CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 febbraio 2010
285.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 9.10.

Schema di regolamento ministeriale recante norme di attuazione del Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa.
Atto n. 186.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 febbraio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il deputato Ceccuzzi ha proposto di inserire nel parere che la Commissione dovrà deliberare sullo schema di regolamento apposite osservazioni volte a risolvere talune criticità presenti nel testo, concernenti, in particolare, l'esiguità delle risorse finanziarie poste a disposizione del Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa, l'esclusione dal rimborso della quota di interessi corrispondente allo spread applicato dagli istituti di credito, la mancata inclusione nella platea dei beneficiari dei percettori di trattamenti di sostegno del reddito, nonché l'opportunità di introdurre un criterio di accertamento dell'impossibilità di pagamento delle rate del mutuo basato sul rapporto tra la rata del mutuo ed il reddito disponibile del mutuatario.

Franco CECCUZZI (PD) sottolinea come l'inclusione nei rimborsi da parte del

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Fondo della quota di interessi riferibile allo spread risponda principalmente all'esigenza di evitare, in caso di mancato pagamento di tale quota, la segnalazione del soggetto che richiede la sospensione del pagamento delle rate ai sistemi di informazioni creditizie, con conseguente compromissione della possibilità, per lo stesso, di accedere al sistema bancario e finanziario.

Antonio PEPE (PdL), relatore, giudica condivisibili i rilievi formulati dal deputato Ceccuzzi, pur notando come l'allargamento degli oneri finanziari che saranno oggetto dei rimborsi del Fondo, nonché l'ampliamento della platea dei beneficiari degli interventi di quest'ultimo determinerebbe necessariamente un assottigliamento del numero delle richieste che potranno essere concretamente soddisfatte.
Rileva, inoltre, come l'accordo raggiunto tra l'Associazione bancaria italiana e le associazioni dei consumatori per la sospensione delle rate di mutuo a carico delle famiglie in difficoltà appaia sotto certi aspetti ancor più favorevole delle previsioni contenute nel regolamento in esame, ritenendo che competa comunque al Governo effettuare le conseguenti valutazioni circa la congruità della dotazione finanziaria del Fondo attualmente prevista.
Formula quindi una proposta di parere favorevole con osservazioni sullo schema di regolamento in esame (vedi allegato 1).

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 9.20.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE - Interviene il sottosegretario per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 9.20.

DL 194/09: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 3210 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni I e V).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 febbraio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, richiamandosi alle considerazioni già espresse nella seduta di ieri, in sede di illustrazione del contenuto del decreto-legge in esame, sottolinea come esso consenta di risolvere una serie di questioni da tempo all'attenzione della Commissione Finanze.
Si tratta, in particolare, del posticipo, disposto dal comma 4 dell'articolo 1, del termine entro il quale gli studi di settore devono essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale; della proroga, prevista dal comma 7 del medesimo articolo 1, del termine entro cui i lavoratori transfrontalieri italiani possono sanare l'omessa o incompleta presentazione del modulo RW, relativamente alle disponibilità finanziarie derivanti da lavoro prestato all'estero; della proroga fino al 2011, disposta dal comma 7-bis, della franchigia tributaria sui redditi da lavoro dipendente in favore dei predetti lavoratori transfrontalieri; della proroga, recata dal comma 14, del termine fino a cui i soggetti che, alla data del 31 ottobre 2007, prestavano l'attività di consulenza in materia di investimenti, possono continuare a svolgere tale tipo di servizio; della proroga dei contratti a tempo determinato stipulati dalla CONSOB disposta dal comma 14-bis; della proroga della validità delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative recata dal comma 18, nonché della proroga, prevista dal comma 23-quaterdecies, di taluni termini procedurali cui sono tenuti i soggetti che richiedono di

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accedere al riparto delle somme relative al 5 per mille, relativamente agli anni finanziari 2006, 2007 e 2008.
Propone quindi di esprimere parere favorevole sul provvedimento.

