CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 aprile 2010
309.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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Mercoledì 14 aprile 2010. - Presidenza del presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 9.30.

Comunicazioni del Presidente in materia di conflitti di attribuzione.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, comunica che il Presidente della Camera ha chiesto l'orientamento della Giunta in ordine a un conflitto d'attribuzione elevato dal tribunale di Roma in confronto di una delibera di non sindacabilità della Camera assunta nella XVI legislatura, in favore del senatore Maurizio Gasparri, deputato all'epoca dei fatti, chiamato in giudizio dal dottor Henry John Woodcock. Il termine perché la Camera si costituisca eventualmente nel giudizio scadrà l'11 maggio 2010. Ricorda che la deliberazione impugnata dal tribunale di Roma fu assunta dalla Camera il 19 dicembre 2008, che il relatore di maggioranza era il collega Paolini e che la collega Ferranti presentò una relazione di minoranza. Chiede se vi siano interventi.

Marilena SAMPERI (PD) si esprime contro la costituzione della Camera nel giudizio non solo in ragione della circostanza, ricordata dal Presidente, che il suo gruppo aveva votato contro la delibera d'insindacabilità impugnata dal giudice ma anche perché la giurisprudenza è ormai consolidata nel senso che la disinvolta applicazione della prerogativa ai parlamentari si risolve in una denegata giustizia per i terzi offesi.

Federico PALOMBA (IdV) è contrario alla costituzione della Camera nel giudizio.

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Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) ritenendo di parlare anche a nome di quanti approvarono nel dicembre 2008 la sua relazione, crede necessario, al contrario di quanto sostenuto da chi lo ha preceduto, che la Camera resista a difesa delle proprie pregresse deliberazioni a meno di non voler cambiare orientamento e di non costituirsi mai, ciò che tuttavia richiederebbe una riflessione più generale che non gli sembra invocabile in questo caso.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, constatato che l'orientamento maggioritario è favorevole alla costituzione della Camera nel giudizio, avverte che ne riferirà al Presidente della Camera.

ESAME DI DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE ALL'ACQUISIZIONE DI TABULATI TELEFONICI

Domanda di autorizzazione a procedere all'acquisizione di tabulati telefonici di un'utenza del deputato Bocchino (doc. IV, n. 7).
(Esame e conclusione).

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente e relatore, comunica che la domanda in titolo si inserisce nell'ambito delle indagini preliminari condotte dalla procura della Repubblica di Reggio Calabria a seguito di una denunzia presentata il 1o febbraio 2010 dal collega Italo Bocchino. Questi ha infatti rappresentato alla polizia giudiziaria di aver ricevuto il precedente 31 gennaio alle ore 20,44 un sms recante vocaboli ingiuriosi. La domanda perviene ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 140 del 2003. Sottolinea che la situazione attuale concerne un'ipotesi in cui il deputato è vittima del fatto per cui si procede e non indagato. Ciò effettivamente sembra porre dei dubbi circa l'attinenza della disposizione citata alle esigenze costituzionalmente riconosciute di tutela dell'autonomia del Parlamento, nella parte in cui si riferisce ai tabulati telefonici del deputato vittima di fatti illeciti. Quanto ai precedenti successivi all'entrata in vigore della legge n. 140, rammenta che la Giunta ha affrontato nella XIV legislatura tre casi (quelli dei colleghi Buontempo, Lorenzo Diana e Marinello); nella XV legislatura due casi (quelli dei colleghi Ferrigno e Francesco De Luca); e, nella legislatura in corso, un caso (ancora Francesco De Luca).
Propone che l'autorizzazione sia concessa.

Marilena SAMPERI (PD), rilevato che il caso all'esame conferma la natura indispensabile delle intercettazioni telefoniche e dei tabulati per l'efficace repressione dei reati, voterà a favore della proposta del Presidente.

La Giunta, all'unanimità, delibera nel senso di concedere l'autorizzazione richiesta.

ESAME DI DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE ALL'UTILIZZAZIONE DI INTERCETTAZIONI

Domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni del deputato Nicola Cosentino (doc. IV, n. 6).
(Seguito dell'esame e conclusione).

