CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 aprile 2010
311.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 20 aprile 2010. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI.

La seduta comincia alle 14.30.

Programma di utilizzo, per l'anno 2010, dell'autorizzazione di spesa concernente lo svolgimento di studi e ricerche per la politica industriale.
Atto n. 204.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento all'ordine del giorno.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, ricorda che l'articolo 3 della legge 11 maggio 1999, n. 140, recante norme in materia di attività produttive, ha autorizzato, a partire dal 1999, una spesa annuale di 6 miliardi di lire da destinarsi ad attività di studio e ricerca nei settori delle attività produttive di competenza del Ministero dell'industria (ora Ministero dello sviluppo economico).
Lo stanziamento è riferito a tre fattispecie distinte per finalità o strumenti: collaborazione di esperti o società specializzate mediante appositi contratti; costituzione di un nucleo di esperti per la politica industriale, dotato della necessaria struttura di supporto e disciplinato con apposito decreto; utilizzo di esperti di alta qualificazione per il supporto alle attività di coordinamento di progetti e programmi ad alto contenuto tecnologico di imprese italiane nei settori aeronautico e spaziale e dei prodotti elettronici e ad alta tecnologia suscettibili di impiego duale.
Con riferimento alla seconda fattispecie (costituzione di un nucleo di esperti), l'articolo precisa che esso sia disciplinato con apposito decreto, sull'esempio di quanto già realizzato presso il Ministero del tesoro. A ciò si è provveduto con il decreto del Ministro dell'industria 18 settembre 2000, che ha istituito il Nucleo, e con una successiva serie di decreti che hanno provveduto a completarne la disciplina. Si consideri che il decreto del Presidente della Repubblica n. 78 del 2007 (articolo 6) ha ridotto il numero dei componenti del Nucleo da 10 a 7. Il decreto del Presidente della Repubblica n. 197 del 2008, al comma 3 dell'articolo 3, pone il Nucleo degli esperti di politica industriale alle dirette dipendenze del Capo dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione, e il comma 2 dell'articolo 2 del DM 7 maggio 2009 del Ministero dello sviluppo economico

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attribuisce al Nucleo medesimo le funzioni di supporto tecnico all'elaborazione di linee guida per la competitività e lo sviluppo del sistema delle imprese e per la razionalizzazione del sistema dei fondi pubblici destinati ad interventi per la finanza d'impresa, e alle iniziative per l'attuazione delle politiche per i distretti industriali e per le PMI.
Quanto alla terza fattispecie (utilizzo di esperti di alta qualificazione), l'articolo 2, comma 3, lett. f), della legge n. 140 del 1999, richiamato dall'articolo 3 della medesima legge, prevede che il regolamento di disciplina degli interventi nel settore aerospaziale e duale (ossia civile e militare) individuati dall'articolo 1, comma 1, lett. a) (decreto del Presidente della Repubblica n. 318/2002, Regolamento concernente la realizzazione di progetti e programmi nei settori aeronautico, spaziale e dei prodotti elettronici ad alta tecnologia suscettibili di impiego duale, a norma dell'articolo 2 della legge 11 maggio 1999, n. 140), assicuri il coordinamento dei progetti di imprese italiane nei predetti settori, anche mediante ricorso ad esperti di alta qualificazione. Si dovranno evitare situazioni di incompatibilità con particolare riguardo ai rapporti di lavoro o di consulenza con le imprese e le società operanti nei medesimi settori. Il compenso degli esperti dovrà essere determinato di concerto con il Ministero del tesoro (ora Ministero dell'economia e delle finanze).
Sul piano procedurale, l'articolo 3 della legge n. 140 del 1999 prevede che il ministro, prima di attuare le misure ivi previste, acquisisca il parere delle competenti Commissioni parlamentari. La previsione appare riferibile alla prima e, presumibilmente, alla seconda delle fattispecie cui sono destinate le somme stanziate (utilizzo di esperti o società specializzate e costituzione del nucleo di esperti), e non anche all'utilizzo di esperti per ricerche nel settore aeronautico, spaziale e duale, fattispecie quest'ultima destinata, come si è visto, ad essere disciplinata in via regolamentare.
Come nelle precedenti occasioni, la richiesta di parere parlamentare non ha per oggetto uno schema di provvedimento, bensì un documento in cui il ministro sottopone al parere delle competenti Commissioni parlamentari un programma di massima relativo all'utilizzazione delle risorse stanziate dall'articolo 3, in cui si tracciano le linee d'azione che potranno essere prese in considerazione per il 2010, nonché le risorse che si ipotizza di destinare ad esse.
In relazione al contenuto dell'atto in esame, la richiesta di parere ha ad oggetto il Programma di utilizzo per l'anno 2010 dell'autorizzazione di spesa per lo svolgimento di studi e ricerche in materia di politica industriale, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 140 del 1999.
Nel Programma risulta confermato il criterio generale di riparto dello stanziamento tra i centri di responsabilità «Gabinetto ed Uffici di diretta collaborazione» e «Imprese», adottato per gli anni precedenti dal 2002 al 2009. Tra i due centri di responsabilità iscritti nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, lo stanziamento complessivo risulta di 655.530 euro ed è ripartito, rispettivamente, in ragione di 197.442 euro (Centro di responsabilità «Gabinetto», Missione 32 «Servizi istituzionale e generali delle amministrazioni pubbliche», Missione 1 «Indirizzo politico», capitolo 1091); e di euro 458.088 euro sul capitolo 2234 (Centro di responsabilità «Imprese», Missione 11 «Competitività e sviluppo delle imprese», Programma 1 «Incentivazione per lo sviluppo industriale», capitolo 2234).
Sugli stanziamenti sopra riportati, gravano accantonamenti di bilancio che, di fatto, riducono le originarie disponibilità agli importi, rispettivamente, di euro 195.517 e di euro 453.621. Tuttavia, tali disponibilità possono essere integrate con variazioni compensative a carico di risorse destinate ad aggiustamenti di bilancio.
Si osserva, al riguardo, che dall'interrogazione effettuata presso la banca dati della Ragioneria generale dello Stato alla data del 15 aprile 2010, sui capitoli in questione risulta una disponibilità di competenza di importo inferiore rispetto a quella indicata nella relazione. Sarebbe

