni sono individuate sulla base di specifici progetti dalle stesse presentati a seguito di apposito bando e, dall'altro, che le associazioni titolate a proporre progetti finanziabili sono tutte e 17 le associazioni nazionali iscritte all'elenco ministeriale ai sensi del codice del consumo e facenti parte del CNCU.

Gabriele CIMADORO (IdV) ringrazia il rappresentante del Governo per i chiarimenti forniti, per quanto, in relazione all'utilizzazione dei fondi da parte delle regioni, avrebbe volentieri gradito maggiori informazioni; sulle associazioni dei consumatori iscritte nell'elenco citato dal Viceministro, si domanda se sui loro requisiti siano effettuati specifici accertamenti e controlli, anche periodici. Inoltre, il suo rilievo era sulla eccessiva consistenza delle somme a loro corrisposte, che dovrebbero invece di preferenza essere destinate ad iniziative in favore dei consumatori e non delle loro associazioni.

Laura FRONER (PD) desidera intervenire ancora sulla problematica relativa alle polizze dormienti, sottolineando che ritiene necessaria una esatta quantificazione da parte del Governo delle somme necessarie all'indennizzo integrale dei soggetti danneggiati; l'impegno assunto dal Governo con il provvedimento in esame va certamente nella direzione giusta, e lo ritiene pertanto meritorio, ma auspica che la scarsità delle risorse non vada di nuovo a creare ulteriori discriminazioni fra chi riesce e non ad ottenere il reintegro.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con un'osservazione che recepisce i rilievi della collega Froner a proposito dell'indennizzo dovuto in relazione alle cosiddette polizze dormienti (vedi allegato).

Andrea LULLI (PD) dichiara l'astensione del gruppo del PD sulla proposta di parere in esame.

Anna Teresa FORMISANO (UdC) dichiara l'astensione del gruppo dell'UDC sulla proposta di parere in esame.

Gabriele CIMADORO (IdV) dichiara l'astensione del gruppo dell'IdV sulla proposta di parere in esame.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazione.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 2501 dello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per l'anno 2010, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi operanti nel campo dell'internazionalizzazione.
Atto n. 214.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema all'ordine del giorno, rinviato nella seduta di ieri.

Pag. 242

Raffaello VIGNALI, presidente, ricorda che erano state richieste integrazioni relativamente alla rendicontazione del 2009 dell'atto in esame.

Il viceministro Adolfo URSO consegna alla Commissione le integrazioni richieste.

Raffaello VIGNALI, presidente, ringrazia il rappresentante del Governo e assicura i Commissari che la documentazione consegnata verrà tempestivamente messa a loro disposizione; rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 19 maggio 2010. - Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

La seduta comincia alle 14.50.

Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia.
C. 2079 Letta.
(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

Fabio GAVA (PdL), relatore, ad integrazione della relazione svolta nella seduta di ieri, dà conto delle più significative modifiche apportate al testo del provvedimento dalla VI Commissione, in sede referente, che ne ha concluso l'esame nell'odierna seduta antimeridiana.
All'articolo 1 le parole «credito d'imposta» sono state sostituite dalle parole «minore imponibilità del reddito».
L'articolo 2 che disciplinava le modalità di fruizione del beneficio fiscale è stato soppresso.
All'articolo 3 le parole «credito d'imposta» sono state sostituite dalle parole «benefici fiscali»; la lettera a) è stata soppressa, mentre alle lettere b) e c) si è inserita rispettivamente la previsione che i cittadini comunitari dalla nascita, nati dopo il 1o gennaio 1969, devono essere in possesso del titolo di laurea o una specializzazione post lauream.
L'articolo 4, in materia di caratteristiche dei benefici a favore dei lavoratori, è stato integralmente sostituito. Nel testo approvato dalla Commissione, si prevede che i redditi da lavoro dipendente, i redditi d'impresa ed i redditi di lavoro autonomo percepiti delle persone fisiche di cui all'articolo 3, ai fini delle imposte sui redditi concorrono alla formazione dell'imponibile in misura ridotta, secondo le seguenti percentuali: il 20 per cento, per le lavoratrici dipendenti impiegate nell'intero territorio nazionale e per i lavoratori dipendenti destinati a una struttura produttiva ubicata nelle aree delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo o Molise; il 30 per cento, per i soggetti diversi da quelli della categoria precedente. I benefici sono riconosciuti nel rispetto dei limiti fissati dal regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore (de minimis). La fruizione dei benefici è incompatibile con la contemporanea fruizione degli incentivi previsti dall'articolo 17 (Incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori scientifici residenti all'estero) del decreto-legge n. 185 del 2008, nonché del credito d'imposta previsto dall'articolo 1, commi da 271 a 279, della legge n. 296 del 2006. Sono altresì esclusi dai benefici i soggetti che, titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con pubbliche amministrazioni e imprese di diritto italiano, svolgono all'estero, in forza di tale rapporto, la propria attività lavorativa anche per il periodo temporale di 24 mesi individuato dall'articolo. Il beneficio attribuito ai lavoratori dipendenti, su specifica richiesta di questi ultimi, è computato dal datore di lavoro ai fini del calcolo delle ritenute fiscali.

