CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 maggio 2010
321.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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Martedì 11 maggio 2010. - Presidenza del presidente Sergio ZAVOLI. - Intervengono per la RAI il vice direttore delle Relazioni Istituzionali, dottor Stefano Luppi, e il dottor Daniele Mattaccini.

La seduta comincia alle 13.50.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

PARERE PARLAMENTARE SU ATTI DEL GOVERNO

Seguito dell'esame dello schema di contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI Radiotelevisione italiana S.p.a per il triennio 2010-2012 (Doc. n. 191).
(Seguito dell'esame e rinvio).

Il presidente Sergio ZAVOLI apre la seduta ribadendo l'auspicio che sia trovata una sintesi tra le varie proposte in modo tale da favorire il recepimento delle istanze della Commissione, che interviene da ultima sulla bozza di parere.

Il relatore, deputato RAO (UdC) fa presente che la proposta di procedere ad una sintesi delle proposte emendative non ha ricevuto da parte di tutti la stessa accoglienza e, dunque, occorre esaminarle tutte nel dettaglio.

Il deputato CAPARINI (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, ribadisce che il testo in esame richiede molti interventi ed è pertanto molto difficile operare una sintesi degli emendamenti.

Il deputato BELTRANDI (PD) concorda sull'opportunità di intervenire con un numero ampio di proposte emendative. In particolare alcuni aspetti, come la necessità di attribuire la funzione di controllo a soggetti esterni alla RAI, l'opportunità di immaginare maggiori spazi di accesso ai soggetti con disabilità e la proposta di creare un osservatorio sulla parità di genere, richiedono la dovuta considerazione.

Il senatore MORRI (PD) ritiene opportuno procedere oggi con la discussione

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generale e di avviare nella prossima seduta l'esame dei singoli emendamenti.

Secondo il deputato DE ANGELIS (PdL) osserva che l'espressione di pareri in Commissione solitamente non prevede la presentazione di emendamenti.

Fermo restando il diritto individuale a sostenere le proprie proposte, il relatore RAO (UdC) invita nuovamente a contenere gli emendamenti, anche tenendo conto della possibilità di collaborare con la RAI in un'ottica di miglioramento del testo.

La deputata SANTELLI (PdL) avanza l'ipotesi di procedere all'esame degli emendamenti raggruppandoli per principi ispiratori, allo scopo di velocizzare i lavori e contemporaneamente salvaguardare il diritto dei presentatori ad un loro esame.

Precisando di non avere alcun intento ostruzionistico, il deputato BELTRANDI (PD) sottolinea che qualsiasi accordo con la RAI non è convincente, perché la concessionaria ha sempre fatto resistenza a qualsiasi cambiamento. In questa occasione, del resto, i contributi dei rappresentanti della società civile non sono stati affatto considerati.

I deputati MERLO (PD) e CARRA (UdC) propongono di procedere alla discussione generale, per iniziare l'esame degli emendamenti nella seduta di domani.

Il relatore RAO (UdC) concorda.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione.

Il deputato BELTRANDI (PD) esprime insoddisfazione per lo schema di contratto di servizio nel suo complesso, che denota un lavoro poco accurato da parte del Governo, ed evidenzia che temi quali la qualità del servizio, lo sviluppo del digitale, l'accessibilità per i disabili e la pubblicità degli appalti RAI sono stati poco approfonditi, peraltro disattendendo le linee guida dell'Agcom.

Secondo il deputato GENTILONI SILVERI (PD) una riconsiderazione dello strumento contratto di servizio sarebbe necessaria, anche se in altra sede. Esso era nato nella fase della nascente contrapposizione tra servizio pubblico e privato, ma ora, con scenari mutati, occorre valorizzare la funzione del Parlamento nella sua predisposizione, mentre restano da verificare le garanzie di attuazione offerte dalla RAI. In tal senso, si potrebbe immaginare una specifica segnalazione al Parlamento affinché intervenga.

Il senatore BUTTI (PdL) ribadisce l'opportunità di concentrarsi su poche grandi questioni, da concordare con il Governo, per ottenere risultati positivi e dimostrare l'importanza della funzione della Vigilanza.

Il PRESIDENTE ritiene che l'esame del contratto di servizio offre, se adeguatamente gestita, l'opportunità di valorizzare il ruolo della Commissione.

Il deputato CAPARINI (LNP), premettendo che il contratto di servizio deve regolamentare l'attività della società concessionaria del servizio pubblico pagato dai cittadini, evidenzia come il testo sottoposto a parere non definisca in maniera chiara cosa sia il servizio pubblico, come esista altresì la difficoltà di definirne la qualità, anche in relazione alla normativa europea, e come sarebbe necessario garantire una valorizzazione dell'industria culturale italiana, quanto meno nella quota di servizio pubblico. Inoltre, sarebbe necessario anche considerare il servizio pubblico che può essere garantito dalle emittenti locali, procedere a una specializzazione dell'attività dei centri di produzione, affrontare e risolvere la questione nell'inquadramento del canone e della relativa lotta all'evasione, e infine individuare

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possibili sanzioni nei casi di mancata applicazione del contratto di servizio da parte della RAI.

Sottolineando come l'intervento testé svolto renda evidente la possibilità di concentrarsi sulle questioni principali, anziché puntare alle singole modifiche di dettaglio delle norme contenute nel contratto di servizio, il PRESIDENTE rinvia il seguito della discussione generale alla prossima seduta, convocata per domani, mercoledì 12 maggio, alle 13.30.

La seduta termina alle 15.20.