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pertanto opportuno un chiarimento al riguardo. In particolare, in base all'interrogazione presso la banca dati della Ragioneria generale dello Stato risulta che, alla data attuale, il capitolo 1091, piano di gestione 19 (Elaborazione, analisi e studio nei settori delle attività produttive ai fini conoscitivi di indirizzo, programmazione e di produzione normativa), recante per il 2010 uno stanziamento definitivo di competenza di 197.442 euro, presenta accantonamenti per 111.391,92 e una disponibilità di competenza pari a 41.050,08 euro; il capitolo 2234 (piano di gestione 1, «Elaborazione, analisi e studio nei settori delle attività produttive - comprese le spese di funzionamento del nucleo di esperti per la politica industriale»), recante per il 2010 uno stanziamento definitivo di competenza di 458.088 euro, presenta accantonamenti per 4.467 euro e, dunque, una disponibilità di competenza pari a euro 413.647,97.
La relazione segnala, in merito all'utilizzazione delle risorse in questione, che si tratta di spesa corrente da sostenere entro l'anno di competenza e, in merito alla gestione contabile-amministrativa, che si tratta di tipologie di spesa che per loro caratteristica assicurano una gestione «per dodicesimi», in quanto si riferiscono ad attività che si spalmano con regolarità nel corso dell'esercizio. Per questi motivi, secondo la relazione, non appare necessaria la redazione di un cronoprogramma, a cui si fa riferimento nel parere espresso dalla competente Commissione del Senato in relazione al provvedimento per l'anno 2009. La rappresentazione grafica dell'attività gestionale, infatti, risulta piattamente lineare, senza registrare significative soluzioni di continuità o «picchi» d'intervento, anche in linea con le attuali condizioni di gestione contabile-amministrativa dei capitoli di bilancio, che prescrivono un'articolazione di spesa «per dodicesimi».
Si ricorda, in proposito che l'articolo 60, comma 15 del decreto legge n. 112 del 2008 ha disposto il ripristino, a decorrere dal 2009, del limite per le amministrazioni dello Stato, escluso il comparto della sicurezza e del soccorso, all'assunzione mensile di impegni per importi non superiori ad un dodicesimo della spesa prevista da ciascuna unità previsionale di base, con esclusione delle spese per stipendi, retribuzioni, pensioni e altre spese fisse o aventi natura obbligatoria, ovvero non frazionabili in dodicesimi, nonché per interessi, poste correttive e compensative delle entrate, comprese le regolazioni contabili, accordi internazionali, obblighi derivanti dalla normativa comunitaria, annualità relative ai limiti di impegno e rate di ammortamento mutui. La violazione del divieto rileva agli effetti della responsabilità contabile.
Le risorse assegnate al Centro di responsabilità «Gabinetto e uffici di diretta collaborazione», come detto pari effettivamente a 195.517 euro, saranno destinate a studi e analisi generali di supporto alle decisioni dell'organo politico, da realizzare avvalendosi di esperti o società specializzate. Nel corso del 2010, questa attività di sopporto sarà funzionale all'avvio dell'attuazione delle misure approvate dal legislatore in materia di distretti industriali e reti d'impresa, nonché alla prosecuzione dell'attuazione dei programmi per la sicurezza energetica, per il sostegno all'innovazione, per l'effettiva liberalizzazione dei servizi e per la corretta formazione dei prezzi; si intende inoltre proseguire lo sviluppo di attività già avviate negli anni precedenti, dettagliatamente elencate dalla relazione.
Lo stanziamento effettivo di euro 453.621 assegnato al Centro di responsabilità «Imprese» è imputato al capitolo 2234, che supporta le attività del Nucleo di esperti di politica industriale e dell'Osservatorio unico per il monitoraggio delle attività produttive. La relazione reca altresì l'elencazione dei settori nei quali, nel corso del 2010, in considerazione anche delle risorse disponibili, il Ministero intende sviluppare le proprie attività di approfondimento.
Al Programma di utilizzo per l'anno 2010 è allegata, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 140 del 1999, la rendicontazione riguardante l'utilizzo delle risorse

