CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 febbraio 2010
285.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 9.10.

DL 195/09: Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile.
C. 3196-A Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame degli emendamenti e conclusione - Parere).

La Commissione inizia l'esame delle proposte emendative.

Pietro FRANZOSO (PdL), relatore, con riferimento alle proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 degli emendamenti trasmesso dall'Assemblea, fa presente che l'emendamento Mattesini 14.66, che sopprime la copertura finanziaria dei commi 1, 2 e 3 dell'articolo 14, e l'emendamento Lanzillotta 15.31, che modifica la copertura prevista al comma 3-ter dell'articolo 15 ponendo i relativi oneri a carico della dotazione finanziaria della Presidenza del Consiglio dei ministri, appaiono suscettibili di determinare effetti negativi per la finanza pubblica. Sui possibili effetti finanziari di altre proposte emendative, ritiene invece necessario acquisire l'avviso del Governo. Segnala, in primo luogo, che l'emendamento Piffari 1.400 non esclude che il Presidente della regione Abruzzo, in qualità di commissario delegato, acquisti la competenza per la realizzazione dei progetti C.A.S.E. e dei moduli provvisori (MAP) e scolastici (MUSP)

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e che l'emendamento Lolli 1.1 prevede che il Commissario delegato agli interventi di ricostruzione in Abruzzo permanga nelle sue funzioni fino al 28 febbraio 2010, anziché entro il 31 gennaio 2010. A tale ultimo riguardo, rileva la necessità di acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalla proroga delle funzioni del Commissario delegato. Rileva, poi, che l'emendamento Oliverio 2.400 dispone a carico del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la predisposizione di uno studio avente ad oggetto interventi di bonifica ambientale. Al relativo onere, pari a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede a carico del Fondo per l'intervento strutturale di politica economica. La proposta emendativa prevede, inoltre, la soppressione delle disposizioni dell'articolo 15, commi 3-bis e 3-ter, concernenti l'incremento del numero dei sottosegretari. Al riguardo appare opportuno acquisire l'avviso del Governo in relazione alla quantificazione dell'onere. Con riferimento all'emendamento Miotto 2.401, segnala che l'emendamento prevede la cessazione degli effetti dell'articolo 9, comma 2, del decreto-legge n. 90 del 2008, che prevede il conferimento di determinati rifiuti speciali a siti individuati dalla stesso articolo. Fa, poi, presente che l'emendamento Brugger 5-bis.1 equipara, nei territori di competenza, il Soccorso alpino valdostano e il Bergrettungsdienst dell'Alpenvereins al Corpo nazionale del soccorso alpino. Segnala, inoltre, che gli identici emendamenti Lanzillotta 6.400 e Bocci 6.401 sopprimono l'articolo 6 che determina il valore proprietario del termovalorizzatore di Acerra. Al riguardo, reputa opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito al coordinamento della soppressione in esame con il successivo articolo 7. Fa presente, inoltre, che l'emendamento Braga 6.402 riproduce il testo originario dell'articolo 6 del decreto-legge, che attribuiva all'ENEA il compito di definire il valore del termovalorizzatore, senza esplicitare il valore dell'impianto, come previsto del testo all'esame dell'Assemblea della Camera. L'emendamento Esposito 6.403 riproduce il testo dell'articolo 6 come approvato dal Senato che prevedeva l'indisponibilità di risorse del FAS per un importo di 355 milioni di euro per l'anno 2011. Al riguardo, rileva che nel testo all'esame dell'Assemblea non è più prevista, all'articolo 18, a fini di copertura, la riduzione del FAS per pari importo, come invece previsto dal testo approvato dal Senato. Osserva, poi, che l'emendamento Libè 6.300 sopprime l'ultimo periodo dell'articolo 6 che determina il valore dell'impianto di Acerra in 355 milioni di euro e che l'emendamento Ferrari 7.1 esclude la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della Protezione civile, gli enti pubblici non territoriali e i soggetti privati, dai soggetti idonei ad acquisire la proprietà del termovalorizzatore di Acerra. Segnala, altresì, che l'emendamento Giachetti 8.1 sopprime il comma 4 dell'articolo 8 che individua il criterio del carico termico al quale deve conformarsi l'impianto di Acerra al fine di garantire l'adeguamento dell'utilizzo del termovalorizzatore alle caratteristiche del territorio campano in tema di capacità di smaltimento dei rifiuti. Con riferimento all'emendamento Cavallaro 10.7, fa presente che la proposta emendativa è corredata da una clausola di invarianza non formulata in maniera conforme alla prassi vigente, mentre, segnala che l'emendamento Agostani 11.9 assegna ai presidenti delle province della regione Campania l'effettuazione delle attività strumentali alla costituzione delle autorità d'ambito. Rileva, poi, che l'emendamento Brandolini 11.12 specifica le modalità con cui si procederà alla scelta dei soggetti gestori delle attività di raccolta, di trattamento, di trasporto e di smaltimento dei rifiuti e che l'emendamento Fiorio 11.15 sopprime il termine del 31 dicembre 2010 previsto per lo svolgimento da parte dei comuni delle attività di raccolta, spazzamento, trasporto, e smaltimento dei rifiuti. Fa, inoltre, presente che gli emendamenti Marco Carra 11.16, Libè 11.300, Fedi 11.17, Barbi 11.18 modificano il comma che disciplina le modalità di riscossione delle tasse e delle tariffe relative alla gestione del ciclo

