CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 febbraio 2010
285.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Giovedì 18 febbraio 2010 - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza, ed il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 8.50.

5-01936 Garagnani: Sulla nomina del nuovo direttore amministrativo dell'Università di Bologna.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Fabio GARAGNANI (PdL), replicando, si dichiara insoddisfatto, pur esprimendo apprezzamento per l'impegno del sottosegretario Pizza, sempre disponibile nei confronti della Commissione. Lamenta il fatto che la risposta, fornita dal Governo, non tiene conto assolutamente di quanto sta avvenendo a Bologna. Ricorda che, sulla vicenda, vi sono state varie denunce e che il tutto è accaduto nel dispregio nella normativa vigente, non tenendo conto delle competenze degli organi preposti e provocando altresì anche un danno erariale. Ribadisce il fatto che il direttore amministrativo dell'Università di Bologna doveva essere nominato e non si doveva invece procedere ad una proroga.

5-02058 De Pasquale: Accordo sul riparto di competenze tra le istituzioni in materia di istruzione.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta, anche se la risposta viene fornita dal Governo a molti mesi distanza dall'interrogazione. Inoltre, nella risposta non si tiene conto degli ultimi fatti in particolare della commissione tecnica Stato-regioni che ha finalmente licenziato l'accordo; quindi non può che sottolineare come la risposta dell'Esecutivo sia intempestiva e lacunosa.

5-02110 Melandri: Ipotesi di incompatibilità di funzioni ricoperte dal dottor Mario Resca.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Emilia Grazia DE BIASI (PD), replicando, in qualità di cofirmataria, si dichiara insoddisfatta. Sottolinea ancora una volta l'inadeguatezza della risposta, dovuta forse al cumulo di cariche che i dirigenti del ministero per i beni e le attività culturali si trovano ad assommare nelle loro persone. Ritiene dannoso tale cumulo di cariche e crede che lo stesso ministero non sia più funzionale se si basa solo su poche persone e che una realtà amministrativa complessa come quella dei beni culturali non può basarsi su un «network leggero».
Sottolinea che il dottor Mario Resca, fa parte del consiglio di amministrazione dell'Arnoldo Mondadori SpA, a cui come è noto fa capo una casa editrice di grandi cataloghi di mostre, e che di fronte a tale palese conflitto di interessi, il Governo risponde che per far fronte alle strumentalizzazioni dell'opposizione il dottor Mario Resca «con grande senso istituzionale sta prendendo in considerazione la possibilità di sospendere il proprio mandato da membro del consiglio di amministrazione». Giudica tale risposta un insulto alle prerogative dei parlamentari.

5-02261 Pizzetti: Sulla sospensione della Festa delle luci organizzata dalla scuola elementare A. Manzoni di Cremona.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

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Luciano PIZZETTI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Sottolinea come la ricostruzione dei fatti elencata nella risposta del Governo «fa giustizia» di tante affermazioni. Non ritiene invece corretta l'affermazione nella quale si fa riferimento alla questione dell'autonomia scolastica. Avrebbe ritenuto più corretto ed onesto da parte del ministero, una volta acquisite le giuste affermazioni, ammettere l'errore compiuto senza doversi «arrampicare sugli specchi».

