CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 marzo 2010
293.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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Giovedì 4 marzo 2010. - Presidenza del presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 11.10.

Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale a carico del deputato Pierfelice Zazzera, pendente presso il tribunale di Roma (proc. n. 17563/09 RG GIP) (doc. IV-ter, n. 16).
(Esame e rinvio).

Anna ROSSOMANDO (PD), relatore, ricordato che nella notte fra il 14 e 15 giugno 2008 a Ugento in provincia di Lecce fu ucciso il consigliere provinciale Giuseppe Basile, espone che il collega Zazzera ha prodotto sull'episodio diversi atti di sindacato ispettivo volti a sollecitare iniziative di ausilio alla proficuità delle indagini. Oggetto di dibattito sulla stampa locale è stata la matrice dell'omicidio e questa è ancora incerta ma probabilmente è da rintracciare nell'attività del Basile sul territorio.
La polemica con il sottosegretario Mantovano deriva da valutazioni molto circostanziate e inerenti alle indagini in corso da questi espresse in un'intervista televisiva. In particolare, il collega Mantovano escludeva la pista della criminalità organizzata. Crede che le successive critiche del collega Zazzera siano da ritenersi insindacabili per il loro collegamento con le interrogazioni, l'una precedente e le altre successive alle sue dichiarazioni alla stampa.

Francesco Paolo SISTO (PdL) è assai perplesso sulle conclusioni della relatrice. Le dichiarazioni del deputato Zazzera non hanno a che fare con la sua attività parlamentare né con l'attività parlamentare del collega Mantovano. Non è significativo da questo punto di vista il solo fatto che le dichiarazioni ritenute offensive dal querelante provengano da un parlamentare. Quest'ultimo si è anzi avventurato sul pericoloso terreno delle ipotesi investigative in ordine a un omicidio con gravi accuse a un soggetto determinato. Crede che la vicenda non possa trovare la copertura immunitaria.

Jole SANTELLI (PdL) concorda con il deputato Sisto e sottolinea che nelle interrogazioni citate dalla relatrice non v'è traccia di riferimenti a omertà e insabbiamenti che il sottosegretario Mantovano avrebbe sollecitato. Crede che l'articolo 68, primo comma, della Costituzione non possa trovare applicazione.

Marilena SAMPERI (PD) osserva che in effetti il contenuto degli atti ispettivi citati dalla relatrice non sempre ha una precisa

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analogia con le frasi di cui si duole il sottosegretario Mantovano. Tuttavia, la lettura accurata di queste consente di chiarire che l'onorevole Zazzera ha preannunziato un'iniziativa tipica dei parlamentari, vale a dire quella di interessare l'esecutivo - in questa fattispecie il Ministro dell'interno - di fatti non già affermati con certezza ma di cui ha solo ricevuto notizia, non solo dai giornali ma anche da documentazione agli atti processuali. D'altronde, lo stesso Mantovano ammette di aver parlato con gli inquirenti. Da questo punto di vista, le sembra che le interrogazioni costituiscano una base più che sufficiente per considerare radicata nel dibattito parlamentare la controversia in titolo. Si pronuncia a favore della proposta della relatrice.

Maurizio PANIZ (PdL), sul piano politico, deve dichiararsi stupito dal fatto stesso che l'onorevole Zazzera voglia avvalersi della tutela offerta dall'articolo 68 della Costituzione, vista la posizione regolarmente assunta dal suo gruppo, il quale ha sempre sprezzantemente accusato di impunità quanti si avvalgono delle prerogative parlamentari. Sul piano giuridico, deve osservare che il contenuto degli atti ispettivi citati dalla relatrice non ha analogia alcuna con le frasi ascritte al collega Zazzera e che, d'altronde, il sottosegretario Mantovano ha già subito un cospicuo danno in ragione della sedimentazione nei mass media delle accuse rivoltegli. Il suo gruppo pertanto voterebbe in questa fattispecie per la sindacabilità. Invita però il Presidente della Giunta a operare, sul piano istituzionale, affinché una simile evenienza non si verifichi, date le sue conseguenze negative per l'immagine del Parlamento. Ritiene che il deputato Zazzera possa presentare in maniera corretta delle scuse al querelante per arrivare a una composizione stragiudiziale della vicenda e alla cancellazione della questione dall'ordine del giorno della Giunta.

Donatella FERRANTI (PD), per coerenza con la posizione che ha sempre assunto, voterebbe per la sindacabilità. Non crede che possa rientrare nella prerogativa l'accusa di fatti specifici indimostrati a un soggetto determinato. Tanto è stabilito nel documento approvato dalla Giunta all'unanimità nel gennaio 2009.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) voterà per la sindacabilità in ragione sia del fatto che lo Zazzera non ha chiesto rettifiche e quindi non ha smentito di aver pronunziato le frasi che gli vengono attribuite; sia della circostanza che egli non ha offeso una persona ma ha screditato le istituzioni.

