CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 febbraio 2010
287.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 24 febbraio 2010. - Presidenza del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli e il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 14.35.

DL 2/2010: Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni.
C. 3146 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 febbraio 2010.

Giancarlo GIORGETTI, presidente della V Commissione, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 4, conferma le valutazioni sulla relativa ammissibilità rese nella seduta del 16 febbraio 2010. Avverte che è stato presentato dai relatori l'emendamento 4.138 (vedi allegato) che fa propri anche i contenuti di talune proposte emendative di gruppi di maggioranza e di opposizione. Comunica altresì che le presidenze si riservano di valutarne l'ammissibilità. A tal proposito rileva che, mentre talune disposizioni del medesimo emendamento appaiono senz'altro ammissibili, altre invece meritano un ulteriore approfondimento. Al riguardo ritiene peraltro che, conformemente a numerosi precedenti in materia, eventuali rilievi in ordine a profili di inammissibilità potrebbero essere superati qualora si registri un consenso unanime dei gruppi in tal senso.

Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene che sarebbe utile considerare ammissibile l'emendamento in questione, salvo poi valutare eventuali profili di merito.

Renato CAMBURSANO (IdV) nel rilevare positivamente che la proposta emendativa dei relatori riprende contenuti di emendamenti presentati da gruppi di maggioranza

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e di opposizione, ritiene tuttavia necessaria la fissazione di un tempo, anche minimo, per la presentazione di eventuali subemendamenti, che tenga conto anche dei tempi previsti per l'inizio dell'esame in Assemblea, fissato per venerdì.

Mario TASSONE (UdC) chiede conferma che la discussione sulle linee generali del provvedimento avrà luogo venerdì 26 febbraio.

Donato BRUNO, presidente della I Commissione, conferma che, allo stato, la discussione sulle linee generali del provvedimento in esame è prevista per venerdì 26 febbraio, anche se da parte di alcuni gruppi è stato espresso l'auspicio che l'inizio della discussione in Aula fosse spostato a lunedì 1o marzo, in considerazione della scadenza, in questa settimana, dei termini per la presentazione delle liste elettorali per le prossime consultazioni. A riguardo, ritiene che le Commissioni potrebbero chiedere alla Presidenza della Camera di valutare la possibilità di differire a lunedì prossimo l'inizio dell'esame in Assemblea.

Mario TASSONE (UdC) dichiara che, ad avviso del suo gruppo, l'emendamento 4.138 dei relatori deve ritenersi ammissibile ed invita la presidenza ad assegnare un tempo congruo per la presentazione di subemendamenti.

Gioacchino ALFANO (PdL) esprime l'avviso favorevole del gruppo Popolo della Libertà sull'ammissibilità dell'emendamento presentato dai relatori.

Luciano DUSSIN (LNP) dichiara che anche il suo gruppo ritiene che l'emendamento 4.138 dei relatori dovrebbe essere giudicato ammissibile.

Massimo VANNUCCI (PD) preliminarmente ritiene che sarebbe opportuno procedere comunicando previamente i pareri dei relatori e del Governo sulle proposte emendative presentate, al fine di poter disporre del quadro complessivo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente della V Commissione, comunica che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti all'emendamento dei relatori 4.138 è fissato alle ore 17 e rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad una seduta che sarà convocata al termine delle votazioni pomeridiane in Assemblea.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 24 febbraio 2010. - Presidenza del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli e il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 19.45.

DL 2/2010: Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni.
C. 3146 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente della V Commissione, avverte che, ai fini della valutazione di ammissibilità dei subemendamenti presentati (vedi allegato), fermi restando i criteri generali di ammissibilità illustrati nella seduta del 16 febbraio scorso, possono essere considerati ammissibili quelli strettamente riferibili al contenuto dell'emendamento cui si riferiscono. In caso contrario, i subemendamenti rappresenterebbero sostanzialmente nuove proposte emendative presentate oltre i termini stabiliti. Alla luce di tale ultimo criterio di valutazione, comunica che sono, pertanto, da considerare inammissibili i subemendamenti Marinello 0.4.138.15, Brugger 0.4.138.14, Rubinato 0.4.138.25. 0.4.138.26, 0.4.138.28,

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0.4.138.29 e 0.4.138.30, Brugger 0.4.138.12 e Marsilio 0.4.137.19.