Antonino LO PRESTI (PdL), relatore, ribadisce la sua proposta nel senso del diniego dell'autorizzazione.

Federico PALOMBA (IdV) dissente radicalmente dalla proposta del relatore. La documentazione acquisita mostra che l'autorità giudiziaria procedente non è animata da alcun fumus persecutionis. Non soltanto la Corte di cassazione ha successivamente ritenuto che la misura cautelare personale disposta in un primo tempo dal giudice di Napoli fosse pienamente legittima (pur se la sua esecuzione è stata impedita dal diniego dell'autorizzazione da parte della Camera nello scorso dicembre) ma lo stesso giudice, investito di una nuova domanda di arresto, l'ha ritenuta non suffragata da motivi sufficienti. Egli

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ha quindi mostrato equilibrio e il fumus è dunque da escludersi a meno di non volerlo individuare nel fatto che la magistratura abbia osato indagare su politici.

Marilena SAMPERI (PD), rilevato che la procedura prevista dal codice di rito e dalla legge n. 140 del 2003 è stata pienamente rispettata, sottolinea come le intercettazioni di cui si chiede l'utilizzo sono assolutamente fortuite, giacché colte su utenze intestate alle persone più numerose e diverse. Come è stato già osservato, sottolinea che il giudice Piccirillo di Napoli si è comportato con rigore ed indipendenza di giudizio al punto da aver denegato all'ufficio della pubblica accusa un successivo provvedimento restrittivo. D'altronde, negare l'autorizzazione qui sollecitata potrebbe significare anche il pregiudizio a spazi difensivi allo stesso deputato Cosentino, i cui avvocati potrebbero invece, negli sviluppi processuali, trovare quelle conversazioni giovevoli alla sua posizione. Voterà per la concessione.

Donatella FERRANTI (PD) sottoscrive quanto appena sostenuto dalla collega Samperi e rimarca come la domanda di autorizzazione appaia completa sia sotto i profili giuridico-costituzionali sia in punto di motivazione sulla rilevanza degli elementi investigativi di cui si discute. Invita la maggioranza della Giunta a un comportamento responsabile e si dichiara favorevole alla concessione dell'autorizzazione.

Maurizio TURCO (PD) non può che ribadire la posizione che espresse in occasione della domanda di arresto del collega Cosentino. Gli appare evidente la strategia giudiziaria di un uso strumentale della fattispecie incriminatrice prevista nell'articolo 416-bis del codice penale. Non è tanto la formale correttezza del procedimento di intercettazione che occorre guardare quanto il contesto penalistico sostanziale in cui esso viene calato e il modo in cui le intercettazioni vengono lette. Intende rovesciare l'ottica del collega Palomba: il voto di diniego dell'autorizzazione non deve essere inteso come un favore di casta ma come un auspicio che le altre migliaia di cittadini cui viene imputato il concorso esterno in associazione mafiosa ritrovino la libertà e un processo equo.

Francesco Paolo SISTO (PdL) rimarca che il provvedimento della Corte di cassazione acquisito dalla Giunta non sposta in alcun modo i termini della questione trattata nello scorso autunno. Voterà a favore della proposta del relatore.

La Giunta, a maggioranza, delibera nel senso di non concedere l'autorizzazione richiesta.

Marilena SAMPERI (PD) e Federico PALOMBA (IdV) preannunziano la presentazione di relazioni di minoranza.

ESAME DI DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ

Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile a carico del deputato Paolo Guzzanti, pendente presso il tribunale di Roma (atto di citazione del dottor Luigi Strada) (doc. IV-ter, n. 15).
(Seguito dell'esame e conclusione).

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore, ribadisce la proposta di insindacabilità avanzata nella seduta dell'11 marzo 2010.

Marilena SAMPERI (PD), sottolineato che l'articolo 68, primo comma, della Costituzione sta a tutela di un libero e genuino esercizio delle attribuzioni legislative dei membri delle Camere, osserva che Guzzanti è chiamato a rispondere in questo processo civile per la sua attività libero-professionale di pubblicista. Nessuno gli vuole negare il diritto di esprimere opinioni ma è certo che per godere

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della copertura dell'insindacabilità occorre che vi siano stretti legami con l'attività parlamentare tipica che, in questo caso, non sussistono affatto. Voterà per la sindacabilità.