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per l'anno 2009, nella quale sono indicati, per ciascun centro di responsabilità, i singoli impegni assunti.
Relativamente al Centro di responsabilità «Gabinetto», a fronte di uno stanziamento di euro 174.785, integrato successivamente mediante variazioni compensative pari a euro 570.758,02, per un totale quindi di euro 745.543,02, sono stati assunti impegni per un pari importo complessivo (cap. 1091).
Per quanto riguarda, invece, il Centro di responsabilità «Imprese», a fronte di uno stanziamento di 745.362 euro, integrato mediante variazioni compensative pari a euro 71.923, per un totale quindi di euro 817.285, sono stati assunti impegni per 816.140,47 euro (cap. 2234), con un'economia quindi di 1.144,53 euro.
Con riferimento al capitolo 1091 le somme impegnate risultano così ripartite: 111.649,02 euro per attività di collaborazione riferita alla comunicazione istituzionale connessa al ruolo del Ministero; 425.214 euro per attività di studio, ricerca, editoriali e di comunicazione istituzionale sulle tematiche attinenti lo stile e l'eccellenza produttiva italiana, mediante tra l'altro la valorizzazione del Museo storico delle Poste e Telecomunicazioni, nonché dell'Archivio Ministeriale dei Pesi e delle Misure. Tali interventi sono stati concretamente avviati nell'anno, ma la conclusione avverrà nel corso del 2010; 208.680 euro per attività di studio, ricerca, editoriali e di comunicazione istituzionale sulle tematiche attinenti lo stile e l'eccellenza produttiva italiana, nonché sulle modalità innovative di promozione e valorizzazione del Made in Italy, attraverso il percorso storico dell'experience design italiano.
La ripartizione delle somme impegnate con riferimento al capitolo 2234 risulta la seguente: 65.908,33 euro per collaborazione in ordine a misure nella trattazione delle vertenze di imprese in crisi; 146.227,84 euro per collaborazione finalizzata agli investimenti oggetto di intervento pubblico nel settore energetico, con particolare riferimento a «Industria 2015»; 80.049,96 euro per collaborazione relativa al monitoraggio del settore chimico italiano al fine di individuare linee di intervento settoriale e valutare progetti industriali nei territori a vocazione chimica e nei poli chimici; 250.000 euro per l'attività di elaborazione, monitoraggio ed analisi dei dati di competenza della Direzione Generale dello sviluppo produttivo e della competitività, al fine di promuovere la semplificazione delle procedure per l'accelerazione degli interventi in favore dell'economia e della competitività; 273.954,34 euro per analisi e valutazione dei programmi di sviluppo del Ministero e assistenza tecnica e azioni di semplificazione normativa.
Alla luce delle considerazioni svolte, propone di esprimere un parere favorevole.

Anna Teresa FORMISANO (UdC) ritiene opportuno procedere ad un ampliamento degli interventi rispetto ad alcuni settori e preannuncia la presentazione di una richiesta al Governo in merito alle specificità dei settori e degli esperti da individuare.

Gabriele CIMADORO (IdV) chiede se sia possibile suggerire una diversa destinazione delle sia pur limitate risorse previste per lo svolgimento di studi e ricerche per la politica industriale.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, si dichiara disponibile ad integrare con opportune osservazioni la proposta di parere favorevole.

Andrea GIBELLI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.