Il viceministro Giuseppe VEGAS, con riferimento all'emendamento Marsilio 4.49, fa presente che la Ragioneria generale dello Stato ha espresso una valutazione negativa sulla proposta emendativa, rilevando che un intervento legislativo che prevedesse l'assunzione del piano di rientro a carico del bilancio dello Stato comporterebbe la necessità di individuare fin d'ora, anziché in sede di attuazione del federalismo fiscale, la copertura pluriennale del contributo annuo di 500 milioni in favore della città di Roma. Osserva, altresì, che la proposta emendativa determinerebbe l'esigenza di restituire alla gestione ordinaria un importo di circa 2,8 miliardi di euro ricevuti in conto anticipazione, che potrebbero invece essere ripianati dalla gestione commissariale con il ricavato dei finanziamenti da parte della Cassa depositi e prestiti o delle banche, attivabili una volta reso pluriennale il suddetto contributo. Rileva, inoltre, che l'assunzione del piano di rientro a carico del bilancio dello Stato costituirebbe un precedente da evitare, in quanto darebbe verosimilmente adito ad analoghe richieste da parte degli enti in situazione di dissesto economico-finanziario. In ogni caso, osserva che l'inclusione delle aperture di credito nel piano di rientro determinerebbe ulteriori oneri a carico del bilancio dello Stato per circa 1,1 miliardi di euro. Segnala, infine, che la Ragioneria generale dello Stato ha evidenziato che la previsione della nomina del Commissario del Governo tra i dirigenti della Ragioneria generale dello Stato, determinerebbe l'insorgere di profili di notevole criticità sul piano organizzativo per la Ragioneria stessa. Ritiene, pertanto, che - anche alla luce delle criticità evidenziate dalla Ragioneria generale dello Stato - dovrebbe essere attentamente valutata l'ammissibilità della proposta emendativa.

Giancarlo GIORGETTI, presidente della V Commissione, con riferimento a quanto da ultimo evidenziato dal vice ministro Vegas, rileva che l'emendamento Marsilio 4.49 prevede che l'intero piano di rientro dall'indebitamento del Comune di Roma venga assunto nel bilancio dello Stato, con un onere che la Ragioneria generale dello Stato ha stimato essere di alcuni miliardi di euro. Ciò a fronte di una disposizione del decreto-legge, alla luce della quale va valutata l'ammissibilità dell'emendamento stesso, che si limita a modificare alcune modalità di utilizzo del contributo di 600 milioni di euro per l'anno 2010 attribuito al Comune di Roma dalla legge finanziaria per il 2010. Alla luce dei profili finanziari dell'emendamento Marsilio 4.49 posti in luce dalla Ragioneria generale dello Stato, che chiariscono la portata normativa e gli effetti complessivi della proposta emendativa, ritiene - d'intesa con il presidente della Commissione affari costituzionali - opportuno procedere ad una nuova valutazione dell'ammissibilità di tale proposta emendativa, sottoponendo la questione al Presidente della Camera. Le presidenze non ritengono, tra l'altro, di poter prescindere dalla circostanza che l'approvazione dell'emendamento in questione, secondo le valutazioni effettuate dalla Ragioneria generale dello Stato, determinerebbe una palese violazione dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Ritiene, pertanto, che l'emendamento Marsilio 4.49 debba essere accantonato.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), pur comprendendo la ristrettezza dei tempi a disposizione, con riferimento al suo subemendamento 0.4.138.15 ritiene che la questione meriti di essere comunque affrontata e quindi invita ad un maggiore approfondimento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente della V Commissione, ricorda che la questione è comunque affrontata in emendamenti presentati dall'onorevole Marinello, considerati ammissibili.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) alla luce della precisazione del presidente dichiara la sua soddisfazione e chiede che si proceda ad esaminare

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le singole proposte emendative presentate e giudicate ammissibili.

Pier Paolo BARETTA (PD) ricordando che è stata chiesta a tutti i gruppi la disponibilità a considerare ammissibile l'emendamento dei relatori 4.138, rileva che esso presenta taluni problemi con riferimento alle coperture utilizzate, pur non sollevando obiezioni di principio sul testo. Ritiene, come peraltro dimostrato dai subemendamenti presentati, che non si possa caricare la soluzione in favore di talune realtà specifiche su altre realtà comunali molto più deboli.