Alberto FLUVI (PD) esprime, a nome del proprio gruppo, una valutazione contraria sul decreto-legge in esame, in particolare per quanto riguarda le disposizioni recate dall'articolo 1 dello stesso, i cui commi 1 e 2 riaprono i termini per effettuare, il rimpatrio o la regolarizzazione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all'estero (cosiddetto «scudo fiscale»), ai sensi dell'articolo 13-bis del decreto-legge n. 78 del 2009.
Richiamando, a tale proposito, le approfondite considerazioni già svolte dai deputati del proprio gruppo in occasione della discussione sullo «scudo», ritiene quanto meno sospetto il fatto che il Ministero dell'economia e delle finanze abbia diramato ieri, soltanto in extremis, una circolare in tema di obblighi di verifica della clientela gravanti su intermediari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio, a pochi giorni di distanza dalle dichiarazioni con le quali il Governatore della Banca d'Italia ha lamentato come siano pervenute, da parte degli operatori che hanno seguito le procedure per la regolarizzazione o il rimpatrio dei capitali dall'estero, poco più di una cinquantina di segnalazioni relative a operazioni a rischio di riciclaggio.
Nel rilevare come i dati forniti dal Governatore della Banca d'Italia confermino le preoccupazioni espresse dai deputati dell'opposizione in merito alla scarsa efficacia, in concreto, della norma contenuta nel decreto-legge n. 78 del 2009, la quale faceva salva l'applicazione della disciplina antiriciclaggio, evidenzia come la predetta circolare ministeriale sia stata emanata quando ormai una grande quantità di capitali di dubbia provenienza è già stata immessa, grazie proprio allo «scudo fiscale», nel mercato finanziario nazionale.
Manifesta altresì perplessità in relazione al comma 13 dell'articolo 1 del decreto-legge, il quale dispone la proroga della sanatoria degli illeciti amministrativi commessi dalle concessionarie della riscossione, paventando che la norma possa costituire una sorta di ciambella di salvataggio per tutti coloro i quali si sono resi responsabili di gravi inadempienze nel quadro della vicenda, della quale la Commissione si è recentemente interessata, in cui è coinvolta la società di riscossione Tributi Italia.
Preannuncia quindi il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Gianfranco CONTE, presidente e relatore, con riferimento alle considerazioni del deputato Fluvi, ritiene si possa escludere, in considerazione del tenore letterale della disposizione, che l'articolo 1, comma 13, del decreto-legge in esame possa applicarsi al caso della società di riscossione Tributi Italia.
Sottolinea quindi l'opportunità di affrontare complessivamente le problematiche relative al sistema della riscossione dei tributi, nel corso di una prossima audizione del direttore dell'Agenzia delle entrate specificamente dedicata a tale settore.

Antonio PEPE (PdL), esprime una valutazione favorevole sul decreto - legge, giudicando in particolare positiva la previsione del comma 4-bis dell'articolo 1, il quale stabilisce per l'anno 2010 talune agevolazioni da applicare agli atti di ricomposizione fondiaria della piccola proprietà contadina, in particolare relativamente all'imposta di registro, ipotecaria e catastale ed alla determinazione degli oneri notarili. Ritiene infatti che la misura possa contribuire al sostegno del settore agricolo, che sta attraversando in questo periodo una fase particolarmente delicata, auspicando al riguardo che tali agevolazioni possano essere prossimamente rese permanenti.
Dichiara quindi il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Francesco BARBATO (IdV) valuta in termini assolutamente negativi il contenuto del decreto - legge, stigmatizzando in

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particolare le disposizioni relative alla riapertura dei termini del cosiddetto «scudo fiscale» di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 1, le quali determineranno a suo giudizio effetti deleteri sul piano della legalità, avvantaggiando la criminalità organizzata, che sarà certo grata al Governo per tale scelta dissennata.
Dichiara quindi il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 9.30.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 9.30.

Indagine conoscitiva sul credito al consumo.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del documento conclusivo.

Gianfranco CONTE, presidente, formula una proposta di documento conclusivo dell'indagine (vedi allegato 2), nel quale, oltre a dare conto delle risultanze delle audizioni svolte, si formulano numerose proposte in merito alle problematiche affrontate, che potranno costituire un'utile base di lavoro per le iniziative, anche legislative, che si intenderà assumere al riguardo.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.35.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.