Pag. 243

L'articolo 5, recante disposizioni sulle caratteristiche dei benefici in favore dei datori di lavoro, è stato modificato prevedendo che essi abbiano diritto a fruire per ogni nuovo assunto dei benefici fiscali e/o previdenziali previsti da leggi nazionali o regionali in vigore per incentivare l'incremento dei lavoratori dipendenti. Al comma 2, diversamente dal testo originale, si prevede che i benefici sono cumulabili con ogni forma di sgravio contributivo per i nuovi assunti, salvo che non sia diversamente previsto dalla norma che prevede lo sgravio stesso.
All'articolo 6, in materia di caratteristiche soggettive dei beneficiari, la lettera a) è stata soppressa, mentre alle lettere b) e c) è stata inserita rispettivamente la previsione che i cittadini comunitari dalla nascita, nati dopo il 1o gennaio 1969, devono essere in possesso del titolo di laurea o una specializzazione post lauream.
L'articolo 7, recante disposizioni sulle caratteristiche del credito di imposta, è stato soppresso.
L'articolo 8, recante disposizioni sulle condizioni per la concessione del credito d'imposta, è stato soppresso.
L'articolo 10, su corsi gratuiti di lingua italiana, è stato soppresso.
È stato aggiunto l'articolo 10-bis, recante disposizioni sulla riserva di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati all'assegnazione destinati ai cittadini comunitari di cui all'articolo 3.
L'articolo 11, in materia di tutela dei diritti acquisiti, è stato integralmente modificato con la previsione che il Governo italiano promuove la stipula, con gli Stati esteri di provenienza dei lavoratori comunitari in possesso di un titolo di laurea che abbiano avuto continuativamente un contratto di lavoro (articolo 3, lettera b)), di appositi accordi bilaterali finalizzati a riconoscere a detti lavoratori il diritto alla totalizzazione dei contributi versati a forme di previdenza estere con quelli versati a forme di previdenza nazionale.
L'articolo 12 sulle modalità di richiesta e di attribuzione dei crediti d'imposta è stato soppresso.
L'articolo 13, sulle cause di decadenza dai benefici, è stato integralmente sostituito con la previsione che il lavoratore beneficiario degli incentivi fiscali, decade dal diritto agli stessi, se trasferisce nuovamente la propria residenza o il proprio domicilio fuori dall'Italia prima del decorso di cinque anni dalla data della prima fruizione del beneficio. In tal caso, si provvede al recupero dei benefici già fruiti, con applicazione delle relative sanzioni ed interessi.
L'articolo 14 è stato integralmente sostituito. Esso reca disposizioni finanziarie in base alle quali la concessione dei benefici di cui ai Capi II (Incentivi fiscali per i lavoratori) e III (Incentivi per i datori di lavoro) non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Si prevede inoltre che, a decorrere dall'anno 2010, sia istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un fondo per la copertura degli oneri derivanti dall'attuazione del Capo IV (Agevolazioni e tutela dei diritti acquisiti per i lavoratori che rientrano in Italia), alimentato dal gettito reale delle imposte dirette dei soggetti destinatari delle agevolazioni.
L'articolo 15, relativo al fondo di rotazione e al finanziamento statale, è stato soppresso.
L'articolo 16, relativo al cofinanziamento regionale, è stato soppresso.

