CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 marzo 2010
292.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e VIII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 3 marzo 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 9.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2007/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2007, che modifica le direttive 89/665/CEE e 92/13/CEE del Consiglio per quanto riguarda il miglioramento dell'efficacia delle procedure di ricorso in materia d'aggiudicazione degli appalti pubblici.
Atto n. 167.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

Le Commissioni proseguono l'esame, rinviato il 2 marzo 2010.

Franco STRADELLA (PdL), relatore per la VIII Commissione, illustra, anche a nome del relatore per la II Commissione, una nuova formulazione della proposta di parere favorevole, che contiene nelle premesse un ulteriore capoverso del seguente tenore: «ricordato che nel corso dell'esame alla Camera del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195, recante, tra l'altro, disposizioni urgenti relative alla protezione civile (C. 3196) il Governo ha accolto l'ordine del giorno Franzoso 9/3196-A/15 nel testo riformulato, il quale impegna il Governo anche a verificare la possibilità di prevedere nello schema di decreto legislativo in esame l'estensione dell'abrogazione del divieto di arbitrato anche alle clausole compromissorie contenute nei contratti stipulati per la realizzazione di interventi connessi alla dichiarazione dello stato di emergenza e alla dichiarazione di grande evento;» (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO ringrazia i relatori per l'ottimo lavoro e per il contenuto della nuova

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formulazione della proposta di parere da essi presentata, sottolineando la disponibilità del Governo a valutarne con attenzione il contenuto, anche in virtù del confronto costruttivo registratosi tra maggioranza e opposizione nelle Commissioni.

Federico PALOMBA (IdV), a nome del proprio gruppo, illustra la proposta alternativa di parere presentata nella seduta di ieri (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni n. 291 del 3 marzo 2010) raccomandandone l'approvazione.

Raffaella MARIANI (PD) chiede una breve sospensione della seduta al fine di approfondire i contenuti della nuova formulazione della proposta di parere presentata dai relatori.

Roberto TORTOLI, presidente, ritiene che sia senz'altro possibile accogliere la proposta della collega Mariani di sospendere brevemente la seduta.

La Commissione concorda.

La seduta, sospesa alle 9.10, è ripresa alle 9.15.

Roberto TORTOLI, presidente, avverte che i rappresentanti del gruppo Partito Democratico hanno presentato una proposta di parere alternativo (vedi allegato 2) che si aggiunge a quella già presentata dai rappresentanti del gruppo Italia dei Valori.

Raffaella MARIANI (PD) illustra sinteticamente la proposta alternativa di parere presentata a nome del proprio gruppo, raccomandandone l'approvazione. Inoltre, nell'esprimere condivisione per molte delle osservazioni contenute nella nuova formulazione della proposta di parere presentata dai relatori, chiede ai relatori medesimi e alla maggioranza di valutare con la dovuta attenzione la richiesta di trasformare in condizioni le osservazioni formulate nella proposta di parere al fine di realizzare le condizioni politiche per addivenire ad un'approvazione condivisa del prescritto parere.

Tino IANNUZZI (PD) nell'associarsi a quanto detto dal deputato Mariani, si sofferma sul contenuto e sulle questioni che, a suo avviso, rimangono aperte dopo la predisposizione dello schema di decreto legislativo in esame. In particolare, giudica sbagliata la scelta del Governo di procedere ad una incisiva revisione delle norme processuali in materia di appalti, come quella contenuta nello schema di decreto legislativo in esame, in prossimità dell'annunciata approvazione del nuovo codice del processo amministrativo. Passa quindi ad affrontare alcuni punti di merito, dalla disciplina relativa alla figura del mediatore, i cui requisiti giudica troppo restrittivi, alla prevista ipotesi di esecuzione anticipata del contratto di appalto che, a suo avviso, risulta del tutto estranea rispetto al contenuto della direttiva comunitaria da recepire, alla gravosità dei compiti - anche di natura tecnica - attribuiti al giudice amministrativo senza alcuna previsione di risorse e mezzi aggiuntivi da porre a disposizione degli uffici giudiziari. Relativamente a questi ultimi profili, ritiene, da un lato, che il provvedimento rischia di stravolgere l'intima natura e funzione del giudice amministrativo, chiamato irragionevolmente ad esprimere valutazioni di merito e ad esercitare un ruolo di sostanziale gestione amministrativa delle vicende contrattuali; dall'altro, ritiene che sia inaccettabile la volontà del Governo di ampliare il ruolo e i compiti del giudice amministrativo privando i suoi uffici delle risorse indispensabili per sostenere il nuovo impegno richiesto e condannando, per questo, ad un sicuro fallimento misure che, a parole, sono annunciate come capaci di rendere più efficiente e più rapida la giustizia nella delicata e importante materia degli appalti pubblici.
Stigmatizza, infine, la volontà del Governo di procedere alla reintroduzione degli arbitrati nei contratti pubblici, che il precedente Governo aveva opportunamente vietato. Si tratta a suo avviso di una misura inaccettabile, palesemente contraria all'interesse pubblico, visto che i dati dimostrano inconfutabilmente il costo inaccettabile degli arbitrati e il loro esito

