CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 maggio 2010
318.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 4 maggio 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 13.10.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che a seguito della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 28 aprile 2010, è stato predisposto il seguente programma dei lavori della Commissione per il periodo maggio-giugno 2010:

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO MAGGIO-GIUGNO 2010

Maggio

Sede referente:
Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico. C. 2 Iniziativa popolare e C. 1951 Messina.
Sostegno e valorizzazione dei piccoli comuni (Commissioni riunite V e VIII). C. 54 Realacci.
Disciplina dell'attività professionale di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura in edilizia. C. 60 Realacci, C. 496 Zacchera, C. 1394 Marchi, C. 1926 Fava, C. 2306 Stradella, C. 2313 Luciano Rossi e C. 2398 Razzi.
Riqualificazione e recupero dei centri storici. C. 169 Tommaso Foti, C. 582 Iannuzzi, C. 583 Iannuzzi e C. 1129 Bocci.
Principi fondamentali per il governo del territorio. C. 329 Mariani, C. 438 Lupi e C. 1794 Mantini.
Istituzione dell'Agenzia per l'utilizzo delle risorse idriche. C. 356 Delfino.

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Disposizioni per favorire il recupero delle terre incolte a rischio ambientale. C. 399 Volontè.
Modifiche all'articolo 1 della legge 24 dicembre 1993, n. 560, in materia di alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. C. 1074 Velo.
Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell'edilizia residenziale. C. 1952 Guido Dussin.
Norme concernenti la realizzazione di opere pubbliche infrastrutturali di costo inferiore a 5 milioni di euro. C. 2233 Tommaso Foti.
Disposizioni per la predisposizione e l'installazione di alloggi di emergenza di uso duale in caso di calamità naturali, di disastri causati dall'uomo e di eventi non convenzionali. C. 2243 Tassone ed altri.
Disposizioni per la realizzazione del ponte sul Po tra le province di Piacenza e di Lodi. C. 2423 Polledri.
Disposizioni concernenti il recupero degli imballaggi, per la reintroduzione del sistema del «vuoto a rendere» C. 2429 Mazzocchi.
Interventi straordinari e strategici per il rilancio dell'economia e la riqualificazione energetico-ambientale del patrimonio edilizio. C. 2441 Pili.
Istituzione di campi di ormeggio attrezzati per unità da diporto nelle aree marine protette, nelle aree marine di reperimento e nei tratti di costa sottoposti ad eccessiva pressione turistica ed antropica. C. 2722 sen. Ranucci, approvata dal Senato.
Modifica della denominazione del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. C. 2780 Mario Pepe (PdL).

Indagini conoscitive:
Sul mercato immobiliare: audizioni previste nel programma.
In materia di incidenti rilevanti connessi ad attività industriali: audizioni previste nel programma.

Atti del Governo:
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante norme per il procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità ai sensi dell'articolo 146, comma 9, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni. Atto n. 199.
Schema di convenzione unica tra Concessioni autostradali lombarde Spa e Tangenziale esterna di Milano Spa. Atto n. 206.

Atti Comunitari:
La politica internazionale sul clima dopo Copenaghen: intervenire subito per dare nuovo impulso all'azione globale sui cambiamenti climatici» (COM(2010)86 definitivo).

Giugno

Sede referente:
Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico. C. 2 Iniziativa popolare e C. 1951 Messina.
Sostegno e valorizzazione dei piccoli comuni (Commissioni riunite V e VIII) C. 54 Realacci.
Disciplina dell'attività professionale di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura in edilizia. C. 60 Realacci, C. 496 Zacchera, C. 1394 Marchi, C. 1926 Fava, C. 2306 Stradella, C. 2313 Luciano Rossi e C. 2398 Razzi.
Riqualificazione e recupero dei centri storici. C. 169 Tommaso Foti, C. 582 Iannuzzi, C. 583 Iannuzzi e C. 1129 Bocci.
Principi fondamentali per il governo del territorio. C. 329 Mariani, C. 438 Lupi e C. 1794 Mantini.

