CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 maggio 2010
322.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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ESAME DI DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ

Mercoledì 12 maggio 2010. - Presidenza del presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 9.20.

Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale a carico del deputato Pierfelice Zazzera, pendente presso il tribunale di Roma (proc. n. 17563/09 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 16).
(Seguito dell'esame e conclusione).

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, avverte che il deputato Zazzera ha presentato in data di ieri una memoria che è a disposizione di tutti, unitamente a quella del collega Mantovano di cui già si è dato atto.

Federico PALOMBA (IdV) ribadisce, come già in altra seduta, che conosce molto bene il collega Zazzera e ne stima l'operato; dichiara che lascerà l'aula per motivi di opportunità.
(Il deputato Palomba si allontana dall'aula).

Anna ROSSOMANDO (PD), relatrice, preso atto del contenuto delle memorie presentate dai due parlamentari contendenti e degli esiti della discussione svoltasi nella seduta del 4 marzo 2010, crede di poter riassumere i termini della questione nel modo che segue. Nella dichiarazione contestata in sede penale del collega Zazzera possono cogliersi due elementi: da un lato, una critica tutta politica dell'operato del sottosegretario Mantovano in ordine a un fatto molto grave, l'omicidio di un consigliere provinciale appartenente allo stesso partito del dichiarante, sulla cui matrice è ancora in corso l'investigazione. Dall'altro, l'attribuzione del fatto determinato che il sottosegretario sarebbe intervenuto presso la questura di Lecce mentre erano in corso gli interrogatori di tre persone, tesserate di Alleanza nazionale, indiziate delle minacce vergate sui muri di Ugento contro il Basile.
Mentre nel primo elemento si deve ravvisare null'altro che una legittima critica politica scriminata dall'articolo 21 della Costituzione, nel secondo elemento, viceversa, si pone problematicamente il

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tema dell'applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione medesima. Come accennato, si tratta dell'affermazione di un fatto determinato attribuito a una persona specifica, ciò che ai sensi dei criteri generali di applicazione dell'insindacabilità che la Giunta si è data nel gennaio 2009 esulerebbe dalla prerogativa in caso di mancanza di elementi dimostrativi dell'accusa. Nell'ipotesi considerata dal procedimento in titolo, in effetti manca qualsiasi dimostrazione che il sottosegretario Mantovano sia intervenuto impropriamente presso gli uffici della polizia giudiziaria di Lecce. Sebbene il deputato Zazzera abbia presentato interrogazioni sull'omicidio del consigliere provinciale Basile, nulla è detto in questi atti circa la condotta del deputato Mantovano. Da questo punto di vista, pur trattandosi di un caso borderline, propende conclusivamente per la sindacabilità.

Maurizio PANIZ (PdL) deve anzitutto rammaricarsi che il collega Zazzera non abbia voluto cogliere quel messaggio di disponibilità che la Giunta gli lanciò nella seduta del 4 marzo 2010, allorquando concordò di sollecitare, per il tramite del Presidente, un gesto di distensione volto alla ricerca di una composizione stragiudiziale della questione. La Giunta pertanto non è stata sollevata dall'imbarazzante compito di doversi pronunziare su un caso la cui gravità appare evidente a tutti. Questa, che ritiene una mancanza di sensibilità del collega Zazzera, gli pare anche più marcata alla luce del comportamento parlamentare del medesimo allorquando si è trattato di votare in Assemblea su altre deliberazioni immunitarie. Gli risulta, da verifiche svolte sui resoconti, che Pierfelice Zazzera abbia votato per l'insindacabilità solo in un caso inerente all'ex deputato Morri, mentre nei restanti casi egli era assente, si è astenuto o ha votato contro l'applicazione dell'immunità. Che oggi quindi il deputato Zazzera chieda l'insindacabilità gli pare francamente incoerente. Venendo poi al ragionamento della relatrice, non può che condividerlo, visto che agli atti di causa manca qualsiasi elemento che possa far ritenere esistente il nesso funzionale tra atti parlamentari e le gravi accuse mosse sui mass media al sottosegretario Mantovano, nei confronti del quale sono stati insinuati dubbi offensivi che hanno avuto l'effetto di una inaccettabile interferenza sulle indagini in corso. Preannunzia il voto favorevole alla proposta avanzata del gruppo del Popolo della libertà.