Anna Teresa FORMISANO (UdC) osserva che per le regioni più svantaggiate sono previsti particolari benefici a favore di datori di lavoro italiani che intendono assumere lavoratori comunitari che, oltre a possedere un titolo di laurea o di specializzazione post lauream, abbiano risieduto stabilmente in Italia per almeno 24 mesi. Ritiene che questi benefici dovrebbero essere estesi anche alla regione Lazio che, esclusa la città di Roma, per le altre province presenta parametri analoghi a quelli delle regioni svantaggiate individuate nel provvedimento in esame. Sottolinea altresì che il territorio laziale è reso meno attrattivo per gli investimenti proprio per il fatto che confina con regioni rientranti nell'obiettivo 1 che prevedono

Pag. 244

maggiori agevolazioni a favore degli imprenditori.

Gabriele CIMADORO (IdV), pur ritenendo che il testo modificato dalla Commissione sia migliorato per alcuni aspetti, ribadisce quanto sostenuto nel suo intervento di ieri a proposito della inopportunità di un criterio territoriale per l'assegnazione dei benefici volti ad incentivare il rientro di lavoratori in Italia.

Alberto TORAZZI (LNP) sottolinea che la ratio del provvedimento è di migliorare la competitività del sistema Paese e non quella di favorire il rientro di laureati sul territorio nazionale. Riterrebbe opportuno prevedere nella proposta di parere un'osservazione volta a stabilire il requisito del conseguimento di un dottorato di ricerca per i soggetti beneficiari delle misure stabilite dal provvedimento in esame. Osservato che il titolo di laurea è ormai estremamente diffuso soprattutto tra i cittadini dei Paesi di più recente ingresso nell'Unione europea, ritiene che la richiesta di questo unico requisito possa addirittura penalizzare il rientro di cittadini italiani. Al riguardo, ricorda che negli anni passati la Germania ha assunto circa 100 mila ingegneri elettrotecnici indiani per migliorare la competitività della propria industria nazionale.

Paolo FADDA (PD) sottolinea che la previsione del titolo del dottorato di ricerca renderebbe estremamente esiguo il numero dei soggetti beneficiari delle misure agevolative in esame.

Fabio GAVA (PdL), relatore, osserva che se un imprenditore è incentivato ad assumere laureati comunitari, la misura potrebbe rivelarsi poco vantaggiosa per i laureati italiani.

Paolo FADDA (PD) obietta che la medesima osservazione testé effettuata dal relatore può essere svolta anche a proposito di provvedimenti a favore dell'occupazione femminile o giovanile. Ritiene che il provvedimento in esame debba dare un segnale di fiducia a regioni svantaggiate come la Sardegna che conta 500 mila emigrati su una popolazione di un milione e mezzo di abitanti.

Alberto TORAZZI (LNP) ribadisce che il provvedimento in esame non ha la finalità sociale di favorire una categoria di cittadini italiani non residenti in Italia, ma quella di aumentare la competitività del Paese.

Andrea LULLI (PD) sottolinea che obiettivo del provvedimento è attrarre Italia cittadini comunitari qualificati che le imprese hanno interesse ad assumere indipendentemente dall'entità di un incentivo fiscale decisamente limitato.

Alberto TORAZZI (LNP) ritiene che il valore aggiunto di un lavoratore non possa essere determinato da un semplice titolo di laurea.

Andrea LULLI (PD) invita i colleghi ad evitare sterili polemiche, ricordando che il Governo attuale è responsabile di misure assai pesanti nei confronti dei lavoratori italiani quali l'eliminazione del credito di imposta per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani.

Gabriele CIMADORO (IdV) osserva che il provvedimento appare intempestivo e inadeguato al raggiungimento dell'obiettivo di migliorare la competitività del Paese.

Enzo RAISI (PdL) osserva che la questione da discutere, a suo parere, riguarda più la portata limitata dei benefici previsti che i requisiti richiesti ai soggetti beneficiari delle misure in esame.

Paolo FADDA (PD) sottolinea che nelle regioni svantaggiate il maggiore tasso di emigrazione si registra tra i laureati; la proposta di legge in titolo potrebbe rappresentare un piccolo segnale di attenzione nei loro confronti.

Laura FRONER (PD) osserva che, come evidenziato anche nella relazione svolta

Pag. 245

dall'onorevole Gava, la proposta di legge intende contribuire al rientro di lavoratori qualificati nel nostro Paese, pur non potendo dare una risposta all'emergenza occupazionale.

Fabio GAVA (PdL), relatore, nel prendere atto delle questioni emerse nel corso del dibattito, formula una proposta di parere favorevole.

Laura FRONER (PD), a nome del proprio gruppo, dichiara voto favorevole.

Alberto TORAZZI (LNP), a titolo personale, dichiara voto di astensione.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.45.