CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 febbraio 2010
286.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

Martedì 23 febbraio 2010.

DL 194/2009: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 3210 Governo, approvato dal Senato.

Il Comitato si è riunito dalle 9.15 alle 9.30, dalle 16.15 alle 16.30, dalle 17.15 alle 17.35 e dalle 20.15 alle 20.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 23 febbraio 2010. - Presidenza del presidente della I Commissione Donato BRUNO. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Aldo Brancher.

La seduta comincia alle 14.

Sull'ordine dei lavori.

Donato BRUNO, presidente, propone di invertire l'ordine del giorno e di iniziare i lavori pomeridiani con la seduta in sede referente, rinviando alle ore 16 la riunione del comitato dei nove.

Le Commissioni consentono.

DL 2/2010: Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni.
C. 3146 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 febbraio 2010.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che nella seduta del 17 febbraio si è proceduto alla votazione delle proposte emendative riferite all'articolo 1 e che la Conferenza dei presidenti di gruppo, nella riunione del 18 febbraio, ha stabilito che l'esame in

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Assemblea del provvedimento si svolgerà a partire da venerdì 26 febbraio. Comunica, infine, che l'articolo aggiuntivo Velo 4.062 è stato sottoscritto dal deputato Cavallaro.

Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene singolare proseguire nelle votazioni avendo in sospeso l'approfondimento sulle valutazioni riguardanti l'ammissibilità delle proposte emendative riferite all'articolo 4. A tal proposito, osserva che sarebbe preferibile attendere la definizione del quadro complessivo, prima di continuare con le votazioni.

Donato BRUNO, presidente, premesso che le presidenze stanno tuttora valutando, sotto il profilo dell'ammissibilità, gli emendamenti riferiti all'articolo 4, il quale reca un contenuto particolarmente complesso, ricorda che si era già concordato in precedenza di dedicare una seduta distinta all'esame dell'articolo 4 stesso.

Giuseppe CALDERISI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, esprimendo il parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 2, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.12 dei relatori. Chiarisce, al riguardo, che il ritiro dell'emendamento 2.4 dei relatori è collegato alla presentazione, nella precedente seduta, dell'emendamento 2.12 (vedi allegato). L'emendamento 2.4 presupponeva infatti che la ridefinizione dei collegi elettorali non presentasse problemi, mentre, ad una valutazione più approfondita, è emerso che potrebbe non essere così. È apparso pertanto opportuno ai relatori non solo mantenere il secondo periodo del comma 1 dell'articolo 2, ma anche - e a ciò tende appunto l'emendamento 2.12 - aggiungere un terzo periodo per specificare che, in caso di mancata ridefinizione dei collegi elettorali, ciascun gruppo deve comprendere un numero di candidati non inferiore ad un terzo e non superiore al numero dei collegi della provincia. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento 2.10 del Governo ed invita al ritiro di tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 2, precisando che, diversamente, il parere deve intendersi contrario. Per quanto riguarda, in particolare, l'emendamento Garagnani 2.3, invita il presentatore a riproporre il tema del rafforzamento dei poteri dei consigli comunali in sede di esame del disegno di legge recante il cosiddetto codice delle autonomie (C. 3118).

Il ministro Roberto CALDEROLI, nell'esprimere parere conforme a quello dei relatori, precisa che la ridefinizione dei collegi elettorali provinciali presenta margini di incertezza legati al rischio di potenziali ricorsi giurisdizionali contro il provvedimento di ridefinizione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bressa 2.9.

Roberto SIMONETTI (LNP) ritira il suo emendamento 2.11.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Lanzillotta 2.1, Borghesi 2.5 e Bressa 2.8; indi approvano gli emendamenti 2.12 dei relatori e 2.10 del Governo.

Gioacchino ALFANO (PdL) sottoscrive e ritira l'emendamento Garagnani 2.3.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che gli emendamenti Mura 2.7 e 2.6 e l'articolo aggiuntivo Mura 2.01 sono stati dichiarati inammissibili.

Giuseppe CALDERISI (PdL), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, esprimendo il parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 3, invita il presentatore dell'emendamento Contento 3.6 alla riformulazione dello stesso nel senso di prevedere l'inserimento, al comma 1, dopo le parole «in modo tale che» delle parole «ove siano maggiori», in modo da chiarire, secondo gli intendimenti del presentatore dell'emendamento, che la revisione dell'importo degli emolumenti dei consiglieri regionali non deve riguardare gli eventuali casi in cui questi siano più bassi dell'indennità

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parlamentare, bensì solo quelli in cui siano più alti. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Contento 3.7, a condizione che la parte aggiuntiva sia riformulata nei termini seguenti: «senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento 3.5 dei relatori. Esprime quindi parere contrario sull'emendamento Lanzillotta 3.1, sul quale si riserva peraltro un ulteriore verifica con il Governo ai fini dell'esame in Assemblea. Esprime infine parere contrario sull'emendamento Borghesi 3.8.

Il ministro Roberto CALDEROLI esprime parere conforme a quello dei relatori. Per quanto riguarda l'emendamento Lanzillotta 3.1, chiarisce che il Governo nutre dubbi sulla sua costituzionalità. Premesso infatti che già il testo dell'articolo 3 è ai limiti della costituzionalità, l'emendamento in questione è oltre tali limiti in quanto decisamente lesivo dell'autonomia delle regioni.

Gaetano PECORELLA (PdL) sottoscrive gli emendamenti Contento 3.6 e 3.7 e li riformula nei termini suggeriti dai relatori.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Contento 3.7 (nuova formulazione), Contento 3.6 (nuova formulazione) (vedi allegato) e 3.5 dei relatori.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) ritira il proprio emendamento 3.1, riservandosi di ripresentarlo all'Assemblea.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che gli emendamenti Vannucci 3.2, 3.3 e 3.4 sono stati dichiarati inammissibili.

Renato CAMBURSANO (IdV) chiede le ragioni del parere contrario espresso dai relatori e dal Governo sull'emendamento Borghesi 3.8.

Giuseppe CALDERISI (PdL), relatore per la I Commissione, osserva che il tema toccato dall'emendamento Borghesi 3.8 è importante ed andrebbe affrontato più serenamente in sede di esame del disegno di legge recante il cosiddetto codice delle autonomie (C. 3118).

Il ministro Roberto CALDEROLI dichiara l'impegno del Governo ad affrontare il tema dei consorzi di bonifica nell'ambito del disegno di legge recante il cosiddetto codice delle autonomie (C. 3118). Al riguardo fa presente che il problema è quello delle difficoltà che sorgono a seguito della soppressione di enti con natura mista pubblico-privata.

Renato CAMBURSANO (IdV) sottoscrive l'emendamento Borghesi 3.8 e lo ritira, riservandosi di ripresentarlo per l'esame in Assemblea e comunque di affrontare la materia in sede di discussione del codice delle autonomie.

Oriano GIOVANELLI (PD) invita la maggioranza ed il Governo a non nascondersi dietro il rinvio al disegno di legge recante il cosiddetto codice delle autonomie (C. 3118), che viene chiamato in causa solo quando conviene per interessi elettorali.

Donato BRUNO, presidente, avverte che si sta in queste ore valutando l'ipotesi di rinviare al disegno di legge recante il cosiddetto codice delle autonomie anche la soppressione degli ATO. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 285 del 18 febbraio 2010, a pagina 15, prima colonna, le righe dalla quattordicesima alla quarantaseiesima sono soppresse; a pagina 58, prima colonna, penultima riga, la parola: «ter» è sostituita dalla seguente: «bis».