Marco MARSILIO (PdL), con riferimento a quanto osservato dal presidente Giorgetti, rileva che l'ammissibilità dell'emendamento 4.49 da lui sottoscritto è stata già valutata con esito positivo nella seduta del 16 febbraio 2010 e che, pertanto, a suo avviso non è possibile modificare in questo momento la valutazione già espressa. In proposito, sottolinea che è possibile considerare inammissibili proposte emendative per carenza o inidoneità della compensazione finanziaria solo nell'ambito dell'esame del disegno di legge di bilancio, del disegno di legge finanziaria e dei provvedimenti collegati, mentre una tale possibilità non è consentita con riferimento alle proposte emendative riferite a tutti gli altri progetti di legge. Ritiene, invece, che la decisione di non discutere in questa sede dell'emendamento 4.49 costituisca una semplice valutazione di opportunità e, pertanto, ritiene che la proposta emendativa da lui presentata dovrebbe essere esaminata al pari delle altre già dichiarate ammissibili. Quanto alle osservazioni del vice ministro Vegas, dichiara di non condividere le valutazioni espresse dalla Ragioneria generale dello Stato con riferimento agli effetti finanziari del proprio emendamento 4.49, in quanto gli oneri derivanti dal piano di rientro, dall'indebitamento pregresso del Comune di Roma, sono già stati precisamente individuati e coperti nell'ambito dell'articolo 78 del decreto-legge n. 112 del 2008 e delle successive norme intervenute in materia. In questo quadro sottolinea come il proprio emendamento 4.49 si limita a prevedere una diversa allocazione delle risorse senza incidere sugli oneri complessivi derivanti dal piano di rientro, che sono già stati individuati e coperti nelle disposizioni approvate dal Parlamento e sono sempre rimasti all'interno del perimetro del conto consolidato della pubblica amministrazione.

Il viceministro Giuseppe VEGAS sottolinea che la valutazione negativa espressa per la Ragioneria generale dello Stato con riferimento alla copertura finanziaria dell'emendamento Marsilio 4.49, determinerebbe, qualora l'emendamento fosse approvato, rilevanti problemi in sede di promulgazione del disegno di legge da parte del Capo dello Stato e rischierebbe, pertanto, di impedire la conversione in legge del decreto in esame.

Massimo VANNUCCI (PD) ritiene che la questione sia delicata e ricorda che si è partito da una valutazione relativa all'ammissibilità rigorosa, ma condivisibile. Fa presente come sia pericoloso creare precedenti come quello che si profila e ricorda che i relatori hanno presentato un testo sul quale si è cercata una ammissibilità concertata. Rileva tuttavia che tale concerto non può esservi e ritiene necessario effettuare ulteriori valutazioni. Con riferimento all'emendamento Marsilio 4.49 osserva che pur essendo stato giudicato ammissibile su di esso gravi il macigno posto dal vice ministro Vegas. Con riferimento all'emendamento 4.138 dei relatori, pur ritenendo comprensibili le operazioni sui singoli enti, sostiene che non è possibile individuare le relative coperture attraverso tagli ai piccoli comuni. A tal proposito ricorda che il ministro Calderoli ha dichiarato la non veridicità del taglio appena citato, ma osserva che la novella al comma 23 dell'articolo 2 della legge finanziaria per il 2010 elimina i contribuiti ivi previsti per le comunità montane pari a 20 milioni di euro. Fa inoltre presente che il comma 4-octies, nel riproporre l'emendamento Corsaro 4.98, e vincolando

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l'attribuzione dei contributi in favore dei piccoli comuni al non avere incrementato la spesa corrente di una misura maggiore al 2 per cento, di fatto, sottrae ai medesimi enti i 42 milioni stanziati dalla legge finanziaria. Ritiene infine che se non si riesce a trovare una copertura alternativa per l'emendamento dei relatori il richiesto concerto non vi può essere e comunque andrebbero riviste le considerazioni relative all'ammissibilità per il complesso delle proposte emendative. Comunica, infine, il ritiro della propria firma dal subemendamento Baretta 0.4.138.10.

Giancarlo GIORGETTI, presidente della V Commissione, avverte che non è possibile procedere ad una revisione complessiva delle dichiarazioni di ammissibilità rese.

Massimo VANNUCCI (PD) osserva che la disponibilità a discutere dipende dalle coperture finanziarie attraverso il taglio delle risorse destinate ai piccoli comuni.

Giancarlo GIORGETTI, presidente della V Commissione, osserva che se manca da parte del Partito Democratico la disponibilità a discutere, viene meno l'unanimità necessaria per considerare ammissibile nel suo complesso l'emendamento 4.138 dei relatori. Ritiene, pertanto, che, a questo punto, oltre all'emendamento Marsilio 4.49, vada accantonato l'emendamento dei relatori 4.138 e invita i relatori ed il Governo ad esprimere il parere sulle altre proposte emendative riferite all'articolo 4.