Marilena SAMPERI (PD) condivide la proposta della relatrice ma deve prendere atto di un clamoroso cambio di rotta da parte della maggioranza della Giunta. Abituata com'era a sentire il ritornello per cui il parlamentare esercita la sua funzione in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo e che pertanto tutte le sue esternazioni rientrano sotto l'usbergo dell'insindacabilità, si meraviglia che tutto d'un tratto diventi decisiva non già la sola previa presentazione di atti ispettivi sull'argomento oggetto delle dichiarazioni giudizialmente contestate (circostanza che nel caso in esame è verificata) ma addirittura la specifica analogia di contenuto tra il primo e le seconde. Per vero, era questa la tesi da lei sostenuta ma puntualmente respinta e criticata dalla maggioranza. Voterà quindi per la sindacabilità ma auspica da tutta la Giunta uno sforzo di coerenza.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) si rifà alla distinzione, nota anche nel diritto internazionale, tra mera opinione politica e incitamento alla violenza. Nel caso in titolo si è avuta la morte violenta di un uomo e questa circostanza avrebbe dovuto suggerire a tutti, compreso il collega Zazzera, di misurare le parole. Questo non è avvenuto e il limite è stato sorpassato. Voterà a favore della proposta della relatrice.

Pierluigi MANTINI (UdC) intende ricollegarsi al ragionamento svolto dalla relatrice, specie con riferimento ai criteri generali di applicazione dell'insindacabilità adottati dalla Giunta nel gennaio 2009. In essi in qualche misura si ripudia il criterio per cui il nesso funzionale sussiste

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solo in presenza di un'esatta e pedissequa identità di contenuti tra l'atto intra moenia e la dichiarazione extra moenia. Si valorizza invece un più elastico collegamento tra la condotta parlamentare e la genuina battaglia politica sul territorio. Da questo punto di vista, è ben vero che nelle interrogazioni agli atti della Giunta non si fa specifico riferimento alle prese di posizione e alle iniziative del sottosegretario Mantovano ma è altrettanto vero che si auspica una pronta ed efficace attività investigativa per individuare i colpevoli dell'omicidio del Basile. Inoltre, le frasi che la relatrice ritiene di particolare gravità sono pronunciate con una sintassi ipotetica e allusiva e non in modo perentorio. Sottoscrive altresì interamente le considerazioni della collega Samperi in ordine al mutamento di atteggiamento della maggioranza, la quale in moltissime occasioni ha considerato più che sufficienti per l'insindacabilità brandelli di attività parlamentare spesso sconnessi con i fatti di causa. Né può concordare con i rilievi del collega Paniz circa il comportamento in Assemblea del deputato Zazzera, il quale all'atto di votare sulle singole proposte della Giunta esercita la sua, qui davvero, insindacabile libertà politica.

Maurizio TURCO (PD), sul piano della coerenza degli atteggiamenti, rivendica la propria, preannunziando che voterà per la sindacabilità e rimarcando l'incoerenza di quanti oggi per l'occasione rovesciano la loro abituale posizione.

Fabio GAVA (PdL) trova difficile l'operazione di incollare al gruppo del Popolo della libertà l'etichetta dell'incoerenza. Egli non ha mai sostenuto che una qualsiasi interrogazione parlamentare potesse fungere da paravento per ogni invettiva dei deputati: quel che conta è la tipologia della dichiarazione di cui si tratta e il grado dell'offesa in essa contenuta. Voterà per la sindacabilità.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, si associa al rammarico dell'on. Paniz per il mancato raggiungimento di una composizione stragiudiziale della vicenda. Dissente da lui però sull'analisi della pregressa condotta parlamentare del deputato Zazzera sui casi di immunità proposti dalla Giunta all'Assemblea. Questo aspetto appartiene alla coerenza soggettiva di ciascun parlamentare, ciò che non può fungere da indice per l'analisi della Giunta medesima. Quel che invece è auspicabile sotto il profilo oggettivo è la complessiva credibilità e coerenza del collegio, nell'elaborazione della sua linea e delle sue proposte all'Assemblea. Da questo punto di vista gli pare che il risultato di oggi dovrebbe condurre a un'uniformità futura delle decisioni, altrimenti si produrrebbe una lesione delle funzioni della Giunta nel suo complesso. Circa il caso in titolo, voterà a favore della proposta della relatrice perché non crede al concetto dell'immunità totale e avversa ogni idea di libertà senza limiti e bilanciamenti. In questo caso è stato chiaramente passato il segno e si tratta di una situazione paritaria: sono protagonisti della vicenda due parlamentari e non v'è sproporzione di mezzi tra il parlamentare e il terzo che si duole delle sue affermazioni. Mette ai voti la proposta di sindacabilità.
La Giunta, con tre astensioni, delibera nel senso che l'articolo 68, primo comma, della Costituzione non si applica ai fatti oggetto del procedimento in titolo, dando mandato alla deputata Rossomando di predisporre la relazione scritta per l'Assemblea.
(Il deputato Palomba viene invitato a rientrare nell'aula).

Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità avanzata dalla deputata Paola Goisis, nell'ambito di un procedimento penale pendente presso l'autorità giudiziaria di Padova (proc. n. 15533/07 RGNR).
(Seguito dell'esame e rinvio).

Jole SANTELLI (PdL), relatrice, sciogliendo la riserva, avanza una proposta di insindacabilità.

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Marilena SAMPERI (PD) dissente radicalmente dalla proposta che ha appena ascoltato, la quale purtroppo le conferma timori e sospetti circa il totale arbitrio con il quale la maggioranza affronta i casi di insindacabilità. La deputata Goisis ha accusato il signor Ruggin di un fatto grave senza addurre alcuna prova, avendo ella ammesso in sede di audizione di essere ormai priva delle fotografie oggetto delle dichiarazioni contestate. Crede che la funzione parlamentare meriti ben altra compostezza e linearità, altrimenti rimarrebbe asseverato che la maggioranza non giudica sui fatti ma a seconda dello schieramento di appartenenza del deputato interessato alla deliberazione. Voterà per la sindacabilità.

Pierluigi MANTINI (UdC), più che la postura del signor Ruggin nelle fotografie che i membri della Giunta non hanno potuto vedere, trova "sconcia e scabrosa" (per usare un lessico ricorrente nella vicenda giudiziaria di cui si tratta) la proposta della relatrice. Si è fatto strame di vari diritti del querelante, dalla sua privacy alla sua reputazione, e si domanda per quale motivo il fatto determinato attribuitogli dalla deputata Goisis possa essere insindacabile quando la Giunta ha appena deliberato per la sindacabilità di un fatto non sufficientemente dimostrato del collega Zazzera. Quest'ultimo peraltro aveva presentato atti ispettivi che qui invece mancano del tutto. Deliberare l'insindacabilità non sarebbe solo gravemente incoerente ma evidenzierebbe totale sfiducia nelle possibilità della deputata Goisis di dimostrare nel processo le sue ragioni.

Maurizio PANIZ (PdL), in considerazione dell'approssimarsi delle votazioni in Assemblea, chiede che il seguito dell'esame sia rinviato.

Concordando la Giunta, Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.20.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ESAME DI DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ

Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità avanzata dal deputato Gianluca Pini, nell'ambito di un procedimento civile pendente presso l'autorità giudiziaria di Forlì (atto di citazione del signor Ellero Morgagni) (rel.: SANTELLI).
Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile a carico del deputato Silvio Berlusconi pendente presso il tribunale di Roma (atto di citazione dell'on. Antonio Di Pietro) (doc. IV-ter, n. 8) (rel.: PAOLINI).
Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale a carico del deputato Silvio Berlusconi pendente presso il tribunale di Bergamo (proc. n. 9412/08 RGNR - n. 82/09 RG GIP) (doc. IV-
ter, n. 13) (rel.: PAOLINI).
Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale a carico del deputato Silvio Berlusconi pendente presso il Giudice di pace di Viterbo (proc. n. 123/09 RGNR - n. 74/10 GDP) (doc. IV-
ter, n. 17) (rel.: PAOLINI).

ESAME DI DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE ALL'UTILIZZO DI INTERCETTAZIONI

Seguito dell'esame della domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni di Alfonso Pecoraro Scanio, deputato all'epoca delle intercettazioni (doc. IV, n. 8) (rel.: FERRANTI).