CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 aprile 2010
317.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
COMUNICATO
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AUDIZIONI

Giovedì 29 aprile 2010. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA, indi del vicepresidente Paolo FRANCO, indi del presidente Enrico LA LOGGIA. - Interviene il Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli.

La seduta comincia alle 14.35.

Audizione del Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, in ordine all'attuazione della legge n. 42 del 2009, in materia di federalismo fiscale.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Enrico LA LOGGIA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce quindi l'audizione.

Il ministro Raffaele FITTO, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i senatori Enzo BIANCO (PD), Luigi COMPAGNA (PdL), Lucio Alessio D'UBALDO (PD), Giampiero D'ALIA (UdC-SVP-IS-AUT) e Felice BELISARIO (IdV) e i deputati Marco CAUSI (PD), Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) e Gian Luca GALLETTI (UdC).

Il ministro Raffaele FITTO risponde ai quesiti posti, fornendo ulteriori precisazioni.

Enrico LA LOGGIA, presidente, ringrazia il Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, per l'esauriente

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relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.50.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 29 aprile 2010. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA. - Interviene il Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli.

La seduta comincia alle 15.50.

Schema di decreto legislativo recante attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio.
Atto n. 196.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 27 aprile 2010.

Marco CAUSI (PD), relatore, segnala che nel lavoro finora condotto con l'altro relatore sono emersi, oltre a quelli già illustrati nella precedente seduta, ulteriori aspetti del decreto meritevoli di uno specifico approfondimento. Un primo gruppo di questioni concerne le modalità per l'individuazione e l'assegnazione dei singoli beni o gruppi di beni. In proposito potrebbe essere considerata la possibilità di prevedere un intervento degli enti territoriali anche prima della formazione degli elenchi dei beni da dismettere. La relativa domanda, inoltre, potrebbe venir corredata di qualche forma di illustrazione e di motivazione, ad esempio allegando indicazioni circa la destinazione e l'utilizzo del bene, anche con riferimento alla complessiva dotazione del proprio patrimonio. Andrebbe poi valutato se il processo di attribuzione dei beni debba avere necessariamente carattere di una tantum oppure sia il caso di prevederne una ripetizione periodica, ad esempio con cadenza annuale.
Un secondo gruppo di questioni attiene a singoli aspetti del provvedimento. Questo, in primo luogo, prevede una procedura di dismissione finalizzata prevalentemente alla messa a reddito o alla alienazione dell'immobile, non considerando la finalità, invece, di pervenire ad una razionalizzazione ed ottimizzazione dell'uso degli spazi pubblici da parte delle Amministrazioni. Richiama inoltre le problematiche relative alla riforma della disciplina dei fondi comuni di investimento immobiliare, con particolare riguardo all'opportunità di considerare anche strumenti alternativi ai fondi stessi, quali ad esempio le aste immobiliari. In ogni caso andrebbe evitato che attraverso l'utilizzo dei fondi gli enti territoriali possano sottrarsi al patto di stabilità: è necessario infatti favorire la parità nelle convenienze tra l'utilizzo dei vari strumenti, in modo da consentire agli enti territoriali di decidere la scelta. Invita, infine, gli altri commissari a far pervenire ai relatori ulteriori rilievi e segnalazioni.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore, esprime il suo accordo sulle questioni esposte dal collega Causi e sull'utilità di un dibattito approfondito su tutti gli aspetti del provvedimento. Ribadisce quanto anticipato nella precedente seduta in ordine alla necessità di seguire un approccio pragmatico, al fine di individuare nella relazione soluzioni concrete, suscettibili di incidere positivamente sul provvedimento.

Paolo FRANCO (LNP) condivide il percorso individuato dai relatori, anche in riferimento alla loro disponibilità ad accogliere le osservazioni che emergeranno

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dal dibattito, preannunciando che non farà mancare a tal fine il proprio apporto. In proposito, ritiene opportuno sottolineare l'esigenza di rendere effettivamente perseguibile la strada del trasferimento dei beni prevista dallo schema di decreto, evitando la proposizione di modifiche al testo del provvedimento che possano rallentarne o impedirne una sua effettiva attuazione.

Enrico LA LOGGIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.10.