CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 marzo 2010
298.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Martedì 16 marzo 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 14.10.

5-01722 Ghizzoni: Misure per porre rimedio ai danni provocati dal terremoto in Abruzzo al patrimonio culturale.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Giovanni LOLLI (PD), replicando, in qualità di cofirmatario, si dichiara insoddisfatto

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e ravvisa nella stessa risposta fornita dal Governo gli elementi e le ragioni della sua insoddisfazione. Sottolinea come, ad esempio, per la Basilica di Collemaggio si faccia riferimento per il restauro ai proventi ottenuti tramite la vendita di un compact disc intitolato «domani 21.04.09» il cui ricavato di circa 925 mila euro è stato ad oggi devoluto al Conservatorio e come per il complesso monumentale e chiesa di San Marco si faccia riferimento a circa 300 mila euro messi a disposizione dalla regione Veneto. A tal proposito, ritiene chiaro che si stia parlando di cifre sproporzionate rispetto agli oggetti e all'entità degli interventi e delle somme necessarie. Rileva che dall'Esecutivo si sarebbe aspettato una risposta di diverso tenore, sottolineando altresì che per intervenire sul complesso monumentale del centro storico della città de L'Aquila occorre un intervento organico e strutturato. Auspica che dopo le elezioni si possa dedicare un'intera seduta della Commissione, alla presenza del Governo, per fare il punto della situazione e soprattutto per imbastire strategie comuni, concrete ed efficaci per fare fronte al restauro di uno dei centri storici più preziosi e belli d'Italia, così duramente colpito dallo scorso terremoto. Ritiene, in conclusione, non possibile continuare a fare riferimento a proventi esigui derivanti dalla vendita di compact disc o ad interventi non certi, promessi da Governi stranieri.

5-02133 Mancuso: Sulla normativa relativa al riconoscimento delle qualifiche del settore restauro e dei beni culturali.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, in qualità di cofirmataria, si dichiara parzialmente soddisfatta, in quanto dal deposito dell'atto ispettivo, del novembre 2009, alcuni passi sono stati compiuti da parte del Ministero per sanare le situazioni determinatesi con l'articolo 182 del decreto legislativo n. 42 del 2004 e con il successivo decreto applicativo. Ritiene, inoltre, utile sottolineare che rimane ancora in sospeso il problema dello slittamento del termine per la presentazione delle domande, al quale deve corrispondere anche uno slittamento del termine delle prove. Ritiene valido il discorso di aprire un tavolo di trattativa con le organizzazioni sindacali, ma sottolinea che tale punto di incontro non può avviare i proprio lavori, come affermato dal Ministero, nel rispetto categorico «dei suddetti punti fermi», che appaiono quindi non negoziabili. Ritiene, in conclusione, che quando si addiviene a un tavolo di trattative si deve essere disponibili alla trattativa stessa e ad ascoltare le ragioni degli altri.

5-01939 Garagnani: Iniziative dirette ad evitare lo svolgimento di attività politica da parte di dirigenti scolastici e insegnanti nell'orario scolastico.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Fabio GARAGNANI (PdL), replicando, si dichiara totalmente soddisfatto.

5-02402 Boffa: Questioni relative al personale precario della scuola.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Luigi NICOLAIS (PD), replicando, in qualità di cofirmatario, si dichiara parzialmente soddisfatto. Ritiene che il problema abbia avuto un serio e forte impatto sociale, soprattutto per quello che riguarda le regioni del Mezzogiorno d'Italia. Auspica che nella prossima legge finanziaria si possa tenere conto, come afferma la stessa nota di risposta, di questo specifico problema, che ha colpito molte famiglie ritrovatesi prive di ogni possibilità di sostentamento.

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5-02404 Ceccuzzi: Designazione delle città candidate a «Capitale italiana della cultura» per il 2019.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Franco CECCUZZI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto, dal momento che nel testo della risposta fornita dal Governo si smentiscono le indiscrezioni a mezzo stampa riguardanti le designazioni circa la capitale europea delle cultura per l'anno 2019. Sottolinea come la risposta contraddica quella fornita il 10 novembre 2009, nella quale si affermava che le procedure per le designazioni si sarebbero aperte nel 2012, in aderenza a quanto previsto dalla normativa europea. Nella risposta il Governo invece sottolinea di non aver ancora assunto un orientamento definitivo. Ritiene, in ogni caso, scorretto che si prendano decisioni definitive prima dell'apertura della procedura operativa, in quanto le procedure servono per determinare le designazioni e non per confermarle.

5-02409 Centemero: Casi di nepotismo presso la facoltà di scienze della formazione dell'Università di Perugia.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Valentina APREA, presidente, replicando, in qualità di cofirmataria, si dichiara soddisfatta.

5-02553 Vignali: Prosecuzione dell'attività didattica presso l'Ente morale «G. Redaelli» di Cesana in Brianza (LC).