5-02291 Ghizzoni: Sull'interruzione dell'attività di scavo archeologico in piazza Vittorio a Roma.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta. Ricorda come la sua interrogazione riguardi gli scavi nell'area di Piazza Vittorio a Roma, al fine di realizzare un edificio con garage sotterraneo e multipiano. Sottolinea come nel suo atto ispettivo si chiedesse, tra l'altro, come mai gli archeologi che lavoravano a tale cantiere siano stati improvvisamente esonerati. Rammenta come quell'area, ben conosciuta ai romani, sia un'area archeologicamente rilevante, collegata con gli Orti Lamiani, a suo tempo acquisita al demanio imperiale dall'epoca di Caligola. Si tratta quindi di un'area archeologica strategica su cui si sono stratificate varie epoche. Osserva come nella questione vi siano due punti dolenti: da una parte i lavoratori coinvolti nella vicenda e dall'altra la sottovalutazione della parte storico-culturale dell'area. Ricorda come fino ad ora i lavori portati avanti da i sei archeologi titolari dello scavo, si siano realizzati nei tempi previsti dal crono programma: il coefficiente di terra prodotta dallo scavo è di gran lunga superiore ad analoghe situazioni, come dimostra la movimentazione di 12 mila metri cubi di terra smossa, e con il recupero di reperti di estremo rilievo scientifico. Stigmatizza come nonostante i risultati di efficienza e di grande produttività dimostrati agli archeologi sia stato rescisso il contratto e che all'area ora stanno lavorando altri archeologi nel numero di due, ai quali non è stato dato nessun affiancamento. Restano fortissimi dubbi e preoccupazioni come si possano assicurare le stesse tutele e le stesse garanzie dal punto di vista scientifico di fronte a un tale decurtamento nel numero e nelle competenze degli addetti allo scavo archeologico di quell'area. Sollecita il Ministero ad agire nel senso del mandato costituzionale di tutela dei beni culturali del Paese.

5-02310 Siragusa: Situazione di difficoltà per gli assegnisti di ricerca dell'università di Palermo.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando, in qualità di cofirmataria, si dichiara insoddisfatta. Ricorda come la collega lamentasse nell'atto ispettivo presentato, il ritardo del pagamento dell'assegno di ricerca presso l'Università di Palermo. Osserva che nella risposta si riporta quanto affermato dalla stessa Università di Palermo che ammette il ritardo nel pagamento degli emolumenti agli assegnisti, in particolare quelli riferentesi ai mesi di novembre e dicembre 2009.
Stigmatizza il fatto che il ministero addossi le responsabilità in questione a lungaggini burocratiche, sottolineando che gli assegnisti di ricerca debbono essere pagati ogni mese e che quindi sarebbe stato opportuno accelerare le procedure per l'erogazione di tale emolumenti. Per quel che riguarda il disegno di legge di riforma dell'Università in esame ora al Senato, sottolinea le proprie perplessità in merito alla possibilità di considerare le norme ivi contenute come norme a favore dei giovani ricercatori, manifestando quindi il proprio disaccordo con quanto l'Esecutivo sostiene in proposito.

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5-02327 De Biasi: Sulla nomina del dottor Mario Resca a commissario delegato all'armonizzazione delle iniziative coinvolte nel 150o anniversario dell'Unità d'Italia.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Emilia Grazia DE BIASI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta. Sottolinea che, come al solito, le risposte che provengono dal ministero su interrogazioni riguardanti tali fattispecie «siano quanto meno scortesi, se non a volte, rasentanti il ridicolo».
Osserva come nel testo della risposta a lei fornito si dica che la risposta al suo atto ispettivo sia già arrivata attraverso gli organi di stampa, rilevando che tali atteggiamenti costituiscono una «scortesia istituzionale».
Ribadisce come ancora una volta uffici, funzionari, strutture amministrative del Ministero trattino i parlamentari in modo inusitato. Ricorda come su tale questione di merito abbia già presentato le sue rimostranze in sede di Ufficio di Presidenza e che ripresenterà l'interrogazione. Stigmatizza nel merito il fatto che si risponda, circa il compenso del dottor Mario Resca, che esso sia regolato dalla normativa sui lavori pubblici e che il relativo compenso corrisponderà al 20 per cento dello 0,25 dell'importo dei lavori posto a base di gara. Si chiede, infatti, come sia possibile che il direttore generale del patrimonio artistico che gestisce il 52 per cento del patrimonio artistico mondiale, secondo dati UNESCO, possa avere un trattamento simile a quello di un dirigente dei lavori pubblici che lavora a percentuale, nonostante il dottor Mario Resca percepisca uno stipendio più che adeguato alle sue funzioni. Stigmatizza, inoltre, che per il progetto «Grande Brera» siano stati già stanziati 50 milioni di euro ma che non vi sia traccia del progetto stesso e di un allegato che possa illustrarlo. Ritiene che ci debba essere un limite non valicabile e che si debba cercare di essere complessivamente più corretti. Ritiene quindi opportuno che la Commissione svolga un'audizione del dottor Resca, e che occorre inoltre fornire ai deputati una relazione dettagliata del progetto «Grande Brera», molto delicato in quanto non solo tratta delle celebrazioni per il 150o anniversario dell'Unità d'Italia ma interesserà la Pinacoteca e il trasferimento della stessa Accademia.