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dei rifiuti e che l'emendamento Maran 11.22 sopprime il comma 5 dell'articolo 11 che reca la disciplina per la nomina del Commissario ad acta nel caso dei comuni inadempienti. Per quanto attiene agli emendamenti Iannuzzi 11.402, Dal Moro 11.23, Narducci 11.24, Arturo Parisi 11.25, segnala che essi rendono permanenti, anziché limitate all'anno 2010, o modificano la decorrenza temporale delle disposizioni in materia di determinazione della TARSU e della TIA. Segnala, altresì, che gli emendamenti Cuomo 11.26 e Libè 11.301 prevedono la definizione, d'intesa con le amministrazioni, di forme di ristoro e compartecipazione per i comuni sede degli impianti esistenti o ancora da bonificare e che l'emendamento Pistelli 11-bis.1, non modificando la clausola di invarianza, trasforma da potestà in obbligo la promozione di accordi di programma per la riduzione della produzione dei rifiuti della plastica e delle emissioni di anidride carbonica. Con riferimento all'emendamento Cenni 12.2, rileva che la proposta emendativa, della quale non è del tutto chiara la portata normativa, sembra suscettibile di determinare effetti finanziari negativi per la finanza pubblica, mentre segnala che l'emendamento Piffari 12.3 prevede che con il decreto di cui al comma 2 dell'articolo 12 siano stabilite anche forme e modalità di compensazione a favore dei comuni dei mancati trasferimenti e crediti da essi vantati nei confronti dello Stato. Rileva, poi, che l'emendamento Rigoni 12.4 prevede che alle somme dovute dai comuni vengano sottratte alcune tipologie dei crediti vantati dai comuni nei confronti dello Stato. Al relativo onere, del quale non è prevista una quantificazione, si provvede con alcune modifiche alle disposizioni di cui all'articolo 82, del decreto-legge n. 112 del 2008, recante disposizioni in materia di Banche, assicurazioni, fondi di investimento immobiliari «familiari» e cooperative. L'emendamento Tempestini 13.400 sembra, inoltre, modificare la platea dei destinatari delle disposizioni di cui all'articolo 13. Al relativo onere, del quale non è prevista una quantificazione, si provvede con alcune modifiche alle disposizioni di cui all'articolo 82, comma 11, del decreto-legge n. 112 del 2008, recante disposizioni in materia di svalutazione dei crediti e accantonamenti per rischi su crediti. Evidenzia, quindi, che gli emendamenti La Forgia 14.10, Bellanova 14.14, Piffari 14.20 e Vico 14.401, tra le altre cose, modificano le modalità di reclutamento del personale di cui al comma 1 dell'articolo 4, mentre gli emendamenti Piffari 14.11 e Federico Testa 14.400 sopprimono il riferimento agli incarichi di qualifica dirigenziale con incarico di seconda fascia per il personale da assumere ai sensi dell'articolo 14, comma 1. Rileva, poi, che gli emendamenti Vannucci 14.34 e Trappolino 14.33 sopprimono o modificano la disposizione in forza della quale il personale a tempo determinato di cui al comma 3 è mantenuto in servizio fino alla conclusione delle procedure di cui al comma 2, mentre gli emendamenti Boccia 14.40 e Calvisi 14.41 sopprimono il riferimento alla posizione di comando o di fuori ruolo per il personale non dirigenziale in servizio presso il Dipartimento della protezione civile da trasferire a domanda nel ruolo speciale di protezione civile. Segnala, poi, che l'emendamento Capodicasa 14.42 specifica che il personale della protezione civile di cui al comma 3-bis da trasferire a domanda nel ruolo speciale di protezione civile sia quello dalla data del 15 gennaio 2010 e che gli emendamenti Marantelli 14.410, Bucchino 14.72, Graziano 14.62 e Marchignoli 14.63 sembrano modificare l'ambito di applicazione delle disposizioni di cui al comma 3-quater dell'articolo 14, che reca norme in materia di transito del personale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Con riferimento all'emendamento Rampi 14.64, segnala che la proposta emendativa sopprime il comma 3-quinquies dell'articolo 14 che prevede che siano ridotte le dotazioni organiche delle amministrazioni di provenienza del personale di cui ai commi 3-bis, 3-ter e 3-quater, mentre, con riferimento agli emendamenti Martella 14.411 e Antonio Russo 14.412, osserva che le proposte emendative recano disposizioni in materia del ruolo speciale della