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disastroso per la pubblica amministrazione, risultata soccombente in oltre il 90 per cento dei casi.

Ermete REALACCI (PD) ritiene che siano davvero incomprensibili le ragioni per cui la maggioranza non ritiene di dover prendere in considerazione le proposte avanzate dall'opposizione, anche alla luce della riformulazione della proposta di parere da parte dei relatori con l'inserimento di un ulteriore capoverso nelle premesse che andrebbe attentamente valutato alla luce dei recenti avvenimenti di cronaca relativi alla gestione degli appalti da parte della Protezione civile.

Marilena SAMPERI (PD) denuncia l'atteggiamento quasi schizofrenico di una maggioranza che pochi giorni fa, nel corso dell'esame del decreto-legge n. 195 del 2010, ha approvato una norma che, al fine di assicurare risparmi di spesa, sancisce la nullità delle clausole compromissorie inserite nei contratti stipulati per l'esecuzione di lavori nelle situazioni di emergenza, mentre oggi si appresta a reintrodurre la facoltà di ricorrere agli arbitrati in tutti i contratti delle pubbliche amministrazioni.

Tino IANNUZZI (PD) chiede che, per la delicatezza del provvedimento in esame, nonché per la natura delle proposte avanzate dall'opposizione, le quali, al di fuori di qualunque intento ostruzionistico, sono tutte riferite al merito delle questioni fin qui dibattute, la maggioranza e i relatori valutino con la massima attenzione l'ipotesi di un rinvio a martedì prossimo della votazione del prescritto parere, scongiurando i rischi che potrebbero derivare da un voto affrettato sul provvedimento in esame.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), nell'associarsi alla proposta testé formulata dal deputato Iannuzzi, deplora la pervicace volontà del Governo e della maggioranza di operare continue forzature dei tempi parlamentari di esame dei provvedimenti, sotto il pretesto di emergenze continue e di una supposta urgenza delle questioni, che spesso è una concausa della erroneità e del fallimento delle stesse.

Franco STRADELLA (PdL), relatore per la VIII Commissione, pur apprezzando alcune delle considerazioni e delle proposte avanzate dai deputati che sono intervenuti, ritiene che non sia esatto parlare di voto affrettato su un provvedimento che le Commissioni hanno avuto modo di esaminare avendo a disposizione tempi adeguati al rilievo della materia e alla necessità di approfondire le varie problematiche emerse, anche nel corso delle audizioni che, opportunamente, sono state svolte nelle scorse settimane. Conclude, esprimendo la propria convinzione che il testo della nuova formulazione della proposta di parere corrisponda, anche sotto il profilo della sua redazione, all'esigenza di segnalare al Governo le questioni e le proposte che rappresentano il frutto del dibattito e del lavoro svolto in sede parlamentare, lasciando al contempo allo stesso Governo la responsabilità di definire un punto di equilibrio complessivo per un testo che interviene in un settore delicato e importante come quello della disciplina degli appalti pubblici.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, nel ringraziare tutti i deputati intervenuti nel dibattito, rappresenta la necessità per il Governo di una conclusione dell'esame parlamentare del provvedimento nella seduta odierna, assicurando, peraltro, che il Governo terrà in debita considerazione le osservazioni e le proposte formulate dalle Commissioni parlamentari.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova formulazione della proposta di parere favorevole con osservazioni presentata dai relatori, risultando così precluse le votazioni sulle proposte alternative di parere presentate dai gruppi Italia dei Valori e Partito Democratico.

La seduta termina alle 9.40.