CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 febbraio 2010
285.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER IL MONITORAGGIO SULL'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DELL'UE

AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 18 febbraio 2010.

Audizione del professor Roberto Adam, Capo Dipartimento per le politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio e coordinatore della struttura di missione sul contenzioso comunitario e le procedure di infrazione, sullo stato delle procedure di infrazione avviate dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia.

L'audizione informale è stata svolta dalle 8.55 alle 10.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 15.

DL 194/09: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 3210 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 17 febbraio 2010.

Enrico FARINONE (PD) osserva che il provvedimento in esame costituisce l'ennesimo

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intervento omnibus del Governo e la sua analisi, dati i tempi di esame e la varietà delle disposizioni in esso contenute, è di estrema difficoltà.
Uno degli interventi più evidenti del decreto-legge è la riapertura dei termini, fino al 30 aprile, dello scudo fiscale; il maxiemendamento presentato dal Governo al Senato ha introdotto l'obbligo a carico del Ministro dell'economia di presentare al Parlamento entro il 15 giugno 2010 una relazione completa di dati e informazioni relative agli effetti prodotti dallo scudo, ma non si è invece previsto di trasmettere dati in ordine alle notifiche inviate dalle banche coinvolte alle autorità di vigilanza per possibili reati connessi all'emersione di disponibilità all' estero. Si tratta di una omissione molte grave, considerato che lo scudo fiscale avrà dato luogo ad un enorme numero di transazioni bancarie con la copertura dell'anonimato.
Sottolinea quindi come alcune delle norme contenute nel decreto-legge sollevino il tema della questione morale e dei costi della politica; si riferisce, in particolare, al fatto che il comma 8-octies dell'articolo 2 reca un condono per l'affissione di manifesti elettorali abusivi. A fronte delle migliaia di manifesti, spesso di candidati sconosciuti, che invadono le città - è il caso delle prossime elezioni regionali - i cittadini si sentono, a ragione, disgustati dallo spreco di denaro che questa forma di pubblicità comporta. Si tratta certo di un dettaglio, ma è proprio mediante il contrasto a questo tipo di fenomeni - che qui, invece, mediante il condono, non si scoraggiano di certo - che il Governo dovrebbe mandare un segnale di rigore, di serietà e di moralità ai cittadini italiani.
È poi rimasta fuori dal maxiemendamento, per fortuna, la riapertura del condono edilizio ma anche, purtroppo, la previsione di fondi per l'editoria e i rimborsi ai piccoli azionisti dell'Alitalia. Il provvedimento, ancora una volta, interviene in modo disordinato, senza affrontare in alcun modo la crisi economica e le vere difficoltà del Paese.
Quanto alle questioni di più diretto interesse della XIV Commissione, ricorda che - come emerso anche nel corso dell'audizione informale svoltasi nel corso della mattina con il professor Adam, Capo Dipartimento per le politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio e coordinatore della struttura di missione sul contenzioso comunitario e le procedure di infrazione - si registra ancora una attenzione non sufficiente alla necessità di conformarsi alla normativa dell'Unione europea, e questo provvedimento ne è testimonianza.
Segnala infatti che, al comma 4 dell'articolo 5, la proroga dell'entrata in vigore delle disposizioni in materia di arbitrati appare disposta nelle more del recepimento della direttiva 2007/66/CE. Al riguardo, ricorda che la Commissione europea ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora per il mancato recepimento della direttiva.
Con riferimento poi al comma 1 dell'articolo 8, è in dubbio la compatibilità con l'ordinamento comunitario della proroga al 28 febbraio 2010 del termine per l'adozione dei piani di gestione dei bacini idrografici previsti dall'articolo 13 della direttiva 2000/60/CE. Tale direttiva, per la parte relativa ai piani di gestione dei bacini idrografici risulta recepita con l'articolo 117 del codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152 del 2006); tuttavia il successivo decreto-legge n. 203 del 2008 ne ha differito l'effettiva adozione al 22 dicembre 2009, termine che ora viene ulteriormente prorogato.
Con riferimento al comma 3-bis dell'articolo 8, occorre valutare la compatibilità con l'ordinamento comunitario della proroga dell'adeguamento alle norme della parte quinta del codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152 del 2006) in materia di limiti alle emissioni degli impianti. Al riguardo segnala che l'Unione europea è intervenuta sulla materia da ultimo con la direttiva 2008/50/CE il cui termine di recepimento scadrà l'11 giugno 2010.
Vi sono inoltre questioni problematiche relative a procedure di contenzioso.