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Raffaello VIGNALI (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Governo che ha assunto un impegno nel seguire con la massima attenzione l'evolversi della situazione inerente alla scuola paritaria dell'infanzia Redaelli, che sta mettendo a rischio la continuità del servizio didattico all'infanzia nel comune di Cesana in Brianza (LC). Ritiene ciò che sta accadendo lesivo del diritto alla libera educazione e ricorda come l'ente morale G. Redaelli di Cesana in Brianza, fondato nel 1878, abbia oltre duecento soci e vanti una lunga tradizione nell'educazione dell'infanzia. Ritiene l'atteggiamento degli amministratori locali prevaricatorio e si augura che il Ministero continui a vigilare per garantire la continuità del servizio scolastico e corrispondere adeguatamente alle esigenze delle famiglie dei bambini interessati.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 16 marzo 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.30.

Misure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche.
C. 2713 approvata, in un testo unificato, dalla 11a Commissione permanente del Senato e C. 1335 Vannucci.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Erica RIVOLTA (LNP), relatore, ricorda che la proposta di legge C. 2713, approvata, in sede deliberante, dalla 11a Commissione

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lavoro del Senato il 22 settembre scorso, è diretta, come enunciato dall'articolo 1, al riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica unica, distinta dalla sordità e dalla cecità, in conformità alle indicazioni contenute nella Dichiarazione scritta sui diritti delle persone sordocieche del Parlamento europeo, del 1o aprile 2004.
L'articolo 2, comma 1, definisce sordocieche le persone cui siano distintamente riconosciute entrambe le minorazioni, sulla base della legislazione vigente, in materia di sordità civile e di cecità civile.
Ai sensi del comma 2 dell'articolo 2, a tali soggetti si riconosce il diritto di percepire in forma unificata le indennità loro spettanti ai sensi della normativa vigente in materia di sordità civile e di cecità civile. Percepiscono altresì in forma unificata anche le eventuali altre prestazioni conseguite rispettivamente per la condizione di sordità civile e cecità civile, erogate dall'Istituto nazionale di previdenza sociale.
Aggiunge che ai sensi del comma 3 dell'articolo 2, ai soggetti che alla data di entrata in vigore della legge risultano già titolari di distinte indennità e prestazioni per entrambe le condizioni di sordità civile e di cecità civile, è riconosciuta l'unificazione dei trattamenti in godimento.
Ai medesimi soggetti, inoltre, ai sensi del comma 4, continuano ad applicarsi i benefìci assistenziali e per l'inserimento al lavoro già riconosciuti dalla legislazione vigente per le due distinte menomazioni.
Ai sensi dell'articolo 3, l'accertamento della sordocecità, è effettuato dall'azienda sanitaria locale competente mediante la commissione medica di cui all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, che procede alla valutazione di entrambe le disabilità sulla base della documentazione clinica presentata dall'interessato.
Per l'accertamento si prevede un'unica visita alla quale sono presenti entrambi gli specialisti competenti. Esso viene espletato tenendo conto dei requisiti sanitari previsti dalla vigente normativa per il rispettivo riconoscimento della condizione di cecità civile e di sordità civile.
Ricorda, inoltre, che ai sensi del comma 2, la condizione di sordocieco è riconosciuta al soggetto che risulti in possesso dei requisiti già previsti dalla legislazione vigente rispettivamente in materia di sordità civile e di cecità civile ai fini dell'ottenimento delle indennità già definite in base alle vigenti normative relative alle due distinte minorazioni.
Il comma 3 prevede, inoltre che il verbale di accertamento è sottoposto alla verifica delle competenti commissioni provinciali dell'INPS.
È poi prevista, al comma 4 dell'articolo 3, la modifica delle disposizioni recate dal comma 1 dell'articolo 6 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, al fine di applicare la semplificazione delle procedure di accertamento, svolte dalle regioni, anche per la verifica della condizione di sordocecità.
Ai sensi del comma 5, inoltre, le modalità di accertamento e di erogazione unificata delle indennità e delle prestazioni si applicano per le domande presentate dalla data di entrata in vigore della legge, nonché in occasione di eventuali revisioni programmate.
Ai sensi del comma 6, inoltre, restano ferme tutte le situazioni di incompatibilità con altri benefici, stabilite da vigenti disposizioni legislative.
Segnala che l'articolo 4 disciplina gli interventi per l'integrazione e il sostegno sociale delle persone sordocieche.
In particolare, nei limiti delle risorse già disponibili a legislazione vigente, i progetti individuali previsti dall'articolo 14 della legge 8 novembre 2000, n. 328, rivolti alle persone disabili per le quali è stata accertata, ai sensi dell'articolo 3 del presente provvedimento la condizione di sordocecità, devono tenere conto delle misure di sostegno specifico necessarie per la loro integrazione sociale.
L'articolo 5, che riguarda in parte anche profili di competenza della VII Commissione, prevede che le regioni, nell'ambito delle proprie competenze e nei limiti delle risorse già disponibili a legislazione vigente in materia socio-sanitaria e di formazione professionale, possano individuare specifiche forme di assistenza

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individuale ai soggetti sordociechi, con particolare riferimento alla fornitura di sostegno personalizzato mediante guide-comunicatori e interpreti.
Ricorda, infine, che l'articolo 6 fissa l'entrata in vigore del provvedimento al giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Si riserva in conclusione di presentare una proposta di parere nel seguito dell'esame.

La seduta termina alle 14.35.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Nuove norme in materia di disturbi specifici d'apprendimento.
Nuovo testo C. 2459, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 479 Anna Teresa Formisano, C. 994 Ghizzoni e C. 1001 Angela Napoli.