CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 febbraio 2010
281.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 10 febbraio 2010. - Presidenza del vicepresidente Giovanni FAVA. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 14.25.

5-02456 Fava: Sull'avvio della missione ad Haiti.

Giovanni FAVA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

Franco GIDONI (LNP), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Franco GIDONI (LNP), nel sottolineare come la decisione del Governo di adottare l'intervento umanitario ad Haiti attraverso un'ordinanza sia stata determinata dalla necessità di procedere con urgenza, ringrazia il rappresentante del Governo per aver chiarito gli assetti operativi che caratterizzano la componente

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militare del citato intervento. Pur ritenendo che rimanga ancora da chiarire l'ulteriore profilo del rapporto tra le Forze armate italiane e quelle degli altri Paesi che partecipano alle operazioni di soccorso, si dichiara comunque soddisfatto della risposta

5-02457 Rugghia: Sulle iniziative volte alla corresponsione al personale civile della Difesa della cosiddetta indennità di campagna.

Antonio RUGGHIA (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO, nel rispondere all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), sottolinea come il Ministero della difesa, in mancanza di un nuovo intervento legislativo, non possa corrispondere un'indennità che, sebbene riconosciuta da alcune sentenze, non è prevista dalla legislazione vigente.

Antonio RUGGHIA (PD) replicando, sottolinea come nell'interrogazione in titolo non si chieda di non rispettare la legge, ma di tenere nella giusta considerazione quanto stabilito da alcune sentenze passate in giudicato. A suo avviso, infatti, invocare problemi di bilancio per procrastinare il riconoscimento delle indennità in oggetto, comporta soltanto un'inutile prosecuzione del contenzioso giudiziario che, anziché determinare risparmi di spesa, finisce per generare un aggravio di oneri dovuto al pagamento delle spese processuali e degli interessi che maturano a vantaggio dei ricorrenti. Tutto ciò considerato, si dichiara quindi insoddisfatto della risposta.

5-02458 Di Stanislao: Sul ruolo dell'arsenale militare di Augusta e sulle iniziative volte al suo rilancio.

Augusto DI STANISLAO (IdV) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO, nel rispondere all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), evidenzia preliminarmente come i problemi degli arsenali militari si trascinino ormai da quarant'anni a causa delle proprie strutture sovradimensionate rispetto alle attuali esigenze della difesa nazionale e alla progressiva contrazione delle risorse ad esse destinate. Si impone quindi, a suo avviso, un serio programma di ristrutturazione, fermo restando che non si porrà alcun problema occupazionale per il personale, posto che esso è costituito da dipendenti pubblici. In questa prospettiva, l'ipotesi di ristrutturazione che è apparsa più credibile è quella che prevede un uso duale degli arsenali volto all'erogazione di servizi a beneficio, sia della Marina Militare, sia di imprese private. In questo senso, è stato concluso un protocollo d'intesa tra il Ministero della difesa, il Ministero dello sviluppo economico e l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia), che prevede un piano per l'utilizzo delle risorse disponibili volto ad assicurare prioritariamente la sicurezza degli arsenali, a partire da quelli più grandi, La Spezia e Taranto, che soffrono delle maggiori carenze. In questo quadro, verrebbero invece procrastinati gli interventi per gli altri arsenali che dovrebbero essere avviati dal 2011, come concordato nell'ambito del Comitato per la riconversione degli arsenali della Marina Militare (C.R.A.M.M.).

Augusto DI STANISLAO (IdV) replicando, ritiene che, alle luce delle risposte del rappresentante del Governo, le preoccupazioni evidenziate nell'interrogazione in oggetto si confermano del tutto fondate. Infatti, come è stato evidenziato dal Comitato per la riconversione degli arsenali della Marina Militare, un serio piano di ristrutturazione dovrebbe fondarsi innanzitutto su risorse e tempi certi che dovrebbero consentire la tempestiva realizzazione di investimenti e un riavvio del turn over del personale. Pertanto, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto della

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risposta del Governo, preannuncia la presentazione, nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di una richiesta per lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulla ristrutturazione degli arsenali militari e ricorda che, come da lui richiesto, una delegazione della Commissione Difesa si recherà prossimamente presso l'arsenale militare di Augusta per verificarne le condizioni.

Il sottosegretario Guido CROSETTO ricorda che le valutazioni del Comitato per la riconversione degli arsenali della Marina Militare citate dal deputato Di Stanislao risalgono alla precedente legislatura.

Giovanni FAVA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 10 febbraio 2010. - Presidenza del vicepresidente Giovanni FAVA. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 14.50.

Concessione della medaglia d'oro al valore alle Associazioni «Libero Comune di Fiume in esilio», «Libero Comune di Zara in esilio» e «Libero Comune di Pola in esilio».
C. 684 Menia, C. 685 Menia e C. 1903 Raisi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 28 ottobre 2009.