5-02350 Ceccuzzi: Sulla situazione finanziaria dell'Università di Siena.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Franco CECCUZZI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Ringrazia la presidente e la Commissione, sottolineando che si tratta del quarto atto ispettivo che è costretto a presentare su questa delicata materia. Apprezza che nella risposta si faccia un'analisi dettagliata della situazione, sottolineando peraltro come nel 2010 la situazione si sia ulteriormente aggravata, in quanto si sono persi solo nel primo semestre svariati milioni di euro.
Osserva come l'Ateneo sia di nuovo in una forte crisi di liquidità, dato che i limiti di indebitamento sono stati ampiamente superati. Ritiene, inoltre, importante approfondire le problematiche inerenti agli ammortizzatori sociali, alla mobilità, ai prepensionamenti. Per quel che riguarda il gruppo di lavoro incaricato di procedere ad un'accurata analisi delle situazioni deficitarie di alcune Università, compresa quella di Siena, ritiene che si debba agire con massima urgenza, in quanto vi è bisogno di interventi solleciti, dato che la situazione dell'Ateneo senese è molto grave.

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5-02355 Murer: Sulla riduzione dei fondi destinati alla pulizia e sorveglianza delle scuole.
5-02397 Mattesini: Sulla riduzione dei fondi destinati alla pulizia e sorveglianza delle scuole.
5-02446 Delfino: Sulla riduzione dei fondi destinati alla pulizia e sorveglianza delle scuole.
5-02453 Vico: Sulla riduzione dei fondi destinati alla pulizia e sorveglianza delle scuole.

Valentina APREA, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

Ludovico VICO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto. Osserva come la risposta fornita dal Governo non sia assolutamente adeguata e non tenga conto di quell'aggiornamento indispensabile, che deve essere proprio delle risposte dell'Esecutivo date agli atti di sindacato ispettivo formulate dai deputati. Infatti, non si dà conto dell'incontro recente intercorso tra il ministero dell'Istruzione e i sindacati. Rileva quindi una prima insoddisfazione totale per la comunicazione metodologica contenuta nella risposta. Nel merito delle questioni sollevate, nota come il ministro Gelmini avesse comunicato con largo anticipo l'emanazione della circolare in materia. Non si comprende come di fronte a una situazione così grave, che coinvolge molti istituti scolastici sull'intero territorio nazionale, a causa di tagli superiori al 25 per cento inerenti ai finanziamenti per appalti alle imprese di pulizie e per altri servizi delle scuole, a partire dalla sorveglianza e dalla manutenzione ordinaria, non si sia intervenuto. Auspica che il sottosegretario possa visitare una qualunque scuola del mezzogiorno d'Italia dove vi sono lavoratori e lavoratrici, coinvolti in tale situazione, che hanno contratti di due o tre ore al giorno; vi sono comuni, in cui tale personale percepisce una parte di cassa integrazione, una parte di emolumento ridotto, a cui va aggiunto il citato taglio del 25 per cento. Si scusa per il tono severo, sottolinea come non via nulla di personale nei confronti del sottosegretario, ma ritiene gravissimo non avere certezze dalla risposta. Ricorda, infine, come ogni deputato si rivolga all'Esecutivo per sapere nel dettaglio cosa accade e al fine rispondere per nome e per conto di chi è ignaro e «ha diritto di sapere».