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Protezione civile di cui all'articolo 9-ter del decreto legislativo n. 303 del 1999. Rileva, inoltre, che l'emendamento Pizzetti 14.65 modifica la copertura prevista dal comma 4, prevedendo l'utilizzo delle risorse di cui all'articolo 82, comma 11, del decreto-legge n. 112 del 2008, recante disposizioni in materia di svalutazione dei crediti e accantonamenti per rischi su crediti e che l'emendamento Martino 15.22 prevede il trasferimento alle regioni di una quota del fondo regionale per la protezione civile. Al relativo onere si provvede mediante le maggiori entrate derivanti dalle modifiche apportate all'articolo 82 del decreto-legge n. 112 del 2008 recante disposizioni in materia di banche e intermediari finanziari. Osservato che l'articolo aggiuntivo Peluffo 16.03 prevede misure per il controllo dei contratti della protezione prevedendo in particolare la nomina, senza nuovi o maggior oneri per lo Stato, di un funzionario responsabile del procedimento, sottolinea che gli emendamenti Lulli 17.11, Mastromauro 17.12, Marchioni 17.13 incrementano da 100 milioni di euro a, rispettivamente, 700, 500 e 250 milioni di euro l'integrazione, in termini di competenza per l'anno 2010, del Fondo per la protezione civile prevista dal comma 2-bis dell'articolo 17. Rileva, quindi, che l'emendamento Portas 17.14 prevede che l'integrazione del Fondo per la protezione civile per 100 milioni di euro per l'anno 2010 costituisca il primo stralcio degli interventi necessari e che l'emendamento Piffari 17.15 sostituisce la copertura prevista dal comma 2-bis, con quella mediante riduzione lineare della tabella C allegata alla legge n. 191 del 2009. Per quanto attiene all'emendamento Peluffo 17.16, osserva che la proposta emendativa prevede l'esclusione dal patto di stabilità per gli anni 2010-2012 delle spese sostenute per interventi di carattere emergenziale. Con riferimento all'emendamento Latteri 17.18 e agli identici emendamenti Traversa 17.400, Misiti 17.401, Occhiuto 17.406 e Corsini 17.413, segnala che le proposte emendative prevedono un'ulteriore integrazione di 50 ovvero di 100 milioni di euro del fondo della protezione civile a valere sulle risorse di cui all'articolo 2, comma 240, della legge n. 191 del 2009. Dopo aver rilevato che l'emendamento Quartiani 17.19 riproduce il testo del comma 2-quater dell'articolo 17, rileva che l'emendamento Pedoto 17.20 amplia l'applicazione della disciplina delle operazioni di dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale, prevedendo l'ausilio dell'ISPRA e dell'ARPA e che l'emendamento Realacci 17.414 prevede la sospensione ovvero il differimento di adempimenti e versamenti tributari. Al relativo oneri, valutato in 2,5 milioni di euro per l'anno 2010 si provvede a valere sul fondo per interventi della protezione civile. Con riferimento agli emendamenti Lo Monte 17.402 e 17.405, rileva che essi prevedono che la sospensione e il differimento del termine per gli adempimenti e i versamenti tributari e contributivi sia attuato immediatamente e automaticamente a partire dal momento della dichiarazione dello stato di calamità e urgenza, mentre l'emendamento Lo Monte 17.403 aumenta da 6 a 12 mesi il termine della sospensione e del differimento del termine per gli adempimenti e i versamenti tributari e contributivi. Segnalato che l'emendamento Negro 17-bis.400 prevede che anche il Corpo forestale dello stato possa fare parte delle sezioni di polizia giudiziaria, rileva che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene che il rappresentante del Governo dovrebbe indicare puntualmente le cause della propria contrarietà alle proposte emendative e non limitarsi ad affermare che esse sono suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel sottolineare come l'analisi degli effetti finanziari delle proposte emendative sia stata svolta in tempi estremamente ristretti, segnala, comunque, che il Governo ha valutato con attenzione la portata delle proposte, escludendo anche che talune delle proposte segnalate dal relatore siano

