CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 febbraio 2010
281.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 10 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 14.

Disposizioni per la promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
Nuovo Testo unificato C. 1079 e abb.

(Parere alla XI Commissione della Camera).

(Esame e conclusione - Parere contrario).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-Aut), relatore, riferisce sui contenuti del provvedimento in esame, recante norme volte al riconoscimento ed alla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale. Rileva che l'articolo 1 attribuisce una delega al Governo per l'adozione, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di uno o più decreti legislativi recanti norme finalizzate a riconoscere e disciplinare il diritto dei lavoratori, anche inoccupati, e dei disabili, all'apprendimento e alla formazione. Osserva che sulla base dei principi e criteri direttivi previsti per l'esercizio della delega, i decreti delegati dovranno, in particolare, affermare il diritto individuale alla formazione e allo sviluppo professionale mediante la promozione di tirocini formativi in Italia e all'estero ed il coordinamento delle banche dati predisposte; definire gli standard di prestazione che

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devono essere garantiti nell'erogazione dei servizi attraverso i quali i cittadini possono esercitare il proprio diritto alla formazione e allo sviluppo professionale, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, riconoscendo alle regioni il compito di disciplinare tali servizi in relazione alle esigenze delle rispettive aree territoriali; coordinare i piani formativi aziendali, finanziati con risorse pubbliche, con le indicazioni della relativa programmazione provinciale e regionale, ove definita. Ulteriori criteri direttivi, sottolinea, impongono di dare centralità al valore educativo e formativo di tutte le esperienze di lavoro attraverso una sostanziale integrazione tra i sistemi educativi e formativi e il mercato del lavoro, valorizzando modelli di apprendimento in assetto lavorativo, come il contratto di apprendistato, nonché di incentivare lo strumento della formazione professionale, con particolare attenzione al settore dei mestieri d'arte, e sperimentare iniziative di formazione professionale e di apprendimento a favore dei lavoratori stagionali e intermittenti. Si sofferma quindi sui principi e criteri direttivi volti ad istituire un Piano triennale di azione nazionale per la formazione professionale continua, in grado di definire gli obiettivi del sistema nazionale di formazione professionale continua e di acquisire i piani di attività che ciascuna regione predispone per il conseguimento di tali obiettivi. Riferisce che l'articolo 2 definisce la procedura per l'adozione dei decreti legislativi, prevedendo che essi siano deliberati dal Consiglio dei Ministri sentita la Conferenza unificata e successivamente sottoposti al parere delle competenti Commissioni parlamentari. Nel rilevare che sulle materie oggetto del provvedimento sussiste una competenza legislativa esclusiva delle regioni, formula una proposta di parere contrario (vedi allegato 1).

Il deputato Mario PEPE (PD) si associa alla proposta di parere contrario del relatore. Evidenzia la competenza legislativa regionale sui contenuti del testo in esame e ravvisa l'inopportunità di dar corso ad un provvedimento che incide fortemente sulle competenze regionali e sul quale non si è preliminarmente pronunciata la Conferenza unificata.

Il senatore Claudio MOLINARI (PD) dichiara di condividere la proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
S. 1167-B Governo, approvato dalla Camera, modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera.

(Parere alle Commissioni 1a e 11a del Senato).

(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Il deputato Paola PELINO (PdL), relatore, illustra i contenuti del provvedimento in esame, su cui la Commissione ha espresso parere il 1o ottobre 2008 alla XI Commissione della Camera, il 18 novembre 2008 alle commissioni riunite 1a e 11a del Senato ed il 19 gennaio scorso nuovamente alla XI Commissione della Camera. In ordine agli specifici profili di competenza della Commissione, segnala l'articolo 2 che, al comma 1, delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi volti alla riorganizzazione degli enti, istituti e società vigilati dai rispettivi Ministeri di riferimento; osserva che il comma 2 stabilisce che i decreti legislativi sono emanati previo parere della Conferenza unificata. Si sofferma quindi sull'articolo 46, che riapre i termini temporali per l'esercizio di alcune deleghe, contenute

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nella legge 24 dicembre 2007, n. 247: in particolare, esse riguardano la revisione della disciplina degli ammortizzatori sociali; il riordino della normativa in materia di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione e di apprendistato; la revisione della disciplina in materia di occupazione femminile; fa notare che l'emanazione dei decreti legislativi deve avvenire in conformità all'articolo 117 della Costituzione ed agli statuti delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano. Sottolinea che l'articolo 48 reca modifiche alla disciplina relativa alle agenzie per il lavoro, di cui al decreto legislativo n. 276 del 2003; osserva che il comma 8 prevede che l'obbligo di istruzione, fissato a dieci anni dal comma 622 dell'articolo 1 della Legge finanziaria per il 2007, possa essere assolto anche nei percorsi di apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione, previa intesa fra le regioni, il Ministero del lavoro, il Ministero dell'istruzione, sentite le parti sociali.
Formula quindi una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2).

Il deputato Mario PEPE (PD), pur avanzando riserve in merito alle previsioni relative ai percorsi di apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione, anche in ragione della competenza regionale in materia di apprendistato, dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Nuove norme in materia di rappresentanza degli italiani all'estero.
S. 1460 e abb.

(Parere alla 3a Commissione del Senato).

(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Davide CAPARINI, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Nicolò Cristaldi, illustra i contenuti del provvedimento in esame, teso a predisporre una riforma organica degli organismi di rappresentanza locale degli italiani residenti all'estero, ovvero dei Comitati degli italiani all'estero (COMITES) e del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE). Sottolinea che la riforma chiarisce i rapporti tra i COMITES e le strutture consolari all'estero e favorisce il coordinamento dell'operato dei COMITES e di quello del CGIE. Fa notare che il provvedimento riduce la quota dei membri di nomina governativa ai soli esponenti portatori di specifiche competenze e introduce la partecipazione degli assessori regionali con delega all'emigrazione, o dei presidenti delle regioni ove non vi sia un assessore con tale delega, e dei presidenti delle province autonome o di loro delegati. In particolare, rileva, l'articolo 25 dispone che fanno parte di diritto del Consiglio generale degli italiani all'estero, tra gli altri, i presidenti o gli assessori con delega all'emigrazione delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, il presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e il presidente dell'Unione delle Province d'Italia (U.P.I.). Osserva che il Consiglio collabora a realizzare il coordinamento delle politiche promosse dalle Regioni in favore delle comunità italiane all'estero.
Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

Il deputato Mario PEPE (PD) dichiara di condividere la proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.20.