Teresio DELFINO (UdC), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Ringrazia il sottosegretario per la disponibilità ad intervenire su una tematica delicata, sollevata in diverse interrogazioni. Prende atto delle ultime notizie di cronaca e ricorda come la situazione attuale sia anche frutto della legge n. 124 riguardante il passaggio nei ruoli dello Stato del personale tecnico-ausiliario. Rileva che i contratti d'appalto stipulati dalle istituzioni più vicine ai cittadini, e con possibilità di maggiori controlli, dovrebbero essere meno onerosi. Esprime peraltro la propria preoccupazione rispetto ai lavoratori, soci di cooperative sociali che sono impegnati in tali attività di pulizia e di sorveglianza delle scuole, che si trovano di fronte a una situazione di mancanza di risorse. Osserva, inoltre, che la situazione non può dirsi completamente risolta dalle indicazioni fornite nella risposta. Ritiene quindi che debba esservi «un impegno nel mettere ordine ai conti pubblici», al fine di assicurare una risposta anche in termini di tutela dei lavoratori impegnati in queste attività e che ciò deve essere certamente elemento di sensibilità dell'amministrazione pubblica, la cui attività deve essere volta a migliorare l'efficienza dei servizi e a fornire garanzie occupazionali. Esprime, infine, soddisfazione per l'analisi dei provvedimenti - contenuta nella risposta - che hanno portato alla problematica in oggetto, ma ritiene che sia importante approfondire con indagini appropriate la situazione delle realtà locali.

Delia MURER (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta. Si associa alle ultime

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dichiarazioni fatte in materia dai colleghi. Sottolinea, in particolare, come anche nella sua regione il Veneto, i lavoratori occupati in tale attività, facenti parte di cooperative sociali siano per lo più soggetti svantaggiati: in particolare, ad esempio, persone diversamente abili. Ritiene quindi ancora più grave i limiti e le riduzioni di orari, a cui si aggiunge il taglio di oltre il 25 per cento delle risorse per tale tipologia di lavoratori. Ricorda come così facendo si mettono a rischio milleduecento posti di lavoro e si mettono in discussione contratti in essere per soggetti svantaggiati con evidenti difficoltà, per cui si profilano ipotesi di licenziamento; ricorda inoltre che le cooperative sociali versano in stato di grave disagio. Sottolinea, inoltre, che l'assessore regionale del Veneto, Donazzan, ha presentato un emendamento, votato poi all'unanimità dall'intero consiglio regionale, per cercare di far fronte a tali difficoltà intervenute con i tagli unilaterali sui contratti in essere. A tal proposito rammenta che sono stati stanziati 900 mila euro, che però non vanno neanche a coprire il 5 per cento di quel 25 per cento prodotto dai tagli. Giudica, in conclusione, sbagliato e negativo che una regione debba sopperire a competenze che sono proprie dello Stato.

Donella MATTESINI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta. Si associa a quanto detto dalla collega che l'ha preceduta. Sottolinea che anche in Toscana si sta facendo ricorso ai fondi regionali per cercare di compensare i tagli intervenuti. Ricorda come la regione abbia finanziato, consentendone l'apertura, circa settanta scuole materne statali, che altrimenti sarebbero dovute rimanere chiuse. Si chiede, inoltre come sia possibile continuare con tagli lineari indiscriminati, se si vuole davvero mantenere il diritto allo studio e continuare a far vivere la scuola pubblica. Sottolinea che anche in Toscana sono a rischio di licenziamento circa mille persone che possono lavorare una o due ore al giorno. Stigmatizza, inoltre, come dato grave il fatto che sia lo stesso Stato a incentivare la perdita dei posti di lavoro, chiedendosi inoltre se il ministero ha fatto verifiche sul campo per sapere cosa realmente succede nelle scuole d'Italia.
Osserva come vi sono scuole dove non esiste più il «bidello» o alcuna figura sostitutiva. Sottolinea come in molti casi «non vi è più nulla» e che in alcune scuole «vadano a pulire» gli stessi genitori e tali fatti certamente non servono a dare efficienza alla scuola pubblica ma rappresentano l'abbandono della stessa. Auspica, infine, che magari con un'ordinanza della Protezione civile, si possano reperire fondi per sanare la situazione della scuola italiana, individuandone le necessità e monitorando scuola per scuola.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.40.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 9.40.