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Con riguardo all'articolo 1, comma 18, del decreto-legge, il 29 gennaio 2009 la Commissione europea ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora con riferimento ad alcune norme nazionali e regionali che sollevano questioni di compatibilità con il diritto comunitario e, in particolare, con l'articolo 43 del Trattato CE, relativo alla libertà di stabilimento.
Con riguardo all'articolo 6, comma 3, la Commissione europea ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora per mancato recepimento della direttiva 2009/9/CE che modifica la direttiva 2001/82/CE recante un codice comunitario relativo ai medicinali veterinari omeopatici.
Con riguardo all'articolo 9, comma 2, l'8 ottobre 2009 la Commissione ha inviato una lettera di messa in mora all'Italia contestando la non conformità di talune delle disposizioni italiane di trasposizione della direttiva 2002/96/CE relativa ai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (direttiva RAEE).
Auspica, in conclusione, che nella proposta di parere che il relatore si appresta a formulare, si tenga conto di tali ultime osservazioni, assai rilevanti sotto il profilo della compatibilità comunitaria del provvedimento in esame.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, rispondendo alle osservazioni del collega Farinone, precisa - quanto alla proroga dell'entrata in vigore delle disposizioni in materia di arbitrati, disposta nelle more del recepimento della direttiva 2007/66/CE - che il problema è stato affrontato nel parere approvato ieri dalla XIV Commissione sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2007/66/CE per quanto riguarda il miglioramento dell'efficacia delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici.
Né ha ritenuto di inserire nel parere alcunché riguardante l'articolo 1, comma 18, poiché si tratta di questione a carattere prevalentemente regionale.
Le restanti problematiche sollevate, aventi rilievo ai fini della competenze della XIV Commissione, sono tutte affrontate nella proposta di parere, del quale illustra i contenuti (vedi allegato).
Valuta ultronee le ulteriori considerazioni svolte dal collega Farinone e ricorda la concretezza e l'efficacia del Governo Berlusconi, sotto gli occhi di tutti.

Sandro GOZI (PD), nel ringraziare il relatore per l'attenzione posta, nel parere formulato, alle questioni evidenziate dal collega Farinone, deve tuttavia sottolineare, come il Governo, ancora una volta, presenta provvedimenti «acchiappa tutto», di lettura difficilissima e contenenti disposizioni in chiara violazione del diritto dell'Unione europea. Nel corso dell'audizione svoltasi nella mattina, prima ricordata, si è purtroppo avuto la conferma che anche il disegno di legge comunitaria è ormai divenuto un provvedimento nel quale inserire di tutto, che ormai reca tutti vizi ma non i vantaggi di provvedimenti simili, quale ad esempio il disegno di legge finanziaria. Si tratta di un modo di procedere del Governo, che non consente alla maggioranza stessa di lavorare bene; né si difendono efficacemente gli interessi nazionali se si continua a disattendere la normativa europea, esponendosi a continuamente a procedure di infrazione.
Quanto alla proposta di parere formulata dal relatore appare illogico e insensato - una volte lette le premesse, che sottolineano il contrasto di tutta una serie di disposizioni a direttive e evidenziano situazioni di infrazione - che ci si limiti, mediante semplici osservazioni, ad invitare le Commissioni di merito a valutare l'opportunità di un intervento. Non si può demandare alle Commissioni di settore un ruolo che compete alla XIV Commissione e ritiene dunque che le osservazioni a), b), c) e d) debbano essere trasformate in condizioni, condizione questa affinché il gruppo del PD esprima parere favorevole sulla bozza di parere formulata dal relatore.

Nicola FORMICHELLA (PdL) non intende modificare la proposta di parere formulata, e ritiene che debba essere riconosciuto

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al Governo in carica il positivo ruolo svolto nella riduzione del numero delle procedure di infrazione, come evidenziato dai dati acquisiti oggi stesso nel corso della richiamata audizione del professor Adam.

Mario PESCANTE, presidente, da conto delle sostituzioni.

Nunziante CONSIGLIO (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Marcello DI CATERINA (PdL) preannuncia a sua volta il voto favorevole del PDL sulla proposta di parere formulata.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.30.