Giovanni FAVA, presidente, ricorda che, nella seduta del 28 ottobre 2009, la Commissione ha istituito un Comitato ristretto ai fini della formulazione di un testo unificato delle proposte di legge in esame.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, nell'illustrare il contenuto del testo unificato, evidenzia come il Comitato ristretto abbia optato per l'istituzione di una nuova onorificenza da attribuire alle popolazioni di Fiume, Pola e Zara, anziché di una medaglia d'oro al valore militare alle associazioni «Libero comune di Fiume in esilio», «Libero comune di Pola in esilio» e «Libero comune di Zara in esilio». Infatti, come emerso già nel corso dell'esame preliminare, vi sono alcuni ostacoli nella disciplina vigente in materia di conferimento di medaglie d'oro al valor militare che renderebbero problematico il riconoscimento di tale onorificenza alle predette associazioni. Si è pertanto optato per l'istituzione di una nuova medaglia d'oro da conferire alle popolazioni di Pola, Zara e Fiume come riconoscimento per il contributo da esse reso nella storia a beneficio dell'Italia. Si tratta, infatti, di un contributo che non riguarda esclusivamente le vicende legate alla seconda Guerra Mondiale, ma che risale anche ad epoca anteriore - si pensi ad esempio alla grande guerra - e che testimonia l'esistenza di un profondo legame di quelle popolazioni con la comunità italiana. Di tale legame si trova traccia nel testo della presente proposta di legge laddove si prevede che nel recto delle medaglie risulti l'iscrizione «l'Italia ricorda».
Infine, segnala che nell'ultima parte del testo viene apportata una modifica alla legge n. 92 del 2004, recante istituzione del «Giorno del ricordo», con cui si abilitano alla presentazione della richiesta dell'onorificenza prevista dalla stessa legge, non solo i parenti delle vittime delle foibe, ma in mancanza di eredi di questi ultimi, anche le associazioni costituite per conservare e rinnovare nella Nazione la memoria degli eventi legati all'esodo giuliano-dalmata.

Il sottosegretario Guido CROSETTO esprime la propria condivisione sul testo elaborato dal Comitato ristretto.

Ettore ROSATO (PD), nel ringraziare il relatore e tutti i componenti del Comitato

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ristretto per la qualità del lavoro svolto, evidenzia come il testo unificato individui una soluzione equilibrata e rispettosa delle diverse sensibilità che si manifestano riguardo al tema affrontato. Sottolinea, infine, che l'approvazione del testo unificato da parte della Commissione proprio nella giornata odierna in cui si celebra il «Giorno del ricordo» rappresenta un segno tangibile dell'attenzione manifestata da tutto il Parlamento nei confronti delle popolazioni del confine orientale che, a seguito dei tragici eventi legati alla seconda Guerra Mondiale, hanno dovuto subire deportazioni ed esodi forzati.

Augusto DI STANISLAO (IdV), nell'associarsi ai ringraziamenti al relatore per il lavoro di sintesi svolto, evidenzia tuttavia che sarebbe stato preferibile prevedere l'assegnazione dell'onorificenza in capo ai comuni, posto che il concetto di «popolo» implica un'appartenenza a una comunità nazionale e non a una comunità locale.

Giacomo CHIAPPORI (LNP), nell'esprimere apprezzamento per la cura con la quale è stato elaborato il testo unificato in esame, sottolinea tuttavia che lo statuto dell'associazione «Libero Comune di Fiume in esilio», destinatario della nuova onorificenza, comprende tra le sue finalità anche quella del ritorno all'Italia della città Fiume. Nel sottolineare come ciò potrebbe presentare profili problematici dal punto di vista delle competenze della Commissione Affari esteri, auspica che il testo unificato possa essere trasmesso per il parere anche alla predetta Commissione.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, nel replicare alle osservazioni del deputato Di Stanislao ribadisce che il concetto di popolazione introdotto nel testo unificato, si riferisce esclusivamente alle comunità locali. Quanto invece ai profili problematici evidenziati dal deputato Chiappori, evidenzia come l'associazione «Libero comune di Fiume in esilio» si sia costituita allorquando la questione della definizione del confine orientale, determinata dagli eventi bellici, non era stata ancora risolta e, pertanto, il ritorno della città di Fiume all'Italia risultava ancora plausibile.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera all'unanimità di adottare come testo base, per il seguito dell'esame, il testo unificato elaborato dal Comitato ristretto (vedi allegato 4).

Giovanni FAVA, presidente, non essendovi obiezioni, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti al testo unificato per le ore 18 di lunedì 15 febbraio 2010. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.05.