DL 194/09: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 3210 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 17 febbraio 2010.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con due condizioni (vedi allegato 10). Ricorda che il provvedimento contiene parecchi punti che interessano le materie di competenza della Commissione e che in gran parte le norme ivi contenute hanno carattere tecnico e sono state inserite per

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salvaguardare il regolare funzionamento di molti provvedimenti, come la fornitura dei servizi radiotelevisivi a San Marino o la proroga per consentire la prosecuzione della partecipazione del CONI alle manifestazioni sportive.
Sottolinea che nel corso del dibattito l'opposizione ha mosso diverse critiche, alle quali desidera brevemente rispondere.
Per quel che riguarda l'articolo 4, comma 2, volto a differire di un anno l'applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 4 e 5 del decreto-legge n. 21 del 2008 che prevedono l'attribuzione di un punteggio per l'ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato, sulla base dei risultati conseguiti nei test d'ingresso e nel pregresso iter scolastico, rileva che si tratta di un differimento necessario per non determinare effetti negativi sulle procedure di arruolamento degli ufficiali medici delle accademie. Rileva che nella proposta di parere è contenuta una condizione con la quale si salvaguardano questi ultimi ma nello stesso tempo si consente a tutti gli altri studenti di beneficiare della valutazione della qualità dei risultati scolastici, in ossequio al concetto del merito che è la stella polare del progetto educativo di questo governo.
L'altra condizione riguarda, invece, l'opportuno differimento all'anno 2011 dell'entrata in vigore dell'articolo 2 della legge n. 191 del 2009 concernente l'erogazione di contributi e previdenze in favore dell'editoria. Su questo punto sia la maggioranza che l'opposizione sono state concordi nel chiedere che nel parere si facesse riferimento a questo fatto. Per quanto riguarda le critiche sull'articolo 7, comma 4 bis, sul fatto che ad alcuni istituti universitari ad ordinamento speciale non si applichino le disposizioni che limitano il turn over ai sensi dell'articolo 66 comma 13 legge 112 del 2008, precisa che anche per questi istituti resta fermo il rispetto della riduzione dell'autorizzazione di spesa relativa al Fondo di finanziamento ordinario delle università. Inoltre, rileva che al Senato è in corso di svolgimento in commissione la discussione sul disegno di legge sull'università che disciplinerà la governance e pertanto ci si trova di fronte ad una materia suscettibile di modifiche.
Per quanto riguarda l'edilizia scolastica, ricorda che con l'articolo 7 comma 5-ter si differisce di sei mesi al 30 giugno 2010 il termine entro il quale devono essere individuati gli interventi immediatamente realizzabili per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e l'adeguamento antisismico per 300 milioni di euro. Questo rinvio di sei mesi è stato effettuato anche per dare la possibilità agli enti locali competenti di avere il tempo per svolgere le attività di individuazione di loro competenza senza il rischio di trasgredire.
Conclude con una «nota positiva» relativa a disposizioni che riguardano i precari della scuola ed il personale ATA, in quanto per assicurare la qualità e la continuità del servizio scolastico ed educativo si prevede che per l'anno scolastico 2009-2010 l'amministrazione scolastica assegni le supplenze per assenza temporanea dei titolari, con precedenza assoluta ed a prescindere dall'inserimento nelle graduatorie di istituto, al personale docente inserito nelle graduatorie permanenti, nonché nelle graduatorie provinciali ad esaurimento.
Inoltre il successivo comma 3 prevede la facoltà, per l'amministrazione scolastica, di promuovere, in collaborazione con le regioni e a valere su risorse finanziarie messe a disposizione dalle regioni medesime, specifici progetti inerenti ad attività di carattere straordinario, anche ai fini dell'adempimento dell'obbligo dell'istruzione, della durata di tre mesi, prorogabili a otto.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) esprime un giudizio complessivamente negativo sul provvedimento in esame. Esprime peraltro il proprio apprezzamento per la seconda condizione contenuta nella proposta di parere, rilevando peraltro che sarebbe importante che tale condizione venisse effettivamente trasformata in un esplicito emendamento che modifica il decreto-legge.

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Paventa, infatti, il rischio che nel caso in cui venisse posta la questione di fiducia sul decreto-legge in esame, potrebbe verificarsi che la condizione non porti poi ai risultati sperati. Ciò sarebbe gravissimo, a suo giudizio, in quanto non inserire nel decreto-legge la norma in questione porterebbe di fatto alla chiusura di numerose testate.
Auspica quindi che vengano poste in essere tutte le iniziative necessarie, anche da parte del Presidente Aprea, al fine di giungere all'approvazione di una norma ad hoc nel senso indicato.
Richiede pertanto la votazione per parti separate della proposta di parere, al fine di consentire alla Commissione di pronunciarsi separatamente sulla prima e sulla seconda condizione della proposta stessa.