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Istituzione dell'Agenzia per l'utilizzo delle risorse idriche. C. 356 Delfino.
Disposizioni per favorire il recupero delle terre incolte a rischio ambientale. C. 399 Volontè.
Modifiche all'articolo 1 della legge 24 dicembre 1993, n. 560, in materia di alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. C. 1074 Velo.
Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell'edilizia residenziale. C. 1952 Guido Dussin.
Norme concernenti la realizzazione di opere pubbliche infrastrutturali di costo inferiore a 5 milioni di euro. C. 2233 Tommaso Foti.
Disposizioni per la predisposizione e l'installazione di alloggi di emergenza di uso duale in caso di calamità naturali, di disastri causati dall'uomo e di eventi non convenzionali. C. 2243 Tassone.
Disposizioni per la realizzazione del ponte sul Po tra le province di Piacenza e di Lodi. C. 2423 Polledri.
Disposizioni concernenti il recupero degli imballaggi, per la reintroduzione del sistema del «vuoto a rendere». C. 2429 Mazzocchi.
Interventi straordinari e strategici per il rilancio dell'economia e la riqualificazione energetico-ambientale del patrimonio edilizio. C. 2441 Pili.
Istituzione di campi di ormeggio attrezzati per unità da diporto nelle aree marine protette, nelle aree marine di reperimento e nei tratti di costa sottoposti ad eccessiva pressione turistica ed antropica. C. 2722 sen. Ranucci, approvata dal Senato.
Modifica della denominazione del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. C. 2780 Mario Pepe (PdL).

Indagini conoscitive:
Sul mercato immobiliare: audizioni previste nel programma.
In materia di incidenti rilevanti connessi ad attività industriali: audizioni previste nel programma.

Atti Comunitari:
La politica internazionale sul clima dopo Copenaghen: intervenire subito per dare nuovo impulso all'azione globale sui cambiamenti climatici» (COM(2010)86 definitivo).

Il programma potrà essere integrato con l'esame di ulteriori provvedimenti, in relazione alla valutazione della loro urgenza. Le modalità di attuazione del programma saranno definite mediante i calendari dei lavori della Commissione, aggiornati - con cadenza settimanale - dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Saranno, inoltre, iscritti all'ordine del giorno:
i disegni di legge di conversione di decreti-legge;
gli ulteriori atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere;
lo svolgimento di interrogazioni in Commissione e di eventuali risoluzioni nel frattempo segnalate;
lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata;
gli ulteriori progetti di legge assegnati in sede consultiva, sollecitati dalle Commissioni di merito.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 13.15.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 4 maggio 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le Attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 13.15.

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Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante norme per il procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità ai sensi dell'articolo 146, comma 9, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni.
Atto n. 199.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 14 aprile 2010.

Angelo ALESSANDRI, presidente e relatore, illustra la proposta di parere presentata (vedi allegato).

Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di convenzione unica tra Concessioni autostradali lombarde Spa e Tangenziale esterna di Milano Spa.
Atto n. 206.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Angelo ALESSANDRI, presidente, sostituendo il relatore impossibilitato ad intervenire in seduta, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere sullo schema di convenzione unica tra Concessioni autostradali lombarde Spa e Tangenziale esterna di Milano Spa.
Rileva, quindi, che i commi 82-90 dell'articolo 2 del decreto-legge 262/2006 hanno introdotto nell'ordinamento un insieme di disposizioni finalizzate a ridefinire le funzioni e i poteri dell'ANAS quale soggetto concedente nei rapporti con le società concessionarie autostradali.
Tra le principali disposizioni recate dai citati commi segnala l'introduzione dello strumento della «convenzione unica»: in occasione del primo aggiornamento del piano finanziario, che costituisce parte della convenzione accessiva alle concessioni autostradali, ovvero della prima revisione della convenzione medesima, il Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, assicura che tutte le clausole convenzionali in vigore, nonché quelle conseguenti all'aggiornamento ovvero alla revisione, siano inserite in una convenzione unica, avente valore ricognitivo per le parti diverse da quelle derivanti dall'aggiornamento ovvero dalla revisione.
Viene, altresì, disposto che la convenzione unica sostituisce ad ogni effetto la convenzione originaria, nonché tutti i relativi atti aggiuntivi.
Con riferimento al contenuto della convenzione unica, ricorda che il comma 83 ne prevede un adeguamento in modo da assicurare la realizzazione delle finalità indicate nello stesso comma.
Il comma 84 disciplina l'iter per l'approvazione della convenzione unica, prevedendo, tra l'altro, il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario.
Con particolare riferimento alla realizzazione delle opere infrastrutturali della Pedemontana Lombarda ricorda, inoltre, che l'articolo 1, comma 979, della legge n.296 del 2006 - legge finanziaria 2007- ha disposto che le funzioni ed i poteri di soggetto concedente e aggiudicatore attribuiti ad ANAS S.p.A. per la realizzazione dell'autostrada Pedemontana Lombarda, nonché dell'autostrada diretta Brescia-Bergamo-Milano (BREBEMI) e delle tangenziali esterne di Milano, sono trasferite dall'ANAS medesima ad un soggetto di diritto pubblico che subentra in tutti i diritti attivi e passivi inerenti la realizzazione delle infrastrutture autostradali e che viene appositamente costituito in forma societaria e partecipato dalla stessa ANAS e dalla regione Lombardia o da soggetto da essa interamente partecipato.
In attuazione di tale disposizione, il 19 febbraio 2007 è stata costituita la società Concessioni Autostradali Lombarde (CAL) S.p.A., composta al 50 per cento da Anas e al 50 per cento da Infrastrutture Lombarde S.p.A. (società controllata al 100 per cento dalla Regione Lombardia), con il