Maurizio TURCO (PD) voterà per la sindacabilità ma sottolinea la totale incoerenza della linea del Popolo della libertà, che al contrario ha optato per l'insindacabilità in casi nei quali un nesso funzionale non solo non era tenue come in questa circostanza, ma non esisteva affatto.

Pierluigi MANTINI (UdC) distinguerebbe tra la parte delle dichiarazioni del deputato Zazzera relativa alla necessità che il Ministro dell'interno si interessi delle indagini e della matrice dell'omicidio di Giuseppe Basile da quelle direttamente inerenti al preteso intervento del sottosegretario Mantovano. Sulle prime non crede possa discutersi: gli sembrano chiaramente rientranti nella prerogativa dell'insindacabilità. Sulle seconde, pur riconosciutane la puntualità e la potenziale portata offensiva, crede però che la Giunta dovrebbe assumere atteggiamenti coerenti e ricorda che in molti precedenti è stata accordata l'immunità. Crede conclusivamente saggia la proposta del collega Paniz di ricercare le possibilità di una composizione stragiudiziale della controversia.

Federico PALOMBA (IdV), premesso che conosce molto bene il collega Zazzera e ne stima l'operato, dichiara che lascerà l'aula per motivi di correttezza personale.

Giuseppe CONSOLO (PdL) si associa alla proposta del deputato Paniz. Se il tentativo di conciliazione dovesse fallire, alla Giunta non rimarrebbe che deliberare per la sindacabilità.

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Francesco Paolo SISTO (PdL), riprendendo le obiezioni della collega Samperi, osserva che - sì - Pierfelice Zazzera ha preannunziato alla stampa un suo intervento sul Ministro dell'interno, ma poi non ha dato alcun seguito a questo annuncio nella sua attività parlamentare tipica.

Anna ROSSOMANDO (PD), premesso che avrebbe ritenuto utile l'audizione del collega Zazzera, non ha difficoltà ad accogliere ipotesi di rinvio volte a consentire trattative fra le parti.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, chiarito che Pierfelice Zazzera è stato ritualmente invitato a intervenire ai sensi dell'articolo 18, comma 1, ultimo periodo, del Regolamento, crede di interpretare la volontà generale della Giunta nell'accettare l'invito del collega Paniz a contattare le parti per verificare la sussistenza di spazi per una composizione stragiudiziale della questione.

Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile a carico del deputato Paolo Guzzanti, pendente presso il tribunale di Roma (atto di citazione del dottor Luigi Strada) (doc. IV-ter, n. 15).
(Esame e rinvio).

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore, riferisce sulla citazione per danni civili proposta innanzi al tribunale di Roma da Luigi Strada detto Gino, il fondatore e direttore della associazione medica senza fini di lucro Emergency. Il collega Paolo Guzzanti in un articolo apparso sul Giornale del 12 marzo 2009 lo ha accusato di essere un «compagno di strada» (di qui il gioco di parole ritenuto offensivo) di Bashir, il politico sudanese ritenuto responsabile delle stragi del Darfur. In questo articolo Guzzanti questiona la coerenza morale di Gino Strada perché a suo avviso non si sarebbe dovuto aprire alcun ospedale finanziato con i fondi raccolti da iniziative di beneficenza in favore di Emergency in Sudan. Da questo punto di vista l'ospedale di Nyala nel Darfur meridionale, secondo Guzzanti, sarebbe un errore politico e una drammatica legittimazione per un tiranno sanguinario. Si tratta indubbiamente di critiche assai marcate che mirano a mettere in relazione le possibili operazioni umanitarie con le loro conseguenze sul piano politico internazionale. Riterrebbe estremamente opportuna l'audizione del collega Guzzanti allo scopo di chiarire alcuni elementi. A oggi non è in grado di formulare una proposta.

Marilena SAMPERI (PD) auspica che la Giunta verifichi se vi siano atti parlamentari tipici che possano fungere da copertura per le dichiarazioni in contestazione.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, chiarito anche qui che Paolo Guzzanti è stato ritualmente invitato a intervenire ai sensi del Regolamento, fa presente che tale invito sarà reiterato e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.05.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ESAME DI DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE ALL'UTILIZZAZIONE DI INTERCETTAZIONI

Seguito dell'esame della domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni del deputato Nicola Cosentino (doc. IV, n. 6) (rel. LO PRESTI).

ESAME DI DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ

Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile nei confronti del deputato Silvio Berlusconi pendente presso il tribunale di Milano (atto di citazione del Gruppo editoriale L'Espresso) (Doc. IV-ter, n. 14) (rel. GAVA).