Ricardo Franco LEVI (PD) esprime il proprio apprezzamento per la seconda condizione della proposta di parere, che va nel senso del ripristino del «diritto soggettivo». Auspica peraltro che tale condizione possa essere trasfusa in una autonoma proposta di legge.

Manuela GHIZZONI (PD) ringrazia la relatrice per lo sforzo fatto al fine di accogliere alcuni dei rilievi mossi. Esprime apprezzamento per la formulazione della prima condizione della proposta di parere.
Rileva peraltro che permangono alcuni punti di criticità. In particolare, per quel che riguarda l'articolo 7 comma 4-bis riguardante gli istituti universitari ad ordinamento speciale, a cui si consente di superare la norma del blocco del turnover - che invece rimane in capo agli altri istituti universitari e alle università statali - rileva, che sarebbe necessario stralciare tale norma, che era contenuta già in un disegno di legge collegato alla finanziaria.
Per quel che riguarda inoltre il finanziamento della messa in sicurezza degli edifici scolastici, non intendendo riprendere la valutazione negativa su quel provvedimento già esposta in sede di esame della legge finanziaria, ricorda appunto che con la legge finanziaria per il 2010 si recavano norme procedurali in merito alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza ed adeguamento antisismico delle scuole che prevedevano, entro il 30 gennaio 2010 - ora con il provvedimento in oggetto si slitta al 30 giugno 2010 - per consentire da parte delle Commissioni parlamentari competenti, bilancio e cultura, l'approvazione di un atto di indirizzo con l'individuazione degli interventi realizzabili fino ad un importo di 300 milioni di euro.
Richiede infine, associandosi alla richiesta del collega Giulietti, la votazione per parti separate della proposta di parere.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto e ritiene che la proposta di parere possa essere tranquillamente approvata da parte di tutte le parti politiche. Ritiene inoltre importante la condizione relativa all'editoria. Si rammarica peraltro della richiesta di votazioni per parti separate.

Paola GOISIS (LNP), preannuncia anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata, in attesa della riforma complessiva del sistema universitario e dell'editoria.

Fabio GARAGNANI (PdL), pur associandosi alle considerazioni svolte dal collega Barbieri relativamente alla questione degli editori, ritiene peraltro necessario effettuare una distinzione netta tra i giornali che ricevono contributi in quanto appartenenti a partiti politici e quotidiani di opinioni: occorre differenziare le due tipologie di prodotti editoriali.

Valentina APREA, presidente, rileva per quel che riguarda l'editoria si tratta di un intervento emergenziale, che in quanto tale andava fatto.
Avverte che la proposta di parere verrà posta in votazione per parti separate, procedendo prima alla votazione della premessa e della prima condizione e successivamente alla votazione della seconda condizione.

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La Commissione approva quindi, con votazioni per parti separate, la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 9.50.

RISOLUZIONI

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 9.50.

7-00262 Frassinetti: Incremento di iniziative nelle scuole sul tema delle foibe e relativo avvio di corsi di formazione per i docenti.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00060).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo.

Valentina APREA, presidente, ricorda come i rappresentanti dei gruppi di maggioranza e opposizione nella giornata di ieri si siano incontrati al fine di riformulare un testo su cui trovare l'accordo unanime della Commissione.

Paola FRASSINETTI (PdL), illustrando una nuova formulazione della risoluzione in questione (vedi Allegato 11), rammenta l'incontro avuto con i rappresentanti dell'opposizione dopo il dibattito intercorso nella giornata di ieri al fine di votare in modo unanime la risoluzione e sottolinea l'importanza del dibattito svoltosi che ha colto il centro del problema. Sottolinea ancora una volta, che la sua risoluzione è stata presentata per cercare di arginare il fatto deplorevole che alcune associazioni si recano nelle scuole per raccontare una visione dei tragici fatti delle foibe in maniera totalmente travisata. Ricorda come la sua preferenza, al riguardo, fosse per un albo, presso il ministero, delle associazioni accreditate a svolgere tale missione di trasmissione della memoria.
Con il nuovo testo si rivolge al Governo e al ministero dell'istruzione, in particolare affinché si faccia garante della qualità delle associazioni che svolgono incontri sulla tragedia delle foibe e affinché in tali associazioni sia sempre garantita la presenza di testimoni diretti.