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compito di governare e accelerare la realizzazione delle tre grandi opere strategiche per la viabilità stradale in Lombardia: Pedemontana, Brebemi e Tangenziale est esterna di Milano (TEM).
Il 30 gennaio 2009 CAL S.p.A. ha aggiudicato in via definitiva la concessione al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dal promotore, che ha provveduto a costituire una società di progetto «Tangenziale Esterna S.p.A.» (TE S.p.A.) che, ai sensi dell'articolo 156 del decreto legislativo n.163 del 2006, è divenuta la concessionaria, subentrando automaticamente nel rapporto di concessione all'aggiudicatario.
Lo schema di convenzione disciplina quindi la progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e l'esercizio del collegamento autostradale a pedaggio, denominato «Tangenziale Est esterna di Milano» e delle opere ad esso connesse.
Rileva, quindi, che la «Tangenziale Est esterna di Milano» rappresenta un collegamento autostradale a pedaggio tra l'autostrada A4 «Milano-Brescia», in prossimità di Agrate Brianza a nord, e l'Autostrada A1 «Milano-Bologna», presso Melegnano a sud. L'opera è inserita nel Programma delle infrastrutture strategiche di cui alla L. 443/2001 (legge obiettivo).
Complessivamente la nuova infrastruttura si svilupperà per circa 33 km attraverso la pianura lombarda, interessando principalmente il territorio della Provincia di Milano (per circa 25,6 km) e solo marginalmente (praticamente lungo i confini provinciali) quello della Provincia di Lodi.
La Convenzione prevede, altresì, l'affidamento in concessione delle attività necessarie per la valutazione, lo studio e lo sviluppo della progettazione definitiva delle opere indicate dall'articolo 6 e dall'articolo 7 dell'Accordo di programma sottoscritto il 5 novembre 2007 tra il Ministero delle infrastrutture, la Regione Lombardia, le province di Milano e Lodi, CAL S.p.A., ANAS S.p.A. e i comuni i interessati.
Il Concessionario sarà tenuto a realizzare le citate opere previste dall'Accordo di programma previa approvazione da parte del CIPE nell'ambito delle procedure previste per le infrastrutture strategiche.
Costituiscono, altresì, oggetto della Concessione le aree di servizio previste lungo l'infrastruttura così come individuate dall'All. B, che reca l'elenco degli elaborati del progetto preliminare (approvato dal CIPE con delibera 95/2005).
Ai sensi dell'articolo 3, la durata della Concessione è pari a 56 anni, decorrenti dall'entrata in vigore del decreto interministeriale di approvazione della convenzione stessa (articolo 42), di cui 50 anni per la gestione dell'opera a partire dalla data di apertura al traffico.
Oltre ad un canone di concessione pari al 2,4 per cento dei ricavi da pedaggio, ai sensi del comma 1020 della legge n.296 del 2006, il concessionario è tenuto a corrispondere anche un canone annuo per sub-concessioni e attività collaterali pari al 2 per cento dei relativi proventi.
Il Piano economico-finanziario, riportato nell'All. E, è sviluppato avendo come riferimento un periodo gestionale di 50 anni (cioè fino al 2064, ipotizzando l'avvio dei lavori nel 2010 e l'apertura al pubblico nel 2015) e sulla base del costo stimato dell'intervento.
Il costo complessivo di realizzazione del collegamento autostradale è stimato, sulla base del prezziario ANAS 2005, in 1.441,14 Meuro lordi (dei quali 1.002,74 Meuro riferiti a lavori). Aggiungendo l'importo di 137,80 Meuro previsto per la realizzazione delle opere contemplate dall'Accordo di programma si ottiene l'importo lordo di 1.578,94 Meuro.
Il costo delle opere indicato nel prospetto Fonti-Impieghi 2008-2015 di cui all'Allegato C per la valutazione del fabbisogno finanziario è invece pari a 1.320,62 Meuro, cui vengono aggiunti i 137,8 Meuro per le opere dell'Accordo di programma).
Per la quota di fabbisogno non finanziabile facendo ricorso agli istituti di credito, il Piano economico-finanziario prevede l'apporto di capitale di rischio da parte degli azionisti per circa 465 Meuro.