Federico PALOMBA (IdV) auspica che la Giunta non voglia incorrere in un ennesimo stravolgimento del dettato costituzionale. Come è già stato rilevato, Paolo Guzzanti ha esternato proprie valutazioni come giornalista su un organo di stampa e non come parlamentare. Se gli si riconoscesse in ogni momento della sua giornata la qualità di parlamentare esercente tale funzione, ciò condurrebbe, per esempio, per i deputati avvocati a ritenerli coperti dalla guarentigia costituzionale anche per ingiurie rivolte ad altri avvocati in udienza, in contrasto tra l'altro con il principio di parità delle parti. Voterà per la sindacabilità.

Giuseppe CONSOLO (PdL) osserva che Paolo Guzzanti - con cui egli ha condiviso il comune impegno di senatore in passate legislature - ha condotto una vita politica intera impegnato in battaglie per la libertà di manifestazione del pensiero e di coscienza. Questa libertà, che è necessaria ma non sufficiente al libero espletamento del mandato parlamentare, gli deve essere riconosciuta anche in questa occasione. L'esempio della dialettica tra avvocati, proposto dal collega Palomba, è certamente esatto nella sua essenza ma non si attaglia al caso attuale. Voterà per l'insindacabilità.

Donatella FERRANTI (PD) si domanda che senso abbia avuto approvare nel gennaio 2009 i criteri generali di applicazione dell'insindacabilità parlamentare. In essi si dice chiaramente che quanto attiene all'attività libero-professionale dei deputati è escluso dalla garanzia.

Giuseppe CONSOLO (PdL), interrompendo, sottolinea che la deputata Ferranti votò contro l'arresto del deputato Margiotta.

Donatella FERRANTI (PD), riprendendo il suo dire, rimarca che il parallelo deve essere fatto piuttosto con il caso del collega Zazzera. Non si possono infatti usare due pesi e due misure. Sottolineata l'acutezza dell'esempio del collega Palomba sugli avvocati in udienza, constata che Paolo Guzzanti si è avventurato sul terreno della cronaca e della critica di fatti senza svolgere le dovute verifiche sulle sue fonti. Voterà per la sindacabilità.

Anna ROSSOMANDO (PD), rilevato che facilmente le discussioni sull'insindacabilità parlamentare finiscono per attingere il merito delle affermazioni di causa, ciò che viceversa si dovrebbe tentare di evitare, crede che la maggioranza della Giunta stia offrendo un maldestro esercizio di retorica. Concorda con le ragioni esposte dalle colleghe che l'hanno preceduta e voterà contro la proposta del relatore.

Marilena SAMPERI (PD) ribadisce il suo voto contrario sulla proposta del relatore, invitando la Giunta a considerare la delicatezza del momento che Emergency sta attraversando: non vorrebbe che la deliberazione proposta dal collega Sisto assumesse il valore di un cattivo segnale.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, osserva che in effetti il paragone dell'attuale caso deve essere tracciato con quello del collega Zazzera su cui la Giunta non ha ancora deliberato ma per cui la relatrice ha avanzato una proposta di sindacabilità. Auspica che la Giunta assuma, pur nella libertà dei suoi componenti, indirizzi coerenti e omogenei.

La Giunta, a parità di voti, respinge la proposta del relatore, deliberando pertanto nel senso che i fatti oggetto del procedimento non sono riconducibili alla garanzia dell'insindacabilità. Il Presidente Castagnetti, concordando la Giunta, assegna al medesimo deputato Sisto l'incarico di redigere la relazione scritta per l'Assemblea.

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Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile nei confronti del deputato Silvio Berlusconi pendente presso il tribunale di Milano (atto di citazione del Gruppo editoriale L'Espresso) (Doc. IV-ter, n. 14).
(Esame e rinvio).

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, fa presente che in data 31 marzo 2010 è stata fatta pervenire documentazione rilevante per il caso, la quale - messa subito a disposizione del relatore - è oggi disponibile per il collegio.

Fabio GAVA (PdL), relatore, chiede un rinvio per poter più approfonditamente esaminare il fascicolo.

La Giunta concorda.

La seduta termina alle 10.30.