La Commissione approva quindi la risoluzione in titolo nel testo riformulato.

Sui lavori della Commissione.

Antonio PALMIERI (PdL) ricorda che nella giornata di ieri è stato inaugurato il «Centro del Libro e della Lettura» alla cui guida è stato designato il professor Andrea Ferrari; a tal proposito ritiene importante procedere ad una audizione in Commissione del professor Ferrari.

Fabio GARAGNANI (PdL) ritiene importante ritornare sulla questione delle risposte alle interrogazioni formulate dai parlamentari. Si associa alle osservazioni già formulate dai colleghi del Partito Democratico e si rivolge al sottosegretario Pizza di cui ben conosce la sensibilità per porre l'attenzione dovuta a tali rimostranze. Auspica fortemente che il Governo faccia attenzione alle risposte che si danno ai parlamentari, che hanno il dovere di formulare gli atti di sindacato ispettivo come doveroso strumento di collegamento agli interessi del proprio territorio. Ritiene importante quindi che si risponda adeguatamente ai parlamentari della Repubblica, che svolgono il proprio dovere e stigmatizza il fatto che pur essendo deputato della maggioranza ha dovuto con disagio dichiararsi insoddisfatto. Sottolinea, in conclusione, come una certa tipologia di risposte sia poco rispettosa del ruolo dei parlamentari.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) si associa alla richiesta del collega Palmieri, in merito all'avanzata richiesta di audizione del responsabile del «Centro del Libro e della

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Lettura». Ricorda, inoltre che era stata prefigurata «una corsia preferenziale» per addivenire all'approvazione di una legge inerente il settore del libro. Stigmatizza ancora una volta, quanto già in altre occasioni detto sul cumulo degli incarichi. A tal proposito, aggiunge altresì che nel provvedimento sugli enti lirici si stanno introducendo, in base alle notizie in suo possesso, argomenti impropri come quello riguardante l'Istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori (IMAIE): la tendenza volta a cumulare vari incarichi nella stessa persona comporta l'inserimento nei vari provvedimenti di tematiche non omogenee tra di loro.

Ricardo Franco LEVI (PD) si associa a quanto detto dal collega Palmieri ed alla richiesta di audizione del professor Ferrati ed esprime il proprio compiacimento per l'avvio del «Centro del Libro e della Lettura». Ricorda come nella conferenza stampa di ieri sia stata lanciata una raccolta di fondi da parte dei privati per finanziarie il progetto. A tal proposito, rammenta come gli editori abbiano già messo a disposizione una parte, tratta da una voce particolare dei fondi a loro disposizione. Riterrebbe opportuno richiedere quale sia, a fronte di questi impegni di privati l'impegno finanziario stanziato dal Governo per il «Centro del libro e della Lettura».

Valentina APREA, presidente, ricorda che sono stati stanziati tre milioni di euro.

Antonino RUSSO (PD) si associa a quanto esposto dal collega Garagnani. Lamenta il fatto che anche i testi delle risposte alle sua interrogazioni siano stati spesso carenti, citando al riguardo una risposta della settimana scorsa ed altre di una quindicina di giorni addietro. Ritiene che tali fatti incresciosi continueranno a ripetersi se l'Esecutivo non darà direttive ed indirizzi su come rispondere agli atti ispettivi dei deputati della Repubblica. Sottolinea come non è più possibile accettare risposte a domande documentate dove non si tenga conto di recenti sentenze di tribunali giudicanti, amministrativi e ordinari.

Valentina APREA, presidente, osserva come la insoddisfazione e delusione formulate dai diversi esponenti della Commissione rispetto alle risposte fornite dall'esecutivo, comportino il mancato rispetto delle prerogative dei parlamentari. A tal proposito ribadisce che le risposte fornite ai parlamentari devono essere precise, puntuali e aggiornate.

La seduta termina alle 10.