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suscettibili di determinare effetti finanziari negativi.

Pietro FRANZOSO (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminate le proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1, riferite al disegno di legge C. 3196-A, di conversione del decreto-legge n. 195 del 2009, recante «Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile»;

esprime

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.1, 1.400, 2.400, 2.401, 5-bis.1, 6.300, 6.400, 6.401, 6.402, 6.403, 10.7, 11.9, 11.23, 11.24, 11.25, 11.26, 11.301, 11.402, 12.2, 12.3, 12.4, 13.400, 14.10, 14.14, 14.20, 14.62, 14.63, 14.64, 14.65, 14.66, 14.72, 14.401, 14.410, 15.22, 15.31, 17.11, 17.12, 17.13, 17.14, 17.15, 17.16, 17.18, 17.19, 17.20, 17.400, 17.401, 17.402, 17.403, 17.405, 17.406, 17.413, 17.414 e 17-bis.400, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti».

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 9.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.35 alle 9.45.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 15.30.

DL 195/09: Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile.
C. 3196-A Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame degli emendamenti e conclusione - Parere).

Pietro FRANZOSO (PdL), relatore, comunica che l'Assemblea ha trasmesso cinque ulteriori emendamenti presentati dalla Commissione ambiente al disegno di legge 3196-A in materia di protezione civile. Fa presente che si tratta in particolare dell'emendamento 3.600, volto a sopprimere il comma 5 dell'articolo 3 che inibisce, sino al 31 gennaio 2011, le azioni giudiziarie ed arbitrali nei confronti delle strutture commissariali e delle unità di stralcio e sospende inoltre quelle pendenti. Osserva che l'emendamento risulta identico agli emendamenti Franceschini 3.2, Lanzillotta 3.3, Zeller 3.4 e Libè 3.300. Con riferimento all'emendamento 10-bis.600 della Commissione, volto a sopprimere l'articolo 10-bis che prevedeva, limitatamente ai territori già destinatari di declaratoria dello stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti e per i dodici mesi successivi alla cessazione di

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detto stato, un aumento obbligatorio della pena per la recidiva nel caso di commissione di determinati delitti, rileva che esso risulta identico all'emendamento Cuperlo 10-bis.52, sul quale la Commissione non aveva espresso rilievi.
Con riferimento all'emendamento 14.600 della Commissione, soppressivo del secondo e del terzo periodo del comma 1 dell'articolo 14 relativi ad inquadramenti nel ruolo di dirigenti di prima fascia del Ministero per i beni e le attività culturali, rileva che esso risulta identico agli emendamenti Baretta 14.12, Piffari 14.13 e Lanzillotta 14.18, sui quali la Commissione non aveva espresso rilievi.
In merito all'emendamento 16.600 della Commissione volto ad integrare il primo periodo del comma 1 dell'articolo 16, al fine di limitare l'applicazione di tale articolo alla scadenza naturale del contratto in vigore di gestione degli aeromobili antincendio, non rileva profili problematici.
Fa infine presente che l'emendamento 17-ter.600 della Commissione corregge un errore materiale, sostituendo al comma 7 dell'articolo 17-ter il riferimento all'articolo 18 con quello all'articolo 118 del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e non presenta pertanto profili di carattere finanziario.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime, a nome del Governo, nulla osta sulle proposte emendative illustrate dal relatore.

Pietro FRANZOSO (PdL) formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminate le proposte emendative 3.600, 10-bis.600, 14.600, 16.600 e 17-ter.600 riferite al disegno di legge C. 3196-A, di conversione del decreto-legge n. 195 del 2009, recante «Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile»,

esprime

NULLA OSTA»

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che la Commissione ambiente ha pienamente condiviso il parere sul testo del provvedimento in titolo espresso dalla Commissione nella seduta di ieri.

La seduta termina alle 15.30.