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A fronte di un volume complessivo di ricavi da pedaggio stimato in 13.581,46 Meuro (in media, circa 271,63 Meuro per ogni anno gestionale, cui si aggiungono circa 4 Meuro annui di ricavi da subconcessioni), i costi di gestione (in cui sono inclusi i canoni dovuti dal concessionario, nonché l'accantonamento di 2 Meuro annui per le opere di tipo C dell'articolo 7 dell'Accordo di programma ) sono in media pari a 33 Meuro annui.
Il Piano economico-finanziario è stato sviluppato ipotizzando l'invarianza in termini reali della tariffa per tutto il periodo gestionale. Il tasso di congrua remunerazione del capitale investito risulta pari al 9,47 per cento.
Segnala, quindi, che è previsto l'aggiornamento del Piano in fase di approvazione del progetto definitivo e, in linea con la direttive di cui alla delibera CIPE n. 39 del 2007, il rischio viene assunto dal concessionario solo dopo tale approvazione.
Tra i numerosi obblighi del concessionario previsti dall'articolo 6 della Convenzione segnala, oltre a quelli previsti dal comma 85 dell'articolo 2 del decreto-legge n. 262 del 2006: la redazione, all'entrata in esercizio del collegamento autostradale, della Carta dei servizi con l'indicazione degli standard di qualità, l'osservanza del disciplinare tecnico di gestione, il rispetto delle fasi progettuali e realizzative previste dal cronoprogramma e, una volta realizzata l'infrastruttura, del piano di manutenzione nonché il mantenimento dei requisiti di solidità patrimoniale e il recepimento in tariffa delle variazioni della componente qualità (All. F).
Al termine della concessione non è previsto alcun «valore di subentro».
Rileva, quindi, che sulla convenzione il CIPE ha espresso il proprio parere favorevole, contenuto nella delibera 109/2009 ed accompagnato da alcune raccomandazioni e condizioni: che la convenzione rechi l'espresso impegno, da parte del concessionario, ad adeguarsi alle emanande linee-guida in corso di rielaborazione da parte di ANAS, in attuazione delle prescrizioni di cui alla delibera CIPE 39/2007 sui criteri di predisposizione del sistema di contabilità analitica, di allocazione ed ammissibilità massima dei costi; e che CAL S.p.A. venga univocamente configurata quale soggetto preposto a definire i livelli di qualità, a valutare l'adeguatezza della carta dei servizi e a verificare il rispetto dei livelli di qualità così determinati.
È inoltre richiesta, da parte del CIPE, la soppressione della clausola, prevista dall'articolo 13, che impone il versamento al concedente di un canone sui proventi da sub-concessioni (salvo che una clausola del genere sia inclusa nel bando di gara), poiché tali proventi sono destinati interamente alla determinazione dell'equilibrio economico-finanziario.
Il CIPE poi evidenzia l'opportunità, in relazione al progetto ed al settore autostradale in genere, di riferire la stima al periodo regolatorio quinquennale.
Il punto 2) della delibera, infine, impone al MIT di sottoporre al CIPE - ai sensi dell'articolo 166 del decreto legislativo 163/2006 e dopo il completamento dell'iter approvativo della convenzione unica in questione - il progetto definitivo del collegamento autostradale, allegando una stesura aggiornata del PEF, redatto anche nella forma analitica prevista dalla delibera CIPE 11/2004.
Nessuno altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.30.