Massimo BITONCI (LNP), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la I Commissione, formula un invito al ritiro di tutti gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 4, avvertendo che in caso di mancato ritiro, il parere dei relatori sarebbe contrario, con l'eccezione dell'emendamento Pini 4.51, sul quale il parere è favorevole, a condizione che esso sia riformulato nei seguenti termini: «Dopo il comma 9, aggiungere il seguente: 9-bis. Ai fini della determinazione dei trasferimenti erariali alle Amministrazioni provinciali per gli anni 2010 e seguenti, nel caso di modificazioni delle circoscrizioni territoriali degli enti locali dovuta a distacchi, l'attribuzione dei fondi spettanti avviene in proporzione al territorio e alla popolazione trasferiti tra i diversi enti nonché ad altri parametri determinati in base ad una certificazione compensativa e condivisa a livello comunale e provinciale. In mancanza di comunicazione da parte degli enti interessati, sulla base dell'avvenuto accordo locale, la ripartizione dei fondi erogati dal Ministero dell'Interno è disposta per il 50 per cento in base alla popolazione residente e per il 50 per cento in base al territorio, secondo i dati ISTAT».

Il viceministro Giuseppe VEGAS esprime parere conforme ai relatori, precisando che, con riferimento agli emendamenti Marinello 4.64, 4.62, 4.63 e 4.59, appare opportuna la loro trasformazione in un ordine del giorno, che il Governo sarebbe disposto ad accogliere in sede di esame in Assemblea.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), nel ringraziare il viceministro Vegas per la sensibilità mostrata rispetto alla questione segnalata dai suoi emendamenti 4.64, 4.62, 4.63 e 4.59, relativa ai trasferimenti erariali pregressi non ancora riscossi dagli enti locali ma di fatto contabilizzati come residui attivi, ritira i predetti emendamenti. Insiste invece per la votazione del suo emendamento 4.61, recante il rifinanziamento del Fondo di sviluppo delle isole minori.

Giuseppe FALLICA (PdL) e Amedeo LABOCCETTA (PdL) sottoscrivono l'emendamento Marinello 4.61.

Massimo VANNUCCI (PD) ritiene che i pareri dei relatori e del rappresentante del Governo sulle proposte emendative riferite all'articolo 4, che di fatto sono favorevoli unicamente all'emendamento Pini 4.51 (nuova formulazione), tenuto conto che sull'emendamento Marsilio 4.49 la valutazione è al momento sospesa - siano esemplificativi

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di quale sia il livello di intervento dell'attività parlamentare.

Simonetta RUBINATO (PD) prende atto della volontà della maggioranza di imprimere una nuova accelerazione ai lavori delle Commissioni riunite senza dare risposte concrete agli enti locali che si trovano in situazioni di difficoltà.
Ritiene che quanto evidenziato nella relazione di accompagnamento al provvedimento in esame, con particolare riguardo alla volontà di intervenire con «disposizioni urgenti per consentire agli enti locali la corretta predisposizione della programmazione e il proficuo avvio della gestione per l'esercizio 2010, assicurando le indispensabili condizioni di funzionalità a tutti gli enti locali in relazione alle rilevanti novità in materia contenute nella legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010)», non corrisponda a quanto viene poi previsto con la normativa recata dal provvedimento. Ricorda come per la prima volta il termine per la presentazione dei bilanci di previsione degli enti locali sia stato rinviato al mese di aprile. Il provvedimento in esame non interviene quindi in alcun modo per il funzionamento degli enti locali, stabilendo solo misure in favore di specifiche realtà.
Le finalità enunciate nella relazione illustrativa sono, quindi, smentite dal fatto che viene impedito alle Commissioni riunite I e V di svolgere una discussione sulle disposizioni che consentirebbero di interviene seriamente sulla materia. Gli emendamenti da lei presentati erano, infatti, volti a prevedere una sospensione delle sanzioni, come prospettato anche dal dottor Grisolia nel corso dell'audizione recentemente svolta nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla finanza locale. Ricorda come lo stesso Presidente della Corte dei conti abbia sottolineato come il Patto di stabilità interno, nell'attuale formulazione, metta di fatto in seria difficoltà i comuni. Richiama, infine, il contenuto di un ordine del giorno accolto dal Governo nel corso dell'esame alla Camera del disegno di legge finanziaria per il 2010, che riguarda gli enti locali e le citate sanzioni per il mancato rispetto degli obiettivi fissati dal Patto di stabilità interno, osservando che la chiusura dimostrata in questa sede disattende l'impegno assunto in quella sede.
Auspica dunque che l'Esecutivo dia attuazione all'impegno assunto presentando un decreto-legge in proposito, tenuto conto che gli emendamenti presentati al provvedimento in esame per dare attuazione al predetto ordine del giorno sono stati poi dichiarati inammissibili e che i provvedimenti di urgenza sembrano l'unico modo in cui il Governo interviene sulle questioni.

Giancarlo GIORGETTI, presidente della V Commissione, preso atto dell'orientamento dei rappresentanti dei gruppi, rinvia il seguito dell'esame alla seduta che, in considerazione della conclusione dei lavori dell'Assemblea, verrà convocata domani alle ore 10.

La seduta termina alle 20.25.